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5° CIRCOLO STRASATTI MARSALA

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Presentazione sul tema: "5° CIRCOLO STRASATTI MARSALA"— Transcript della presentazione:

1 5° CIRCOLO STRASATTI MARSALA
POF 2009/2010 2010/2011

2 Il DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”; VISTA la legge 28 marzo 2003, n. 53 VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 VISTO il decreto del Ministro della pubblica istruzione 31 luglio 2007, recante “Indicazioni per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione. Indicazioni per il curricolo “ , pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 31 agosto 2007, n. 202 – Serie Generale; VISTO l’articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 30 ottobre 2008, che introduce l’insegnamento di “ Cittadinanza e Costituzione” nel curricolo formativo dell’alunno sin dalla Scuola dell’infanzia VISTO gli articoli 2 e 3 del decreto-legge n. 137 del 1° settembre 2008, convertito dalla legge n. 169 del 30 ottobre 2008,che disciplinano la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni Vista la C.M. n 50 del 20 /05/09 che prevede la certificazione delle competenze alla conclusione della scuola Primaria VISTO il regolamento 22 giugno 2009, n. 122, concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 VISTO l’ Atto di indirizzo del Ministro Gelmini del 8/09/09 , recante i criteri generali per armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione con gli obiettivi del Regolamento concernente la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell’articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; VISTA la delibera n 1 del verbale n 3 del 22 – 10 – 2009 del Collegio dei Docenti DECRETA che Il P.O.F. dell’Istituzione Scolastica V Circolo didattico “STRASATTI NUOVO” di Marsala, valido per l’anno scolastico 2009/2010 – 2010/2011, è determinato nella composizione di seguito descritta. Marsala lì 29 – Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Agata Alagna

3 Consultorio di Pestrosino – ASL N.9 Società sportive Parrocchie
La realtà ambientale in cui si trova ad operare la nostra scuola non è semplice, costituiscono caratteristiche proprie di questo territorio; Basso livello socio – economico – culturale; Problemi tendenti alla dispersione scolastica (frequenza irregolare e/o saltuaria); Comportamenti che riconducono al fenomeno della devianza e/o bullismo; Presenza sempre più evidente di popolazione multirazziale con irrisolti problemi di integrazione; Carente apparato di servizi e strutture a favore di una crescita sana dei minori (palestre, centri ricreativi, ludoteche, ecc.) e spesso, laddove questi esistono, non tutta l’utenza ne può usufruire in quanto strutture private. Dal punto di vista socio- economico le famiglie dei nostri alunni sono composte prevalentemente da artigiani, impiegati e piccoli commercianti. Sono parecchi i disoccupati che sopravvivono con lavori occasionali. La partecipazione della popolazione ai problemi sociali e alla vita scolastica è poco assidua con conseguenze negative sulla continuità educativa scuola – famiglia. Consultorio di Pestrosino – ASL N.9 Società sportive Parrocchie Green Park (centro sportivo)

4 Nella predisposizione del curricolo, la nostra istituzione scolastica tiene conto delle seguenti problematiche: Utenza scolastica fortemente diversificata e portatrice di esigenze e bisogni molto differenziati tra loro; Frammentazione della fisionomia del Circolo, a causa dell’elevato numero dei plessi scolastici e della loro distribuzione su un vasto territorio comprendente anche frazioni; Carenza di occasioni di stimolo per una formazione integrale; Scarsa conoscenza della propria identità culturale; Mancanza di pieno adeguamento all’evoluzione degli stili di vita dovuta anche all’introduzione delle tecnologie che modificano i nuovi orizzonti spaziali e temporali, ma soprattutto culturali;

5 Risposte ai bisogni individuati
Per il territorio: Offrire un servizio formativo che sia al passo con i tempi, con lo sviluppo culturale e tecnologico e con le esigenze del mercato del lavoro. Assolvere una funzione di prevenzione educativa. Arginare i fattori di rischio che minacciano la salute pisico-fisica dei ragazzi impegnando l'intero contesto territoriale iniziando dalle famiglie. Per gli alunni: Offrire percorsi di apprendimento personalizzati che, nel rispetto delle peculiarità di ciascun alunno, portino al successo formativo per tutti. sperimentare forme di collaborazione e di convivenza democratica in piccoli e grandi gruppi; offrire nuove occasioni di stimolo per una crescita integrale ed integrata; sensibilizzare l’alunno al rispetto dell’ambiente; approfondire la conoscenza di usi, costumi e tradizioni locali, al fine del riconoscimento della propria identità offrire percorsi formativi articolati in tempi più “distesi” tali da considerare i diversi stili di apprendimento degli alunni; Per le famiglie Creare un ambiente scuola sereno, sicuro e rispettoso, che garantisca una buona formazione. Erogare un servizio qualificato che sappia rispondere ai bisogni dell’utenza. Informare e coinvolgere le famiglie nel percorso formativo dei figli. Svolgere una concreta attività di orientamento. Offrire efficienti supporti organizzativi (mensa, trasporto, materiali…). Promuovere iniziative di counseling e di formazione pisico- pedagogica per i genitori.

6 PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

7 REGOLAMENTO DI ISTITUTO
La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. L’Istituto persegue la continuità dell’apprendimento e promuove la solidarietà interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei loro figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale compito. E' quindi opportuno e fondamentale l'intervento dei genitori per: trasmettere ai figli l'idea che la scuola è di fondamentale importanza per il loro futuro e la loro formazione culturale stabilire rapporti corretti con gli insegnanti contribuendo a costruire un clima di reciproca fiducia e collaborazione leggere e firmare le comunicazioni sul diario/libretto personale in modo tempestivo favorire la partecipazione alle attività programmate dalla scuola osservare le modalità di giustificazione delle assenze, ritardi, uscite anticipate sostenere gli insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa educare ad un comportamento corretto durante la mensa NORME SCOLASTICHE Gli alunni si recano in classe, all’orario stabilito, accompagnati dai docenti della prima ora di lezione. I bambini della scuola dell’infanzia sono accompagnati dai genitori all’interno dell’edificio. Non è consentito ai genitori di accedere nei locali scolastici durante le lezioni, se non per motivi eccezionali o urgenti. L’ingresso dei genitori nella scuola durante lo svolgimento delle attività didattiche è consentito solo in caso di uscita anticipata o ingresso posticipato del figlio. Persone estranee all'Istituto possono accedere agli edifici scolastici solo se sono state autorizzate dal Dirigente e se il personale ausiliario ne è stato preventivamente informato. Per gli alunni le assenze devono essere giustificate per iscritto da uno dei genitori ed esibite all’Insegnante della prima ora. Gli alunni della scuola Primaria hanno il dovere e l’obbligo di utilizzare le attrezzature scolastiche con la massima cura e diligenza. Tra una lezione e l’altra non è consentito agli alunni della scuola Primaria di sostare nei corridoi. Gli alunni sono tenuti a comportarsi nel rispetto delle regole di convivenza civile e ad esprimersi con un linguaggio corretto.

