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1 (Vedere diapositiva successiva)
LE FIBRE TESSILI DEFINIZIONE Sono materie filamentose di origine naturale o artificiale che per la loro lunghezza, resistenza ed elasticità, se lavorate, hanno la proprietà di produrre fili sottili, tenaci ed elastici utilizzati per la produzione dei filati e dei tessuti CLASSIFICAZIONE IN BASE ALL’ORIGINE (Vedere diapositiva successiva) CARATTERISTICHE Flessibilità, tenacità, malleabilità MATERIALI A FIBRA CORTA Essendo la fibra troppo corta non vengono filati, ma feltrati a formare uno strato di un certo spessore

2 LE FIBRE TESSILI CLASSIFICAZIONE IN BASE ALL’ORIGINE NATURALI:
Animali (es. Lana, seta) Vegetali (es. Lino, canapa, cotone) Minerali (es amianto) CHIMICHE : Artificiali (es. rayon, lanital) Sintetiche (es. nylon)

3 CICLO DI PRODUZIONE DEI MATERIALI TESSILI
FILATURA TESSITURA FIBRA IN FIOCCO FILATO TESSUTO

4 Fibre tessili al microscopio
Cotone: al microscopio ha un aspetto nastriforme, appiattito, con molti avvolgimenti a elica. Lino: al microscopio si presenta uniforme, con striature trasversali. Lana: al microscopio si presenta come un tubetto cilindrico rivestito di scaglie parzialmente sovrapposte.

5 Cotone Il cotone è una fibra vegetale a forma di filamento lunga 2 o 3 cm. (fibre lunghe) La fibra nasce dentro la capsula della pianta omonima e ha l’aspetto di una bambagia soffice che avvolge i grossi semi. Lint = parte fibrosa e lunga Linters = peluria corta attaccata ai semi

6 Produzione del cotone Ciclo di coltivazione: il cotone ha un ciclo vegetativo di circa sei mesi. Quando il frutto (capsula) è maturo si apre liberando una bambagia soffice. Raccolta della bambagia: nei paesi poveri la raccolta viene effettuata a mano, mentre negli Stati Uniti e in Russia è diffusa la raccolta a macchina. Estrazione delle fibre: Le capsule vengono trasportate in uno stabilimento dove una macchina sgranatrice separa la fibra dai semi.

7 PROPRIETA’ DEL COTONE ECONOMICO
DIFFUSO (cresce nei paesi con una stagione umida e una secca oppure nei paesi desertici dove il terreno e’ ben irrigato – Egitto, Russia asiatica) BUONA COMPATIBILITA’ CON LA PELLE DISPERDE FACILMENTE IL CALORE (buona conducibilità termica) IGIENICO

8 PRODUZIONE DEL COTONE SEMINA (seminatrici)
CRESCITA (fiori gialli che danno luogo a frutti a forma di capsule) MATURAZIONE DEL FRUTTO – CAPSULE APERTURA DELLE CAPSULE RACCOLTA della bambagia(con le aspiratrici) ESSICCAZIONE SGRANATURA DEI SEMI(separazione dei lint e dei linters) PRESSATURA VENDITA (del cotone greggio alle industrie dei filati)

9 Lino Il lino è una fibra di origine vegetale lunga circa 1 m. Viene ricavata dallo stelo (fusto) della pianta omonima. La fibra e’ costituita da cellulosa quasi pura Dal lino si ricavano anche i semi che sembrano avere diversi effetti benefici e da cui si ricava l’olio

10 PROPRIETA’ DEL LINO MOLTO RESISTENTE (piu’ del cotone) ABBASTANZA DIFFUSO (Cina, Est e Nord Europa) DISPERDE FACILMENTE IL CALORE (E’ UN FIBRA “FRESCA”) UTILIZZO: abiti estivi, lenzuola e tovaglie fini e pregiate

11 Produzione del lino Ciclo di coltivazione: il lino ha un ciclo vegetativo di circa quattro mesi. Al momento della raccolta si utilizza una macchina che sradica gli steli senza tagliarli per mantenere la lunghezza della fibra. Estrazione delle fibre: il disegno è l’ingrandimento di uno stelo seccato di lino, parzialmente sbucciato per mostrare le fibre tessili che vengono estratte con una particolare procedura.

