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PubblicatoChiara Abbate Modificato 11 anni fa
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LA COSTRUZIONE DELLA RETE Collaborare= Considerare laltro come soggetto che: presenta delle potenzialità presenta delle potenzialità è in grado di autodeterminarsi è in grado di autodeterminarsi viene coinvolto come possibile partner di un progetto comune. viene coinvolto come possibile partner di un progetto comune.
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Costruire=Progettualità intenzionale intenzionale non automatica non automatica mirata mirata
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La costruzione di contesti collaborativi e lintegrazione sono necessità strettamente collegate alla luce della: complessità dei bisogni e delle risorse complessità dei bisogni e delle risorse limitatezza e scarsità delle risorse limitatezza e scarsità delle risorse
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Lanalisi unilaterale dei problemi è particolarmente difficoltosa in relazione a: contesto sociale in trasformazione contesto sociale in trasformazione nuovi bisogni emergenti nuovi bisogni emergenti nessi causali multifattoriali nessi causali multifattoriali
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LA RETE SOTTINTENDE UNA CONCEZIONE DELLUOMO COME SOGGETTO IN INTERAZIONE CON ALTRI, CAPACE DI INFLUENZARLI OLTRE CHE DI ESSERNE INFLUENZATO ( Mitchell, 1969)
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La rete può essere sia UNO STRUMENTO DI LETTURA DELLA REALTA SOCIALE sia UN PRODOTTO DEL LAVORO SOCIALE
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LA RETE CONSENTE DI RAPPRESENTARE: il reticolo che esiste intorno alla persona (r. primaria) il reticolo che esiste intorno alla persona (r. primaria) il territorio come potenziale reticolo di organismi e soggetti (r. secondaria informale) il territorio come potenziale reticolo di organismi e soggetti (r. secondaria informale) Il sistema dei servizi socio – sanitari ed educativi (r. secondaria formale) Il sistema dei servizi socio – sanitari ed educativi (r. secondaria formale)
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SI PUO SVILUPPARE UNA LOGICA DI RETE IN DIVERSI CAMPI: connessione di servizi nel medesimo settore connessione di servizi nel medesimo settore connessione di servizi appartenenti a diversi settori sulla stessa area territoriale connessione di servizi appartenenti a diversi settori sulla stessa area territoriale connessione tra professioni e/o allinterno della stessa professione connessione tra professioni e/o allinterno della stessa professione
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SI PUO OPERARE CON APPROCCIO RETICOLARE SU PIU LIVELLI: 1. allinterno della propria organizzazione 2. tra organizzazioni diverse 3. nel rapporto con la comunità
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LA REALIZZAZIONE DI CONTESTI COLLABORATIVI Per costruire contesti collaborativi è necessario: conoscere la propria organizzazione conoscere la propria organizzazione individuare quali tipi di gruppo si strutturano individuare quali tipi di gruppo si strutturano ruolo dellA.S. ruolo dellA.S.
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Lorganizzazione può essere definita come: Sistema complesso formato da più fattori (persone, cose, strutture…) in relazione tra loro in cui vengono espresse logiche diverse di azioni organizzative (ruoli) per arrivare ad un determinato scopo
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Lorganizzazione è un sistema aperto che interagisce con lambiente esterno ed è caratterizzato da: equifinalità equifinalità omeostasi omeostasi retroazione retroazione
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Qualsiasi organizzazione può essere considerata sia come sistema divisibile in sottosistemi sia come parte di sistemi più ampi
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Gli elementi fondamentali dellorganizzazione sono : 1) gli strumenti : ossia i mezzi, le tecnologie, le tecniche, le conoscenze, i metodi, le ricerche che vengono utilizzati dalle persone per realizzare le attività dellorganizzazione
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Il sistema dinamico dellorganizzazione coinvolge in un meccanismo dinterdipendenza: Ambiente Attività e scopi Strumenti Struttura Persone
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2) le persone nella loro individualità e professionalità : che interagiscono tra loro determinando, con un insieme di norme, credenze, valori, la cultura dellorganizzazione
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3) la struttura : assetto o schieramento regolato di persone e di mezzi
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4) le attività e gli scopi: lorganizzazione progetta, costruisce prodotti, fornisce servizi per degli obiettivi
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Leggere lorganizzazione significa conoscerne: la mission la mission la struttura organizzativa (organigramma) la struttura organizzativa (organigramma) La storia La storia I ruoli e le aspettative di ruolo I ruoli e le aspettative di ruolo le regole esterne ed interne le regole esterne ed interne i miti i miti le dinamiche relazionali e comunicative le dinamiche relazionali e comunicative