8 FATTORI DI QUALITA’ Area didattica Area amministrativa
Celerità delle procedure Trasparenza Diffusione dell'informazione Flessibilità degli orari Informatizzazione dei servizi Adeguata custodia e pulizia dei locali Disponibilità del personale di segreteria verso genitori e docenti secondo le esigenze. Formazione integrale della persona Personalizzazione del processo di apprendimento Strutturazione di ambienti educativi di apprendimento Coerenza e coesione progettuale con la tematica scelta come sfondo integratore del P.O.F. Validità culturale e pedagogica dei mezzi Sviluppo della creatività Continuità educativa Padronanza delle competenze Sensibilizzazione a valori educativi condivisi Educazione alla cittadinanza Competenza nella Literacy, Numeracy e TIC Integrazione diversabili ed extracomunitari Presenza di mediatori linguistici Coinvolgimento dei fruitori nelle scelte scolastiche e nella produzione e valutazione del servizio Area organizzativa Responsabilità diffusa, controllata e valutata Valorizzazione delle risorse umane tramite il rapporto competenze-obiettivi Formazione in servizio del personale scolastico Adeguamento della struttura organizzativa alla realtà pedagogica contemporanea Diffusione di tecnologie informatiche Puntuale e sistematica documentazione Gestione di un sistema integrato Affissione di ogni atto o avviso di pubblica utilità all’albo dell’ufficio centrale e delle sedi scolastiche. Comunicazione tempestiva delle assenze da parte dei docenti alla segreteria alunni.

9 VERSO UN SISTEMA INTEGRATO
Gli enti locali Le agenzie educative La famiglia Circolo Esperti esterni Reti di scuola RE.MA.PE

10 IL CONTESTO SCOLASTICO
I NOSTRI PLESSI Strasatti Nuovo S.INFANZIA - PRIMARIA - PRIMAVERA Montessori S.INFANZIA - PRIMARIA Terrenove Bambina S.INFANZIA - PRIMARIA - PRIMAVERA Ventrischi Novi S. PRIMARIA Ventrischi Montenero S.INFANZIA

11 SCUOLA DELL’ INFANZIA REGIONALE
STRASATTI NUOVO MONTESSORI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELLA INFANZIA Classi Alunni Sezioni 10 165 6 116 STRUTTURE Palestra 1 Laboratorio multimediale Laboratorio Attività Espressive Laboratorio scientifico Sala giochi Sala Mensa + cucina Biblioteca SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELLA INFANZIA Classi Alunni Sezioni 6 91 1 13 SCUOLA DELL’ INFANZIA REGIONALE 16 STRUTTURE Laboratorio multimediale Laboratorio Attività Espressive

12 VENTRISCHI NOVI VENTRISCHI MONTENERO
SCUOLA DELL’ INFANZIA Sezioni Alunni 3 61 STRUTTURE Palestra 1 Laboratorio multimediale Laboratorio Attività Espressive Sala giochi Sala mensa Biblioteca SCUOLA PRIMARIA Classi Alunni 6 78 STRUTTURE Palestra 1 Laboratorio multimediale Laboratorio Attività Espressive Biblioteca

13 TERRENOVE BAMBINA STRUTTURE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELLA INFANZIA
Classi Alunni Sezioni 8 136 2 40 STRUTTURE Palestra 1 Laboratorio multimediale Laboratorio Attività Espressive Sala giochi Biblioteca

14 SEZIONE PRIMAVERA Strasatti Nuovo 1 24 Terrenove Bambina 10 PLESSO
Con un contributo finanziario del M.P.I, dell’Ente Comune “Istituzione Marsala Schola” e dei genitori, nella nostra istituzione scolastica son presenti due “Sezioni Primavera” che accolgono bambini da 24 a 36 mesi. SEZIONE PRIMAVERA PLESSO SEZIONE ALUNNI Strasatti Nuovo 1 24 Terrenove Bambina 10

15 ORARIO DI FUNZIONAMENTO SCOLASTICO
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Dalle ore 8.30 alle ore tempo normale Dalle ore 8.30 alle ore tempo pieno Dalle ore 8.00 alle tempo normale Dalle 8.30 alle tempo ridotto DOCENTI I docenti accolgono gli alunni 5 minuti prima dell’orario di ingresso previsto e gli stessi accompagnano gli alunni all’uscita, secondo le modalità previste in ciascun Plesso.

16 ORARIO DI FUNZIONAMENTO SCOLASTICO
Le due classi prime del plesso Strasatti Nuovo, svolgono un orario di lavoro di 40 ore settimanali così strutturato: gli alunni sono impegnati tutti i giorni dalle 8.30 alle ore eccetto il sabato che le lezioni si svolgono dalle 8.30 alle ore 13.30; inoltre vengono svolti i seguenti Gli alunni sono impegnati per gruppi nei seguenti laboratori: Informatica, Io e la natura, Lettura, Psicomotricità, Spazio e Numeri. Sono previste per tutte le classi a trenta ore settimanali, tre ore di attività Facoltative/opzionali, che vengono scelte dalle famiglie in collaborazione con i docenti delle equipe pedagogiche all’inizio dell’anno.

17 LE RISORSE UMANE ALUNNI DOCENTI SC. INFANZIA 25 - SC. PRIMARIA 63
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 4 DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI COLLABORATORI SCOLASTICI STATALI 15 COLLABORATORI SCOLASTICI CON CONTRATTO DELL’ENTE LOCALE 3 ASSISTENTI IGIENICO PERSONALI 5 ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE LI.S 2 SCUOLA DELL’INFANZIA 253 SCUOLA PRIMARIA 472 STRANIERI 8 DIVERSAMENTE ABILI 25 ALUNNI

18 Dimensione inclusiva della scuola
Integrazione alunni diversamente abili DATI STATISTICI Alunni diversamente abili n. 25, di cui 22 nella scuola primaria e 3 nella scuola dell’infanzia RISORSE Docenti curricolari Figure professionali specializzate (insegnati di sostegno) Collaborazione con A.S.L. n.9 Assistenti socio – sanitari Comunicatore L.I.S. PROBLEMATICHE Disagio relazionale. Difficoltà di apprendimento Handicap psico – fisico. Handicap sensoriale SOLUZIONI FLESSIBILITÀ CURRICOLARE Adozione di una metodologia didattica capace di differenziare gli itinerari di apprendimento e di aderire alle caratteristiche cognitive, affettive e sociali del soggetto. Potenziamento dei linguaggi non verbali e della multimedialità. Valorizzazione di competenze e capacità congruenti a speciali contesti operativi. Partecipazione dei discenti alle attività di laboratorio. Progetti extracurricolari mirati. FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA Inserimento ed integrazione dei soggetti diversamenteabili in piccoli gruppi omogenei e/o eterogenei.

