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Complesso conventuale di S.Maria dell’ Assunta
Positano Complesso conventuale di S.Maria dell’ Assunta Fotografie ed elaborazioni di Antonio Florino
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La chiesa di Santa Maria Assunta, con la sua cupola in maiolica, è la maggiore attrazione artistica del luogo. Essa sorge nel centro di Positano, nella piazza Flavio Gioia, a pochi passi dalla spiaggia. Databile intorno al X sec. d.c., la chiesa Madre di Positano, si trova nel cuore della suggestiva cittadina. La sua cupola maiolicata spicca tra le stradine che portano giù al mare. Gli abitanti del luogo sono molto legati alla chiesa che tra le sue mura racchiude una leggenda dalla quale deriva il nome del paese. L’icona bizantina raffigurante la Madonna Nera e il suo bambino, posta sopra l’altare maggiore, fu trafugata dai Saraceni durante un saccheggio. La chiesa visibile oggi è il frutto dei rifacimenti del ‘700. Stucchi e ori caratterizzano le tre navate a cinque archi, di grande pregio il coro in noce ai lati dell’abside. Altre opere degne di nota arricchiscono le cappelle laterali come il dipinto del 1599 di Fabrizio Santafede che sovrasta l’altare della Circoncisione. Nella cappella di San Nicola di Bari è custodito un presepe artistico con pastori originali del ‘700. A questa chiesa è legata la famosa leggenda della Madonna Assunta che spiega anche il nome del paese. Si narra che nel medioevo, intorno all'anno 1100, una nave che trasportava una icona bizantina della Madonna si fosse fermata proprio davanti a quella baia a causa della mancanza di vento. I marinai mentre cercavano in tutti i modi di far ripartire il veliero, sentirono una voce proveniente dal quadro che diceva “posa, posa, posa,....” cioè fermati in quel posto (da cui il nome) e così, seguendo il suggerimento delle Vergine, decisero di scendere a riva. Il prodigio fu interpretato come un segno della volontà della Vergine di restare in quelle terre, per cui il capitano consegnò il quadro ai Positanesi. Gli abitanti del posto, presero l’icona della Madonna e la portarono in una chiesa che sorgeva in una piazza del paese. Ma il giorno dopo il quadro non c'era più nella chiesa: esso fu ritrovato invece in un campo di ginestra, vicino al mare. Si gridò al miracolo, pensando che il quadro si fosse mosso da solo, e per questo fu costruita una nuova chiesa lì dove era stata ritrovata l'immagine della Vergine.Più verosimilmente l’icona bizantina giunse a Positano nel XII secolo ad opera di monaci benedettini, che con le loro navi percorrevano le rotte commerciali e di pesca lungo le coste del Tirreno meridionale. Questa icona può essere oggi ammirata all’interno della chiesa ed è uno dei tanti tesori in essa custoditi.
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Per oggi la visita ad una Positano inconsueta finisce qui ma certamente torneremo presto. Abbracci da Tina e Antonio
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