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PubblicatoModesto Foti Modificato 9 anni fa
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Asse di intervento: OCCUPABILITÀ Misura 1.1: Creare le condizioni per l’inserimento lavorativo dei soggetti più deboli sul mercato I.C. Equal II fase Regione del Veneto ALI Accompagnamento al Lavoro Integrato
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SCOPO DELL’INTERVENTO Principale obiettivo di ALI è aumentare l’occupabilità di soggetti che manifestano differenti situazioni disagio e migliorare la complessiva efficacia degli interventi di inserimento lavorativo, attraverso lo sviluppo di un collegamento stabile tra servizi per l’impiego, servizi che si occupano di marginalità sociale, organismi che svolgono attività di formazione ed il mondo datoriale, al fine di individuare un modello innovativo di inserimento lavorativo e di formazione individualizzata. ALI preventiva per i beneficiari finali del progetto un rafforzamento di sé, del proprio empowerment, della capacità decisionale, del senso di efficacia sul proprio progetto professionale che verrà steso con il supporto del counselor di orientamento. Il progetto professionale sarà articolato in step ben precisi di formazione e lavoro; formazione all’interno dei Laboratori o attraverso percorsi individualizzati; lavoro tramite inserimenti lavorativi/stage. Per garantire infatti un effettivo e duraturo accesso al mercato del lavoro delle persone in difficoltà, spesso sprovviste di una professionalità specifica, è fondamentale fornire loro una formazione mirata che gli permetta di acquisire competenze realmente spendibili sul mercato del lavoro, anche un recupero e una valorizzazione delle competenze pregresse. Non meno importante giungere a dare ai soggetti svantaggiati un riferimento preciso e facilmente accessibile attraverso cui poter accedere ai servizi sopra elencati (sportello provinciale).
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RISULTATI ATTESI I beneficiari intermedi (gli operatori) usufruiranno di momenti di confronto reciproco, di workshop arricchiti da contributi di testimoni privilegiati e dell’utilizzo della piattaforma multimediale che verrà implementata per lo sviluppo di ALI. Attraverso il confronto reciproco, sapranno meglio individuare le proprie aree di miglioramento in ambito professionale e potenziarle in maniera mirata. I beneficiari finali (persone svantaggiate) usufruendo di un percorso di bilancio di competenze, di una formazione professionalizzante individualizzata/laboratori, di uno stage con borsa lavoro(fornita dalla PS o da enti terzi) e talora di una certificazione delle competenze, si attiveranno in prima persona rispetto al loro progetto professionale, in particolare acquisiranno maggiore consapevolezza del proprio potenziale nel mondo del lavoro e delle loro aree di miglioramento, acquisiranno informazioni, strumenti e nuove competenze spendibili nella ricerca del lavoro e in ambito lavorativo, avranno la possibilità di essere inseriti, di sperimentarsi, di farsi conoscere dall’azienda e di percepire una borsa lavoro per il loro impegno. Per le strutture e i sistemi coinvolti in ALI i risultati attesi sono: superare la settorializzazione per target degli interventi evitando che la sperimentazione di nuove metodologie e strumenti validi per tutti i soggetti svantaggiati restino patrimonio solo degli operatori di un target specifico; colmare la mancanza di stabile scambio di informazione e collaborazione tra coloro che sono preposti agli aspetti socio-assistenziali e coloro che sono preposti all’impiego; superare la frammentarietà nell’ottica di sviluppare un modello di intervento condiviso da tutti i soggetti implicati nel processo di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati che fornisca un’adeguata cornice in base alla quale definire le ‘buone pratiche’. Tutti i beneficiari di ALI sperimenteranno l’apertura di uno ‘Servizio Orientamento e Lavoro’ a regia provinciale per i soggetti deboli del mercato del lavoro. L’obiettivo è fornire agli utenti svantaggiati un riferimento unico, facilmente riconoscibile ed accessibile, che sia di tramite ed accesso a tutta la rete di servizi. L’utenza in cerca di occupazione verrà accolta presso uno degli sportelli (con sedi diffuse sul territorio e collegate in rete) e da dove si organizzerà il team di progettazione `multipartner` che implementerà sul caso specifico le metodologie di inserimento lavorativo validate.
