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LA RIFORMA SCOLASTICA IN ATTO: BILANCI E PROSPETTIVE

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Presentazione sul tema: "LA RIFORMA SCOLASTICA IN ATTO: BILANCI E PROSPETTIVE"— Transcript della presentazione:

1 LA RIFORMA SCOLASTICA IN ATTO: BILANCI E PROSPETTIVE
Relatore: Prof.ssa Anna Maria Foresi

2 DM 31 luglio 2007 con allegato il documento
relativo alle Indicazioni per il curricolo Direttiva n. 68 del 3 agosto che definisce le azioni relative alla fase iniziale di accompagnamento

3 Dalla presentazione delle Indicazioni da parte del Ministro:
… La sfida attuale è dare senso alla frammentazione del sapere … Il nostro compito è quello di educare la “persona” : un essere unico ed irripetibile La scuola deve educare istruendo e ciò significa: consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta … per essere protagonisti … accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità.

4 Il testo si presenta come uno strumento di lavoro.
In altre parole, come più volte ho ricordato, intendiamo promuovere un processo costante di innovazione, fatto di buone pratiche, di piccoli passi concreti di miglioramento. (Ministro Fioroni)

5 Cultura scuola persona
Rappresenta la cornice culturale per la elaborazione del curricolo ed ha al suo interno 4 paragrafi: Lo scenario La persona Nuova cittadinanza Nuovo umanesimo

6 La scuola nel nuovo scenario
Le dipendenze La svalutazione del sapere Culture ed orizzonti diversi Ricerca di un ruolo nel gruppo Confitti nelle relazioni Mancanza di sicurezza nel futuro

7 La scuola deve: “promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti.”

8 La scuola ha le seguenti specifiche finalità:
“offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.”

9 Centralità della persona
L’immagine di sé La scoperta delle proprie vocazioni ed inclinazioni La ricerca della realizzazione Lo sviluppo di una autonomia responsabile La ricerca di una identità

10 La scuola deve: “Partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali … lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi affettivi relazionali corporei estetici etici spirituali religiosi

11 elaborare gli strumenti di conoscenza per comprendere i contesti:
La scuola pone le basi del percorso formativo fornendo le chiavi per: “apprendere ad apprendere” costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole coerenti con l’evoluzione delle conoscenze elaborare gli strumenti di conoscenza per comprendere i contesti: - naturali - sociali - culturali - antropologici”

12 Per una nuova cittadinanza
Il rispetto e la dignità La ricerca di nuovi modelli Una conoscenza finalizzata al “nuovo” al “futuro” La scoperta delle regole e della partecipazione Saper essere e saper assumere un ruolo

13 La scuola: “Propone un’educazione che spinga a fare scelte autonome …
“Persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori … e con le comunità locali … “Affianca“al compito dell’ insegnare ad apprendere quello dell’ insegnare ad essere …” “ Educa ad una cittadinanza unitaria e plurale …”

14 Per un nuovo umanesimo La ricerca estetica La conquista del sapere Costruire alleanze Proiettarsi nel futuro Il sapere, la ricerca come possibile dimensione di senso

15 La scuola può e deve educare al pieno dominio degli ambiti disciplinari,
non con l’accumulo di tante informazioni, quanto … con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni. E’ quindi decisiva una nuova alleanza tra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare … un nuovo umanesimo.”

16 “C’è un’inadeguatezza sempre più ampia, profonda e grave tra i
nostri saperi disgiunti, frazionati, suddivisi in discipline da una parte, e realtà o problemi sempre più polidisciplinari, trasversali, multidimensionali, transnazionali, globali, planetari dall’altra.” E. Morin

17 L’organizzazione del curricolo
Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare; sono un testo aperto alla comunità professionale che è chiamata ad elaborare: Contenuti Metodi Organizzazione Valutazione

18 Ogni scuola: predispone il curricolo all’interno del POF nel rispetto delle finalità, - dei traguardi di sviluppo delle competenze - degli obiettivi di apprendimento pone attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni articola il curricolo attraverso campi di esperienza e discipline

19 Campi di esperienza del bambino
“ I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico - culturali. “

20 Discipline e aree disciplinari
“Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline) che le scuole potranno delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative.”