19 PROGETTAZIONE EDUCATIVA

20 DI RIFERIMENTO DELLA SCUOLA
MODELLO PEDAGOGICO DI RIFERIMENTO DELLA SCUOLA Il modello pedagogico a cui la nostra scuola fa riferimento e che determina le scelte di ordine didattico, metodologico - organizzativo e quindi, progettuali, si fonda sulle più recenti teorie psico - pedagogiche dello sviluppo e dell’educazione, che individuano nella formazione integrale ed integrata del soggetto, il principio educativo fondante. Alla luce di questa definizione poniamo come assunti di base: la centralità del bambino nel processo di insegnamento-apprendimento la garanzia di accedere all’acquisizione degli alfabeti fondamentali della comunicazione odierna la valorizzazione di esperienze e stili cognitivi personali il riconoscimento di varie tipologie di intelligenza Condividiamo: le teorie interazioniste e strutturalistiche, che descrivono lo sviluppo del bambino come una spirale dove ogni apprendimento è in relazione con l’ambiente che lo circonda le teorie del personalismo, che finalizzano l’azione educativa alla persona, nella sua dualità spirito-corpo e portatrice di valori universali le teorie del costruttivismo, che promuovono ogni competenza partendo dalle abilità sociali e valorizzano non solo il sapere ma anche il saper fare e il saper essere. Privilegiamo: il carattere unitario del processo formativo attraverso l’elaborazione di un curricolo verticale. Ricerchiamo: la qualità piuttosto che la quantità attraverso la scelta dell’essenzialità dei saperi e l’individuazione dei nuclei concettuali fondamentali e delle competenze.

21 Modalità progettuale della scuola
Premesso che le classi rappresentano, in modo eterogeneo, tutti gli spaccati socio-economici e culturali del territorio, la nostra scuola predispone una innovativa ipotesi progettuale in linea con le INDICAZIONI PER IL CURRICOLO per il primo ciclo d’istruzione(D.M. del 31 Luglio 2007 emanato il 4 settembre 2007),con il modello pedagogico di riferimento (sopra citato) e le norme previste dai documenti “Gelmini” relativi a organizzazione, progettazione e valutazione degli alunni. L’orientamento metodologico-didattico sta a fondamento dell’ipotesi progettuale dell’istituzione che tiene conto del superamento degli ormai obsoleti schemi didattici trasmissivi, in cui non vi è attenzione per le diverse situazioni, sia psicologiche che ambientali nelle quali gli alunni si trovano. L’ipotesi innovativa progettuale è basata dallo spostamento di attenzione dal prodotto al processo. Il pensiero strategico si misura con la complessità di situazioni/problema; la progettualità non lineare e non assorbita completamente dai risultati attesi del prodotto, consente una flessibilità organizzativo-metodologico-didattica più vicina ai bisogni dei bambini, con tempi più distesi e adeguati.

22 I contesti di apprendimento
della nostra scuola

23 Le Indicazioni del Curricolo esortano le scuole a mettere a disposizione degli alunni più contesti di istruzione, così da offrire agli stessi, ambienti di apprendimento allargati di saperi diretti, di conoscenze problematiche e plurali. Compito degli insegnanti, infatti, è quello di qualificare pedagogicamente e di differenziare didatticamente i “contesti di apprendimento”: sia gli spazi/classe, sia gli spazi/classi-aperte, sia le aule didattiche decentrate. Lo spazio/classe-aperta è il secondo contesto di apprendimento; è l’ambiente della produzione delle conoscenze. Prende vita quando l’alunno svolge “supplementi” di indagine conoscitiva in assetto di laboratorio, atelier, centri di interesse,…, e allo stesso tempo produce nuove conoscenze di apprendimento (riflessione metacognitiva); corrisponde al curricolo opzionale facoltativo della scuola. Lo spazio didattico decentrato è il terzo contesto di apprendimento; è l’ambiente che ha il pregio di condurre l’alunno attraverso la trasversalità delle conoscenze. L’alunno viene messo nella condizione di cogliere aspetti del mondo sociale, dentro il territorio. A tutto ciò corrisponde il curricolo extra che la scuola offre per un ampliamento dell’orizzonte formativo. Le interconnessioni plurime che scaturiscono dagli interventi formativi elaborati dalle equipe dei docenti del circolo, consentono la progettualità di un’offerta formativa ben equilibrata, che crea alleanze con i contesti di apprendimento di cui sopra e risponde alle esigenze dell’utenza, mantenendo la caratteristica unitaria di sapere.

24 La “mission” della scuola
In una società contemporanea come la nostra, l’esperienza della Scuola dell’Infanzia e il primo ciclo dell’istruzione obbligatoria costituiscono un passaggio fondamentale per la formazione di ogni persona, è per questo che ogni scuola nella riorganizzazione dei curricoli, mira alla strutturazione di un progetto comune che ha come finalità principale la piena attuazione del diritto allo studio e il successo formativo. In tale contesto e in relazione ai bisogni e alle esigenze la nostra scuola ha predisposto delle attività culturali ed extracurricolari, che si avvalgono anche del supporto di figure esterne qualificate, attraverso le quali mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: Offrire ulteriori proposte di formazione culturale ed educativa della persona; Ridurre la dispersione scolastica con una particolare attenzione alle attività di recupero e sostegno per l’innalzamento della quantità del tasso di successo scolastico; Ridurre i casi di frequenza saltuaria e/o di abbandono scolastico con attività e iniziative di recupero e sostegno e valutarne l’efficacia; Mirare allo sviluppo delle potenzialità di ciascun alunno al fine di curare le eccellenze; Sviluppare le conoscenze e l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e dei linguaggi multimediali; Potenziare la conoscenza delle lingue straniere soprattutto con la programmazione di attività finalizzate al conseguimento di certificazione delle competenze secondo il quadro di riferimento europeo delle lingue; Incentivare l’impegno, l’interesse e la motivazione nello studio, il buon rendimento scolastico e la creatività attraverso l’adesione e la partecipazione ad iniziative e concorsi a carattere disciplinare, sociale, sportivo; Autovalutare le proposte educative offerte, per un miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle stessse.