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Teoria del campo di Lewin per la comprensione di realtà gruppali Lapplicazione del modello sistemico – relazionale offre un ulteriore contributo
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Riferirsi al gruppo come sistema significa: definire arbitrariamente dei confini definire arbitrariamente dei confini separarlo come entità dal contesto separarlo come entità dal contesto analizzarlo su più livelli in relazione ai bisogni della propria analisi analizzarlo su più livelli in relazione ai bisogni della propria analisi
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Nellapproccio sistemico al gruppo si potranno considerare: le relazioni tra i vari membri allinterno del gruppo le relazioni tra i vari membri allinterno del gruppo le influenze sulle relazioni esterne al gruppo le influenze sulle relazioni esterne al gruppo i rapporti che il gruppo intrattiene con gli altri sistemi i rapporti che il gruppo intrattiene con gli altri sistemi
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Gli assiomi della comunicazione nello svolgimento di una riunione permettono di cogliere: la disposizione spaziale la disposizione spaziale la CNV la CNV simmetria e complementarietà simmetria e complementarietà aspetti di contenuto e di relazione aspetti di contenuto e di relazione la punteggiatura come lorganizzazione soggettiva data ad un evento. la punteggiatura come lorganizzazione soggettiva data ad un evento.
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Per costruire una dimensione collaborativa in gruppi è necessario che siano presenti 4 dimensioni: la dimensione reale la dimensione reale la dimensione sociale la dimensione sociale la dimensione rappresentata la dimensione rappresentata la dimensione interna la dimensione interna
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Un contesto collaborativo è facilitato se: lobiettivo è chiaro lobiettivo è chiaro le regole sono definite le regole sono definite i ruoli sono chiaramente delineati i ruoli sono chiaramente delineati la leadership è costruttiva la leadership è costruttiva la comunicazione è costruttiva la comunicazione è costruttiva il clima organizzativo è buono il clima organizzativo è buono condivisione di sviluppo del gruppo orientata al futuro condivisione di sviluppo del gruppo orientata al futuro
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IL CONTESTO COLLABORATIVO TRA I SERVIZI Nella nostra organizzazione ci sono due ordini di servizi: quelli di base quelli di base i servizi specialistici o della facoltività i servizi specialistici o della facoltività ( Ferrario 1992)
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Tra i servizi spesso si creano dei veri e propri livelli gerarchici che ostacolano risposte efficaci. I nodi strategici da considerare sono: il momento dellinvio o della segnalazione dellutente il momento dellinvio o della segnalazione dellutente le reti naturali tra operatori e servizi le reti naturali tra operatori e servizi
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Per sviluppare una cultura sinergica del servizio è necessario superare la linearità che caratterizza: la vita quotidiana la vita quotidiana il linguaggio il linguaggio la visione della realtà la visione della realtà
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Il problema del linguaggio con i suoi sistemi di significato e della decodifica dei codici specialistici è di fondamentale importanza per sviluppare una comunicazione funzionale.
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Una formazione comune, condivisa e partecipata consente di: sviluppare meccanismi funzionali di comunicazione ed integrazione sviluppare meccanismi funzionali di comunicazione ed integrazione chiarire il significato dei termini utilizzati chiarire il significato dei termini utilizzati convenzionarsi su significati condivisi convenzionarsi su significati condivisi far circolare le informazioni, il sapere far circolare le informazioni, il sapere
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LA COSTRUZIONE DI CONTESTI COLLABORATIVI NELLA COMUNITA Le entità collettive hanno ruoli e funzioni diverse; il servizio sociale deve essere in grado di dialogare e collaborare con esse per rendere il contesto ambientale più recettivo.
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Un buon livello di collaborazione consente di sviluppare una rete di supporto e di orientamento veicolando correttamente la domanda verso il pubblico o il privato.
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Rischi del confronto con logiche operative diverse: ignorare interventi di altri organismi ignorare interventi di altri organismi vanificare gli sforzi fatti vanificare gli sforzi fatti pregiudizi connessi alla diversità di culture e approcci pregiudizi connessi alla diversità di culture e approcci uso opportunistico di queste risorse (crisi welfare) uso opportunistico di queste risorse (crisi welfare)
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Collaborazione non significa omologazione e neppure delega delle funzioni proprie di un servizio
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