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P.B.L IN CLASSE: RIFLESSIONI SUI PUNTI DI FORZA E LE CRITICITà

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Presentazione sul tema: "P.B.L IN CLASSE: RIFLESSIONI SUI PUNTI DI FORZA E LE CRITICITà"— Transcript della presentazione:

1 P.B.L IN CLASSE: RIFLESSIONI SUI PUNTI DI FORZA E LE CRITICITà
Paola VERONESI 14 GENNAIO 2019

2 FACCIAMO IL PUNTO

3 Che cos’è il PBL? Apprendimento basato su progetto
L’apprendimento basato su progetto è un metodo di insegnamento sistematico che impegna gli studenti a imparare e a sviluppare competenze attraverso un processo di ricerca estesa, strutturato intorno a domande complesse e reali e intorno a prodotti e compiti attentamente progettati.

4 Il PBL si basa su una serie di attività progettate con attenzione e che si protraggono nel tempo.
Tali attività sono interdisciplinari, centrate sugli studenti, collegate tra di loro e integrate con i problemi quotidiani.

5 Molti studi hanno dimostrato che i ragazzi impegnati in un progetto sviluppano livelli più alti di comprensione e sviluppano meglio le proprie capacità. Le informazioni che acquisiscono possono essere trasferite in altri contesti perché viene insegnato loro a riflettere sulle informazioni piuttosto che a memorizzarle.

6 Fasi del progetto

7 Operazioni preliminari
o quasi … Definire competenze e obiettivi che si vogliono raggiungere Creare l’ambiente di apprendimento  motivazione Scelta del tema Scelta del tipo di progetto Definire la composizione dei gruppi Definire i tempi Definire gli strumenti di osservazione e valutazione

8 Puo’ essere utile un format di progettazione

9 Ripercorriamo le altre fasi attraverso un progetto condotto con modalità P.B.L. in una classe prima di scuola secondaria di primo grado: «La classe che vorrei» 1. Ideazione

10 Utenti: gli alunni di 1^ … Come siamo e come saremo tra 3 anni
Bisogni: a quali bisogni dovrà rispondere la nuova organizzazione della “classe” Caratteristiche: come dovrà essere organizzata la nostra classe per rispondere ai nostri bisogni?

11 La mappa split tree

12 Rubric per Valutare una Mappa Split Tree
Lepida Scuola

13 Fase di ideazione Criticità Punti di forza Decodifica della richiesta
Adattamento del modello Necessità di revisione in itinere Deviazioni dal “focus” Necessità di momenti di condivisione Lavoro di gruppo Condivisione di idea Contaminazione di idee Spazio alla creatività Spazio al pensiero divergente Concretezza “Pensare” a un prodotto partendo dai bisogni

14 2. Studio di fattibilita’
Lepida Scuola

15 Quali risorse materiali?
Cosa dobbiamo sapere? Per realizzare la nostra idea abbiamo bisogno … Chi ci può aiutare? Quali risorse materiali? Cosa può fare ognuno di noi? Quali tempi?

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17 Prima …

18 … dopo!

19 Lepida Scuola

20 Studio di fattibilita’
Criticità Punti di forza Decodificare la richiesta Necessità di feedback e revisioni in itinere Non deludere le loro aspettative Valorizzare le loro proposte Coinvolgimento e motivazione alle stelle Concretezza Contesto reale Coinvolgimento di più “attori” anche esterni alla scuola Competenze di cittadinanza

21 3. Esecuzione: il prodotto
Criticità Punti di forza Tempi lunghi di realizzazione Capacità di organizzarsi non sempre adeguata Necessità di feedback e revisioni in itinere Concretezza Necessità di risolvere problemi pratici Competenze di cittadinanza: collaborazione, rispetto dei tempi … Condivisione di percorsi Coinvolgimento dei genitori

22 Il problema tempo: rainbow day
Il Rainbow Day è una giornata di «didattica» speciale in cui, per tutto il giorno, la classe, suddivisa in gruppi, lavora alla progettazione e realizzazione del proprio prodotto collaborando con un team di docenti

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24 Prodotto intermedio: Realizzazione del murales

25 realizzazione

26 Prodotto finale: il sito

27 4. Chiusura: condivisione
Criticità Chiudere il cerchio richiede tanto lavoro e collaborazione tra colleghi Punti di forza Serata con i genitori: pubblico riconoscimento Entusiasmo e motivazione Mettersi davvero in gioco su tutti i fronti …

