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PubblicatoJeffrey Goodwin Modificato 4 anni fa
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La COSTITUZIONE democraTICA dI Atene le riforme di CLÌSTENE
CORSO DI STORIA 1 Periplus, Zanichelli
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ClÌstene, un aristocratico rivoluzionario
stasis Lotte per il potere (aristocratici) FINE tirannide SPARTA tenta di controllare Atene ISAGORA arconte eponimo DEMOCRAZIA Riforma politico-istituzionale 508 Clìstene chiama a raccolta il Demos SPARTA: manda Isagora (come tiranno), lui era amico personale del Re spartano Cleomene 508 CLISTENE della famiglia degli Alcmeonidi chiama a raccolta il demos e mette in fuga Isagora Non conosciamo il pensiero di Clistene (avrebbe potuto autonominarsi tiranno) arconte eponimo
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Riforma amministrativa di clistene
IONI fondano la città CLISTENE FRATRIE culti comuni TRIBÙ TRIBÙ Popolazione ateniese Radunare esercito TRIBÙ TRIBÙ Giudizio crimini di sangue Popolazione ateniese in 10 TRIBÙ su base territoriale Ogni Tribù considera di avere in comune un antenato (reale o mitico). 4 TRIBÙ, ognuna divisa in fratrie («confraternite») GHENÈ: Benché le tribù riunissero l’insieme della popolazione di origine sia nobiliare sia plebea, il potere al loro interno era esercitato in modo indiscusso dalle maggiori famiglie aristocratiche. potere Tutta la popolazione (demos e aristocratici) CASATA NOBILI (ghène)
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Qual era l’obiettivo di Clistene?
Spezzare i tradizionali rapporti tra clan familiari nella gestione della vita politica
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divide l’Attica in 3 aree
RIFORMA AMMINISTRATIVA DI CLISTENE divide l’Attica in 3 aree CITTÀ (asty) COSTA (paralìa) ENTROTERRA (mesògaia) 10 unità TRITTIE 10 unità TRITTIE 10 unità TRITTIE 1 trittia Tot. 140 demi (quartieri, villaggi) «demi» 1 trittia 1 trittia l’appartenenza ai demi diventerà ereditaria a prescindere da dove si abita Ogni tribù «MESCOLARE GLI ATENIESI» (Aristotele) A CHE SERVE LA RIFORMA? Questa organizzazione, del tutto artificiale, serviva a scardinare il sistema di potere delle tribù tradizionali, in cui dominante era l’aristocrazia dei grani proprietari terrieri. CHE COSA SONO I DEMI? Sono unità territoriali e amministrative a cui spettavano la compilazione delle liste dei cittadini e l’amministrazione locale delle finanze e del culto. Ogni trittìa comprendeva un certo numero di demi. (Corrispondono ai nostri comuni) Viene diviso in 10 tribù POPOLO ATTICA
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Governo: arconti Areopago Ogni tribù elegge… 10 ARCONTI 1 ARCONTE
Terminato il mandato entrano… 9 + 1 SEGRETARIO Giudicare i reati di sangue e religiosi 1 ARCONTE (incarico annuale) ARCONTATO aperto inizialmente solo alle prime due classi (pentacosiomedimni e cavalieri); solo in seguito anche agli altri. DA ELEZIONE A SORTEGGIO: più tardi si cominciò a nominare gli arconti per sorteggio. Per gli antichi non si trattava di un metodo che lasciava la decisone al caso; era opinione comune che la sorte fosse guidata dal volere divino. dal V secolo Ogni tribù elegge…
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COLLEGIO DEGLI strateghi
Potere militare 1 STRATEGO (incarico annuale ma rieleggibile più volte) PER ELEZIONE e non per sorteggio, PER ELEZIONE perché erano necessarie competenze particolari elegge Ogni tribù … deve fornire un contingente di armati
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governo Governo: bulÈ BULÈ Consiglio dei 500 Ogni tribù sorteggia
