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PubblicatoOrsina Monti Modificato 10 anni fa
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Fotosintesi = fonte di E per tutte le forme di vita sulla terra
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La fotosintesi La quantità di energia solare catturata dalla fotosintesi è immensa, dell'ordine dei 100 TW (terawatt) all’anno, che è circa sei volte quanto consuma attualmente la civiltà umana (14 TW anno).
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La fotosintesi Oltre che dell'energia, la fotosintesi è anche la fonte di carbonio dei composti organici degli organismi viventi. La fotosintesi trasforma circa 115·109 Kg di carbonio in biomassa ogni anno.
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La fotosintesi La fotosintesi, da cui consegue la produzione di ossigeno, avviene sulla Terra da circa 3 miliardi di anni, buona parte dei quali è stata utilizzata dai cianobatteri e non dalle piante verdi a cui usualmente l'associamo.
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La fotosintesi 1 anno di consumi di combustili fossili = 1 milione di anni di fotosintesi
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La fotosintesi Essa è definita come: “Il processo che converte biologicamente l’energia luminosa in energia chimica, a partire da sostanze inorganiche produce sostanze organiche e ossigeno” in queste poche parole è condensata la ragione (ed il modo) d’essere di gran parte degli organismi presenti su questo pianeta, che respirano l’ossigeno prodotto durante la fotosintesi e la cui catena alimentare si basa sui vegetali.
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La fotosintesi Gli organismi capaci di fotosintesi sono: piante alghe
fitoplancton alcuni tipi di batteri Utilizzano idrogeno ed elettroni dalle molecole di acqua per fissare il carbonio inorganico dell’anidride carbonica e sintetizzare molecole organiche.
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La fotosintesi Nelle piante le foglie sono le responsabili della fotosintesi. Attraverso l’apparato radicale e il fusto, esse ricevono H2O e sali minerali Attraverso gli stomi catturano la CO2 I loro cloroplasti contengono elevate quantità di clorofilla che è in grado di catturare la luce.
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6CO2 + 6H2O + Energia luminosa → C6H12O6 + 6O2
Fotosintesi 6CO2 + 6H2O + Energia luminosa → C6H12O6 + 6O2 La fotosintesi è un processo redox in cui la molecola di H2O si ossida e la CO2 si riduce
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Un grande laboratorio biochimico
Fotosintesi - Foglia La foglia Un grande laboratorio biochimico
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Le fasi fotosintetiche
le reazioni luce-dipendenti si svolgono nelle membrane dei tilacoidi; le reazioni luce-indipendenti nello stroma.
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Schema generale della fotosintesi
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LA FOTOSINTESI Energia + 6H2O + 6CO2 C6H12O6 +6O2
C6H12O6 +6O CO2 + 6H2O + energia Anche se i processi di respirazione e fotosintesi sono chimicamente il contrario l’uno dell’altro, i principi biochimici che governano i due processi sono quasi identici. La chiave comune è la generazione di elettroni ad alta energia. respirazione cellulare
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La luce La radiazione luminosa fornita dal sole può essere spiegata secondo due teorie: la teoria della luce come onda elettromagnetica e come corpuscolo. La luce ha, quindi, sia una proprietà di particella (fotone) sia una proprietà di onda, con le rispettive caratteristiche di frequenza e di lunghezza d'onda. Se consideriamo la luce come corpuscolo dobbiamo comprendere che questo elemento può essere meglio definito come fotone. Il fotone possiede una determinata energia definita quanto che può essere espressa usando la legge di Planck:
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Vista la natura ondulatoria della luce vale anche il modello ondulatorio secondo il quale:
Dove: c = Velocità della luce v = Frequenza λ = Lunghezza d'onda
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Conoscendo le equazioni ondulatorie ed elettromagnetiche è possibile stabilire che:
Osservando la precedente equazione è possibile stabilire che la radiazione a maggiore energia ha una minore lunghezza d'onda.