28 Le file rouge Tenere sotto controllo lo svolgimento del progetto:
Condivisione dei contenuti / argomenti trattati dai diversi gruppi Riflettere sul processo

29 5. Documento di narrazione e revisione metacognitiva
Criticità Punti di forza Riflessioni a volte scontate Mancanza di continuità se non sono guidati Far “sentire” l’importanza delle loro opinioni Tempo per riflettere e “rivedere” il processo Confrontarsi anche sull’aspetto emozionale Imparare a programmare e organizzarsi Le criticità diventano punti di forza

30 Revisione metacognitiva
L’attività di revisione del processo è particolarmente importante quando gli studenti sono impegnati in compiti complessi e in lavori di gruppo in cui esercitano delle abilità sociali. Il controllo-osservazione è svolto dall'insegnante durante il lavoro di gruppo. La revisione è svolta sia dall'insegnante sia dagli alunni dopo il lavoro di gruppo su come si è lavorato insieme (metodo di studio), si sono praticate le competenze sociali, si vorrà migliorare il lavoro.

31 Esempio di narrazione Lepida Scuola

32 Modello per documento di narrazione
Google documenti condivisi?

33 Come potrei fare meglio? Come mi sono sentito nel farlo?
Cosa abbiamo fatto? Come potrei fare meglio? Riflettere facendo Come mi sono sentito nel farlo? Come lo abbiamo fatto?

34 Strutture cooperative: roundrobin
Quali difficoltà ho incontrato ? Cosa mi resta da fare? Cosa ho imparato?

35 ROUNDTABLE ROUNDROBIN
 Quando le risposte sono prevedibilmente lunghe, per evitare tempi morti di attesa, vengono fatti girare contemporaneamente tanti fogli quanti sono i membri del gruppo. Ogni foglio pone un quesito diverso Per evitare che ciò che ha scritto un alunno condizioni chi riceve successivamente il foglio, si può scrivere la domanda in alto sul foglio e richiedere che la risposta venga scritta in fondo al foglio, che poi verrà ripiegato per coprire la risposta stessa. Chi riceve successivamente il foglio, può quindi leggere la domanda, ma non la precedente risposta. E’ una struttura semplice che può essere usata per qualsiasi materia. I fase: l’insegnante pone una questione che ha molteplici risposte possibili. Consegna un foglio al gruppo. II fase: ciascuno scrive una risposta e poi passa il foglio al compagno alla sinistra. Il foglio, quindi, ruota intorno al tavolo. III fase: condivisione, prima nel gruppo e poi a classe intera delle risposte.

36 Esempi di domande... Ritieni che l’attività svolta sia stata efficace per imparare? Perché? Che cosa avresti voluto cambiare dell’attività svolta? Secondo te è stato utile lavorare in gruppo con i compagni? Perché? Quali attività sono stati più utili per capire gli argomenti? Perché?

37 Lepida Scuola

38 6. Valutazione Finale del progetto In itinere
Maggiore consapevolezza da parte degli studenti sia del processo cognitivo, sia dei criteri di valutazione Forte valenza di modelling delle rubric Favorire le dinamiche di classe In base alla tipologia di progetto: valutazione di tipo formativo, disciplinare e autovalutativo Centrata prevalentemente sulle competenze di cittadinanza Utilizzo di strumenti di valutazione autentica

39 Strumenti di osservazione e di valutazione
Di Prodotto Di Processo Rubrica esposizione orale Rubrica cartellone Rubrica presentazione power point Rubrica video Rubrica mappa Split Tree Rubrica studio di fattibilità Rubrica documento di narrazione Rubrica competenze di cittadinanza ….