Convoca l’assemblea / stila l’ordine del giorno dell’Ecclesia INDIRIZZO POLITICO: quali deliberazioni sottoporre all’assemblea GIUSTIZIA: Controlla operato magistrati e delitti di natura politica ECONOMIA: Verifica i conti dello Stato ESTERI: Tiene i rapporti con gli ambasciatori Tutti i giorni non festivi nel bouleutérion 500 cittadini da un elenco di volontari Bulè forse un’evoluzione di un organismo preesistente Bulè dei 400 (forse istituita da Solone) BULEUTI: In carica 1 anno Non possono parteciparvi più di 2 volte nella vita Svolgono il compito a turno (una tribù per volta) per la durata di una pritanìa (36 giorni) PRITANI: sono i 50 cittadini che a turno svolgono il computo guidati da un presidente eletto al loro interno. Risiedevano in permanenza in un edificio chiamato pritanèo 50 da ognuna delle 10 tribù In carica 1 anno Non possono parteciparvi più di 2 volte nella vita Svolgono il compito a turno (una tribù per volta) per la durata di una pritanìa Ogni tribù sorteggia 50 cittadini (maschi > 30 anni) BULEUTI Pritanìa 36 giorni 50 Pritani (1 commissione)
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Governo: EcclesÌa ECCLESÌA parrhesìa/isegoria
Agorà/ collina di PNICE ECCLESÌA parrhesìa/isegoria Tutti i cittadini maschi >20 anni 40 volte l’anno Organo supremo decisionale Unanimi se possibile Aperta a tutti i cittadini >20 anni di qualunque estrazione sociale (anche teti!) Chiunque venisse colto a partecipare senza averne diritto veniva arrestato e poteva essere punito anche con la morte!! Pritanìa: le dieci parti in cui era suddiviso l’anno: quindi l’assemblea si riuniva circa 10 volte l’anno. SEDE: inizialmente si riuniva nell’agorà, poi si stabilì sulla collina della PNICE sopra l’agorà UNANIMITÀ: si cercava di raggiungere l’unanimità (si discuteva anche dall’alba al tramonto), ma ci si accontentava della maggioranza. PRESIDENTE: cambiava ogni giorno e veniva scelto per sorteggio Elegge i cittadini per cariche pubbliche – voto per alzata di mano Controlla l’operato dei cittadini-magistrato Isegorìa: diritto di parola era riconosciuto a tutti, tranne a chi si era macchiato di indegnità (come la corruzione o l’abbandono dello scudo in guerra) [La parresìa (dal greco παρρησία, composto di pan (tutto) e rhema, ciò che viene detto) nel significato letterale è non solo la "libertà di dire tutto" ma anche la franchezza nell'esprimersi; SPESSO usata come sinonimo di isegorìa] Colui che parla è sacro: se la sua mozione viene approvata diventa subito operativa Graphè paranòmon: causa giudiziaria contro una proposta contraria alla legge. Chi perde questa causa può essere allontanato dalla città (es. imbonitori o politici di convenienza). Alla libertà di parola deve corrispondere la responsabilità di ciò che si fa e di ciò che si dice DONNE SCHIAVI METECI Decisioni di POLITICA INTERNA prese con un decreto comune di Bulè e Ecclesia Discute / Approva / Respinge le leggi Dichiara guerra/pace Presidente «giornaliero»
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Il potere giudiziario (tribunale)
Contese tra cittadini Crimini contro lo Stato ELIEA Tribunale popolare VERDETTO inappellabile 200 membri per cause civili Non esistono pubblici ministeri né avvocati: chi intentava la causa esponeva le sue ragioni, l’accusato faceva altrettanto POTERI DI CONTROLLO sui magistrati e in generale sulla politica: effettuavano un’indagine preventiva sui magistrati prima che assumessero la carica per accertare il possesso dei requisiti richiesti. Controllavano periodicamente il loro operato per verificarne la correttezza Curiosità: ogni anno ad Atene erano sorteggiati circa 6000 giurati LOGOGRAFI: scrittori delle arringhe; non esistevano le figure dei pubblici ministeri o degli avvocati 1000 membri per processi politici importanti possono essere sorteggiati TRIBUNALE aristocratici Tutti i cittadini maschi >30 anni, SENZA DEBITI GIUDICI 6000 cittadini ripartiti in varie giurie popolari (dicasteri ) Potere < nel tempo areopago
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Ostracismo (487-417 a.C.) La politica
