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Dott.ssa M. Letizia Capparucci - Pedagogista F.I.PED. a.a. 2009/2010

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Presentazione sul tema: "Dott.ssa M. Letizia Capparucci - Pedagogista F.I.PED. a.a. 2009/2010"— Transcript della presentazione:

1 Dott.ssa M. Letizia Capparucci - Pedagogista F.I.PED. a.a. 2009/2010
Disturbi specifici di apprendimento corso di laurea magistrale in Pedagogista della disabilità e della marginalità Dott.ssa M. Letizia Capparucci - Pedagogista F.I.PED. a.a. 2009/2010 Centro Studi ITARD

2 APPRENDIMENTO REGISTRAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Centro Studi ITARD PROCESSI COGNITIVI………. APPRENDIMENTO REGISTRAZIONE DELLE INFORMAZIONI Individuale, personale, originario CONOSCENZA ELABORAZIONE - PROCESSAZIONE DELLE INFORMAZIONI

3 REGOLA L’INTELLIGENZA
Centro Studi ITARD FUNZIONI……. INTELLETTIVA REGOLA L’INTELLIGENZA INDICATORE GENERALE E’ LA LOGICA INERISCE L’ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI EFFETTI SULL’EFFICACIA DEL COMPORTAMENTO E’ PARZIALMENTE MISURABILE

4 REGOLA I PROCESSI COGNITIVI
Centro Studi ITARD FUNZIONI……. COGNITIVA REGOLA I PROCESSI COGNITIVI INDICATORE GENERALE E’ L’ORGANIZZAZIONE DEL PENSIERO INERISCE L’APPRENDIMENTO E LA CONOSCENZA EFFETTI PERVASIVI SUI PRINCIPALI COORDINAMENTI (DSA, autismo, disprassie, disordini, disorganizzazioni) NON E’ MISURABILE

5 DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO IN ASSENZA DI
Centro Studi ITARD PERCHE’ NON APPRENDE ? DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO IN ASSENZA DI DISTURBI SENSORIALI [1] RITARDO MENTALE DISTURBO DELLA SIMBOLIZZAZIONE DISTURBI DEL LINGUAGGIO [2] PATOLOGIE PSICOLOGICHE PRIMARIE PATOLOGIE NEUROLOGICHE GRAVI FORTE DIVERSITA’ CULTURALE SCARSA SCOLARIZZAZIONE [1] Possono essere compresenti come disprassie sequenziali. [2] Possono essere compresenti.

6 PARADIGMI PROPEDEUTICI
Centro Studi ITARD PARADIGMI PROPEDEUTICI CONCETTI DI I DIAGRAMMI DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DEFINIZIONE DSA - DSM IV-TR CATENA CAUSALE SEGNALI PRECOCI DISTURBO E FISIOLOGIA TRATTAMENTO EDUCATIVO

7 I° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE
Centro Studi ITARD I° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE INSERIMENTO INTEGRAZIONE/EDUCAZIONE NORMALIZZAZIONE

8 II° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE PATOLOGIE – MENOMAZIONI
Centro Studi ITARD II° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE PATOLOGIE – MENOMAZIONI DISFUNZIONI (DISABILITA’/DISTURBI) HANDICAP - SVANTAGGIO

9 III° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DISFUNZIONI/DISTURBI
Centro Studi ITARD III° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DISFUNZIONI/DISTURBI ORGANICO FUNZIONALE ORGANICO-FUNZIONALE

10 IV° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DISTURBO/DISABILITA’
Centro Studi ITARD IV° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DISTURBO/DISABILITA’ PRIMARIO – SPECIFICO SECONDARIO – DERIVATO NON SPECIFICATO

11 V° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DISTURBO
Centro Studi ITARD V° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DISTURBO A - QUANTITATIVO = DEFICIT B - QUALITATIVO = DISORDINE I DISTURBI QUALITATIVI ·        NON SONO MISURABILI ·        SONO APPREZZABILI  ·        SONO DESCRIVIBILI ·        SONO NARRABILI

12 DISTURBI DI APPRENDIMENTO
DEFINIZIONE DSA - DSM IV-TR Centro Studi ITARD DISTURBI DI APPRENDIMENTO da DSM-IV DISTURBO DELLA LETTURA DISTURBO DELL’ESPRESSIONE SCRITTA DISTURBO DEL CALCOLO DISTURBO NON ALTRIMENTI SPECIFICATO

13 DISTURBI DELLA LETTURA DISTURBI DI COMPRENSIONE
DEFINIZIONE DSA - DSM IV-TR Centro Studi ITARD DISTURBI DELLA LETTURA DISTURBI DI COMPRENSIONE §        DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL LESSICO §        DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO DISTURBI STRUMENTALI §        DISTURBI PERCETTIVI §        DISTURBI DELLA SIMBOLIZZAZIONE §        DISLESSIA

14 DISTURBI DELL’ESPRESSIONE SCRITTA
DEFINIZIONE DSA - DSM IV-TR Centro Studi ITARD DISTURBI DELL’ESPRESSIONE SCRITTA §       DISGRAFIA §       DISORTOGRAFIA §       DISORDINE SINTATTICO

15 DISLESSIA COME DISTURBO SPECIFICO
Centro Studi ITARD DISLESSIA COME DISTURBO SPECIFICO NON SECONDARIO A DISTURBI SENSORIALI [1] RITARDO MENTALE DISTURBO DELLA SIMBOLIZZAZIONE DISTURBI DEL LINGUAGGIO [2] PATOLOGIE PSICOLOGICHE PRIMARIE PATOLOGIE NEUROLOGICHE GRAVI FORTE DIVERSITA’ CULTURALE SCARSA SCOLARIZZAZIONE [1] Possono essere compresenti come disprassie sequenziali. [2] Possono essere compresenti.