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PROGRAMMA DI LAVORO ALI si articolerà in 5 macrofasi: Gestione: comprende le attività interne alla PS volte a garantire una gestione efficace e efficiente delle risorse progettuali. L’organizzazione prevede 3 livelli per il coordinamento/amministrazione: una Assemblea di PS, in cui tutti i partner sono rappresentati, con compiti di indirizzo/supervisione generale; un Comitato di Pilotaggio, con compiti di direzione/coordinamento generale; due sottogruppi di coordinamento, uno relativo ai modelli di inserimento lavorativo, l’altro al servizio provinciale. Modello di intervento: raggruppa le attività svolte all’interno della PS dirette e collegabili principalmente ai beneficiari intermedi interni ed esterni al partenariato. Sono ascrivinbili a questa macrofase tutte le attività collegabili alla messa a punto del modello da sperimentare. In particolare è prevista: 1) una mappatura dei profili professionali che si prevede richiedano le aziende del bellunese; 2) una ricerca sulla situazione dello svantaggio nella provincia 3) la creazione di un dizionario specifico sullo svantaggio; 4) la definizione dei modelli di inserimento lavorativo 5) la sperimentazione di un portale provinciale dedicato allo svantaggio 6) la definizione di uno specifico servizio provinciale dedicato all’inserimento lavorativo degli svantaggiati. Le prime tre azioni saranno propedeutiche alle altre, la cui ridefinizione si estenderà per tutto il progetto. Sperimentazione (Orientamento individualizzato/Bilancio di competenze - formazione - attività di sistema): si coinvolgeranno i beneficiari finali che verranno inseriti in percorsi di orientamento/bilancio di competenze per poi diventare promotori, assieme ai componenti del Project Team costituito dalle diverse realtà della rete, della progettazione condivisa di un percorso personalizzato volto da ultimo all’inserimento lavorativo. Il bilancio di competenze sarà lo strumento in grado di far emergere le capacità del soggetto ad agire in autonomia nella costruzione di un progetto di inserimento lavorativo e la base per la definizione del percorso formativo professionalizzante e individualizzato. La metodologia attività per la sua progettazione/implementazione sarà il case management, un modo di operare economico ed efficiente per raggiungere con efficacia gli obiettivi di assistenza individuale. Esso rappresenta uno strumento teso alla valorizzazione della persona e delle sue competenze, in un percorso di emancipazione dai vincoli del disagio, e pertanto in grado di favorire l’incontro tra le esigenze di inserimento lavorativo del singolo e le richieste del mercato del lavoro.
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Il Project Team (PT) avrà l’obiettivo di progettare la sperimentazione di azioni formative individualizzate e sul posto di lavoro per i beneficiari finali. Si organizzerà la formazione dislocandola il più possibile sul territorio, cercando di raggiungere anche le persone più distanti rispetto ai centri cittadini più importanti, dove più ricca è l’offerta, sfruttando, ove funzionale ai percorsi progettati, la rete di aule multimediali implementate in provincia. Sarà sperimentato un nuovo modo di fare formazione: formazione individualizzata e dove possibile organizzata sul posto di lavoro dove ogni destinatario svolgerà lo stage (con un supporto di tutoring da svolgersi anche secondo modalità innovative). Alle ditte che accoglieranno i beneficiari del progetto si fornirà consulenza e sostegno su tutte le indicazioni di ordine legislativo per l’inserimento di target in oggetto. Inoltre saranno organizzati dei Laboratori: di orientamento, sull’autoimprenditorialità e sulle nuove tecnologie/la società dell’informazione. In questa fase si sperimenterà quindi, per gli operatori, una modalità reale e concreta di lavoro in rete, che dovrà poi essere mantenuta anche dopo il termine del progetto, quale modus operandi del sistema provinciale. Seguirà l’inserimento e accompagnamento lavorativo (mirato alle peculiarità di ciascun gruppo target). Alla fine della fase formativa verranno costruiti specifici percorsi di inclusione occupazionale mediante: inserimento in impresa o in cooperativa sociale, sostegno all’avvio di attività autonome, transizione attraverso agenzie interinali. In questa fase riteniamo infatti strategico rendere quanto più ampia possibile la panoramica delle diverse opzioni, per garantire una reale rispondenza tra inserimento lavorativo e propensioni personali. Ogni soggetto inserito sarà poi accompagnato per un primo periodo per valutare l’andamento dell’inserimento e fornire gli opportuni sostegni. Transnazionalità: l’Accordo di Cooperazione Transnazionale unisce ben 5 partenariati di altrettanti paesi, ognuna con focus specifici. Per far fruttare la massimo questa complementarietà sono stati previsti 5 seminari tematici, preceduti da altrettanti laboratori di operatori Valutazione & Validazione & Mainstreaming: La valutazione e la validazione sarà duplice: delle metodologie di inserimento lavorativo adottate, e della modalità di lavoro in rete dall’altra. Quest’ultima dovrebbe costituire la base per la formalizzazione dello sportello provinciale per l’orientamento e il lavoro, che permetterà di sperimentare il coordinamento di attività di orientamento per soggetti deboli, area del disagio. Il tutto sarà supportate da adeguate modalità di diffusione dei risultati del progetto. Il mainstreaming inizierà entro il primo anno, non appena vi saranno prodotti ‘spendibili’ e sarà sia orizzontale che verticale.
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