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PubblicatoPaola Roberti Modificato 9 anni fa
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Esiste una tecnica più specifica e mirata: LA MICROCOLPOSCOPIA
Alcuni tumori del collo dell’utero non sono facilmente diagnosticabili con le metodiche tradizionali come il Pap test o con esami più approfonditi come la colposcopia, anche a causa della loro posizione nascosta nel canale cervicale. Esiste una tecnica più specifica e mirata: LA MICROCOLPOSCOPIA
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La microcolposcopia E’ un esame approfondito del collo dell’utero, in particolare della giunzione squamo-colonnare. Si effettua con un apparecchio, il microcolposcopio di Hamou, che permette di ingrandire fino a 150 volte la zona presa in esame
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Il microcolposcopio L'apparecchio è in pratica un endoscopio rigido di 4 mm. lungo 25 cm. con un angolo di campo di ben 90° con possibilità di visione sia panoramica, sia a diretto contatto con il tessuto, permette un ingrandimento da 1 a 150 volte. Quindi si ha una visione che va da quella di un normale colposcopio a quella di un microscopio ottico.
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La giunzione squamo-colonnare
Rappresenta il punto più importante dove insorgono displasie e tumori. La giunzione può essere esteriorizzata, oppure interiorizzata
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In quali casi è consigliata questa tecnica?
quando dal Pap test e dalla colposcopia non si riesca a definire bene una lesione quando si sospetti la presenza di cellule anomale all'interno del canale cervicale. Questa tecnica permette di descrivere le caratteristiche citologiche delle cellule, i margini e le dimensioni delle lesioni tracciando una vera e propria mappa topografica del tessuto anomalo. Dal punto di vista chirurgico si ha la possibilità di effettuare un trattamento più corretto e meno invasivo.
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Come è fatto lo strumento?
Ha un’impugnatura simile all’isteroscopio con un lungo prolungamento in cui ci sono fasci di fibre ottiche e una serie di specchi riflettenti che aumentano l’immagine La lente frontale misura 4 mm e ruotandola si riescono a definire le dimensioni della lesione
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Come viene eseguito l’esame?
Il microcolposcopio viene messo a contatto direttamente con l’epitelio che si vuole vedere, perché solo con il contatto diretto si riesce a mettere a fuoco E’ indispensabile l’uso di due coloranti: la sol. di Lugol al 3%-4% seguita dall’inchiostro blu di Waterman, che servono a differenziare le cellule sane da quelle malate La sonda viene introdotta nella vagina fino al canale cervicale per 2-3cm a seconda della lunghezza del collo L’esame dura pochi minuti e non provoca dolore Il periodo migliore per l’esecuzione è subito dopo le mestruazioni, ma si può effettuare in qualsiasi momento del ciclo, tranne durante le mestruazioni
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