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PubblicatoGiancarlo Speranza Modificato 9 anni fa
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La sirena di Palermo Direzione Didattica Denaro Pandolfini Termini Imerese Classi IIA – B del plesso San Lorenzo Insegnanti: Bellavia Carmelina-Monteleone Nicasia Virginia – Bova Maria Grazia
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La sirena di Palermo PESCATORE: Che paura! Che cosa ho pescato? Una sirena! Che bella!
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SIRENA: ( piange ) PESCATORE : Perché piangi? SIRENA: Ho perduto la mamma! PESCATORE : E come è successo! SIRENA: Giocavamo a nasconderci tra gli scogli. Mi sono allontanata troppo dalle mie compagne e non le ho più ritrovate.
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Sono due giorni che nuoto in cerca di loro, in cerca di qualcuno, non conosco la strada per tornare a casa. PESCATORE: EH il mare è grande! SIRENA: Portami con te! Io non so dove andare. PESCATORE: Ti porterei, ma ho già cinque figli da mantenere. La casa è piccola e io guadagno poco. SIRENA: Portami con te! Io non occupo molto posto. Ti prometto che starò buona e non avrò quasi mai fame. PESCATORE: Sentiremo quando sarà mezzogiorno! SIRENA: Allora mi porti?
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PESCATORE: Nasconditi in quella cesta: non voglio che la gente ti veda.
SIRENA: Sono brutta? PESCATORE: Anzi sei tanto bellina, ma la gente trova sempre da ridire e da chiacchierare! (a casa)
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PESCATORE: Rosa ti ho fatto una sorpresa! Guarda, ho pescato una sirena!
ROSA: E dove la mettiamo? Abbiamo già cinque figli da sfamare. Perchè l’hai portata? Neppure mi può essere utile! FIGLIO1: Mamma per favore! FIGLIO 2: Finalmente ci hai portato una sorella. La teniamo con noi? FIGLIO 3: E’ tanto bella! FIGLIO 4: Baderemo noi a lei! FIGLIO 5: Mamma facci contenti! FIGLIO 1: Chiamiamola Marina! FIGLIO : Siiii! ROSA: E va bene. La teniamo! Ma c’è un problema. Cosa diremo alla gente? PESCATORE: Faremo così: le prenderemo una carrozzella, perché deve stare sempre seduta. Le metteremo davanti una coperta e diremo che ha le gambe malate. Diremo che è figlia di un parente di Messina e che è venuta a stare un po’ con noi. ROSA: Ottima idea! MARINA: Grazie, siete tanto buoni!
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(davanti casa) VENDITORE DI PESCE: Comprate questo pesce! E’ stato appena pescato! Pesce frescoooo! VENDITORE DI FORMAGGI: Avvicinatevi, assaggiate questo formaggio!
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E’ buonissimo SIRENA: Oh, che meraviglia queste luci! Quant’è bello questo mondo! DONNA 1: Mi dispiace che hai le gambe malate! DONNA 2 : Oh, che bella bambina! GIOVANOTTO1: Hai visto quanto è bella? Da grande me la sposo! GIOVANOTTO 2: No, me la sposerò io! FIGLIO 1: Finite di litigare! FIGLIO 2: Guarda cosa ti ho portato: un giocattolo di plastica FIGLIO 3: Era laggiù per terra FIGLIO 4: Invece io ti ho portato questa scatola di cartone PESCATORE: Rosa, Marina, bambini, venite qui! Ho da dirvi una cosa: oggi ho guadagnato tanto denaro, più delle altre volte e ho pensato di farvi una sorpresa. Ecco! Ho comprato questi biglietti per il teatro dei pupi. Andiamo! FIGLI 1- 5: Evviva! FIGLI 2-3-4: Grazie papà!
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( al ritorno) ROSA: Vi è piaciuto? FIGLI 1-3 : E’ stato stupendo FIGLIO 2: Meraviglioso! MARINA: Non avevo mai visto uno spettacolo dei pupi! E’ stato emozionante. PESCATORE: Speriamo che vi possa portare al teatro altre volte. MARINA: Ho pensato di raccontarvi una storia. La volete ascoltare? FIGLI: Siii!
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MARINA: Tanto, tanto tempo fa, c’era un marinaio di nome Ulisse che viaggiava tanto con la sua nave. Una volta arrivò vicino l’isola delle sirene. Voleva ascoltare il canto delle sirene ma sapeva che correva un grosso rischio: quello di buttarsi in mare per raggiungere le sirene. Allora pensò di tappare le orecchie a tutti i suoi uomini, però nelle sue orecchie non ha messo niente. Poi si fece attaccare all’albero maestro per non provare la tentazione di gettarsi in mare. FIGLI: OOOHHH!
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(nei giorni successivi passando dal vicolo)
MARINA: Quando cominciò a sentire il canto delle sirene, desiderava tanto buttarsi in mare e pregava i marinai di slegarlo ma, siccome aveva loro messo la cera nelle orecchie, non potevano sentirlo. FIGLIO3: Che bella storia! FIGLIO 2: Che storia meravigliosa! FIGLIO 4: Wow, che bella! FIGLIO 1: Sei brava a raccontare storie! FIGLIO 5: Ce ne racconti altre? MARINA: Si, certo, quando volete. ROSA: Adesso andiamo a dormire, è tardi. (nei giorni successivi passando dal vicolo) PESCATORE ANZIANO 1:Quella bambina è una sirena! PESCATORE ANZIANO 2:Guardate come ha incantato tutti….. PESCATORE ANZIANO 3: E’ proprio una sirena!
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( giorni dopo, all’uscita di scuola )
Driiin, Driin BAMBINO 1:La campanella, usciamo! BAMBINA 1: Che fai oggi pomeriggio? BAMBINO 2: Io oggi gioco con la play station BAMBINA 2: Nooo, venite con me. BAMBINI: Dove?? BAMBINA 2: Da Marina. BAMBINO 2: Chi è Marina? BAMBINA 2: E’ una bambina che racconta storie meravigliose. BAMBINO 1: A me nessuno racconta storie. Dove abita? BAMBINA 2: Venite con me. E’ lì…… TUTTI I BAMBINI: Mamma, papà, per favore stasera spegniamo la televisione e accendiamo una favola.
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Fasi per la realizzazione del libro
Step n1: La maestra ci ha messo in cerchio e ci ha raccontato la storia dal titolo “La sirena di Palermo”. Step n2: Abbiamo diviso in sequenze la storia e abbiamo preparato le vignette
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Step n3: Abbiamo trasformato il testo in dialoghi e abbiamo scritto le didascalie
Step n4: Ognuno di noi ha scritto al computer una didascalia e dopo con l’aiuto della maestre le abbiamo messe insieme.
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Step n5: Dopo aver scelto i disegni li abbiamo passati allo scanner e inseriti nel testo.
Step n6: Abbiamo stampato tutte le pagine ed infine abbiamo ricomposto il libro.
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Step n7:Il libro era pronto, mancava la copertina.
Step n8: Dopo aver tanto riflettuto, abbiamo pensato di realizzarla così.
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Si va in scena Gli alunni preparano le marionette per mettere in scena lo spettacolo.
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.... e per finire il libro pop up
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