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I colori del nostro giardino
& Il domino dei colori
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Educare i bambini all’espressione cromatica, alla scoperta ed all’utilizzo dei colori, ad un affinamento della percezione visiva, vuol dire far loro acquisire gli strumenti espressivi, di comunicazione e di creatività che sono parte integrante della formazione globale dell’individuo e che si sviluppano pari passo con la mente.
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Il progetto Questo progetto, sperimentato nella sezione dei 3 anni (stanza BLU) , vuole favorire l’avvicinamento dei piccoli al colore mediante racconti, filastrocche, osservazioni e creazioni, che li abituino ad una libera sperimentazione, e che servano, inoltre, a suscitare una gioia profonda e a scaricare ansie e tensioni.
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Ciascun bambino ha potuto esprimere sensazioni, idee e opinioni, sperimentare nuove tecniche espressive. Ci siamo soffermate molto sul rispetto della natura e dei suoi elementi (albero, erba, foglie, terra, ecc…). Infine i bambini hanno costruito, con piccoli legnetti, un “domino dei colori”. Il progetto si è svolto in sezione e in giardino; alcune attività a piccolo gruppo, altre tutti insieme.
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Prima fase: IL GIARDINO
Tutta la sezione si sposta in giardino e, seduti sotto un grande albero, ascolta la storia “Lo sciopero dei colori” ed una canzone sui colori. Si invitano i bambini ad osservare il giardino, l’albero, la terra, l’erba e le varie tonalità che li compongono, rilevando quali colori prevalgono e quali emozioni trasmettono. Mediante una lente d’ingrandimento, si pone l’attenzione anche su piccoli particolari, dalle venature della corteccia, alla scoperta di insetti e piccoli fiori. Al rientro in classe ciascun bambino disegna “il suo giardino”.
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Racconto: LO SCIOPERO DEI COLORI
Una notte d’estate ci fu un’assemblea particolare: erano i colori che volevano rivendicare a tutto il mondo la loro importanza. Alla fine decisero: domani sciopero! A casa di Federico la mamma si svegliò, si alzò e ad occhi ancora chiusi pensò di preparare un buon caffè: - Ma dov’è? Il barattolo sembra vuoto. Chi ha rubato il marrone? Il mio bambino fra poco si sveglierà e freddo sentirà: - Accenderò il camino…. Ma la fiamma non si accende sembra svanire nel niente: - Chi ha rubato il rosso? Aprì allora la finestra sicura di vedere un cielo limpido e un sole splendente: - Ma no, non è possibile! Adesso sì che mi arrabbio! Che giorno sfortunato!!!! Non vedo più l’azzurro e il giallo. Dove se ne saranno andati? E gli alberi? Oh, mio Dio, non hanno più il verde nelle chiome! Sentì poi arrivare da lontano un corteo un po’ stonato ma molto colorato che diceva: - Oggi fanno sciopero i colori. Siamo stanchi, nessuno ci presta più attenzione! La gente va di fretta e ci emargina ogni giorno di più. Però è bene che oggi gli uomini si fermino un po’ a pensare che cosa sarebbe il mondo se si togliessero i colori. La gente, allora, uscì dalle case e cominciò a guardare la sfilata di rossi e di violetti, di gialli e verdi, di neri, bianchi, arancioni, di azzurri, di lillà, di rosa che formavano un corteo splendente. Qualcuno fra la gente gridò: - Han ragione di protestare, dobbiamo riscoprire il loro valore! La sfilata all’improvviso svanì e a mano a mano i colori andarono per incanto a dar vita alle meraviglie del mondo e la gente finalmente guardò con occhi nuovi le cose di ogni giorno.
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LA CANZONE DEI COLORI Rosso è il rosso di un lampone
Ma è anche il rosso di un peperone Giallo più giallo di un limone Ti fa pensare al caldo e al solleone. E con il blu al mare puoi pensare Ma stai attento che puoi annegare. Verde e pensi a un grande prato Con tanta erba per stare sdraiato. Il marrone è il colore del torrone Ma anche l’albero ha il tronco marrone. Nero è il colore del carbone E la carota ha l’arancione. C’è il rosa e anche il violetto E il bianco è un colore perfetto. Di colori ce n’è proprio tanti Per far felici tutti quanti.
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Seconda fase: L’ALBERO
In giardino i bambini esplorano gli alberi attraverso i sensi: osservano il colore <<…è marrone!!>>, toccano la corteccia, annusano il suo profumo e con la lente d’ingrandimento scoprono i suoi piccoli abitanti. L’ osservazione continua da diversi punti di vista: da lontano, da vicino, sdraiandosi per terra e guardando i rami in alto. Tornati in classe ogni bambino dipinge con le tempere “il suo albero”.
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Terza fase: L’ERBA In giardino i bambini osservano l’erba, l’annusano, la toccano, evidenziano il colore “verde” ma <<..maestra c’è anche un po’ di giallo!!!>> e <<..maestra questa è verde scuro!!!!>>…. Si solleva una zolla e con la lente si scoprono i piccoli insetti. Su due cartelloni si disegna un grande prato utilizzando varie tecniche: collage, tempere, spugnatura, le impronte delle mani e delle dita “sporche” di colore, palline di carta crespa colorata inzuppate di colla.
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Quarta fase: CREAZIONE DEL GIARDINO
Per rendere tridimensionale il prato, realizzato precedentemente, alcuni bimbi dipingono di marrone dei rotoli di cartone ed altri, dopo aver ritagliato pezzetti di cartoncino verde, li incollano su sagome di alberi, preparati dalle maestre. Costruiti gli alberi, si incollano sui cartelloni del prato.
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Quinta fase: I COLORI DELLA NATURA
In giardino ciascun bambino, dotato di cucchiaio, raccoglie terra, erba, fiori, legnetti, tutto ciò che il giardino ci offre. In sezione, su cartoncini bianchi A4 con sopra una striscia di scotch bi-adesivo, si comincia a colorare strofinando la terra, le foglie, l’erba e ognuno attacca fiori, erba, foglie e legnetti in modo da rendere vivo il proprio giardino. In questo modo si “concretizzano” i colori.
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Sesta fase: IL DOMINO DEI COLORI
Mettiamo, sui tavoli della sezione, pennarelli suddivisi per colore: rosso, marrone, verde, giallo e blu e pezzi di legno di forma romboidale. I pezzi di legno sono dello stesso numero dei bambini in modo che alla fine ognuno possa partecipare al gioco e si senta orgoglioso del lavoro svolto. Divisi a metà da una linea di color nero, i legnetti vengono colorati dai bambini, dopo che hanno scelto due colori, prima da un lato e poi dall’altro della linea nera. Terminata questa fase i bambini si posizionano in cerchio e dopo che le maestre hanno spiegato le regole del gioco, “colore chiama colore”, ciascuno a rotazione dispone a terra il suo legnetto facendo attenzione che il colore sia lo stesso dell’altro già collocato e se non si possiede quel colore si dice “passo”. Il gioco termina quando tutti sono riusciti a collocare il proprio legnetto a terra. Infine, con i bambini, le maestre possono discutere su ciò che i legnetti disposti uno vicino all’altro potrebbero rappresentare.
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insegnanti: CIANCI Valentina SAMMARCO Annarita tirocinante: GUIDI Irene a.s. 2009 2010
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