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SCHEDE DI SINTESI / 9. SCHEDE DI SINTESI / 9.

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Presentazione sul tema: "SCHEDE DI SINTESI / 9. SCHEDE DI SINTESI / 9."— Transcript della presentazione:

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2 SCHEDE DI SINTESI / 9

3 DELEGA FISCALE Legge 11 marzo 2014, n
DELEGA FISCALE Legge 11 marzo 2014, n. 23 Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita

4 LA DELEGA FISCALE: CHE COS’È

5 LA DELEGA FISCALE: CHE COS’È
Una riforma della macchina tributaria attesa da 20 anni e nata da una iniziativa del Partito Democratico Una legge pienamente condivisa: 309 i “sì”, 99 gli astenuti e nessun “no”

6 LA DELEGA FISCALE: CHE COS’È
È composta di 16 articoli riguardanti: maggiore stabilità del sistema fiscale riforma del catasto lotta all’evasione e all’elusione fiscale semplificazione fiscale revisione e razionalizzazione dell’imposizione sui redditi di impresa lotta alle ludopatie nuove norme di fiscalità ambientale

7 LA DELEGA FISCALE: LA TEMPISTICA

8 LA DELEGA FISCALE: LA TEMPISTICA
Entrata in vigore: 27 marzo 2014 Un anno di tempo per “cambiare il volto” al fisco italiano: il Governo è ora autorizzato a riscrivere il sistema fiscale Ogni quattro mesi il Governo dovrà riferire alle Commissioni competenti Entro aprile la prima relazione al Parlamento Entro luglio il primo decreto attuativo

9 LA DELEGA FISCALE: GLI ARTICOLI

10 DELEGA AL GOVERNO PER LA REVISIONE DEL SISTEMA FISCALE
LA DELEGA FISCALE DELEGA AL GOVERNO PER LA REVISIONE DEL SISTEMA FISCALE

11 LA REVISIONE DEL SISTEMA FISCALE
Delega al Governo ad adottare appositi decreti legislativi attraverso i quali procedere alla revisione del sistema fiscale Il Governo dovrà attenersi ad una serie di principi generali quali: rispetto dei principi costituzionali, in particolare di quelli di cui agli articoli 3 e 53 della Costituzione (uguaglianza, capacità contributiva e progressività)

12 LA REVISIONE DEL SISTEMA FISCALE
rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento dell’Unione europea rispetto dei principi dello statuto dei diritti del contribuente, con particolare riferimento al rispetto del vincolo di non retroattività delle norme tributarie coerenza con quanto stabilito dalla legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di federalismo fiscale

13 LA REVISIONE DEL SISTEMA FISCALE
I criteri direttivi dell’art. 1 sono: Uniformità della disciplina sulle obbligazioni tributarie semplificazione degli obblighi contabili e dichiarativi dei contribuenti (contradditori propedeutici) generalizzazione della compensazione tra crediti d’imposta e debiti tributari responsabilizzazione dei livelli di governo che beneficiano della relative entrate

14 LA DELEGA FISCALE RIFORMA DEL CATASTO

15 LA RIFORMA DEL CATASTO Riduzione dell’iniquità causata da zone censuarie eccessivamente ampie e dal periodo di riferimento superato (l’ultima revisione delle tariffe d’estimo risale al 1990) Aggiornamento del processo estimativo alle modalità di registrazione in sede internazionale Coinvolgimento dei Comuni (funzione decentrata)

16 LA RIFORMA DEL CATASTO Il valore patrimoniale e la rendita non si baseranno più sul numero di vani ma sui metri quadrati di superficie e su funzione statistiche che esprimeranno la relazione tra valore di mercato, localizzazione e caratteristiche edilizie Riduzione dei differenziali tra rendite di immobili situati in diversi territori urbani, ad invarianza del gettito complessivo derivante dalla tassazione immobiliare

17 LA RIFORMA DEL CATASTO Definizione di riduzioni delle imposte sulle proprietà (soprattutto per immobili di più recente costruzione) e di riduzioni delle imposte sui trasferimenti (attualmente ostacolo all’efficienza del mercato immobiliare e alla mobilità territoriale delle famiglie)

18 LA RIFORMA DEL CATASTO Possibilità per l’Agenzia delle Entrate di impiegare tecnici indicati dagli Ordini Professionali e di utilizzare i dati sugli immobili forniti direttamente dai contribuenti Agevolazioni per opere di adeguamento in materia di sicurezza e per la riqualificazione energetica e architettonica