40 Autovalutazione dello studio di fattibilità Performance list
Lepida Scuola

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42 RUBRICA DEPLIANT IN ITALIANO E IN INGLESE
INIZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO Competenza di riferimento Logo Il logo risulta inadeguato, non permette di identificare il tema principale e di promuovere del messaggio. Il logo è attinente, ma banale. Identifica il tema principale, ma non suscita emotività. Il logo è adeguato al tema trattato, è originale, ma non suscita emotività. Il logo è adeguato, accattivante e originale. Promuove il tema trattato suscitando forte emotività. Imparare a imparare Capacità di attirare l’attenzione Nel depliant non sono presenti elementi capaci di attirare l’attenzione. Le immagini sono poco incisive, ma le scelte grafiche risultano abbastanza accattivanti. Solo in alcune parti le immagini e le scelte grafiche sono capaci di attirare l’attenzione Il logo, le immagini e l’equilibrio tra parte grafica e testo attirano immediatamente l’attenzione. Grafica / leggibilità Il depliant non comprende parti grafiche e il carattere è difficilmente leggibile; l'impaginazione non è adeguata al contesto. Lo spazio per la grafica non è adeguato (<30% o >50%) e questa risulta poco significativa; leggibilità e impaginazione sono sufficientemente adeguate. Lo spazio per la grafica è adeguato e la grafica è sufficientemente significativa; leggibilità e impaginazione sono adeguate. Lo spazio per la grafica è sfruttato al meglio (40%) la grafica è significativa rispetto allo scopo; la leggibilità è massima e l'impaginazione piacevole. Correttezza dei contenuti Nel testo prodotto sono presenti diversi errori e/o inesattezze nelle informazioni riportate. Le scarse idee individuabili non sono adeguatamente sviluppate. Il testo contiene alcune imprecisioni a livello formale e/o concettuale; Le idee contenute sono espresse con poca chiarezza. Il testo contiene minime imprecisioni a livello formale e/o concettuale. Nell’ elaborato si rilevano alcuni errori non fondamentali nelle informazioni riportate. Le idee contenute sono generalmente chiare. Nel testo prodotto non si rilevano errori formali e/o concettuali; tutti i fatti/contenuti sono precisi ed espliciti. Le idee contenute sono chiare, ben messe a fuoco ed espresse in modo originale Comunicazione nella madre lingua Comunicazione in lingua straniera Coerenza all'obiettivo La trattazione incompleta e superficiale non permette di comprendere l’obiettivo fissato. La trattazione è approssimativa e solo in alcuni passaggi è comprensibile l’obiettivo fissato. La trattazione non è sempre chiara e/o completa, ma risulta evidente l’obiettivo fissato. La trattazione è completa e chiara; più volte è dichiarato in modo esplicito l’obiettivo fissato. RUBRICA DI VALUTAZIONE DEL PRODOTTO: DEPLIANT / MANIFESTO Competenze di riferimento: Imparare a imparare Comunicazione nella madre lingua Comunicazione in lingua inglese Competenza digitale

43 PARTECIPAZIONE Ascolta opinioni e valutazioni dei compagni molto; abbastanza; poco; per nulla Chiede aiuto ai compagni molto; abbastanza; poco; per nulla Formula al gruppo le sue decisioni Utilizza gli aiuti forniti Rispetta le regole STRUMENTI PER L’OSSERVAZIONE ALUNNI CERTIFICATI, BES E DSA   SCHEDA DI OSSERVAZIONE DELL’ALUNNO DURANTE IL LAVORO DI GRUPPO

44 Il fronte dei prof. Molte ore di programmazione e di revisione dei materiali Un consiglio di classe coeso Flessibilità nell’adattamento dei modelli Un lavoro pluridisciplinare e molto gratificante Il rapporto con gli studenti Il rapporto con le famiglie La documentazione L’osservazione e la valutazione Come “ricondurre” alle competenze?

45 RUBRICA DINAMICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE Le osservazioni e le valutazioni sono riportate facendo riferimento alla fascia di livello: AVANZATO (A) – INTERMEDIO (B) – BASE (C) – INIZIALE (D) . Il non raggiungimento di un livello di accettabilità viene espresso con la lettera E

46 Altri esempi di compiti complessi

47 Perché studiare anatomia? Se fossi un medico …

48 Casi clinici Scopo Contesto Prodotto Destinatario Utilizzare conoscenze in un contesto reale Gioco di ruolo Sceneggiatura e video Genitori, alunni e docenti

49 Casi clinici Competenze promosse Comunicazione Competenza scientifica Utilizzo consapevole delle tecnologie Imparare a imparare Spirito di iniziativa Competenze sociali e civiche Discipline coinvolte: Scienze Classi coinvolte: seconda

50 Consegna Ogni gruppo è costituito da un paziente e da una equipe medica. Ogni gruppo dovrà scrivere e rappresentare una sceneggiatura in cui: Il paziente si presenta all’equipe medica e illustra i propri sintomi L’equipe medica formula domande di approfondimento e richiede esami e/ o accertamenti per arrivare alla diagnosi L’equipe medica formula la diagnosi, spiega al paziente la malattia, fornisce le prescrizioni mediche