Attività al servizio della città Istituto che, attraverso una votazione assembleare, decretava l’esilio di un Cittadino per 10 anni se sospettato di aspirare alla tirannide, e dunque di minacciare il nuovo ordinamento democratico. BENE COMUNE Il cittadino perde i diritti politici ma non i diritti civili OSTRACISMO <- òstrakon «coccio» Fu applicato per la prima volta nel 487 a.C. e per l’ultima volta nel 417 a.C. La sua invenzione viene attribuita a Clistene (se così fosse è stato usato per la prima volta solo 20 anni dopo la sua invenzione) DIRITTI CIVILI: il cittadino mantiene il possesso delle sue proprietà Strumento di lotta politica per eliminare dalla corsa al potere rivali scomodi o pericolosi Voto per maggioranza (su 6000 votanti)
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Per la prima volta…DEMOCRAZIA
«(Clistene) stabilì ad Atene le varie tribù e il regime democratico» Erodoto, Storie – libro VI (opera composta dopo la metà del V secolo) È lo storico Erodoto a darci per la prima volta la testimonianza della parola «democrazia» Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-SA
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isegoria isonomia DEMOCRAZIA
L’ideale che sta alla base della democrazia ateniese veniva espresso in origine con… isonomia isegoria Uguaglianza di fronte alla legge Uguale possibilità di parola in assemblea RUOLO DEL DEMOS: al dèmos viene riconosciuto un ruolo importante nella vita politica, tttavia dovette passare ancora qualche decennio perché venissero introdotte norme che dessero al demos un ruooo predominante nella guida della pòlis. ESPERIENZA DEMOCRATICA di Atene si protrasse per quasi due secoli, ma non si estese alla maggiori città greche, che continuarono a essere governate da oligarchie. dèmos ruolo importante nella vita politica
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Partecipazione politica… DI POCHI
Economia (lavoro) Meteci e schiavi Diritto di partecipare all’ECCLESIA era riservato ai cittadini* maschi adulti (> 20 anni) pochi cittadini potevano liberarsi dalle loro abituali occupazioni e presenziare… RUOLO DEL DEMOS: al dèmos viene riconosciuto un ruolo importante nella vita politica, tttavia dovette passare ancora qualche decennio perché venissero introdotte norme che dessero al demos un ruooo predominante nella guida della pòlis. ESPERIENZA DEMOCRATICA di Atene si protrasse per quasi due secoli, ma non si estese alla maggiori città greche, che continuarono a essere governate da oligarchie. ATENE conta cittadini* Riunioni della ECCLESIA
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REMUNERAZIONE DELLE CARICHE PUBBLICHE
Assemblee, incarichi politici, tribunali… Cittadino deve dedicare molti giorni per la partecipazione politica Favorisce la partecipazione del DEMOS Limita la partecipazione del DEMOS RETRIBUZIONE: (pari alla paga giornaliera di un salariato). Si iniziò con i giudici dei tribunali popolari e poi gli altri incarichi, quindi la partecipazione alla stessa assemblea, fino a dare un «gettone di presenza» persino a chi partecipava agli spettacoli teatrali. Questa pratica era molto costosa per lo stato ed era molto criticata dagli oppositori della democrazia, esprimeva però un principio fondamentale: la politica ha un costo che bisogna essere disposti a sostenere, se non si vuole che essa sia fatta solo dai ricchi. ½ paga giornaliera di un salariato V secolo RETRIBUZIONE La politica ha un costo che bisogna sostenere, se non si vuole che essa sia fatta solo dai ricchi
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Educazione dei giovani ateniesi
