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PubblicatoFiliberto Paoli Modificato 9 anni fa
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L’Anatra Mandarina viene da lontano, nasce sulle rive del fiume Ussuri, confine tra la Russia e la Cina, dove è simbolo di felicità e fedeltà. Il suo piumaggio è impermeabile e ricco di colori vivacissimi. Viaggia curiosa, percorre lunghe distanze. E’ monogama. Una icona perfetta per rappresentare lo stile di Mandarina Duck, fatto di colori e voglia di esplorare le infinite possibilità del mondo, rimanendo però fedele a se stesso, ai suoi valori di qualità e complicità con i consumatori. Luisa Carrada, Il mestiere di scrivere, Milano, Apogeo, 2007, pp. 39-42.
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“La comunicazione visiva è un processo che da un lato riguarda l’acquisizione degli aspetti percettibili della realtà e dall’altro le modalità e i comportamenti cognitivi di chi osserva” (Appiano 2008, p. XI)
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-> Si attua un RAPPORTO COMUNICATIVO tra l’UOMO e il MONDO dove il CONCETTO DI FORMA è il mezzo metaforico di passaggio tra NATURA e CULTURA
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Tracciare un segno grafico è manifestazione di un’esigenza primaria nel bambino come nell’uomo primitivo. Raffigurare mediante analogie la realtà è il modo più istintivo e immediato di comunicare.
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Tale raffigurazione della realtà si arricchisce dell’ esperienza compiuta dall’autore e del suo mondo interiore. In tal modo, essa diviene elemento codificato e funzionale pronto per una interpretazione da parte del destinatario. Segno grafico-visivo come triangolazione individualità – realtà – immagine.
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Da sempre la rappresentazione grafico-visiva è legata al punto di vista. Le tecniche di raffigurazione dello spazio partono sempre da un osservatore.
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“L’uomo percorre le forme creando per sé delle mappe, le quali, a loro volta danno vita a modelli in perenne autogenerazione e trasformazione morfologica” (Appiano 2008, p. XII) Cosa è per voi una mappa?
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“[…] le figure si intrecciano in una continua instabilità, mutuamente impegnate a riversarsi in altri percorsi, in nuovi ruoli”. (Appiano 2008, p. XII)
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“L’immagine entra nell’immaginario” creando associazioni per analogia formale, fantasie, rappresentazioni di visioni oniriche e dell’inconscio (es. Surrealismo), illusioni. “[…] così da ritrovare nuove identità, ulteriori confini, come metafora degli avvicendamenti vitali, del senso come progetto e come divenire”. (Appiano 2008, p. XII)
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