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Dalla fusione di 4H a formare He deriva l’energia del sole
Dalla fusione di 4H a formare He deriva l’energia del sole. Parte dell’E radiante è incidente sulla terra e una piccola frazione è assorbita dalle piante 17
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58% arriva sulla superficie terrestre
Quantità totale media giornaliera luce impattante l’atmosfera terrestre = 30MJ m-2 giorno-1 di cui · 5% UV · 28% Vis · 67% IR 58% arriva sulla superficie terrestre componente UV per la maggior parte assorbita dall’O3 componente IR per la maggior parte assorbita da vapore Sulla superficie arriva: · 2% UV · 45% Vis · 53% IR L’energia della radiazione visibile (PAR, Photosynthetically Active Radiation) è fotosinteticamente attiva e utilizzabile dalle strutture molecolari degli organismi fotosintetici. Energia conservata nella fotosintesi bassa (efficienza 0.14%). La maggior parte di E assorbita da una foglia viene riemessa come radiazione IR, calore o evaporazione dell’ H2O. 18
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Spettro visibile di energia elettromagnetica
In tale intervallo vari organismi fotosintetici, sia procarioti che eucarioti, utilizzano parte dell'energia raggiante disponibile, in funzione dei tipi di pigmenti che corredano il proprio apparato fotosintetico 19
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Stato fondamentale della maggior parte di molecole di singoletto
L’energia di un fotone assorbita da un atomo o da una molecola nel suo stato fondamentale porta l’e- ad uno stato eccitato. L’assorbimento della luce è influenzato dalla disposizione degli elettroni nell’atomo o nella molecola che dipende dallo spin degli elettroni. Spin netto di un atomo S Molteplicità di spin M=2S+1 Stato di singoletto M=1 Stato di tripletto M=3 Stato di doppietto M=2 Stato fondamentale della maggior parte di molecole di singoletto O2 stato di tripletto Radicali stato di doppietto Stato di tripletto eccitato ad E inferiore dello stato di singoletto eccitato Reazioni fotochimmiche di importanza biologica coinvolgono assorbimento di fotoni da parte di elettroni p. 20
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Configurazione elettronica molecola O2
Stato di singoletto eccitato Stato di tripletto
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Una molecola eccitata perde energia per:
Decadimento non radiante (conversione interna). L’energia viene dissipata come calore Fluorescenza Fosforescenza Trasferimento per risonanza
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Trasferimento per risonanza
La molecola eccitata induce eccitazione in una molecola vicina con deattivazione della prima
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Un’alternativa al trasferimento per risonanza è fornito dalla possibilità che un elettrone eccitato ha di trasferirsi direttamente a una molecola vicina che si trova in uno stato eccitato a energia minore. Questo processo si chiama trasferimento di elettroni. Sulla molecola iniziale (donatore) si forma una carica positiva mentre sulla molecola finale (accettore) si forma una carica negativa. Questo processo di definisce separazione di carica fotoindotta. La coppia di trasportatori di elettroni su cui avviene la separazione di carica è detta centro di reazione
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La fotosintesi utilizza l’energia proveniente dalla luce per spingere gli elettroni da uno stato energetico basso a uno ad alta energia. Nello stato ad alta energia le molecole vicine possono allontanarsi portando con sé gli elettroni eccitati. Questi elettroni saranno poi utilizzati direttamente per produrre potere riducente e indirettamente attraverso una catena di trasporto degli elettroni che genera una forza motrice protonica attraverso la membrana per alimentare la sintesi dell’ATP.
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L'intero processo fotosintetico viene generalmente diviso in due fasi distinte: la fase luminosa (che può avvenire soltanto in presenza di luce) e la fase oscura (che non necessita di luce e può avvenire indifferentemente in presenza o in assenza di luce). 1) Nella fase luminosa i pigmenti fotosintetici assorbono l'energia radiante del sole e la trasformano in energia chimica (sotto forma di legami fosfato nelle molecole di ATP e come potere riducente nel NADPH). In questa fase viene utilizzato l'idrogeno dell'acqua e rilasciato O2 come sottoprodotto. 2) Nella fase oscura l'ATP e il NADPH formati nella prima fase riducono l'anidride carbonica, utilizzandola per sintetizzare i carboidrati. 26
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Localizzazione della fotosintesi
Non tutta la pianta opera la fotosintesi clorofilliana. Un prerequisito chiave per lo svolgimento di questo processo è quello per il quale le cellule fotosintetiche devono essere esposte ad un sufficiente quantitativo di luce. Per questo motivo le radici, che affondano nella terra, non possono essere eleggibili per compiere le reazioni fotosintetiche a differenza della foglia e del fusto che, di norma, sono parti esposte alla radiazione solare per un tempo sufficientemente ampio.
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I plastidi I plastidi sono un gruppo di organuli cellulari specifici della cellula vegetale sede di numerosissime attività connesse al metabolismo cellulare.