19 STIMA E MONITORAGGIO DELL’EVASIONE FISCALE
LA DELEGA FISCALE STIMA E MONITORAGGIO DELL’EVASIONE FISCALE

20 LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE
Istituzione di una Commissione che si occuperà di: eseguire una stima annuale del “tax gap” (la differenza tra gettito potenziale e gettito effettivo) monitorare l’evasione fiscale e contributiva secondo i criteri della massima disaggregazione possibile dei dati a livello territoriale, settoriale e dimensionale eseguire interventi atti a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali

21 LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE
Definizione di interventi che favoriscano l’emersione di base imponibile (anche attuazione contrasto di interessi, tipo selettivo) Incentivazione all’estensione della fatturazione elettronica e all’utilizzo della moneta elettronica Tracciabilità dei movimenti finanziari anche attraverso accordi internazionali

22 LA DELEGA FISCALE MONITORAGGIO E RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI EROSIONE FISCALE

23 LA LIMITAZIONE DELL’EROSIONE FISCALE
Redazione di un rapporto annuale sulle spese fiscali, ovvero su tutte le forme di esenzione, esclusione, riduzione dell’imponibile o dell’imposta e regime di favore Introduzione di norme atte a ridurre, eliminare o riformare le spese fiscali tenendo conto delle priorità di tutela dei redditi da lavoro dipendente e autonomo

24 LA LIMITAZIONE DELL’EROSIONE FISCALE
Riordino delle agevolazioni fiscali: razionalizzazione delle 720 norme esistenti che erodono le basi fiscali Destinazione delle maggiori entrate così derivanti al Fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale

25 DISCIPLINA DELL’ABUSO DEL DIRITTO ED ELUSIONE FISCALE
LA DELEGA FISCALE DISCIPLINA DELL’ABUSO DEL DIRITTO ED ELUSIONE FISCALE

26 IL DIVIETO ALL’ABUSO DEL DIRITTO
Maggiore certezza del sistema tributario attraverso il divieto dell’abuso del diritto (ovvero l’utilizzo distorto di strumenti giuridici pertinenti, allo scopo di ottenere un risparmio d’imposta) e la sua unificazione con le norme anti-elusione Salvaguardia del diritto del contribuente a poter scegliere tra operazioni comportanti un diverso carico fiscale giustificate da ragioni extra fiscali “non marginali” Onere della prova del disegno abusivo dell’amministrazione

27 GESTIONE DEL RISCHIO FISCALE, GOVERNANCE AZIENDALE E TUTORAGGIO
LA DELEGA FISCALE GESTIONE DEL RISCHIO FISCALE, GOVERNANCE AZIENDALE E TUTORAGGIO

28 TAX COMPLIANCE E TUTORAGGIO
Costruzione di un rapporto migliore tra fisco e contribuenti attraverso: il rafforzamento delle forme di cooperazione e l’impiego di sistemi di gestione e controllo interno dei rischi fiscali da parte dei grandi contribuenti il potenziamento del sistema di tutoraggio ai fini dell’assolvimento degli adempimenti (Iva, sostituto d’imposta), della predisposizione delle dichiarazioni e del calcolo delle imposte

29 TAX COMPLIANCE E TUTORAGGIO
Dall’attività di tutoraggio discende l’attribuzione al contribuente di diversi livelli di rischio Incentivazione alla Tax compliance attraverso la rateizzazione dei debiti tributari eliminando - ove possibile - gli adempimenti a carico del soggetto passivo d’imposta

30 TAX COMPLIANCE E TUTORAGGIO
Rafforzamento della tutela giurisdizionale del contribuente attraverso la revisione della disciplina degli interpelli, anche procedendo all’eliminazione di forme di interpello obbligatorio che non producono benefici ma solo aggravi per i contribuenti e per l’amministrazione

31 PRINCIPI DI SEMPLIFICAZIONE
LA DELEGA FISCALE PRINCIPI DI SEMPLIFICAZIONE

32 LA SEMPLIFICAZIONE Riforma degli attuali regimi fiscali in ottica di semplificazione ed in riferimento anche alla struttura delle addizionali regionali e comunali Semplificazione degli adempimenti superflui (sono 108 gli adempimenti fiscali censiti) ai fini del controllo e dell’accertamento da parte dell’amministrazione finanziaria o comunque non conformi al principio di proporzionalità (maggiore informatizzazione)

