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PubblicatoCarlita Salvatori Modificato 10 anni fa
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Fragranze e profumi Nova Fragranze per The Fragrance Around
Il vocabolario degli Odori per Novafragranze per Pettenon Cosmetics Fragranze e profumi 07 NOVEMBRE 2012 By Massimo Novati, senior perfumer Nova Fragranze srl
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STORIA E ANTROPOLOGIA DELL’ODORE
L’odorato fu il primo e l’unico dei sensi esistenti a poterci dare e trasmettere le prime informazioni vitali per la sopravvivenza. La vista o la parola non si erano ancora sviluppati; queste creature infatti dipendevano unicamente dalla capacità di individuare le sostanze, quello che ci circondava attraverso l’olfatto.. Il sistema nervoso si organizzò inizialmente verso lo sviluppo di un cervello specializzato per l’odorato, le cui principali funzioni erano quelle di contribuire a localizzare il cibo, individuare la presenza di nemici e di identificare i compagni. In risposta alle pressioni dell’evoluzione, tuttavia, il sistema limbico modificò le sue funzioni al di là di quella di organo preposto all’odorato, fino a diventare la sede delle emozioni, della sessualità, della creatività e della memoria.
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Con la diminuzione dei pericoli da affrontare nella vita di ogni giorno, con la riduzione del tempo e dell’impegno da dedicare esclusivamente alla sopravvivenza, gli esseri umani iniziarono a osservare e a godere della natura: con i suoi fiori, alberi, resine ed erbe. Quando i nostri primi antenati si ammalavano, si affidavano alle capacità curative delle erbe e delle spezie, che venivano inalate, ingerite e indossate come amuleti protettivi. I sacerdoti egiziani ai tempi di Cleopatra erano soliti bruciare piante aromatiche per aiutare la guarigione dei malati, e quando gli ebrei lasciarono l’Egitto, portarono con loro le formule per la produzione delle medicine derivate da composti aromatici. Gli odori e i profumi dolci divennero associati con un ciclo rigenerante della vita. Sono rari i periodi in cui gli odori non siano stati importanti per la cura del corpo e della mente.
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ANTROPOLOGIA In epoca moderna, il senso dell’odorato ha perduto la sua predominanza nella maggior parte delle culture occidentali. Siamo diventati una società altamente visiva, tendiamo a descrivere e a definire ciò che ci circonda e noi stessi in termini visivi. La civiltà occidentale è governata da ciò che gli antropologi del Fondo per le ricerche olfattive chiamano la “tirannia della visione”. Tuttavia, anche in tempi moderni, ci sono parti del mondo e sacche di cultura tradizionale che sono dominate dal senso dell’olfatto. In queste aree, l’odore rimane una parte essenziale della vita quotidiana di queste culture, circonda le attività sociali, i riti religiosi e il folklore medico.
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IL VOCABOLARIO DEGLI ODORI
Come in un viaggio fulmineo, gli odori creano un ponte con i luoghi e le esperienze che conserviamo nella nostra memoria. Evocano sensazioni ed emozioni più rapidamente di quanto sappiano fare suoni e visioni. Conserviamo attraverso di essi un profondo legame con la parte più intima della nostra personalità, un odore può rallegrarci, ma può anche suscitare in noi un effetto fastidioso e repulsivo. Le nostre scelte, le nostre emozioni sono fortemente influenzate dall’odore, questo perchè sin dalla nascita un fattore importantissimo nello sviluppo psicologico del neonato è l’odore materno, essenziale mezzo di comunicazione tra madre e figlio
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La storia degli odori.. dei profumi potrebbe essere descritta e affiancata alla storia dell’umanità. Impiegati come beni preziosi offerti alle divinità sino nelle epoche remote, fino a divenire ai giorni nostri complemento fondamentale dell’arte del sedurre e del piacere mantenendo comunque sempre un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di tutti giorni. Il profumo personale può provocare attrazione o avversione, anche se non sempre ne siamo consapevoli. Ogni persona ha un proprio odore, una particolare “firma chimica”.