25 La scuola: un luogo da vivere insieme
Quale scuola?... Comunità e Ben-essere La scuola: un luogo da vivere insieme La scuola italiana è in fermento e ciò comporta l'assunzione di una delicata responsabilità: saper leggere i bisogni, saper progettare le risposte in termini di Offerta Formativa, saper controllare i processi, imparare a valutare i risultati. Accanto alla tradizionale cultura pedagogica occorre sviluppare una cultura dell’organizzazione e della qualità. Si evince la necessità di ogni Istituto ad operare scelte precise, esplicitando la dimensione valoriale che dà senso al suo agire e la propria disponibilità a negoziare le sue scelte con le utenze del territorio nell’ottica dell’ottimizzazione del servizio formativo.

26 Metodologie per la gestione degli ambienti di apprendimento
I docenti, alla luce dell’iter progettuale appena delineato e al fine di realizzare contesti di apprendimento di “qualità”, utilizzeranno diverse tecniche e strategie metodologiche armonizzandole alle varie situazioni di apprendimento. Tra queste privilegeranno le seguenti: Cooperative Learning Gli alunni apprenderanno in piccoli gruppi sotto la guida dell’insegnante facilitatore ed organizzatore delle attività, che struttura “ambienti di apprendimento” favoriti da un clima relazionale positivo. Il gruppo di alunni trasformerà ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving ”, garantendo lo sviluppo delle abilità ai fini dell’acquisizione di competenze. Didattica laboratoriale Essendo il laboratorio uno “spazio mentale attrezzato”, le attività laboratoriali saranno condotte dai docenti anche in più contesti di apprendimento. Dal punto di vista formativo, il laboratorio si caratterizza con il suo contenuto, vale a dire per l’attività formativa che vi si svolge. Con tale strategia organizzativa e metodologica gli alunni saranno guidati nel “saper fare”, momento di grande valenza formativa. Animazione tecnica di coinvolgimento centrata sul gruppo Manipolazione tecnica operativa che dal “saper fare” si proietta nel “saper essere”

27 CURRICOLO NAZIONALE

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29 PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA PRIMARIA

30 Attività di sperimentazione delle Indicazioni per il curricolo
Anche per il 2009/2010 proseguirà l’attività di studio e ricerca finalizzata alla messa a punto di obiettivi formativi e didattici condivisi da tutti i docenti del circolo e riferiti agli esiti di apprendimento attesi al termine della scuola dell’infanzia e al termine della scuola primaria. L’attività di ricerca sarà finalizzata in particolar modo alla produzione di materiali per la valutazione degli apprendimenti e per l’accertamento delle competenze. Tale attività terrà conto anche di quanto previsto nell’Atto di indirizzo ministeriale dell’ in materia di armonizzazione delle Indicazioni ed essenzializzazione dei curricoli. Scuola primaria Per ogni classe è costituito un’ equipe di programmazione formata da tutti i docenti che a qualunque titolo operano nella classe stessa. I docenti che operano su più classi, i docenti di sostegno e i docenti specializzati di lingua straniera partecipano alle riunioni di programmazione secondo un calendario che consenta periodicamente la loro presenza nei diversi team. Spetta inoltre ad ogni equipe pedagogica di classe : - custodire la documentazione educativa di ciascun alunno in modo che ne venga garantita la sicurezza e ne sia impedita la diffusione impropria dei dati; assicurare che la produzione della documentazione educativa individuale avvenga in modo collegiale e condiviso - indire al termine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico la riunione collegiale del team finalizzata alla valutazione degli alunni e alla compilazione dei relativi documenti.

31 CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA
Il curricolo della scuola primaria è articolato in saperi disciplinari suddivisi in 3 aree disciplinari: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA LINGUISTICO -ARTISTICO –ESPRESSIVA STORICO – GEOGRAFICA Obiettivi di Apprendimento definiti in relazione del terzo e del quinto anno Traguardi per lo sviluppo delle competenze

32 TEMPI SETTIMANALI DA ASSICURARE AD OGNI DISCIPLINA
CLASSI DISCIPLINE PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE ITALIANO 8h 7h INGLESE 1h 2h 3h STORIA-GEOGRAFIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE 4h MATEMATICA 5h SCIENZE INFORMATICA LARSA ATT. MOTORIE ATT. ESPRESSIVE RELIGIONE

33 ATTIVITA’ LABORATORIALI Informatica e multimedialità
Attività espressive Attività motorie Ambiente e tradizione Lingua Inglese

34 Valutazione nella scuola primaria
La valutazione dell’alunno costituisce un momento fondamentale dell’attività didattica; ha carattere “formativo e orientativo" ed è funzionale ad alunni, docenti e famiglie in quanto costituisce presa di coscienza di livelli e ritmi di apprendimento, di maturazione personale e sociale. Dall’anno scolastico 2008/09, in base alla legge 30 ottobre 2008, n. 169 sono state introdotte le seguenti novità sulla valutazione: nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti è espressa in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno mentre la  valutazione del comportamento rimane espressa da giudizio. Come viene espresso il voto sintetico di fine quadrimestre: Il voto di fine quadrimestre viene trascritto nelle pagine centrali del documento di valutazione ed è il risultato numerico di una serie di registrazioni formali e informali delle performances dell’alunno, volte a rilevare il livello di padronanza di conoscenze e abilità, unitamente all’impegno personale, alla disponibilità ad apprendere, al suo percorso formativo.  Come viene espresso il “giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto”. Questo giudizio viene trascritto nell’ultima pagina del documento di valutazione e riporta il profilo dinamico dell’alunno in riferimento  ai progressi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e sociale dell’alunno.  Come viene espresso il voto e/ giudizio sul comportamento La valutazione comportamentale viene qui intesa nella sua formulazione allargata di costruzione di competenze comportamentali, per cui viene riferita ai progressi nello stile sociale e relazionale dell’alunno. L’introduzione della scala numerica ha fatto sì che il Collegio dei docenti del Circolo  abbia individuato gli obiettivi di apprendimento e abbia definito le competenze disciplinari da perseguire nonché gli STANDARD DI APPRENDIMENTO PER LA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO

