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SISTEMA INFORMATIVO AUTOMATIZZATO. Il sistema informativo aziendale funziona  in parte con tecnologie tradizionali e l’intervento umano (es: trattativa.

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Presentazione sul tema: "SISTEMA INFORMATIVO AUTOMATIZZATO. Il sistema informativo aziendale funziona  in parte con tecnologie tradizionali e l’intervento umano (es: trattativa."— Transcript della presentazione:

1 SISTEMA INFORMATIVO AUTOMATIZZATO

2 Il sistema informativo aziendale funziona  in parte con tecnologie tradizionali e l’intervento umano (es: trattativa commerciale)  In parte con le tecnologie elettroniche innovative del settore ITC e con l’uso di procedure automatiche per trattare i dati (es: gestione dell’ordine)

3 SISTEMA INFORMATICO AZIENDALE insieme delle macchine e dei metodi d’uso dedicati ai trattamenti automatici dei dati aziendali.

4 HARDWARE SOFTWARE SISTEMA INFORMATICO

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6 Componenti dell’architettura di Von Neumann Memoria centrale (RAM  …): contiene i programmi in esecuzione e i dati su cui operano Unità di elaborazione (Central Processing Unit, CPU): contiene i dispositivi elettronici in grado di eseguire le istruzioni (operazioni elementari, aritmetiche e logiche) del programma (ALU  Arithmetic Logic Unit), e di coordinare il funzionamento dell’intero calcolatore (CU  Control Unit, controlla e coordina l’attività della CPU. In particolare, è responsabile del trasferimento e della decodifica delle istruzioni dalla memoria centrale ai registri della CPU). Il tempo è scandito da un clock: sincronizza le operazioni di tutto il sistema  la frequenza di clock vincola il numero di istruzioni che possono essere eseguite dal calcolatore La velocità si misura in hertz (Hz)

7 La Cache: una memoria più veloce che si usa per immagazzinare temporaneamente i dati maggiormente usati Può trovarsi dentro il processore (L1, primo livello) o sulla scheda madre (L2, secondo livello)

8 ROM E BIOS Se la RAM è volatile… come “parte” un PC? Le istruzioni di base per l’avvio sono contenute in una memoria persistente di sola lettura (ROM, Read Only Memory) All’accensione viene caricato un piccolo programma che si occupa di:  Verificare l’hardware  Cercare in una posizione predefinita del disco le istruzioni per l’avvio Nei PC si chiama BIOS (Basic Input Output System)

9 Vari registri (ad esempio, A, B, PC, FLAG, etc.): locazioni di memoria utilizzati per memorizzare dati all’interno della CPU: – dati prelevati dalla memoria ed elaborati successivamente dalla CPU, – istruzioni prelevate dalla memoria ed eseguite successivamente dalla CPU, – indirizzi di celle di memoria all'interno delle quali ci sono dei dati o istruzioni da prelevare. N.B: la CPU non lavora direttamente sulla memoria centrale, ma sposta temporaneamente nei suoi registri ciò che gli interessa in un certo momento. Periferiche: dispositivi che permettono l’ingresso e l’uscita (I/O) delle informazioni (dati e programmi). Es.: tastiera, monitor, stampante, ecc. Bus di sistema: collega i diversi componenti dell’architettura

10 Prestazioni di un PC Le prestazioni di un PC sono influenzate da  Clock della CPU  Tipologia della CPU  Dimensioni RAM e Cache  Capacità e tempo di accesso memorie di massa e dispositivi I/O

11 SOFTWAREDI BASEAPPLICATIVO

12 SOFTWARE DI BASE Il software di base è la parte del software più vicina all'hardware della macchina. Un esempio  il SISTEMA OPERATIVO  l'insieme di tutti i programmi che organizzano e fanno funzionare le risorse del computer. Di questa categoria fanno parte anche il software per gli sviluppatori di programmi, il software per la gestione delle reti di computer e i programmi di utilità (come quelli destinati alla gestione delle stampanti o delle copie di backup  cioè???).

13 SOFTWARE APPLICATIVO Viene detto SOFTWARE APPLICATIVO l'insieme dei programmi che non sono compresi nel sistema operativo, ma che vengono invece installati dall'utente per svolgere compiti specifici. (Es:???)