12 LA CANAPA DA DOVE SI RICAVA LA FIBRA DIFFUSIONE DELLA PIANTA
PROPRIETA’ UTILIZZO

13 Seta La seta è un filamento sottile e lucente, lungo anche più di 1 Km. Si ricava dal bozzolo prodotto dal baco da seta (Bombyx mori) Questo lepidottero emette la sua bava (seta) quando è allo stato di bruco. E’ una fibra composta principalmente da sostanze proteiche (fibroina e sericina).

14 PROPRIETA’ DELLA SETA CARATTERISTICHE
LEGGERA MA MOLTO RESISTENTE BUON POTERE TERMICO ISOLANTE (NON DISPERDE FACILMENTE IL CALORE) MANTIENE BENE LA PIEGA FIBRA DI PREGIO (bianchieria e abbigliamento femminile, camiceria, foulard) ORIGINE CINESE

15 Produzione dei bozzoli
La bachicoltura non e’ piu diffusa in Italia come una volta. L’Italia ora e’ un paese trasformatore (comperiamo i bozzoli e produciamo la seta) Filatura del bozzolo: avviene su un “bosco” artificiale predisposto dall’allevatore, dove il baco inizia a “filare” per 3 giorni ininterrottamente per costruire un bozzolo in cui resta imprigionato (la lunghezza del filo arriva anche ad essere di 1500m). Qui si trasforma in crisalide e poi in farfalla. Uova: Ogni farfalla femmina depone circa 500 piccolissime uova (semi) che vengono vendute agli allevatori. Schiusa delle uova: viene fatta avvenire in primavera quando germogliano i gelsi. Crescita del baco: dura circa 30 giorni. (da 3 mm in un mese diventano lunghi 7-9 cm e avvengono 4 o 5 mute) Il baco adulto ha due ghiandole dette seritteri, dove si forma la sostanza che diventerà seta.

16 Dal bozzolo al filato Raccolta: i bozzoli sono raccolti dal “bosco” artificiale, Stufatura: i bozzoli vengono riscaldati a 90º per impedire l’uscita delle farfalle che romperebbero il filo continuo rendendolo inutilizzabile. Trattura: l’estrazione della seta avviene in filande specializzate che comprano i bozzoli dagli allevatori. Con una macchina i fili sono avvolti su un aspo e così il bozzolo è dipanato e si ottengono le matasse di seta greggia o cruda Torcitura: si riuniscono 2 o più fili tra loro Sgommatura: lavaggio in acqua per eliminare la sericina che la rende ruvida. Si ottiene la seta cotta o sgommata, morbida ,liscia e brillante Carica: trattamento con sali minerali per compensare la precedente diminuzione di peso. Si ottiene la seta caricata (meno pregiata dell seta cotta)

17 ALCUNI VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=KjH6LlA2QIo (filanda)
(nascita del baco)

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19 LA LANA La lana è una fibra tessile che si ricava per lo più dal vello delle pecore. La pecora merino fornisce la lana più pregiata con una lunghezza di circa 10 cm e una caratteristica arricciatura. La pecora incrociata, allevata soprattutto per la carne, fornisce una lana più corta e meno arricciata.

20 PROPRIETA’ Isolante termico (cattiva conducibilita’ termica) Igroscopica Non infiammabile

21 Lana Allevamento delle pecore merino: in Australia si è sviluppato il più grosso allevamento del mondo. Le pecore pascolano dove crescono le erbe spontanee e si spostano via via che esauriscono un pascolo. Tosatura delle pecore: la tosatura è l’operazione con cui si taglia la lana alle pecore. La lana piu’ pregiata e’ quella proveniente dalla spalla, la meno e’ quella di ventre gambe, testa. In genere viene effettuata una volta all’anno con la tosatrice elettrica.

22 Altri prodotti lanosi Mohair: è la fibra prodotta dalla capra d’angora allevata originariamente in Turchia. Cachemire: è la fibra prodotta dalla capra omonima originaria del Tibet. Cammello: sono i peli lanosi che i cammelli perdono in primavera. Vigogna: è un animale molto raro che vive tra il Cile e il Perù a circa 4000 m di quota. Alpaca: è simile alla vigogna e vive allo stato domestico negli altopiani dell’America meridionale.