35 RIFLETTERE SULLA LINGUA
CRITERI DI VALUTAZIONE E DESCRITTORI PRIMARIA Delibera n3 verb 2 del 16/10/2008 ITALIANO ASCOLTARE Tutte le classi 1 Comprendere tutte le informazioni e individua scopi e funzioni della lingua. 2 Comprende e collega le informazioni 3 Riconosce le informazioni in base ai criteri prestabiliti 4 Riconosce solo alcuni elementi della comunicazione 5 Riconosce in modo confuso solo qualche informazione PARLARE 1 Comunica con periodi complessi, strutturati in modo corretto utilizzando un lessico vario e articolato 2 Comunica con periodi complessi, ma non sempre correttamente strutturati, utilizzando un lessico appropriato 3 Comunica con frasi, utilizzando un lessico semplice, ma adeguato all’intenzione comunicativa 4 Comunica con frasi semplici ma poco articolate, utilizzando un lessico elementare e ripetitivo 5 Comunica con frasi brevi e sintatticamente sconnesse, utilizzando un lessico inadeguato LEGGERE Solo 1a classe 1 Legge scorrevolmente con una certa intonazione 2 Legge scorrevolmente 3 Legge correttamente 4 Legge con difficoltà 5 Non legge 1 Legge rispettando i segni di interpunzione e l’intonazione 2 Legge rispettando i segni di interpunzione seguendo un ritmo adeguato 3 Legge in modo corretto ma senza adeguare il tono 4 Legge con difficoltà nel cogliere la relazione tra suono e simbolo 5 Legge sillabando RIFLETTERE SULLA LINGUA 1 Conosce le funzioni e la struttura della lingua in modo sicuro 2 Conosce le funzioni e la struttura della lingua in modo generalmente corretto 3 Conosce la funzioni e la struttura della lingua con qualche incertezza 4 Riconosce solo le funzioni e le strutture più semplici della lingua

36 LINGUE COMUNITARIE 1° classe Ascolta e comprende singole
parole e brevi frasi In modo completo e corretto In modo corretto In modo soddisfacente In modo essenziale In modo frammentario e scoordinato 2° 3° 4° 5° classe Legge e comprende brevi esempi In modo corretto e con adeguata intonazione In modo corretto Tutte le classi Sa sostenere facili conversazioni Utilizza il lessico appreso in modo completo e con corretta pronuncia Utilizza il lessico appreso in modo completo Utilizza il lessico appreso in modo soddisfacente Utilizza il lessico appreso in modo essenziale Utilizza il lessico appreso in modo frammentario e scoordinato Ascolta e comprende istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano 1° 2° classe Scrive semplici parole verbalmente acquisite Scrive brevi messaggi e brevi testi

37 ARTE E IMMAGINE TUTTE LE CLASSI
A Produce messaggi attraverso l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi Conosce le varie tecniche e le sa usare con precisione, sfruttandone le possibilità espressive con consapevolezza Conosce le tecniche espressive e le sa usare con una certa sicurezza Conosce le tecniche espressive e le sa usare in modo autonomo e adeguato Conosce le tecniche e le sa usare in modo autonomo, ma non del tutto adeguato Conosce solo superficialmente le diverse tecniche e, anche se guidato, non sa usarle in modo corretto B Legge e comprende immagini di diverso tipo (anche appartenenti al nostro patrimonio culturale e artistico) E’ in grado di leggere immagini in modo autonomo cogliendone il significato espressivo ed estetico E’ in grado di leggere immagini in modo autonomo cogliendone gli aspetti generali e particolari E’ in grado di leggere immagini con adeguata consapevolezza Se guidato, è in grado di leggere immagini cogliendone solo l’aspetto più superficiale Non è in grado di leggere immagini

38 CORPO MOVIMENTO E SPORT
TUTTE LE CLASSI A Comprende e finalizza il compito motorio In modo completo e corretto In modo corretto In modo soddisfacente In modo essenziale In modo frammentario e scoordinato B Partecipa al gioco collettivo, rispettando indicazioni e regole STORIA A Colloca nel tempo e nello spazio fatti ed eventi e ricostruisce la trasformazioni storiche In modo esauriente In modo completo e corretto In modo essenziale In modo frammentario In modo confuso e con difficoltà GEOGRAFIA A Legge e costruisce rappresentazioni degli spazi; analizza gli elementi di un paesaggio geografico e conosce le interazioni tra uomo e ambiente In modo esauriente In modo completo e corretto In modo essenziale In modo frammentario In modo confuso e con difficoltà

39 CITTADINANZA E COSTITUZIONE IDENTITA’ E APPARTENENZA
DIGNITA’ UMANA 1° classe Conosce alcuni articoli della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo 2° classe Conosce principi fondamentali della Costituzione Conosce alcuni articoli della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia Impegnarsi personalmente in iniziative di solidarietà Sviluppare senso critico e autonomia di giudizio per la formazione di una coscienza democratica, “incardinata sul pluralismo e sull’autonomia” attraverso la riflessione e la discussione in classe e la ricerca personale di messaggi regolativi, sugli obblighi e sui modelli generali di condotta, diffusamente praticati e proposti dalla famiglia e dalla società civile, soffermandosi particolarmente sull’informazione nei testi di riferimento (norme e leggi), giornali IDENTITA’ E APPARTENENZA Tutte le classi Mette in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, fiducia di sé Sa rispettare l’altro nei suoi modi di essere, di pensare, di agire, sia nelle situazioni di gioco che in quelle di lavoro E’ capace di assumere le proprie responsabilità e porta a termine gli impegni assunti Conosce simboli dell’identità nazionale( la bandiera, l’inno, le istituzioni) e delle identità regionali e locali Osservazione sistematica dei comportamenti ALTERITA’ E RELAZIONE Manifesta il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme corrette e argomentate Interagisce correttamente con i coetanei e gli adulti e del rispetto delle regole di vita associata

40 PARTECIPAZIONE 1° classe Scopre il valore e la necessità delle norme morali e delle regole sociali per un corretto rapporto interpersonale Osservazione sistematica dei comportamenti e del rispetto delle regole di vita associata Tutte le classi Conosce i servizi offerti dal territorio alla persona, a partire delle esperienze proprie e dei familiari Analizza regolamenti( di un gioco, d’Istituto), valutandone i principi Le principali forme di governo La tipologia della segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista Osservazioni comportamentali: lavora con continuità; svolge le attività proposte con impegno e diligenza; Manifesta un sufficiente grado di autonomia; Rivela spirito di iniziativa

41 SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
MATEMATICA NUMERI Conta in senso progressivo e regressivo ed opera con sistema decimale e posizionale Esegue operazioni dirette e inverse Individua gli elementi essenziali di un problema ed elabora strategie di calcolo In modo sicuro e completo In modo corretto In modo non sempre corretto Con difficoltà In modo frammentario SPAZIO E FIGURE Conosce e opera nello spazio vissuto e rappresentato In modo sicuro RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI Compie confronti tra grandezze e misure ed utilizza unità di misura in modo convenzionale e non Indaga la realtà, classifica in base ad attributi e compie stime SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Percepisce la varietà degli oggetti della realtà fisica e dei fenomeni naturali Riconosce e distingue le caratteristiche degli esseri viventi e non e della realtà biofisica In modo esauriente In modo completo e corretto In modo essenziale In modo frammentario In modo confuso e con difficoltà

