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FORME DI COOPERAZIONE E RAPPORTI TRA SOGGETTI NELLE ORGANIZZAZIONI Prof. Roberto Cavarra FORME DI COOPERAZIONE E RAPPORTI TRA SOGGETTI NELLE ORGANIZZAZIONI.

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Presentazione sul tema: "FORME DI COOPERAZIONE E RAPPORTI TRA SOGGETTI NELLE ORGANIZZAZIONI Prof. Roberto Cavarra FORME DI COOPERAZIONE E RAPPORTI TRA SOGGETTI NELLE ORGANIZZAZIONI."— Transcript della presentazione:

1 FORME DI COOPERAZIONE E RAPPORTI TRA SOGGETTI NELLE ORGANIZZAZIONI Prof. Roberto Cavarra FORME DI COOPERAZIONE E RAPPORTI TRA SOGGETTI NELLE ORGANIZZAZIONI Prof. Roberto Cavarra

2 L’AZIONE COOPERATIVA  Non esistono meccanismi esterni che possono spingere i soggetti a cooperare  Si può scegliere tra cooperare o meno  A volte il problema non è se cooperare ma per quanto tempo farlo, oppure non se si coopererà ma quante probabilità ci siano che lo si faccia  A volte il non cooperare o meno comporta dei vantaggi o degli svantaggi  ll calcolo dei costi/benefici del cooperare o meno spesso sfugge ai soggetti

3 MOTIVAZIONI RAZIONALI E COOPERAZIONI Le cooperazioni dettate dalla razionalità, intesa come orientamento al futuro strumentalmente efficiente, sono:  Cooperazioni indotte da norme  Cooperazioni indotte da motivazioni egoistiche orientate al risultato o alla partecipazione  Cooperazioni indotte da motivazioni non egoistiche orientate all’altruismo o all’invidia

4 MOTIVI CHE INDUCONO ALLA COOPERAZIONE (schema) MOTIVAZIONI MOTIVAZIONI  Razionalita’ Norme sociali Egoistica Non Egoistica Egoistica Non Egoistica Risultato Processo Altruismo Invidia

5 COOPERAZIONE INDOTTA DA MOTIVI RAZIONALI EGOISTICI ORIENTATI AI RISULTATI Le condizioni, che inducono a cooperare soggetti motivati da comportamenti egoistici e orientati ad ottenere il massimo dei vantaggi personali,possono essere:  Presenza di incentivi selettivi (positivi o negativi) che obbligano a cooperare  Su base volontaria, cioè senza incentivi, se si ha la consapevolezza che una singola rinuncia a cooperare è svantaggiosa per tutti

6 GLI INCENTIVI SELETTIVI  Gli incentivi negativi o punizioni, sono rivolti verso comportamenti orientati a perseguire interessi personali e non cooperativi  Quelli positivi o ricompense premiano le scelte cooperative

7 COOPERAZIONE DA CONTROLLO RECIPROCO  La cooperazione, motivata da comportamenti egoistici razionali, può realizzarsi tramite il controllo reciproco che consente agli individui di lavorare e nello stesso tempo osservare le prestazioni degli altri

8 LA PROBLEMATICA DEGLI INCENTIVI Gli incentivi non rappresentano la soluzione generale alla cooperazione  Spesso per il singolo è meglio non ricorrere agli incentivi né negativi né positivi  Chi esegue una punizione sostiene sempre dei costi, mentre i vantaggi prodotti si distribuisco su tutta l’organizzazione  Chi promette delle ricompense deve essere certo di poterle distribuire

9 COOPERAZIONE SENZA INCENTIVI INDOTTA DA MOTIVI RAZIONALI EGOISTICI ORIENTATI AI RISULTATI Una cooperazione senza incentivi, cioè volontaria, dettata da motivi egoistici orientati ad ottenere risultati, implica alcuni presupposti:  Vi sia, da parte dei soggetti, la percezione di condizioni convenienti per intraprenderla  Per chi non ha cooperato è nel suo interesse fare il primo passo in direzione della partecipazione  Non vi sia nessuno interesse a fare il primo passo per allontanarsi dalla partecipazione

10 COOPERAZIONE FONDATA DA MOTIVI RAZIONALI EGOISTICI ORIENTATI AL PROCESSO Cooperare per motivi egoistici, ma non finalizzati a raggiungere vantaggi, implica due distinti modi di cogliere questo aspetto  Cooperare può risultare piacevole indipendentemente dai risultati  Cooperare per realizzare se stessi

11 Cooperazione fondata da motivi razionali non egoistici orientati al risultato Un comportamento cooperativo indotto da motivi razionali non egoistici, finalizzato ad ottenere risultati, può generare vari esiti e assumere varie forme  Massimizzare il benessere d tutti i membri  Promuovere vantaggi per gli altri  Trarre piacere dal piacere altrui  Produrre incrementi di utilità con il suo contributo per gli altri  Provare piacere se le cose vanno male per qualcuno e bene per un altro

12 Forme di Cooperazione sintesi  Cooperazione fondata da motivi razionali egoistici orientati ai risultati  Cooperazione da incentivi positivi e negativi  Cooperazione volontaria fondata da motivi razionali egoistici orientati ai risultati  Cooperazione fondata da motivi razionali egoistici orientati al processo  Cooperazione fondata da motivi razionali non egoistici orientati al risultato

13 COSA TIENE INSIEME LE ORGANIZZAZIONE Non esistono le organizzazioni ma solo soggetti in rapporto tra loro  La struttura di questi rapporti identifica gruppi di soggetti che interagendo tra loro costruiscono le organizzazioni  L’intensità dei rapporti tra gruppi è disuguale. Alcuni gruppi interagiscono più intensamente che altri  Il complesso dei gruppi è organizzato gerarchicamente  Al di sopra dei gruppi di interazione ci sono le norme e la cultura organizzativa

14 Rapporti nelle organizzazioni Si possono identificare alcuni aspetti di fondo che strutturano i rapporti tra gruppi nelle organizzazioni  Ci sono meccanismi di coordinamento e cooperazione normativi e gerarchici quanto spontanei ed informali  Le organizzazioni complesse consentono legami deboli tra un numero ampio di persone e vincoli più ristretti per individui in gruppi più limitati e localizzati  Le interazioni che definiscono una organizzazione possono essere tanto distruttive quanto cooperative


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