21 L’insegnamento della Religione Cattolica è
disciplinato dagli accordi concordatari in vigore. I traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento saranno definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica, come da disposizione concordataria.

22 Traguardi per lo sviluppo delle competenze
“ Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, per i campi di esperienza e per le discipline, vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi, … rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.”

23 Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.

24 e la cura della documentazione didattica,
Valutazione “ Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. “

25 LA SCUOLA DELL’INFANZIA
I BAMBINI, LE FAMIGLIE, L'AMBIENTE DI APPRENDIMENTO I CAMPI DI ESPERIENZA Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. I traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario

26 La conoscenza del mondo
Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Linguaggi, creatività, espressione I discorsi e le parole La conoscenza del mondo

27 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
IL SENSO DELL’ESPERIENZA La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle … Crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, … trovano stimoli al pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per ricercare significati ed elaborare mappe cognitive …”

28 L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
“… La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. … Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale, che include quella strumentale e la potenzia con un ampliamento e un approfondimento della prospettiva attraverso i linguaggi delle varie discipline … … La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.”

29 LA CITTADINANZA “… Obiettivi irrinunciabili dell’educazione
alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana,…”

30 L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, Favorire l’esplorazione e la scoperta, Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, Realizzare percorsi in forma di laboratorio

31 DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI
“… Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione tra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree disciplinari indica una possibilità di interazione e collaborazione tra le discipline che le scuole potranno delineare nella loro autonomia …”

32 Ma come è una testa ben fatta?
Morin sostiene che una tale testa è caratterizzata non dall’accumulo del sapere quanto piuttosto dal poter disporre allo stesso tempo di: a) una attitudine generale a porre e a trattare i problemi b) principi organizzatori che permettano di collegare i saperi e di dare loro senso. La testa ben fatta va dunque al di là del sapere parcellizzato (e quindi al di là delle "discipline") riconnettendo sapere umanistico e sapere scientifico, mettendo fine alla separazione fra le due culture consentendo così di rispondere alle sfide poste dalla globalità e dalla complessità delle vita quotidiana, sociale, politica, nazionale e mondiale.

33 Italiano Lingue comunitarie Musica Arte e immagine
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Italiano Lingue comunitarie Musica Arte e immagine Corpo movimento sport

34 AREA STORICO-GEOGRAFICA
Storia Geografia AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia

35 OBBLIGO A 16 ANNI La chiave di volta è data dalle 8 competenze chiave
di cittadinanza definite dall’Unione Europea, quello che tutti devono sapere acquisire e sapere al termine dell’obbligo scolastico, a 16 anni di età: Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione

36 I giovani possono acquisire le competenze chiave
di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte a quattro assi culturali: Asse dei linguaggi Asse matematico Asse scientifico – tecnologico Asse storico - sociale

37 “Si può asserire che una cultura costituisce
un corpo complesso di norme, simboli, miti ed immagini che penetrano l’individuo nella sua intimità, strutturano gli istinti, orientano le emozioni. Questa penetrazione si effettua grazie a degli scambi intellettuali di proiezione e di identificazione polarizzati sui simboli, miti ed immagini della cultura come sulle personalità mitiche o reali che incarnano i valori (gli antenati, gli eroi, gli dei). Una cultura fornisce dei punti d’appoggio pratici alla vita immaginaria: nutre l’essere metà reale, metà immaginario, che ciascuno elabora all’interno di sé (la sua anima); l’essere metà reale, metà immaginario che ciascuno elabora all’esterno di sé e con cui si ricopre (la sua personalità)” (L’esprit du temps. Essai sur la culture dumasse, 1962)


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