42 TECNOLOGIA E INFORMATICA
A Conosce le funzioni del computer e opera con esso In modo autonomo, corretto e sicuro In modo corretto In modo non sempre sicuro Con difficoltà In modo confuso e incerto A Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, sistemi tecnici, utensili e macchine In modo corretto e preciso In modo essenziale In modo approssimativo In modo incerto RELIGIONE 1° 2° 3° classe Ascolta, legge e sa riferire alcune pagine bibliche fondamentali In modo corretto e completo In modo corretto In modo soddisfacente In modo essenziale In modo frammentario e scoordinato 4° 5° classe Conosce le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle altre religioni CHIAVE DI LETTURA PER LA TRADUZIONE DEI LIVELLI Livello 1: nove Livello 2: otto Livello 3: sette Livello 4: sei Livello 5: cinque

43 STANDARD PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA
Nella scuola primaria, il comportamento viene analizzato nella sua visione più ampia, non riferito cioè alla sola “condotta” ma nella sua formulazione più educativa, intesa, quindi, come costruzione di competenze comportamentali. Per cui, per l’espressione del giudizio relativo al comportamento si considerano in particolare le seguenti competenze : COMPETENZE COMPORTAMENTALI D E S C R I Z O N 1 2 3 4 5 6 7 CONVIVENZA CIVILE Rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture RISPETTO DELLE REGOLE Rispetto delle regole convenute e del Regolamento Scolastico PARTECIPAZIONE Partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche RESPONSABILITA’ Assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici IMPEGNO Costanza nell’impegno INTERESSE Disponibilità ad apprendere RELAZIONALITA’ Relazioni positive (collaborazione/disponibilità) Rispetto a questi criteri generali la corrispondenza giudizio-comportamento fa riferimento alle seguenti valutazioni: GIUDIZIO SINTETICO OTTIMO Competenze raggiunte pienamente DISTINTO Competenze raggiunte BUONO Competenze acquisite a livello buono SUFFICIENTE Competenze acquisite a livello essenziale NON SUFFICIENTE Competenze non ancora acquisite Valutazione piena nelle competenze 1-2 e piena in almeno tre delle altre competenze Valutazione soddisfacente nelle competenze 1-2 e piena in almeno una delle altre competenze Valutazione soddisfacente nelle competenze 1-2 e sufficiente nelle altre Valutazione insufficiente nelle competenze 1-2 Che equivale a La valutazione comportamentale, oltre che nel giudizio sintetico, è in parte rilevabile anche nel giudizio analitico relativo alla valutazione intermedia nello sviluppo personale e sociale dell’alunno nell’ultima pagina della scheda di valutazione.

44 VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE alla fine della scuola primaria
INDICATORI I T A L NO NG E S R MMAG COR P O MO V. OR C D CO G F MA EMA N Z OG ON AL COMP AME 1. Comunicazione efficace 1.1 Comprensione 1.2 Espressione 2. Gestione e utilizzo delle risorse naturali 2.1 Elaborazione logica 2.2 Elaborazione operativa 3. Gestione del sè 3.1 Conoscenza di sè 3.2 Responsabilità ed autocontrollo 4. Gestione dei rapporti 4.1 Relazionarsi con gli altri 4.2 Lavorare con gli altri

45 COMPETENZE DA RAGGIUNGERE ALLA FINE DEL PERCORSO DELLA SCUOLA PRIMARIA

46 COMPETENZE IN USCITA Competenze personali
Conosce ed è consapevole delle sue capacità Accresce la capacità di autogestione in situazioni diverse Sviluppa e confronta opinioni e punti di vista Usa strumenti specifici Organizza il proprio lavoro in modo sempre più autonomo Competenze affettivo-relazionali e comunicative Sviluppa e incrementa opinioni e punti di vista Comunica in modo adeguato al contesto e agli interlocutori Comunica e confronta il proprio vissuto e le proprie opinioni personali Stabilisce rapporti interpersonali Pratica esperienze di cooperazione e di lavoro di gruppo Competenze cognitive e metodologiche Rafforza la capacità di memoria, concentrazione e attenzione Distingue e deduce informazioni min un testo orale e scritto Produce testi scritti di vario genere Riconosce e confronta situazioni, oggetti ed eventi Imposta e risolve problemi formulando ipotesi Sviluppa capacità di pensiero astratto e di ragionamento logico

47 PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA DELL’INFANZIA

48 Sperimento con il corpo Imparo lettere e numeri
CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA Il curricolo della scuola dell’infanzia è articolato in 5 campi di esperienza inglobati in 8 nuclei progettuali Io bambino… e le educazioni Lo Spazio e il Tempo Una scuola per me Sperimento con il corpo Esploro le stagioni Scopro i colori Imparo lettere e numeri Conosco le feste TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA

49 ATTIVITA’ LABORATORIALI Lettoscrittura Baby English Psicomotricità Amico PC

50 La valutazione nella scuola dell’infanzia
Dai 3 ai 6 anni la valutazione è strettamente legata all’osservazione sistematica ed è finalizzata alla comprensione e alla interpretazione dei comportamenti nei diversi contesti. Si valuta per… Conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino e per individuare i processi da promuovere per favorire la maturazione e lo sviluppo. Ricavare elementi di riflessione sul contesto e l’azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. Le attività di verifica costituiscono occasione privilegiata per uno stretto rapporto con le famiglie e con la scuola Primaria.

51 COMPETENZE DA RAGGIUNGERE ALLA FINE DEL PERCORSO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

52 DESCRITTORI DI COMPETENZA
SCUOLA DELL’INFANZIA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPETENZE E INDICATORI DESCRITTORI DI COMPETENZA 1.Comunicazione efficace 1.1 Comprensione 1.1.1 E’ in grado di comprendere comunicazioni e consegne di vario tipo trasmessi con l’utilizzo di linguaggi diversi 1.1.2 E’ in grado di ascoltare e comprendere semplici testi narrati e/o letti di vario tipo 1.1.3 E’ in grado di decodificare messaggi non verbali (di tipo simbolico mass-mediali, grafico-pittorici, gestuali, sonori) 1. Comunicazione efficace 1.2 Espressione 1.2.1 E’ in grado di comunicare verbalmente nel piccolo e grande gruppo utilizzando le varie funzioni della lingua 1.2.2 E’ in grado di porre domande e dare risposte legate al contesto e mostrando fiducia nelle proprie capacità espressive 1.2.3 E’ in grado di comunicare attraverso vari codici espressivi 1.2.4 E’ in grado di memorizzare e ripetere 2. Gestione e utilizzo delle risorse intellettuali 2.1 Elaborazione logica 2.1.1E’ in grado risolvere semplici problemi di tipo concreto legati all’esperienza 2.1.2 E’ in grado di cogliere relazioni 2.1.3 E’ in grado di confrontare e raggruppare in “classi” individuando il criterio di classificazione 2.1.4 E’ in grado di ordinare secondo criteri di tempo, grandezza e quantità (max 10) 2.2 Elaborazione operativa 2.2.1 E’ in grado di formulare formulare ipotesi di tipo scientifico legate all’esperienza 2.2.2 E’ in grado di tradurre, a livello concreto, semplici problemi di rappresentazioni simboliche 2.2.3 E’ in grado di utilizzare materiale per documentare semplici esperienze 3. Gestione del sé 3.1 Conoscenza di sé 3.1.1E’ in grado di muoversi e tenere un comportamento corretto, usando gli schemi motori di base in modo coordinato 3.1.2 E’ in grado di dimostrare di aver fiducia in se stesso affrontando serenamente anche situazioni nuove

