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Disturbi specifici dell’Apprendimento (DSA)
PROF. MARIO G.L. DE ROSA
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DSA Riguardano le abilità che si apprendono in ambito scolastico.
I più importanti sono: Disturbi della lettura (DISLESSIA) Disturbi della scrittura (DISGRAFIA) Disturbi del calcolo matematico (DISCALCULIA)
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DSA Non sono presenti evidenti problemi neurologici e psichiatrici né deficit cognitivo-intellettivi (QI nella norma) Spesso c’è un ritardo del linguaggio pregresso Per la DIAGNOSI si usano test specifici
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DISTURBI DELLA LETTURA (DISLESSIA)
Visita neuro-psichiatrica, QI, valutazione abilità di lettura (prove di lettura), i mancini lo sono nel % dei casi. Non si può parlare di Dislessia prima dei 7 anni e mezzo perché errori di lettura si possono avere normalmente prima di questa età. Difficoltà nella Memoria di Lavoro (working memory) che permette di fissare le informazioni, (apprendere), soprattutto le informazioni relate a compiti matematici e di comprensione verbale.
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DISLESSIA Colpisce il 5% dei bambini della scuola primaria
Classificazione di Bakker: Dislessia linguistica Dislessia percettiva Dislessia mista
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DISLESSIA LINGUISTICA (ESPRESSIVA)
Si ha un deficit dell’apprendimento della lettura che consiste in una lettura con una velocità normale ma un’alterazione “motoria-espressiva” del leggere per cui commette numerosi errori: sostituisce o omette lettere e/o parole Si ha spesso una confusione di grafemi simili: or-ro, a- an, p-q, d-b. E’ il 30% delle dislessie E’ stata ipotizzata una compromissione dell’analisi linguistica durante la lettura: non riesce ad esprimere in una maniera corretta le parole che legge (forma motoria)
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DISLESSIA PERCETTIVA-DI COMPRENSIONE
Leggono molto lentamente ma non commettono molti errori di lettura. E’ il 30% delle dislessie Si ipotizza una difficoltà di accesso alla rappresentazione lessicale delle parole: non comprende subito il significato delle parole che legge (forma sensoriale).
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DISLESSIA MISTA Leggono lentamente e commettono molti errori di omissione e sostituzione di parole e lettere E’ una forma intermedia tra la dislessia linguistica e la dislessia percettiva Corrisponde al 40% delle dislessie
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DISLESSIA: CAUSE Presente soprattutto nei maschi: M/F = 5/1
Si associa a una diminuzione della memoria a BT verbale, a una difficoltà a reperire le parole (deficit nell’accesso lessicale) Si ipotizzano anche deficit dell’attenzione e della visione e delle funzioni prassiche La RM funzionale ha evidenziato un’attività ridotta della regione temporale posteriore sinistra (Funzioni di memorizzazione) Alla base si ipotizza un deficit genetico
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DISLESSIA: TRATTAMENTO
Terapie logopediche Terapie neuropsicologiche Sistemi computerizzati che migliorano la discriminazione fonemica I risultati dell’integrazione di queste terapie hanno dato risultati molto soddisfacenti, ma è importante l’assetto della classe e la disponibilità dell’insegnante.
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DISTURBI DELLA SCRITTURA : DISGRAFIE
Si associano quasi sempre alla Dislessia DIAGNOSI: livello cognitivo (QI), visita neuropsichiatrica: entrambe sono nella norma, mentre la valutazione dell’abilità di scrittura e linguistica esprime dei deficit DUE TIPOLOGIE: 1) Disortografia; 2) Disgrafia
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DISORTOGRAFIA disturbo dell’apprendimento-memoria per cui il soggetto fa errori di grammatica e di ortografia, commette errori di traduzione del linguaggio orale nel linguaggio scritto (ad es.: scrive «binbo» invece di «bimbo» oppure «fino» al posto di «vino»), ci sono inversioni e sostituzioni di parole scritte.
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DISGRAFIA “Scrive male”, è una difficoltà motoria esecutiva della scrittura dovuta ad un deficit dell’apprendimento motorio, di come si scrive nella prassi. Fa una scrittura disordinata, spesso incomprensibile, nella forma e non nel contenuto. Scrive lento con alterazioni dell’aspetto grafico che non favoriscono le abilità scolastiche. I bambini non riescono a prendere appunti e a fare i temi.
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DISGRAFIE: TRATTAMENTO
Il trattamento per la disgrafia varia e può includere esercizi motori, per rafforzare il tono muscolare, migliorare la destrezza e la coordinazione occhio- mano e di controllo della scrittura, oltre ai trattamenti riguardanti esercizi di memoria e neuropsicologici. L’uso del computer è consigliabile rispetto alla carta. Spesse volte a una riabilitazione cognitiva e motoria neuropsicologica sono affiancati incontri con uno psicoterapeuta adiuvanti al miglioramento del benessere del bambino.
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DISCALCULIA Il soggetto ha un deficit della logica matematica che è alla base delle operazioni matematiche: non comprende il senso del numero e il riflesso che esso ha nella realtà: non capisce ad esempio che 5 mele sono in numero uguale a 5 porte e 5 uccelli E’ lento nei calcoli, non riesce a fare i conti alla rovescia Ha Difficoltà a ricordare i numeri Secondo Brian Butterworth il soggetto con discalculia ha una «cecità verso i numeri»
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DISCALCULIA Il soggetto non presenta deficit cognitivi, linguistici, psichiatrici e neurologici evidenti. Spesso si associa ad altri disturbi dell’apprendimento come la Dislessia. E’ presente nell’1% dei giovani.
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DISCALCULIA Per la diagnosi è necessario fare una valutazione cognitiva, neuropsichiatrica, del linguaggio, delle abilità di letto-scrittura (per escludere dislessie e disgrafie), batterie per valutare le abilità aritmetiche.
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DISCALCULIA Può migliorare ma se non è seguito peggiora nelle capacità di calcolo….ma non significa che non può avere successo nella vita!!!!!!!!!!!!!!!!!! Le cause non sono definite. Si ipotizza un deficit genetico: spesso anche altri familiari ne sono affetti. Altre volte le madri hanno abusato di alcol in gravidanza. Il Neuro-imaging talora ha evidenziato alterazioni delle aree cerebrali che interessano la memoria Questo disturbo è stato associato con anomalie funzionali e anatomiche del «solco intraparietale sinistro»
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