51 Il prodotto finale: video
Dovrà: Avere una durata di circa 10 – 15 minuti I contenuti dovranno essere scientificamente corretti Le domande e le spiegazioni dovranno essere chiare e coerenti Scopo della rappresentazione: Fornire informazioni per prevenire certe malattie Fornire informazioni per gestire correttamente certe malattie

52 Casi «clinici» Distorsione Frattura Anemia Soffio al cuore
Intolleranze alimentari: celiachia Disturbi alimentari: obesità Malattie respiratorie Problemi renali I “casi clinici” sono stati selezionati tenendo conto delle esperienze dirette degli studenti

53 Metodologia cooperativa:
I GRUPPI SI FORMANO PER INTERESSE Metodologia cooperativa: Group Investigation

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57 Come valutare il nostro lavoro

58 Rubrica di valutazione
GRUPPO: DIMENSIONE LIV. AVANZATO Punti 5 LIV. BASE Punti 3 LIV. INIZIALE Punti 1 VAL. COLLABOB. AUTO VALUTAZ. DOCENTE SCOPO È spiegato in modo chiaro come prevenire e trattare la malattia È spiegato in modo abbastanza chiaro come prevenire e /o trattare la malattia Non è sempre chiaro come prevenire e/o trattare la malattia CORRETTEZZA CONTENUTI I contenuti sono completi, corretti e i termini specifici sono spiegati in modo chiaro I contenuti sono abbastanza completi e corretti. I termini specifici non sono spiegati in modo chiaro I contenuti non sonocompleti e ci sono alcuni errori. I termini specifici non sono spiegati. TEMPI Il guppo consegna le diverse parti nei tempi stabiliti. Il video ha la durata stabilita Il gruppo non sempre rispetta i tempi di consegna. Il video dura troppo o troppo poco Il gruppo consegna sempre in ritardo le parti di lavoro. Il video dura troppo o troppo poco. SCENEG GIATURA La descrizione dell’ambiente è realistica. Le parti e i dialoghi degli attori sono chiari e distinte. Gli eventi sono narrati in modo sequenziale e logico La descrizione dell’ambiente è realistica. Le parti e i dialoghi degli attori non sono chiari e distinte. Gli eventi sono narrati in modo sequenziale e ma non sempre logico La descrizione dell’ambiente è realistica. Le parti e i dialoghi degli attori non sono chiare e complete. Gli eventi sono narrati in modo confuso. VIDEO La qualità dell’immagine è chiara. L’immagine è ferma. L’audio è buono. Il video è realistico e ricco di elementi originali e creativi. La recitazione è spontanea. La qualità dell’immagine non è sempre chiara, ma la ripresa è ferma. L’audio è buono. Il video è realistico con qualche elemento originale. La recitazione è abbastanza spontanea. La qualità dell’immagine e del suono non sono sempre buon. Il video è realistico ma manca di elementi originali. La recitazione non è sempre spontanea. LAVORO DI GRUPPO I membri del gruppo si assegnano e svolgono ruoli diversi. Ognuno svolge il compito affidato. I membri del gruppo si aiutano a vicenda. I ruoli e i compiti assegnati non sono sempre chiari. La collaborazione tra i membri del gruppo è abbastanza buona. L’organizzazione del gruppo non è efficace. La collaborazione è scarsa e ognuno tende a lavorare da solo. Rubrica di valutazione

59 Valutazione di tipo collaborativo GRUPPO SCOPO CONT. TEMPI SCENEG.
VIDEO LAV. GR. VAL. GR. VAL. DOC VAL. FI. VOTO CILIACHIA 5 28,5 30 29,2 10 MEDIA 4,5 4 SOFFIO CUORE 1-1-3 1 7 6 OBESITA’ 27,9 28 27,95 4,7 4,2 DISTORSIONE ?- 20,7 24,3 9 3,2 3,3 RENALE 22,4 26,2 3,7 3.5 ANEMIA 23,4 26 24,7 3 RESPIRATORIO 27 27,5 FRATTURA 13 Valutazione di tipo collaborativo

60 Classe quarta primaria
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63 Classi terze scuola primaria
Ma come parli??? Classi terze scuola primaria Competenze attivate Discipline coinvolte 1 -Comunicazione nella madrelingua 5- Imparare ad imparare 6- Competenze sociali e civiche 7- Spirito di iniziativa e imprenditorialità Italiano Storia Musica Arte e immagine