53 3.2 Responsabilità ed autocontrollo
3. Gestione del sé 3.2 Responsabilità ed autocontrollo 3.2.1 E’ in grado di organizzarsi in modo autonomo nello spazio scolastico 3.2.2 E’ in grado di comprendere, condividere e rispettare le regole di comportamento all’interno della scuola. 4. Gestione dei rapporti 4.1 Relazionarsi con gli altri 4.1.1 E’ in grado di collaborare con il gruppo riconoscendo e rispettando le diversità 4.1.2 E’ in grado di riconoscere e di stabilire rapporti corretti con i compagni e gli adulti 4.2 Lavorare con gli altri 4.2.1 E’ in grado di compiere scelte autonome relative a semplici situazioni 4.2.2 E’ in grado di accettare e di eseguire proposte e idee diverse dalle proprie Autonomie A tavola Nell’abbigliamento ( spogliarsi – vestirsi) Nell’igiene personale Operativa

54 dell’Offerta Formativa
Progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa

55 PROGETTI EXTRACURRICOLARI Scuola primaria
STRASATTI NUOVO ALTARE DI SAN GIUSEPPE ALLA SCOPERTA DELLA NOSTRA CITTA’ RECUPERO E POTENZIAMENTO MONTESSORI IN VIAGGIO PER NUTRILANDIA TERRENOVE BAMBINA FANTASTICANDO VENTRISCHI NOVI DOLCI TIPICI SICILIANI LUCE, COLORE E VISIONE PROGETTI EXTRACURRICOLARI Scuola dell’infanzia STRASATTI NUOVO UN MONDO CHE GIOCA OGNI GIORNO MONTESSORI I COLORI DELL’ AUTUNNO NATALE INSIEME CARNEVALE: TEMPO DI TRASFORMAZIONE E DI MUSICA TERRENOVE BAMBINA UNA FESTA SPECIALE VENTRISCHI MONTENERO IL BAMBINO E LA FAVOLA

56 Giochi Sportivi Studenteschi
SCUOLA PRIMARIA Giochi Sportivi Studenteschi Coro Polifonico Scuola di teatro Progetto Trinity

57 Giochi Sportivi Studenteschi
Il progetto nasce nel 1993 occupandosi di: atletica leggera, ginnastica artistica, calcio, pallamano, pallavolo, pallacanestro e tennis. E’ rivolto a tutti gli alunni di 4° e 5° Primaria i quali, attraverso una adeguata preparazione impartita da un docente del 5° Circolo specializzato in Scienze motorie, partecipano ogni anno alle gare che si effettuano a livello distrettuale, comunale e provinciale. Sono molte le premiazioni tra medaglie e coppe; l’anno scorso ci è stato conferito un encomio da parte del comune per i brillanti successi ottenuti nelle diverse discipline sportive ricevendo una targhetta ricordo.

58 Raggio di sole Il coro polifonico
Il coro polifonico di voci bianche”Raggio di Sole”, formato da 60 alunni della scuola primaria, è stato costituito nell’anno Unico per stile e genere in provincia, partecipa alle iniziative e alle manifestazioni, ritenute più pregnanti e coerenti con la progettazione didattico-educativa dell’Istituzione Scolastica,. È sostenuto dalla scuola, dalle famiglie, dall’ Ente Comune e da Associazioni presenti nel Territorio. Tale progetto, avvalendosi della guida di un esperto esterno, mira a sviluppare nei bambini il senso del gusto musicale, basandosi su varie tecniche di intonazione e di vocalizzazione mediante canti semplici, ad una ed a più voci (canti in polifonia). Nel cantare insieme vengono messe in gioco e sviluppate le capacità cognitive, affettive, psico-motorie e sociali di ciascuno. Nel 2007 ha vinto il 1° premio alla Festa Internazionale della Scuola, tenutosi a S. Nicandro Garganico (Foggia), dopo aver partecipato con successo alla sezione “Gruppo Corale”.

59 Scuola di teatro La “Scuola di teatro” costituita nell’anno scolastico 2008/09, ha riscosso nel medesimo anno un grande successo portando in scena al teatro Impero di Marsala, insieme al coro Polifonico, un adattamento del romanzo di Antoine de Saint-Exupèry “Il Piccolo Principe.” Tale progetto, avvalendosi della guida di un esperto esterno, intende portare fuori dalle pareti scolastiche tanti piccoli talenti affinchè possano essere apprezzati anche all’esterno. Il progetto è sostenuto dalla scuola, e da Associazioni presenti nel Territorio.

60 PROGETTO TRINITY Tale progetto sarà rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte della scula primaria. Al termine del corso gli alunni sosterranno un esame con un docente di madrelingua inglese, per veder riconosciuto il livello di competenza linguistica conseguito ed acquisire un credito formativo spendibile durante il loro percorso formativo. Gli alunni, infatti, saranno certificati secondo livelli europei di conoscenza della lingua, basati sugli standard comuni dei livelli di competenza linguistica, descritti nel Quadro Comune Europeo di Riferimento(QCER). Gli attestati rilasciati dall’Ente Certificatore sono riconosciuti a livello internazionale e costituiscono uno strumento di promozione personale in ambito scolastico, accademico e professionale.

61 “5° Circolo Strasatti Nuovo”
UNIONE EUROPEA Fondo Sociale europeo Con l’ Europa investiamo nel vostro futuro DIREZIONE DIDATTICA “5° Circolo Strasatti Nuovo” Via Re, - Strasatti-Marsala - Tel Fax @-mail: web site : Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” IT 05 1 PO 007 F.S.E. - Annualità 2009/2010 Percorso formativo Esperto Tutor Ore Destinatari Laboratorio musicale: FA..RE..MUSICA N°1 N.2 60 ore 20 alunni Laboratorio teatrale: GIOCHIAMO A FAR TEATRO Laboratorio ambientale: IL NOSTRO VERDE MONDO Modulo genitori: GENITORI CON….TATTO N.1 20 genitori

62 ORGANIGRAMMA

63 DIRIGENTE SCOLASTICO Collegio dei docenti Collaboratori scolastici
Funzioni strumentali G.L.I.S. Responsabili di plesso Collaboratori del dirigente Consiglio di circolo Assistenti amministrativi D.S.G.A.