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Classificazione per colore leucoplasti cloroplasti cromoplasti
PLASTIDI Presentano un involucro costituito da 2 membrane unitarie che delimitano una cavità ripiena di sostanza fondamentale (STROMA) Classificazione per colore leucoplasti cloroplasti cromoplasti Incolori verdi gialli o rossi Leucoplasti presenti nelle radici coinvolti nella sintesi di carboidrati e proteine Cloroplasti presenti nelle piante verdi (foglie, tessuti superficiali dei fusti e frutti non maturi) Cromoplasti presenti nei fiori e nei frutti
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La fotosintesi ha luogo all’interno dei cloroplasti.
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SOLO I CLOROPLASTI SONO PLASTIDI FOTOSINTETICI
I principali organi fotosintetici, in quasi tutte le piante superiori, sono costituiti dalle foglie. I cloroplasti occupano l’8% del volume cellulare totale nelle piante superiori
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CLOROPLASTI La membrana interna circonda uno spazio detto stroma in cui sono localizzati gli enzimi solubili in grado di utilizzare l’energia proveniente dal potere riducente e dall’idrolisi dell’ATP per convertire la CO2 in zucchero.
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Nello stroma sono presenti strutture membranose dette tilacoidi a forma di dischi. I tilacoidi impilati formano i grani. Le membrane del tilacoide separano lo spazio tilaicodale dallo spazio stromale. I cloroplasti quindi hanno: Membrana esterna, membrana interna, membrana del tilacoide
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I cloroplasti possiedono un proprio DNA e l’apparato molecolare necessario per replicarlo ed esprimerlo. Tuttavia i cloroplasti non sono dotati di autonomia: molte delle loro proteine sono codificate dal DNA nucleare
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Nelle piante superiori da 1 a 100 per cellula hanno forma lenticolare e sono in grado di riprodursi per semplice divisione
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I cloroplasti delle piante superiori contengono circa 50 grana per cloroplasto e granuli di amido. L’involucro esterno non contiene clorofilla, ma carotenoidi. Grana = tilacoidi organizzati in pila Lamelle stromatiche = membrane che uniscono i grana Complessi proteici dei tilacoidi (integrali e periferici) in parte orientati verso lo stroma in parte verso il lume. Lipidi di membrana = 50% lipidi acilici prevalentemente galattolipidi elettricamente neutri (MGDG e DGDG) e in minore percentuale fosfolipidi e solfolipidi. Acidi grassi altamente insaturi (ac linolenico) = membrane + fluide Lamelle appressate meno fluide per + elevato rapporto proteina/lipide
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Nello spessore della membrana dei tilacoidi sono ancorate molecole di clorofilla: è questo un importante pigmento fotosintetico che cattura la luce e contribuisce alla conversione dell'energia luminosa in energia chimica, sotto forma di adenosintrifosfato (ATP). I cloroplasti contengono anche granuli nei quali conservano l'amido, uno dei principali prodotti della fotosintesi.
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CLOROFILLE
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clorofillle, carotenoidi e ficobiline
3 classi di pigmenti fotosintetici presenti nei tilacoidi: clorofillle, carotenoidi e ficobiline Clorofille 4% del peso secco del cloroplasto Presente in tutti gli organismi fotosintetici eccetto batteri verdi e popora Chl b = gruppo CHO al posto CH3 Chl c nelle alghe brune e diatomee Chl d nelle alghe rosse
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Le clorofille sono i principali pigmenti fotosintetici
(indispensabili anche i carotenoidi)
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Molecola di clorofilla
Le molecole hanno un anello porfirinico idrofilo e una catena idrofoba. L'anello porfirinico è costituito da 4 eterocicli collegati da ponti CH e con i 4 N rivolti verso l'interno che coordinano lo ione metallico al centro. Qui è rappresentata la clorofilla a. I trattini azzurri indicano le posizioni dei doppi legami. Alla catena di trasporto partecipano anche gli N.
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Ficobiline presenti nelle alghe rosse e nei cianobatteri
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Carotenoidi divisi in idrocarburi (Caroteni) e idrocarburi ossigenati (Xantofille)
Presenti in piante verdi, alghe e batter fotosintetici. 40 atomi di C e 9 = legami
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Xantofilla delle piante verdi insieme a violaxantina e neoxantina con gruppi OH negli anelli terminali
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La combinazione di diversi cromofori (capaci di assorbire la luce) permette alle piante di catturare gran parte dell’E della radiazione visibile 430nm 662nm 615nm
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