64 Descrizione dell’attività
Il progetto prevede la realizzazione e la messa in scena di 4 scenette che rappresentano (anche in chiave comica ) l’evoluzione del linguaggio dell’uomo preistorico . Ogni scenetta dovrà mettere in evidenza le caratteristiche principali rispettivamente dell’Homo Habilis, dell’ Homo Erectus, dell’Homo Sapiens e poi dell’Homo Sapiens Sapiens. Classi interessate: 3^ B e C (Scuola Primaria A. Frank di Novi) Organizzazione alunni : 10 gruppi misti ed eterogenei tra le due classi di 4/5 alunni. Gruppo 1 : realizzerà i testi della voce narrante. Gruppi realizzeranno le 4 scenette Gruppi realizzeranno costumi e oggetti necessari Gruppo 10 adatterà il testo di una canzone famosa per farla diventare il momento conclusivo. Per svolgere l’attività si prevede di effettuare il fermo didattico la settimana dall’8 al 12 Maggio

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68 Direzione Didattica Mirandola Scuola dell’ Infanzia “Sergio Neri”
MANI IN OMBRA Direzione Didattica Mirandola Scuola dell’ Infanzia “Sergio Neri” Anno scolastico 2016/17 Sezione 4 anni Insegnanti: Pecoraio Patrizia Sabbatini Sara Saracino Vincenza

69 LUCE –OMBRA- BUIO Osservare le ombre e formulare ipotesi
1. abbiamo chiesto ai bambini : che cosa succede quando il nostro corpo copre con la sua presenza la luce del sole? 2. come possiamo raccontare la sagoma d’ombra che si forma proiettata dietro o davanti a noi? 3. quale forma assume e di che cosa è fatta? Osserviamo la nostra ombra che partendo dai nostri piedi si allunga su cio’ che trova , ad esempio l’asfalto , un muro, un oggetto. Muovendo lentamente le braccia e le gambe notiamo come l’ombra si sposta contemporaneamente rispondendo al movimento. Spostiamoci nello spazio lasciando che l’ombra ci segua, corriamo e saltiamo.

70 SE IO METTO UN BRACCIO E UN PIEDE AL SOLE POI DIETRO C’E’ L’OMBRA
UNA COSA CON IL PIEDE CHE SI SPOSTA UNA COSA CHE SI MUOVE L’OMBRA FA QUELLO CHE FACCIAMO NOI UN’OMBRA E’... LE FANNO I BIMBI AL BUIO L’OMBRA E’ UNA COSA NERA DI PAURA LE PERSONE FANNO L’OMBRA L’OMBRA E’ CON IL SOLE E IL BUIO E I BIMBI LA VEDONO QUANDO C’E’ BUIO E CI SONO LE LUCI CHE FANNO LE OMBRE TIPO IO HO MESSO IL PIEDE E LA’ C’E’ LA MIA OMBRA

71 Il teatro delle ombre In una stanza oscurata ( stanza del dormitorio) abituiamo gradualmente i bambini all’oscurità, e quando sono pronti proponiamo il “teatro delle ombre”. Invitiamo i bambini uno alla volta a prendere posizione davanti a un fascio di luce( torcia) e a muovere le mani o le braccia, pensando a cio’ che vorrebbero rappresentare…e iniziano a simulare becchi, voli di uccelli ecc..(spesso animali feroci o volanti per i maschietti e farfalle e principesse per le femmine).

72 Indovina l’ombra dietro al lenzuolo
Sono due tronchi coi rami piegati Una mano con 5 dita La mamma con il cucciolo E’ un serpente

73 Lampada con ombre definite 1°

74 Inventa la storia con il teatro delle ombre (1°gruppo)
C’era una volta un leone che stava correndo in mezzo a una strada, dietro di lui c’era una renna e il suo vestito era di colore rosso. Poi si vede un orso e un’anatra e una scimmia strana e tutti erano amici. C’era una gabbia vuota . Forse era successo che erano tutti scappati dalla gabbia per paura di essere feriti in gabbia . Hanno rotto la gabbia e sono usciti dallo zoo e poi sono in una città… piena di pericoli, ma gli animali non lo sanno nemmeno dove sono finiti ma per fortuna non sono in gabbia. (Muhammed,Fatima,Cristian V,Lorenzo M,Bianca,Martina,Alice)


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