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Le percezioni olfattive hanno un significato prevalentemente emotivo che deriva dalla stessa conformazione anatomica del sistema nervoso centrale. Oltre a essere strettamente legato all’emotività, l’olfatto ha la capacità di suscitare impressioni durature: gli odori si ricordano molto più a lungo delle immagini, e per alcuni studiosi è questa la proprietà dell’olfatto che, più delle altre, influisce sul comportamento umano. Il modo in cui un odore si lega a un episodio del passato può far affiorare ricordi improvvisi, particolarmente vividi e intensi di un’esperienza emotiva. Talvolta l’odore è associato a un’esperienza unica, che ha significato solo per determinate persone, mentre altre volte si riferisce a situazioni comunemente sperimentate. In entrambi i casi, il significato emotivo della situazione, e quindi dell’odore a questa associato, viene immagazzinato nella memoria a lungo termine e, quando l’odore verrà nuovamente percepito, riemergeranno le vecchie sensazioni. Quando l’odore verrà percepito una seconda volta, esso condizionerà il comportamento dell’individuo.
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Nessuno di noi nasce veramente con una precisa idea di odori buoni o cattivi, ognuno di noi sviluppa nel corso dell’esistenza i propri gusti individuali in associazione a esperienze, sensazioni ed emozioni positive o negative vissute durante le fasi dello sviluppo. Usiamo i profumi per soddisfare desideri che sentiamo dentro di noi, la soddisfazione di essi ci dà contentezza, senso di appagamento e felicità, una sensazione di forza e potere interiore
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IL POTERE EVOCATIVO E IL VOCABOLARIO DEGLI ODORI
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L’olfatto è senza dubbio il senso delle emozioni, deputato cioè a conferire una sfumatura emotivamente correlata alle nostre percezioni. Senza essere in grado tuttavia di riuscire a fornire tutte quelle informazioni dettagliate che provengono ad esempio quando ci riferiamo alla capacità visiva È molto probabile che ciò sia dovuto al fatto che le aree olfattive sono situate ad una “certa distanza” dalla regione cerebrale che controlla per esempio il linguaggio, il che implica come conseguenza la difficoltà di verbalizzare le impressioni suscitate dagli odori. Ma ironia vuole che il fatto stesso che ha portato a una iniziale disattenzione nei confronti dell’olfatto, abbia fatto sì che le fragranze con i suoi differenti odori siano diventate lo strumento ideale per esprimere sensazioni, ritrovare emozioni, ricercare momenti di tranquillità, relax, appagamento, piacere. L’ipotesi che odori e emozioni si influenzino reciprocamente non è assolutamente da escludere. Se così fosse è lecito ipotizzare che lo stato d’animo positivo indotto da una fragranza potrebbe rendere quest’ultima ancora più piacevole, dando luogo a una interazione benefica che farebbe delle fragranze uno strumento ancora più efficace di quanto non si pensi.
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CLASSIFICAZIONE Lievi e deliziosi, soavi e avvolgenti, forti e piacevoli e ancora profondi e affascinanti, suggestivi, attraenti travolgenti, ecco gli «odori» che abitualmente gli essenzieri creano per quegli accordi olfattivi che poi andranno a creare le susseguenti importanti FAMIGLIE OLFATTIVE NOTE DI TESTA Sono le note che caratterizzano il primo “impatto” olfattivo della fragranza che andremo a “sentire”, che la distinguono, che la personalizzano , che la rendono accattivante e attraente NOTE DI CUORE Sono le note più persistenti quelle che rappresentano l’anima il corpo e il carattere intrinseco della fragranza. NOTE DI CODA Composte da assolute, resine naturali, legni, muschi, fissatori naturali e sintetici, costituiscono la base della fragranza, le note che resistono più a lungo.
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