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Progettare attività didattiche per competenze
Istituto Comprensivo di Taio Corso formazione docenti Progettare attività didattiche per competenze 14 aprile 2014 Aldo Gabbi
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Obiettivi del corso Progettare unità di apprendimento per competenze
Inserire nel curricolo degli studenti unità di apprendimento che attivino competenze Valutare le competenze esercitate dagli studenti Certificare le competenze come bilancio personale
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La scuola di oggi per il cittadino di domani
La funzione sociale della scuola: luogo di crescita del capitale cognitivo e di sviluppo delle risorse immateriali
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A quale studente, a quale cittadino, a quale futuro lavoratore dobbiamo pensare?
Piani di Studio Provinciali Profilo globale dello studente al termine del primo ciclo di istruzione Gli studenti che hanno frequentato il percorso del primo ciclo di istruzione, attraverso le situazioni di apprendimento proposte dall’istituzione scolastica, lo studio personale, le diverse esperienze educative vissute in famiglia e nelle comunità locali, sono in grado di utilizzare le conoscenze e le abilità apprese per...
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...comprendere i valori e i sistemi simbolici e culturali necessari per vivere responsabilmente nella società; - interagire in modo consapevole con l’ambiente sociale e naturale che li circonda; - esprimere la propria personalità assumendo positivamente le diversità di genere e di cultura; - riflettere su se stessi e gestire il proprio processo di crescita secondo i propri talenti, con l’aiuto degli adulti; - affrontare i problemi della vita quotidiana, con l’autonomia possibile in relazione all’età
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LE COMPETENZE IN CONTESTI REALI E IN CONTESTI SCOLASTICI
La definizione di competenza (Da linee guida dei PSP) “La comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia”
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Spunti da Daniela Maccario: “A scuola di competenze
Spunti da Daniela Maccario: “A scuola di competenze. Verso un nuovo modello didattico” SEI Torino 2012 “Una prima dimensione costitutiva della competenza è la capacità di attivare per scelta autonoma quanto si è acquisito per affrontare problemi complessi.” M. Crahay: pur ritenendo debole/incerto lo statuto scientifico della nozione di competenza, in quanto mancano accreditate teorie dell'apprendimento, tuttavia riconosce alla C un potere seduttivo se si pensa che la scuola continua a confrontarsi con i cd saperi inerti.
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“Molti allievi padroneggiano nozioni di matematica e scienze nel momento in cui affrontano compiti scolastici tradizionali, nei quali viene richiesto direttamente l'impiego di nozioni e procedure specifiche” “Ma si trovano spesso in difficoltà di fronte a problemi di vita quotidiana o in attività di tipo scolastico nelle quali debbano attingere in forma autonoma a quanto hanno appreso per impieghi diversificati e nuovi.” D. Maccario
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“Il problema che la ricerca in campo educativo deve affrontare sembra essere il progressivo allontanamento tra la scuola, con i saperi puntuali e distinti che propone, e la vita e le esperienze, anche scolastiche, nelle quali tali saperi vengono impiegati in maniera consapevole e finalizzata attribuendo loro un significato.” “Promuovere l'acquisizione di competenze a scuola significa offrire agli alunni la possibilità di riconoscere il senso di quanto imparano, di contestualizzare gli apprendimenti in relazione all'esperienza.” D.Maccario
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Spunti da “Principi di progettazione didattica e di valutazione della competenza” di Mario Comoglio Rivista dell'istituzione n. 6 /2013 “ In un processo di apprendimento non si possono trascurare le conoscenze. Non c'è competenza (expertise) senza conoscenze. Tuttavia , il possesso di una conoscenza, per quanto ampia e precisa, non produce di per sé competenza. Può essere e rimanere conoscenza inerte.” Glaser: “Sembra evidente che una capacità specifica (expertise) venga acqusita quando le persone cercano di affrontare di continuo nuove situazioni basandosi su ciò che sanno. ...” Comoglio: “... la competenza è una combinazione, cioè una fusione di conoscenze, di abilità, e di atteggiamenti operanti nel contesto reale.
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Facciamo il punto! Le discipline sono strumenti per conoscere, riconoscere e descrivere fatti e fenomeni e costituiscono la struttura ordinata dei saperi di un determinato settore. Ogni disciplina ha i suoi fondamenti epistemologici, il suo linguaggio e il suo metodo di approccio ai problemi. La competenza è la capacità di comprendere e risolvere le situazioni che la vita reale propone attraverso l'utilizzo di saperi delle diverse discipline, con le metodologie adatte e con gli atteggiamenti appropriati. Occorre tener presente che un approccio corretto della realtà prevede una visione multidisciplinare e una impostazione per la soluzione dei problemi in una prospettiva di efficacia ed efficienza.
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Il modello Piano di Studio del Trentino è materia/disciplina – centrico per cui la viene rappresentata come una derivazione diretta della materia/disciplina nelle sue varie applicazioni. Ogni problema quindi viene tendenzialmente affrontato in una prospettiva monodisciplinare con un approccio di tipo scolastico.
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Il modello che, secondo le indicazioni europee andrebbe sviluppato per il cittadino del futuro, prevede che sia l'esercizio della Competenza a generare la necessità acquisizione e/o l'utilizzo dei saperi. Questo determina la motivazione all'apprendimento e acquista significato la ricerca e lo studio continui finalizzati alla soluzione dei problemi che vengono posti. Di conseguenza ogni studente deve sviluppare una metodologia o strategia personale per affrontare la complessità della vita reale. Un modello competenze-centrico permetterebbe di rendere autonomi e responsabili del loro apprendimento gli studenti futuri cittadini di questo mondo estremamente complesso.
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Diversamente, riproporre anche con parole nuove e vestiti ricuciti, il modello delle materie al centro del curricolo formativo, significa di fatto impostare metodologicamente percorsi formativi che sono adatti a chi ha delle caratteristiche particolari già in ingresso nella scuola. Tuttavia una grande percentuale di studenti non riesce ad acquisire livelli di competenza tali da avere una sufficiente interazione con la realtà. I saperi sono fondamentali ma il modello del processo I/A deve mettere al centro la realtà che ci circonda e deve fornire gli studenti di strumenti di comprensione, interpretazione e interazione con la realtà stessa. Questo modo di procedere è generativo di responsabilità e quindi cittadinanza attiva.
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Cosa significa in contesti scolastici: affrontare problemi, comprenderli, cercare delle soluzioni, risolverli
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Cosa significa in contesti reali: affrontare problemi, comprenderli, cercare delle soluzioni, risolverli
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COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVERSALI
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente
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Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
comunicazione nella madrelingua; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale.
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I piani di studio provinciali:
le competenze, le conoscenze e le abilità
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Le competenze disciplinari e le competenze trasversali.
Cosa pensano gli insegnanti
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COSTRUZIONE DI UN CURRICLO INTEGRATO
Possiamo pensare ad un curricolo integrato che contenga i due tipi di competenza (curricolo sostenibile) Cosa pensano gli insegnanti
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Le prove Invalsi e le prove Ocse Pisa costituiscono un grande magazzino di esperienze didattiche da utilizzare per arricchire il curricolo scolastico
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Dal sapere, al saper fare, al saper essere;
dall'acquisire all'esercitare; dall'avere all'essere.
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Fine della prima parte
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