64 MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

65 Supportare l’attività
Cogliere problemi emergenti dinamiche in corso Supportare l’attività di valutazione per MONITORAGGIO P.O.F. STRUMENTI Scheda monitoraggio progetto Scheda descrittiva esperienza Scheda verifica finale progetto Griglia riassuntiva ore attività aggiuntive prestate

66 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE PER UNA SCUOLA DI QUALITÀ
La consapevolezza che la scuola ha un ruolo strategico nella formazione del futuro cittadino europeo, responsabilizza sempre più le professionalità che si alternano nella crescita personale del bambino. La nostra istituzione scolastica che si è sempre mossa nell’ottica della “qualità” dell’offerta formativa, rileva al suo interno come punto di forza, le attività di monitoraggio e di verifica/valutazione di tutte le azioni condotte dalla stessa e le identifica nell’assunzione di responsabilità di tutte le componenti scolastiche. Considerato che già negli anni scolastici precedenti, il 5° Circolo ha organizzato e gestito in modo autonomo esperienze di monitoraggio dei processi ed ha anche aderito alle iniziative di Sperimentazione e di valutazione (Progetti Pilota - SNV) organizzati e gestiti dall’INVALSI, si procede anche per l’a.s. 2009/10 a: tenere sotto controllo il processo educativo e l’intero sistema scolastico; individuare i punti di debolezza dell’organizzazione e dell’attività didattica; valutare la qualità dell’organizzazione educativo- didattica valutare l’autenticità dei processi di verifica e valutazione degli apprendimenti degli alunni ai fini dello sviluppo di competenze. Pertanto, sia la verifica/monitoraggio che la valutazione sono momenti indispensabili per la rilevazione dell’efficacia e dell’efficienza di ogni azione formativa ed educativa, ed operando in circolarità, assumono una funzione diagnostica che serve ad adeguare le azioni che man mano si evolvono nell’istituzione.

67 L’autovalutazione d’istituto
L’autovalutazione è il risultato del monitoraggio dei processi di formazione di crescita umana e culturale degli alunni, del lavoro dei docenti, del personale A.T.A. e della partecipazione delle famiglie. Il bisogno e l’opportunità di rendicontare sui processi attivati e sui risultati conseguiti sul piano sia dell’educazione che dell’istruzione rispondono all’esigenza di conoscere e valutare il rapporto tra il dichiarato (nel POF e nelle progettazioni didattiche, nei singoli progetti, sperimentali e non, attivati con i fondi dell’autonomia o con altri fondi provenienti dal territorio), l’agito ( quando la scuola è riuscita realmente a realizzare nel corso dell’anno scolastico) ed il percepito dagli utenti del servizio (alunni, docenti, genitori). Inoltre, poiché l’introduzione dell’autonomia “chiede” alla scuola di rendere trasparenti i risultati conseguiti ai vari livelli ed i processi messi in atto sul piano amministrativo, didattico e organizzativo, per il corrente anno questa Istituzione Scolastica ha programmato di iniziare un percorso di autoanalisi e di valutazione interna ed esterna in un’ottica di miglioramento continuo del servizio erogato all’utenza. Il percorso verrà indirizzato su diversi aspetti che, se pur distinti, vanno visti in una prospettiva unitaria per consentire una visione complessiva del nostro progetto educativo. La verifica “interna” è volta a valutare: Efficacia dell’insegnamento Servizio erogato Capacità di adattamento Progettualità Qualità dell’istruzione Risorse umane Strutture ed attrezzature Continuità Integrazione disabili L’efficacia dell’apprendimento Rispondenza ai bisogni Risultati di apprendimento Acquisizione di una identità positiva(autostima) Sviluppo del pensiero critico (autonomia) Sviluppo del pensiero creativo L’efficacia dell’organizzazione Orari Formazione classi Laboratori Progetti di arricchimento e d’integrazione dell’offerta formativa Funzionalità dell’edificio scolastico Incontri di plesso incarichi

68 La verifica “esterna”, invece, sarà volta a valutare:
La collaborazione, la partecipazione e la propositività da parte dell’utenza; L’apertura e la trasparenza attraverso colloqui individuali, assemblee di classe/interclasse e di sezione/intersezione, documenti di valutazione quadrimestrale; La significatività delle esperienze e la ricaduta motivazionale sull’alunno; La riconoscibilità del lavoro in termini innovativi, attraverso richieste, pubblicazioni e documentazioni da parte di enti territoriali; Il monitoraggio sarà periodico e avrà due momenti fondamentali: Iniziale, per l’individuazione dei punti di forza e di debolezza dell’organizzazione emersi precedentemente e per una prima rilevazione dei bisogni educativi dell’utenza. L’indagine sarà rivolta ai genitori, agli alunni, ai docenti, al personale A.T.A. e a tutti coloro che, a vario titolo, interagiranno con la scuola. Finale, per verificare e valutare il livello di soddisfacimento dei bisogni dei “clienti” e per individuare i settori e le aree di miglioramento dello stesso. Questo richiede che anche gli interlocutori diretti e indiretti imparino a dialogare e a confrontarsi con la scuola, possibilmente senza indossare i panni degli inquisitori, senza sostituirsi agli operatori scolastici, ma con l’atteggiamento di chi è cointeressato a cooperare per il generale miglioramento del servizio formativo, con tutto l’equilibrio, la disponibilità e la comprensione che questa operazione richiede. Sarà effettuato mediante strumenti diversificati: questionari rivolti agli alunni, genitori e personale docente, griglie su rilevazioni, quadri di sintesi, informatizzazione dei dati e relazione finale; sarà effettuato dalle funzioni strumentali, le quali si impegnano a collaborare e interagire in maniera sinergica per la piena attuazione del piano dell’offerta formativa operando ognuno per la propria area di competenza. Questo Piano dell’Offerta formativa, aggiornato alla luca delle nuove normative, dovrebbe aver assolto al compito di presentare e chiarire l’identità del 5° Circolo “M.Montessori”. Il condizionale è d’obbligo per chi spera di aver risposto correttamente alle aspettative dei propri utenti e del territorio di competenza, ma è consapevole della necessità di verificare, nel tempo, il livello di condivisione da parte dei suoi interlocutori e di prepararsi ai cambiamenti che continueranno ad interessare nei prossimi anni l’intero sistema scolastico.

69 INDICE


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