Lancia, scudo e solenne giuramento Preparazione militare (non totalizzante come a Sparta) Istruzione scolastica (dai 7 anni imparano a leggere/scrivere; studio a memoria dei versi di Omero; miti, storie degli dei) mestiere (dai 15 anni apprendimento di un mestiere) EFÉBIA Servizio militare (1° anno) uso delle armi (2°) guarnigione di confine GINNASI E PALESTRE: con l’introduzione della falange oplitica si moltiplicarono ginnasi e palestre per favorire l’allenamento a uno strato più ampio della popolazione. GLI EFEBI: al termine dei due anni in una solenne cerimonia ricevevano lancia e scudo e prestavano giuramento alla città. Solo al termine di questo periodo i giovani «diventavano» maggiorenni e potevano partecipare attivamente alle assemblee e ricoprire cariche pubbliche studi (i benestanti si dedicano allo studio di filosofia e alla retorica) Ginnasi e palestre aperti a tutti* Maggiorenni e cittadini ora partecipano alla vita politica Dal V secolo
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EDUCAZIONE DELLE RAGAZZE ATENIESI
L’EDUCAZIONE DELLA RAGAZZE SI SVOLGEVA ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE DELLA CASA TESSITURA FILATURA MATRIMONIO E MATERNITÀ Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY
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extra
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LE DONNE DI ATENE LE DONNE Vivono nel gineceo
Partecipazione alla vita politica LE DONNE Uscire di casa Vivono nel gineceo Se sopravvivevano erano vendute come schiave e prostitute SERVE UNA DOTE per darle in moglie GINECEO: parte più nascosta della casa, da cui non possono uscire se non in rare occasioni come il funerale dei parenti e alcune feste religiose a loro riservate Neonate «esposte» (abbandonate) / Partecipazione ai riti religiosi Solo quelli a loro riservati Sono considerate un fardello economico Sono considerate una sventura
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La triste condizione delle donne testimoniata dalla medea di euripide
«[…] Di tutte le creature che hanno anima e cervello, noi donne siamo le più infelici; per prima cosa dobbiamo, a peso d’oro, comprarci un marito, che diventa padrone del nostro corpo – e questo è il male peggiore. Ma c’è un rischio più grande: sarà buono o cattivo? Separarsi è un disonore per le donne, e rifiutare lo sposo è impossibile. […] Quando poi l’uomo di stare coi suoi di casa sente noia, allor ava fuori e le noie se le fa passare; ma noi donne a quella sola persona dobbiamo guardare. Dicono anche che noi viviamo in casa, lontano dai pericoli, mentre loro vanno in guerra; che follia! Vorrei tre volte trovarmi nella battaglia anziché partorire una sola.» Euripide, MEDEA, (vv , traduzione di V.Di Benedetto Rizzoli, 1997) Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-SA
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COME FUNZIONA IL GOVERNO DELLA CITTÀ DI ATENE
FOCUS COME FUNZIONA IL GOVERNO DELLA CITTÀ DI ATENE AREOPAGO BULÈ Consiglio dei 500 10 strateghi 10 ARCONTI ELIEA elezione elezione sorteggio sorteggio ECCLESÌA cittadini ateniesi divisi in 10 tribù
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Per Accrescere il potere decisionale dei cittadini
Perché Clistene amplia i poteri dell’Ecclesia? Per Accrescere il potere decisionale dei cittadini
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1. Per Garantire la partecipazione popolare al governo
2. Impedire che gli incarichi venissero monopolizzati dai più potenti Perché Clistene introduce princìpi quali: Sorteggio Rotazione annuale Collegialità? 3. Per Diminuire il rischio che singoli individui avessero troppo potere 4. Per Controllare l’operato di chi ricopre cariche pubbliche
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Focus sulla parola DEMOCRAZIA
3. UGUAGLIANZA GIURIDICA 1. SOVRANITÀ 4. LIBERTÀ E DIRITTI CIVILI 2. SEPARAZIONE DEI POTERI 5. DIRITTI SOCIALI
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Presidenza a rotazione a ciascuna delle tribù per 1/10 dell’anno
Scheda 16 nascosta: visualizzazione senza animazione Presidenza a rotazione a ciascuna delle tribù per 1/10 dell’anno
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La COSTITUZIONE democraTICA dI Atene le riforme di CLÌSTENE
CORSO DI STORIA 1 FINE
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