33 LA SEMPLIFICAZIONE Revisione e semplificazione dei modelli per le dichiarazioni fiscali, nonché superamento di comunicazioni superflue (Iva intracomunitarie, spesometro, etc) Semplificazione delle funzioni dei sostituti d'imposta, dei Caf e degli intermediari fiscali attraverso il potenziamento dell'utilizzo dell'informatica

34 REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO
LA DELEGA FISCALE REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO

35 LA REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO
Revisione del sistema sanzionatorio e aggiornamento dei criteri di predeterminazione e proporzionalità: resta il reato per le fattispecie più gravi e si prevede invece la sanzione amministrativa per i comportamenti meno gravi

36 LA REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO
Affidamento dei beni sequestrati in custodia giudiziale all’amministrazione finanziaria anziché agli organi della Polizia Giudiziaria È chiarita la definizione della disciplina del raddoppio dei termini per l’accertamento in presenza di un reato tributario: sarà applicabile solamente in caso di effettivo invio della denuncia entro il termine ordinario di decadenza

37 LA REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO
Miglioramento dell’efficacia dei controlli attraverso l’utilizzo delle informazioni già contenute nelle banche dati a disposizione dell’amministrazione finanziaria

38 RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITÀ CONOSCITIVA E DI CONTROLLO
LA DELEGA FISCALE RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITÀ CONOSCITIVA E DI CONTROLLO

39 ATTIVITÀ CONOSCITIVA E DI CONTROLLO
Rafforzamento dei controlli mirati (selettivi) con incroci di banche dati, in ambito di frodi carosello, money transfer, transfer pricing e di delocalizzazione fittizia di impresa È previsto l’obbligo di garantire la riservatezza nell’attività conoscitiva e di controllo fino alla completa definizione dell’accertamento

40 ATTIVITÀ CONOSCITIVA E DI CONTROLLO
Rispetto del principio di proporzionalità e rafforzamento del contraddittorio nella fase di indagine Incentivazione della fatturazione elettronica (parificazione al cartaceo) e rafforzamento della tracciabilità dei mezzi di pagamento, favorendo la riduzione degli oneri bancari

41 LA DELEGA FISCALE REVISIONE DEL CONTENZIOSO TRIBUTARIO E DELLA RISCOSSIONE DEGLI ENTI LOCALI

42 CONTENZIOSO TRIBUTARIO E RISCOSSIONE LOCALE
Rafforzamento della tutela giurisdizionale del contribuente attraverso: la razionalizzazione dell'istituto della conciliazione nel processo tributario l’incremento della funzionalità della giurisdizione tributaria (distribuzione territoriale componenti, organo giudicante monocratico per modiche entità, ampliamento della possibilità di non avvalersi dell’assistenza tecnica in giudizio..)

43 CONTENZIOSO TRIBUTARIO E RISCOSSIONE LOCALE
Riforma della riscossione locale attraverso: la revisione della procedura dell’ingiunzione di pagamento e recepimento delle ordinarie procedure di riscossione coattiva dei tributi lo snellimento delle procedure di recupero dei crediti di modesta entità Riforma di Equitalia: passaggio da SpA ad agenzia pubblica eliminazione dell’aggio esattoriale (rimborso %)

44 REVISIONE DELL’IMPOSIZIONE SUI REDDITI DI IMPRESA E DI LAVORO AUTONOMO
LA DELEGA FISCALE REVISIONE DELL’IMPOSIZIONE SUI REDDITI DI IMPRESA E DI LAVORO AUTONOMO

45 REDDITI DI IMPRESA E LAVORO AUTONOMO
Introduzione di nuove norme per la ridefinizione dell’imposizione sui redditi: assimilazione all’IRES dell’imposizione sui redditi d’impresa, compresi quelli prodotti in forma associata (Imposta reddito imprenditoriale); le somme prelevate dall’imprenditore (da assoggettare Irpef) devono essere deducibili dalla predetta IRI

46 REDDITI DI IMPRESA E LAVORO AUTONOMO
È chiarita la definizione di “autonoma organizzazione”, adeguandola ai più consolidati principi desumibili dalla fonte giurisprudenziale, ai fini della non assoggettabilità dei professionisti, degli artisti e dei piccoli imprenditori all’IRAP Introduzione di regimi forfettari per i contribuenti di minori dimensioni

47 LA DELEGA FISCALE RAZIONALIZZAZIONE DELLA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA E DELLA PRODUZIONE NETTA

