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Marina Mura GLI APPROCCI INTENZIONALI ALLA COMUN ICAZIONE LA C. è UNO SCAMBIO DI INTENZIONI COMUNICATIVE TRASMESSE CON I MESSAGGI se.

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Presentazione sul tema: "Marina Mura GLI APPROCCI INTENZIONALI ALLA COMUN ICAZIONE LA C. è UNO SCAMBIO DI INTENZIONI COMUNICATIVE TRASMESSE CON I MESSAGGI se."— Transcript della presentazione:

1 Marina Mura mamura@unica.it

2 GLI APPROCCI INTENZIONALI ALLA COMUN ICAZIONE LA C. è UNO SCAMBIO DI INTENZIONI COMUNICATIVE TRASMESSE CON I MESSAGGI se le intenzioni del parlante sono interpretate in modo corretto si produce un significato socialmente condiviso e la c. è riuscita PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

3 La c. come processo intenzionale   La c. è un processo interattivo di un sistema costituito da più attori (la diade è l’unità di analisi di base e comprende il parlare a se stessi)   caratterizzati da: memoria, un presente e un futuro legati alla dinamica del Sé reale, ideale, normativo   impegnati in una configurazione (pattern) di comportamenti che supportano lo scambio di un insieme di simboli condivisi   Nell'ottica psicosociale, la c. è definita in base a due caratteristiche : 1. 1. la processualità (non si può ridurre al messaggio); 2. 2. un certo grado di consapevolezza e di intenzionalità PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

4   l’intenzionalità riguarda il rapporto tra linguaggio e significato : il linguaggio ha la proprietà della semanticità: le parole hanno un loro significato e le associazioni tra segni e significati sono arbitrarie le parole sono simboli (segni artificiali convenzionali: un segno naturale o segnale ha una relazione intrinseca con ciò che significa) l'uso di simboli convenzionali è, per definizione, un atto intenzionale, tipicamente umano e sociale PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura La c. come processo intenzionale

5 Approccio psico-sociale: comunicare è una pratica sociale Assunti  la parola è parte integrante di ciò che costituisce la realtà  il linguaggio fa, agisce:  ha conseguenze per gli individui e la società  è un mediatore dell’attività umana (dialogo interiore) e dell’esperienza (comunicazione)  connette il passato con il futuro, è narrativo: sostiene la coerenza e continuità dell’Io (il Sé, i valori, gli scopi) permette l’appartenenza sociale e la sua continuità: è un rituale PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

6 Indessicalità: il linguaggio non ha significato solo mentale ed è legato alla situazione INDESSICALITÀ   alcuni segni linguistici e NV (gesti) hanno significato solo in relazione ad un contesto   il contesto è fondamentale per la codifica e interpretazione di parole come i deittici: “questa, quello, là, su, giù, io, tu ecc.” il contesto è co-testo PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

7 Modello dialogico PRESUPPOSTI EPISTEMOLOGICI (Luckmann, 1990, Social Commuinication, Dialogue and Conversation: interazionismo simbolico)    soggettività, mente e linguaggio sono fenomeni storico-culturali   la comunicazione si sviluppa nell’interazione sociale per mantenerla ed è determinata storicamente PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

8 Il modello dialogico: presupposti epistemologici COSTRUZIONISMO RALATIVISTICO E PLURALISTA   realtà, identità e individualità sono costruite nelle interazioni (conversazioni/comunicazione)   la conoscenza è fondata sulla discorsività (i discorsi che si negoziano comunicando/interagendo) e il “senso” è socialmente prodotto e portatore di elementi valutativi e valoriali (risponde ad una ragione pratica e all’etica) IL SENSO È CONSENSO PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

9 La comunicazione: il modello dialogico (Zani, Selleri, David, 1994) Comunicazione ed interazione sono sistemi ad interdipendenza circolare, dal punto di vista funzionale e sono in relazione con il sistema macro-sociale sulla base di una determinazione a doppio senso PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

10 Modello dialogico La funzione della comunicazione è di realizzare l’intersoggettività processo mediante il quale gli individui si dimostrano capaci di trascendere le proprie prospettive personali (mondi privati) e costruire insieme ad altri (co-costruire) un senso o realtà condivisa (con-senso) PSICOLOGIA DELLA - Marina Mura COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione

11 Principi del dialogismo   interdipendenza delle parti in un tutto (la c. è un sistema complesso)   mutualità: reciprocità del dare e dell'avere, vincoli e obblighi dell’intersoggettività, cambiamento   dominanza e potere sono aspetti sempre presenti in tutte le interlocuzioni/discorsi: affermare più cose, affermare cose nuove, orientare i discorsi, aumentare il tono della voce, ecc.   asimmetria: la funzione sociale del dialogo è la riduzione delle asimmetrie di potere sociale e delle competenze Modello dialogico PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

12 Fine parte teorica generale sulla comunicazione

13 Comunicazione ecologica 1. 1. Atteggiamento empatico: interesse per la persona, non solo per il problema, focalizzazione sui vissuti oltre che sui contenuti 2. 2. Accettazione positiva incondizionata: la situazione in cui si trova l’altro risponde alla sua migliore capacità di adattamento alle richieste ambientali 3. 3. Pratica dell’Ascolto attivo e della comunicazione congruente La c. e. ha bisogno di una situazione personale (serenità ed energie PSICO-FISICHE) e contestuale adeguata PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

14 La comunicazione ecologica una comunicazione competente che promuove il benessere proprio e degli altri PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

15 Competenza comunicativa la capacità di produrre e capire il messaggio (linguaggio verbale e non verbale), le presupposizioni reciproche, le conoscenze e le regole conversazionali PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

16 La competenza comunicativa  Capacità linguistico-grammaticali: fonologica, sintattica, semantica, testuale  abilità extralinguistiche: semiotiche semiotiche paraliguistiche: enfasi, pronuncia, intercalare, riso, esclamazioni, pause vuote (silenzi) o piene paraliguistiche: enfasi, pronuncia, intercalare, riso, esclamazioni, pause vuote (silenzi) o piene cinesiche: cenni, mimica, movimenti del volto, delle mani, del corpo e postura cinesiche: cenni, mimica, movimenti del volto, delle mani, del corpo e postura prossemiche: distanze interpersonali, contatto (toccarsi) prossemiche: distanze interpersonali, contatto (toccarsi) performative performative pragmatiche pragmatiche socioculturali socioculturali PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura

17 La competenza comunicativa: classi di abilità 1. 1. ricezione: attenzione e decodifica dei simboli e segnali NV e V, integrazione delle informazioni provenienti dai diversi canali, comprensione del contesto sociale 2. 2. invio: produzione, integrazione e invio di messaggi NV per regolare l’interazione e di messaggi verbali per comunicare opinioni e sentimenti, all’interno di un comportamento adeguato al contesto sociale 3. 3. intraindividuale: autoconsapevolezza, congruenza interna e automonitoraggio .... PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Psicologia dell’organizzazione - Marina Mura


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