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Finalità - obiettivi. Nel linguaggio di senso comune - La storia ha come finalità quella di ricostruire i fatti del passato - Il mio obiettivo è arrivare.

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Presentazione sul tema: "Finalità - obiettivi. Nel linguaggio di senso comune - La storia ha come finalità quella di ricostruire i fatti del passato - Il mio obiettivo è arrivare."— Transcript della presentazione:

1 Finalità - obiettivi

2 Nel linguaggio di senso comune - La storia ha come finalità quella di ricostruire i fatti del passato - Il mio obiettivo è arrivare alla meta - Il mio obiettivo è superare l’esame con buoni risultati - La finalità del corso di nuoto è imparare a nuotare - Sto lavorando ad un progetto che ha come obiettivo la sensibilizzazione… - Obiettivo è lo scopo dell’attività – la finalità è il fine per cui è stato costruito un oggetto - Il moi obiettivo nei prossimi anni è di laurearmi - La finalità di questo esperimento è dimostrare le dinamiche ….

3 Finalità Come orizzonte di senso Come traiettoria, direzione Scelta culturale, sociale. Risponde alla missione della scuola Ricadute sull’individuo in quanto connesse alla sua formazione

4 Tipologie Relativa allo studente e alla concezione sul senso dell’educazione (sviluppare la libertà, l’autonomia, la responsabilità, lo spirito critico….) Relativa alla classe come sistema (sviluppare competenze nella collaborazione) Relativa all’epistemologia disciplinare (es. sviluppare competenze metodologiche) Relativa al rapporto del docente con la propria professionalità (es. sviluppare competenze nella progettazione)

5 Obiettivi ( Mager, 1989 ) Visibili nei comportamenti Riguardano acquisizione di conosneze e procedure

6 Obiettivi Obiettivi Gli obiettivi didattici sono traguardi da raggiungere nel contesto di specifiche discipline o di precise aree disciplinari. Gli obiettivi educativi si riferiscono alla crescita della persona umana considerata nella sua totalità.

7 Obiettivo Descrizione di una performance che gli studenti devono dimostrare Si esprime attraverso parole che non permettono molte interpretazioni: scrivere, selezionare, risolvere, costruire, riconoscere... Per valutare il conseguimento di un obiettivo bisogna chiarire la ◦ Performance ◦ Condizioni in cui si deve realizzare (es. il tempo, la precisione) ◦ Criterio (lo standard accettabile)

8 Esercitiamoci…quali sono obiettivi? Essere in grado di capire la matematica Essere in grado di cucire un orlo Scrivere un articolo di giornale Sviluppare il gusto musicale Affrontare un problema Ricordare i primi 5 numeri primi.

9 Esercitazioni: la performance chiaramente definita Capire i principi della compravendita Essere in grado di elencare le ossa del corpo. Apprezzare l’abilità degli altri e comportarsi da spettatore intelligente. Essere in grado di interiorizzare le tragedie di Shakespeare. Essere in grado di descrivere le indicazioni per l’uso di un pacemaker.

10 Caratteristiche di un obiettivo Dato l’elenco delle province italiane… Performance - selezionare le province del Friuli Venezia Giulia Condizioni - in 5 minuti Criterio - la prova è considerata positiva solo se verranno individuate tutte le province.

11 Individuare gli obiettivi Partire da una attività, un argomento che si considera utile per quella classe. Analisi dei contenuti. Scelta degli obiettivi. Individuazione del metodo. Analisi di fattibilità e di coerenza con gli obiettivi determinati nei programmi ministeriali. Definizione degli obiettivi.

12 Come pensare agli obiettivi? Metodo ascendente (dall’osservazione del reale) Metodo discendente (dalle discipline e programmi) – (dai processi cognitivi es. classificare, sintetizzare, analizzare Metodo integrato (mediazione fra bisogni e programmi, tra progetto educativo e contestualizzazione nella classe

13 Definire l’obiettivo B Bisogni degli alunni P Programmi e discipline A Processi di apprendimento Patrizia Magnoler

14 Competenze Tra un avere una serie di risorse (conoscenze, abilità, modelli d’azione…) e saperli mobilitare in situazioni nuove e complesse.

15 Competenza e definizioni Reboul O.  La competenza scaturisce da tre modalità di apprendimento  Sapere che (livello dell’informazione)  Sapere come o saper fare (padroneggiare una condotta adeguata al problema)  Sapere perché (riguarda la rappresentazione della situazione, una astrazione che permette di individuare principi, cause)  Saper essere (dimensione pedagogica)

16 Competenza e definizioni Fabre M.  La competenza sta nel saper problematizzare ossia nel saper riconoscere, porre e risolvere un insieme di problemi simili, appartenenti alla stessa “famiglia” o a un ambito problematico.  Problematizzare significa saper sospendere il giudizio, né affermare né negare, ma esaminare, decostruire le dimensioni di una proposizione logica per ricostruirla cercandone il senso.

17 Competenza e definizioni Gillet  La competenza è costituita da un “sistema di conoscenze, concettuali e procedurali, organizzate in schemi operatori che permettono, in una famiglia di situazioni, di identificare un problema-compito e di risolverlo attraverso un’azione efficace (1991)

18 Rychen, Salganik, 2003 Le competenze permettono di “rispondere con successo e di adempiere a richieste complesse, in un particolare contesto, attivando prerequisiti psicosociali (incluse le facoltà cognitive, quanto quelle non cognitive).

19 La posizione di Rey  La competenza si manifesta in tre diverse azioni:  la definizione del problema,  la definizione dello scopo,  la scelta delle strategie.  La trasversalità è relativa alle strategie, le competenze sono in situazione.

20 Il transfert Secondo Perrenoud, il transfert mette l’accento sulla capacità del soggetto di riconoscere tra le situazioni, analogie che permettano di far ricorso a conoscenze disponibili che, dunque, possano essere decontestualizzate e ricontestualizzate.

21 Perrenoud e la mobilitazione  Il soggetto è capace di elaborazione personale di quanto appreso in relazione a caratteristiche dei contesti. “Mobilizzare non è soltanto ‘utilizzare’ o ‘applicare’, ma anche adattare, differenziare, integrare, generalizzare o specificare, combinare, orchestrare, coordinare, in breve, condurre un insieme di operazioni mentali complesse che, connettendole alle situazioni, trasformano le conoscenze piuttosto che limitarsi a spostarle e trasferirle.  La metafora della mobilitazione esprime il fatto che le operazioni mentali sono sempre il prodotto di un incontro, di un’interazione, spesso complessa, tra la situazione e le strutture anteriori del soggetto.


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