14 Riassumendo… SISTEMA INFORMATICO insieme di computer, dispositivi hardware e software tra loro fisicamente connessi e opportunamente configurati per assicurare specifici trattamenti automatici dei dati aziendali

15 Impianti informatici RETE  infrastruttura che connette le macchine dell’impianto LAN (…) : diversi dispositivi (NODI) collegati tra loro per la condivisione di risorse. I collegamenti avvengono attraverso cavi e dispositivi di interconnessione. Es: – switch  («…») …, – hub  («…» ) funge da nodo di smistamento di una rete organizzata con una topologia a stella) O anche wireless.

16 In una rete… … la comunicazione tra diversi nodi è consentita tramite di collegamento PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE  speciali programmi di collegamento WAN  …. esempio… Test pg 22

17 PROCEDURA  definisce lo schema del trattamento dei dati all’interno di un’organizzazione aziendale (es pg. 24 procedura di gestione dell’ordine di un cliente) Per schematizzare  uso dei diagrammi a blocchi (Es: pg. 28)

18 Sviluppo di un sistema informativo automatizzato Lo sviluppo di un progetto di automazione di un sistema informativo deve avvenire in due direzioni:  Potenziamento dell’harware  Miglioramento del software Tramite anche  La programmazione strutturata  L’analisi top-down

19 Programmazione strutturata Idea di base: ➔ La parte esecutiva di un programma viene vista come un comando (complesso o strutturato) ottenuto componendo istruzioni elementari, mediante alcune regole di composizione (strutture di controllo)

20 Analisi top-down La metodologia top – down di sviluppo di un programma riguarda i metodi di risoluzione di un problema per analisi, basati sulla decomposizione del problema Test pag. 29

21 CICLO DI VITA DEL SOFTWARE 1.Studio di fattibilità (analisi preliminare: valutazioni su costi e benefici) 2.Analisi (analisi più dettagliata dell’obiettivo e delle modalità) 3.Disegno (di architettura e di dettaglio del software) 4.Programmazione (  individuazione degli algoritmi risolutivi del problema  diagrammi a blocchi  pseudocodifica  programma sorgente  programma oggetto[compilatori]  correzione di eventuali errori formali[debugger]) 5.Testing (esecuzione del programma – simulazione- alfa test- beta test) 6.Rilascio (e diffusione) (vd. Test pg.34-35)

22 22 Modelli per lo sviluppo software - WATERFALL B - BUILD B - BUILD / B.1 SD Process and Methods/ B.1.2 System Development principles and methodologiesB.1 SD Process and MethodsB.1.2 System Development principles and methodologies Ogni fase è concatenata in sequenza alla successiva, a cui trasmette le informazioni necessarie per la prosecuzione delle attività. Ogni fase è concatenata in sequenza alla successiva, a cui trasmette le informazioni necessarie per la prosecuzione delle attività. Per ogni passaggio viene effettuata una revisione ed approvazione (design review), che serve da presupposto per il passaggio all’attività seguente. Richiede che tutti i requisiti siano ben definiti all’inizio, perchè rivedere le esigenze nelle fasi successive o correggere gli errori ha un costo molto elevato. Richiede che tutti i requisiti siano ben definiti all’inizio, perchè rivedere le esigenze nelle fasi successive o correggere gli errori ha un costo molto elevato. E’ un modello solido e robusto, ma limitato da una struttura poco flessibile.

23 SISTEMI ERP  I sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) hanno come peculiarità fondante quella di essere modulari, di poter essere configurati e adattati all’azienda, di poter ricoprire tutti i processi produttivi aziendali e di incidere, anche in modo sostanziale nei processi interni dell’azienda  SAP (Sistemi, Applicazioni e Prodotti per l'elaborazione dati) (vedi sito)(vedi sito)  BRP (Business Process Reengineering)

24 Nelle recenti versioni di SAP: MODULO CRM (Customer Relationship Management)  focus sul cliente  Cal Center  Contact Center

25 CLOUD COMPUTING Si indica un insieme di tecnologie che permettono, tipicamente sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati (tramite CPU o software) grazie all'utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in Rete.

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27 E ORA… Test: pag. 39 E buon lavoro!


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