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La valutazione economica in sanità

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Presentazione sul tema: "La valutazione economica in sanità"— Transcript della presentazione:

1 La valutazione economica in sanità

2 La valutazione economica in sanità
La valutazione economica delle decisioni sanitarie si basa sull’ ANALISI COSTI - BENEFICI Una decisione è ritenuta conveniente da assumere quando il beneficio sociale che ne deriva eccede i costi derivanti dalla sua implementazione

3 Massimizzazione del Beneficio Netto Approccio Costi Benefici
Il processo di valutazione Risorse Scarse Alternative Massimizzazione del Beneficio Netto Approccio Costi Benefici

4 Approccio costi benefici (o costo-efficacia o farmacoeconomia)
Indica spesso un certo modo di pensare, una "logica", che viene interpretata in senso estensivo per molti tipi di scelte. Dal punto di vista economico i costi ed i benefici sono le due facce di una stessa medaglia, riferendosi a modificazioni dell’utilità

5 Approccio costi - benefici
Insieme di più Tecniche aventi lo scopo di valutare uno o più programmi alternativi attraverso un confronto tra i costi ed i risultati: minimalizzazione dei costi; analisi costi benefici; analisi costi efficacia; analisi costi utilità; analisi costo-concomitanza; (cost of illness).

6 Le principali tecniche di VE

7 Programma di assistenza
Risorse consumate (Costi) Miglioramenti della salute Costi diretti Costi indiretti Costi intangibili Benefici diretti Benefici indiretti intangibili Mortalità Morbilità Disponibilità a pagare Preferenze (QALY) Effetti sulla economici Valore del miglioramento della salute per se

8 Costi e Benefici 1. Consumo di risorse
Costi e Benefici possono essere distinti in base alle variazioni delle seguenti grandezze: 1. Consumo di risorse (personale, attrezzature, materiali di consumo etc...) 2. Produzione: - output (produzione intermedia) - mortalità, morbilità, debilità 3. Stato di salute: - outcome

9 Caratteristiche comuni a tutte le tecniche di VE
Rapportano RISORSE con ESITI Le RISORSE sono misurate in termini monetari Gli ESITI possono essere misurati in termini monetari o non Confrontano due o più alternative Non considerano gli aspetti di EQUITA’

10 Alcuni esempi Infatti, vi sono costi e benefici rilevanti per la collettività ma non per i singoli individui o aziende (Stato, Regioni, Asl) così come vi sono entrate ed uscite che non sono rilevanti per la collettività ma solo per i singoli. Ad esempio, i tickets costituiscono spese per i singoli individui e delle entrate per lo Stato ma non un costo per la collettività (sono solo un trasferimento di costi). Al contrario, vi sono costi non contabilizzati, come l'attività gratuita del personale volontario, che vanno considerati nell'analisi economica.

11 Esternalità Tra i costi (o benefici) non contabilizzati, hanno particolare importanza nella valutazione economica le esternalità. Si definiscono esternalità gli “effetti diretti che incidono sul benessere di un individuo come sottoprodotto fortuito di un’attività economica”.

12 L’esempio classico di esternalità (negativa) è l’inquinamento.
Se una certa industria non ha sistemi di protezione contro i fumi o un depuratore per le acque, produce effetti negativi che si riflettono sulla collettività.

13 Minimizzazione dei Costi
Quando si applica? Quando l’efficacia delle alternative a confronto è identica Come misura gli esiti? Dato che l’efficacia delle alternative è identica non è applicabile la misurazione degli esiti

14 Costo - Beneficio Quando si applica? Le alternative a confronto hanno esiti diversi e non comparabili fra di loro Nelle analisi economiche ‘ex-ante’ per calcolare la redditività sociale (unità di analisi sociale) Come misura gli esiti? In termini monetari attraverso la quantificazione i benefici diretti e indiretti

15 Analisi costi benefici: Critiche
A causa di ciò, la CBA non è esente da critiche per il tentativo di valutare elementi "soggettivi", di carattere psicologico o morale oppure che implicano "giudizi di valore"

16 Costo-Efficacia (Cost Effectiveness Analysis, CEA)
E’ una tecnica adoperata per determinare quale sia l’alternativa di un intervento più economica per raggiungere un certo obiettivo e per scegliere, a parità di spesa, l’intervento cui corrisponda la maggior efficacia. Quando si applica? Obiettivo comune per le due o più alternative a confronto ma raggiunto in grado diverso Come misura gli esiti? In unità naturali: anni di vita guadagnati,vite salvate

17 Limiti Il Limite collegato a questa metodologia di valutazione, consiste nell’impossibilità di confrontare progetti sanitari appartenenti ad aree diverse, dunque valutati secondo diversi indici di efficacia.

18 (Cost Utility Analysis CUA)
Analisi Costi Utilità (Cost Utility Analysis CUA) Deriva dalla CEA. CEA e CUA utilizzano indicatori dello stato di salute, ma la CUA tenta di inserire nella valutazione la qualità della vita relativa a ciascun possibile stato di salute

19 (Cost Utility Analysis CUA)
Analisi Costi Utilità (Cost Utility Analysis CUA) La CUA misura i benefici in termini di anni di vita risparmiati ponderati per la loro qualità, confrontando così l’efficacia di programmi alternativi.

20 Analisi Costi Utilità (critiche)
- i dati sulla morbilità e mortalità usati per la costruzione degli indicatori non sarebbero troppo precisi - veridicità dei risultati ottenuti dalla valutazione - discussione circa l’instabilità dei risultati legata alla variabilità degli individui scelti per la derivazione dell’utilità.

21 Approccio operativo I principi generali ai quali debbono riferirsi le tecniche dell'approccio costi-benefici sono quelli indicati dall'Office of Technology Assessment: 1. Definizione del problema 2. Dichiarazione degli obiettivi 3. Identificazione delle alternative 4. Analisi dei benefici e di tutti i loro effetti 5. Analisi dei costi e di tutti i loro effetti 6. Esame delle divergenze tra benefici e costi sociali e benefici e costi privati 7. Applicazione del tasso di sconto 8. Analisi di sensitività 9. Implicazioni etiche 10. Discussione dei risultati

22 Tecnologie biomediche
Secondo l'Office of Technology Assessment sono tecnologie biomediche: 1) i farmaci, 2) le attrezzature, 3) le procedure mediche e chirurgiche utilizzate nei sistemi sanitari, 4) i sistemi organizzativi e di supporto all’interno dei quali si provvede alle cure.

23 Indicatori dello stato di salute
Anni potenziali di vita perduti (Potential Years of Life Lost, PYLL) Anni di vita potenzialmente guadagnati (Potential Years of Life Gained, PYLG) Anni di vita aggiustati per la qualità (Quality Adjusted Life Years, QALYs) Anni di vita aggiustati per la disabilità (Disability Adjusted Life Years, DALYs)

24 Quality Adjusted Life Years (QALYs)
I Quality Adjusted Life Years sono stati introdotti alla fine degli anni ‘60. Il primo esempio di QALYs, anche se gli autori non utilizzano questo termine, è uno studio di Klarman et al. del 1968 sulle malattie renali croniche. Si attribuisce agli anni di vita risparmiati con il trapianto un peso maggiore di 1/4 rispetto agli anni di vita risparmiati con la dialisi. Il termine QALYs è stato utilizzato per la prima volta da ricercatori di San Diego (Bush et al. 1973) ma deve il suo successo a Weinstein e Stason con due articoli sul New England Journal of Medicine del 1977. La diffusione in Inghilterra, a metà degli anni ‘80, è merito di Williams.


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