23 FIBRE MINERALI Vantaggi: sono materiali con un’elevata conducibilità termica ed elettrica e un’ottima resistenza alle alte temperature e alle sostanze chimiche AMIANTO: molto utililizzato nel passato come materiale di costruzione, impastato con il cemento (eternit), ora vietato perche’ pericoloso (le fibre, inalate, provocano gravi malattie) FIBRE DI VETRO: utilizzate per l’isolamento termico e acustico

24 FIBRE CHIMICHE-ARTIFICIALI
Queste fibre sono ricavate da materie prime in cui sono già presenti macromolecole naturali come la cellulosa o alcune proteine Vantaggi: sono resistenti alle muffe e non vengono attaccate dalle tarme. Sono facili da colorare Es. rayon (dalla cellulosa), lanital (dalla caseina del latte), vetro tessile

25 FIBRE CHIMICHE - SINTETICHE
Queste fibre sono ricavate dalle resine sintetiche ottenute dal petrolio. Vantaggi: sono resistenti all’usura e non vengono attaccate dalle tarme. Svantaggi: sono meno compatibili con la pelle, non assorbono l’umidità e si caricano di elettricità statica.

26 Produzione del nylon Resina sintetica: il prodotto finale è una massa di granuli di nylon. Trafilatura - Granuli di nylon: vengono caricati nella vasca della filiera, poi riscaldati a 260º per farli diventare pasta fluida. - Pasta fluida: premuta contro i fori della filiera esce in forma di fili continui, successivamente raffreddati ad aria. - Fili continui: vengono avvolti in bobina, stirati per aumentarne la lunghezza, arricciati e tagliati in fiocchi.

27 Principali fibre Nylon: è la fibra più diffusa e conosciuta.
Leacril, Dralon: sono prodotti in fiocco e danno una sensazione simile alla lana. Movil: è morbida come la lana e non irrita la pelle. Meraklon: è una fibra molto leggera e resistente all’usura. Microfibre: nei tessuti in microfibra lo spazio fra le fibre è tanto piccolo da non far passare la pioggia ma sufficiente per permettere la traspirazione.

28 I TESSUTI

29 IERI E OGGI Cent’anni fa: il vestito che dura una vita
Oggi: il vestito che dura pochi mesi

30 Osserviamo quattro tipi di tessuto
La tela jeans è: - adattabile alle forme; - resistente all’usura; - lavabile e ripiegabile. Il tessuto-tappezzeria è: - grosso e lavorato; - resistente all’usura. Il lenzuolo è: - liscio e sottile; - facilmente ripiegabile. L’asciugamano è: - morbido e spugnoso.

31 Oggetti in tessuto (classificazione)
Vestiario I capi di abbigliamento sono divisi in vari generi: biancheria intima, vestititi completi, singoli capi, calzetteria, giacche e giacconi ecc. Tappezzeria Le stoffe per l’arredamento sono di tre tipi principali: tessuti per poltrone, divani e materassi, tendaggi da sole, tende da finestra. Biancheria per la casa Gli oggetti in stoffa per la casa sono di tre categorie: biancheria da tavola, biancheria da letto, biancheria da bagno. Altri articoli tessili Ricavati con intrecci di filo sono: le moquette per pavimenti, i tappeti e le stuoie per pavimenti, i sacchi in iuta o in fibre sintetiche.

32 Smontiamo una stoffa Venti fili per cm: staccando con un ago alcuni fili dal bordo, si nota che la stoffa è un intreccio di fili verticali (ordito) e di fili orizzontali (trama) . Milioni di fibre per filo: osservando un filo con la lente, si nota che ha un andamento a spirale e che è un insieme di filamenti sottilissimi.

33 Industria tessile: filatura
Filatura a mano Filatura a macchina

34 Filatura a mano Stiro: la filatrice tira le fibre e forma un nastro detto stoppino. Poi annoda la cima dello stoppino al fuso. Torsione: la filatrice imprime una rotazione al fuso che torce le fibre formando un pezzo di filo. Avvolgimento: la filatrice avvolge la gugliata sul fuso, la ferma con un laccio, quindi ripete le stesse operazioni.