48 REDDITO DI IMPRESA E PRODUZIONE NETTA
Introduzione di norme volte a ridurre le incertezze nella determinazione del reddito e della produzione netta e per favorire l’internazionalizzazione dei soggetti economici operanti in Italia, in applicazione delle raccomandazioni derivanti dagli organismi internazionali e dalla Unione europea

49 REDDITO DI IMPRESA E PRODUZIONE NETTA
Introduzione di criteri chiari e coerenti con la disciplina di redazione del bilancio, in particolare per determinare il momento del realizzo delle perdite sui crediti Estensione del regime fiscale oggi previsto per le procedure concorsuali anche ai nuovi istituti introdotti dalla riforma fallimentare e dalla normativa sul sovraindebitamento

50 REDDITO DI IMPRESA E PRODUZIONE NETTA
Revisione della disciplina impositiva delle operazioni transfrontaliere (evitare la doppia non imposizione) Revisione dei regimi di deducibilità degli ammortamenti, delle spese generali e di particolari categorie di costi Revisione della disciplina delle società di comodo e del regime dei beni assegnati ai soci o ai loro familiari, nonché delle norme che regolano il trattamento dei cespiti in occasione dei trasferimenti di proprietà

51 RAZIONALIZZAZIONE DELL’IVA E DI ALTRE IMPOSTE INDIRETTE
LA DELEGA FISCALE RAZIONALIZZAZIONE DELL’IVA E DI ALTRE IMPOSTE INDIRETTE

52 RAZIONALIZZAZIONE DELL’IVA
Nuovi principi e criteri direttivi per: l’attuazione della delega in materia di Iva, attraverso la semplificazione dei sistemi speciali nonché l’attuazione del regime del gruppo Iva (art. 11 direttiva 2006/112/CE) Obiettivi del nuovo sistema Iva: riduzione degli oneri amministrativi delle imprese (standardizzazione dichiarazione) ampliamento della base imponibile (l’Iva evasa oggi ammonta a 29 mld circa)

53 RAZIONALIZZAZIONE DELL’IVA
limitazione del ricorso alle aliquote ridotte potenziamento degli attuali meccanismi antifrode (Eurofisc) Nuove norme per la revisione e la semplificazione delle cosiddette “imposte minori” (produzione e consumi, imposte di bollo, di registro, ipotecarie e catastali, assicurazioni e concessioni) in rispetto del riordino in materia di federalismo fiscale

54 RIFORMA DEI GIOCHI PUBBLICI
LA DELEGA FISCALE RIFORMA DEI GIOCHI PUBBLICI

55 LA RIFORMA DEI GIOCHI PUBBLICI
Istituzione di un codice volto alla tutela dei minori: divieto di spot pubblicitari nelle trasmissioni radio e tv per i giochi che prevedono vincite in denaro Nuovo ruolo dei Comuni nelle autorizzazioni (Piano regolatore comunale) Contrasto al gioco illegale: estensione del modello concessorio e autorizzatorio per ridurre le zone di illegalità e le attività criminose

56 LA RIFORMA DEI GIOCHI PUBBLICI
Lotta alle ludopatie e definizione di regole trasparenti per la razionalizzazione e concentrazione dell’offerta territoriale di gioco pubblico Riforma del prelievo erariale con introduzione di una compartecipazione a vantaggio degli Enti locali

57 PRINCIPI DI FISCALITÀ AMBIENTALE
LA DELEGA FISCALE PRINCIPI DI FISCALITÀ AMBIENTALE

58 LA FISCALITÀ AMBIENTALE
Introduzione di nuove forme di fiscalità allo scopo di tutelare l’equilibrio ambientale (Green Taxes) ed orientare il mercato verso produzioni e consumi sostenibili Revisione della disciplina delle accise sui prodotti energetici anche in funzione del contenuto di carbonio (Carbon Tax): il gettito derivante è destinato a ridurre la tassazione sul lavoro generato dalla green economy e ad incentivare le fonti di energia rinnovabili

59 LA FISCALITÀ AMBIENTALE
Al fine di non penalizzare la competitività delle imprese italiane, l’entrata in vigore delle disposizioni riguardanti la fiscalità ambientale sarà coordinata con la data di recepimento della disciplina a livello europeo

60 DISPOSIZIONI FINANZIARIE FINALI
LA DELEGA FISCALE DISPOSIZIONI FINANZIARIE FINALI

61 DISPOSIZIONI FINANZIARIE
Il testo si chiude con una norma porgrammatica: “Dall'attuazione della delega […] non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, né un aumento della pressione fiscale complessiva a carico dei contribuenti.”

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