35 Filatura a macchina Regolarizzazione: un agglomerato di fibre a forma di nastro viene trasferito allo “stiratoio”, dove coppie di cilindri rotanti mescolano e stirano le fibre. Prefilatura: i nastri vengono assottigliati da cilindri stiratori e avvolti su un rocchetto. Filatura vera e propria: i rocchetti sono trasferiti al filatoio ad anello dove vengono ulteriormente assottigliati e avvolti su altri rocchetti.

36 Industria tessile: tessitura
Telaio a mano Tessitura a mano Navetta volante Telaio meccanico con navetta Telaio moderno senza navetta

37 Telaio a mano Elementi del telaio: - i subbi sono due (uno per avvolgere i fili dell’ordito, l’altro per avvolgere la stoffa); - i licci servono per alzare i fili pari e abbassare i fili dispari e viceversa; il battente con pettine serve a serrare il filo di trama. Caricamento dei fili: - i fili di ordito sono sistemati secondo la lunghezza della stoffa e si distinguono in pari e dispari; - il filo di trama è trasversale ed è contenuto nella navetta.

38 Tessitura a mano 1. Apertura del passo 2. Passaggio navetta
3. Battuta del pettine 4. Apertura del passo 5. Passaggio navetta 6. Battuta del pettine

39 Navetta volante Il telaio a mano è stato reso più veloce con la navetta volante, inventata da John Kay nel Si tratta di un dispositivo che permette di tirare la navetta da una parte all’altra dell’ordito con una semplice manopola.

40 Telaio meccanico con navetta
Verso il 1800 fu inventato in Inghilterra il telaio meccanico. E’ sufficiente fornire un moto rotatorio all’inizio del meccanismo e il telaio tesse la stoffa da solo.

41 Telaio moderno senza navetta
Il telaio moderno è dotato dei consueti organi lavoranti ma è privo di navetta. Questo consente di lavorare ad elevatissime velocità di battuta.

42 Intrecci di carta Intreccio a tela: per capire cos’è la tessitura intreccia delle strisce di cartoncino che rappresentano i fili.

43 Industria dell’abbigliamento
Cos’è un abito Industria delle confezioni Macchina da cucire

44 Cos’è un abito Il vestito è un oggetto di stoffa formato da molti pezzi cuciti tra loro. Le quattro misure di base: petto, vita, fianchi, lunghezza del braccio con gomito piegato. Pezzi per una giacca: per fare una giacca da uomo servono sei pezzi disegnati su una stoffa raddoppiata (quindi 12 in totale).

45 Industria delle confezioni
L’industria delle confezioni produce i vestiti in serie, in taglie diverse e con un ciclo stagionale: una “collezione” per la primavera-estate e una per l’autunno-inverno.

46 Macchina da cucire La macchina da cucire ha una struttura portante a forma di “U” orizzontale, con una rotella a destra che riceve il movimento rotatorio. All’interno ci sono i meccanismi che distribuiscono il movimento su due linee parallele, fino agli organi lavoranti posti dalla parte opposta.

47 Riciclare i tessuti Riciclare le fibre degli stracci
Riutilizzare i vestiti ancora buoni

48 Riciclare le fibre degli stracci
Stracciaio: persona che fino al 1960 raccoglieva gli stracci fatti di fibra naturale omogenea (lana 100%, cotone 100%). Gli stracci venivano poi rivenduti alla filanda. Filanda: fabbrica in cui avveniva il riciclaggio. Il tessuto veniva disfatto per ricavare le fibre che poi venivano filate per riottenere un filato. Oggi questo tipo di riciclaggio è difficoltoso a causa di: - costo eccessivo delle operazioni di scoloritura e rimozione di fibbie; - tessuti di lana spesso mescolati con fibre sintetiche. Oggi dagli stracci si ottengono materiali di riempimento: isolante per le macchine, feltro, coni delle casse audio, pannelli e imballaggi.

49 Responsabilità ambientale
Riutilizzare i tessuti ancora buoni La raccolta dei tessuti avviene principalmente ad opera di Associazioni di volontariato. I vestiti ancora buoni vengono venduti a basso prezzo in paesi poveri; in alternativa vengono donati a centri di accoglienza per persone povere. Responsabilità ambientale I vestiti per la raccolta differenziata devono essere ancora in buono stato. Non inserire nei raccoglitori scarpe o vestiti sciupati, né indumenti o coperte di lana tarmate (questi oggetti vanno gettati nell’immondizia).


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