16 CONCETTO DI CATENA CAUSALE
Centro Studi ITARD Con eccezione dei deficit a base organica conclamata, di una quantità di disturbi occorre cercare non la causa prima, ma il livello più pregresso del danno o della disfunzione, da cui il resto discende, il sintomo più inclusivo, o più comprensivo, sul quale è utile attivare il trattamento. Esempio: il mal di gola…

17 organizzazione spazio-temporale, funzione ipotetica,
SEGNALI PRECOCI Centro Studi ITARD I DSA specifici si connettono ai processi cognitivi che regolano la lettura i quali riguardano una serie di funzioni costitutive dell'agire della mente umana: percezione, cognizione, organizzazione spazio-temporale, funzione ipotetica, che compiono un percorso evolutivo fin dalla nascita, quindi sono osservabili verticalmente, nel tempo, e consentono di cogliere eventuali stati di diversità o ritardo (segnali deboli).

18 …segnali deboli a carico di: schemi motori rapidi e crociati,
SEGNALI PRECOCI Centro Studi ITARD …segnali deboli a carico di: schemi motori rapidi e crociati, equilibrio e controllo dello spazio, sintesi percettive, percezione di figure in movimento, coordinamenti sequenziali, pronuncia di parole trisillabe, ricezione di enunciati verbali, percezione di consegne verbali, esecuzione di prassie in sequenza, ecc.

19 Sapendo come si legge è possibile venire a capo di come si legge male.
DISTURBO E FISIOLOGIA Centro Studi ITARD Dal punto di vista del metodo, l'ipotesi interpretativa di una patologia (cosa si ritiene sia) va rapportata alla normale fisiologia della .funzione medesima. Sapendo come si legge è possibile venire a capo di come si legge male.

20 TRATTAMENTO EDUCATIVO
Centro Studi ITARD Intervento di natura educativa, connotato da una pluralità di prospettive, modalità e forme di aiuto allo sviluppo e orientato alla pratica delle relazione di aiuto allo sviluppo delle funzioni umane,in ragione delle diverse strategie di insegnamento/apprendimento. APPROCCIO STRATEGIA

21 Cos’è la dislessia difficoltà di controllo del codice scritto
Centro Studi ITARD Cos’è la dislessia difficoltà di controllo del codice scritto capacità di leggere in modo corretto e fluente. capacità di scrivere in modo corretto e fluente.

22 · SINTOMI PRIMARI DISLESSIA · SINTOMI PRIMARI DISGRAFIA
Centro Studi ITARD DISLESSIA-DISGRAFIA QUADRO SINDROMICO ·        SINTOMI PRIMARI DISLESSIA ·        SINTOMI PRIMARI DISGRAFIA ·        SINTOMI PRIMARI DISORTOGRAFIA ·        SINTOMI SECONDARI DEI DSA ·        SINTOMI DERIVATI ·        ERRORI NON DISLESSICI ·        SITUAZIONI CRITICHE ·        TRATTI TENDENZIALI DI PERSONALITA’

23 SINTOMI PRIMARI DELLA DISLESSIA
Centro Studi ITARD SINTOMI PRIMARI DELLA DISLESSIA SOSTITUZIONE GRAFEMI SIMMETRICI p-b, d-b, p-q. u-n SOSTITUZIONE FONEMI SIMILI P-B. T-D F-V M-N. S-Z. L-R SOSTITUZIONE GRAFEMI POCO DISSIMILI m-n,a-o,e-c,r-z,t-d,u-v SOSTITUZIONE FONEMI colpo-corpo, panca-panda INVERSIONE FONEMI il-li.aI-la,un-nu,garbo-grabo, tar-tra, las-sal INVERSIONE SILLABE PALA- LAPA SOPPRESSIONE LETTERE/FONEMI porta-pota, cielo-cilo, tavolo-tavlo SOPPRESSIONE PAROLE REITERAZIONE SILLABE paninino, Giuseppinana AGGIUNTA FONEMI/LETTERE rondinle, manchina

24 SINTOMI PRIMARI DELLA DISLESSIA
Centro Studi ITARD SINTOMI PRIMARI DELLA DISLESSIA AGGIUNTA SILLABE stufa-stufato ASSOCIAZIONE PAROLE lamela, versocasa ASSOCIAZIONE SILLABE correvave- loce DISPERCEZIONE DI/TRIGRAMMI psi-pis, impr FRAMMENTAZIONE SILLABICA an-diamo, co-struire PERDURANTE SILLABAZIONE SOSTITUZIONE PAROLE susseguire -suggerire PERDITA DI SENSO NEL CAMBIO RIGA LETTURA ESITANTE, DISCONTINUA,ARITMICA ERRORI PLURIMI.

25 SINTOMI PRIMARI DELLA DISGRAFIA
Centro Studi ITARD SINTOMI PRIMARI DELLA DISGRAFIA TRATTO GRAFICO IRREGOLARE dimensione. spessore. ritmo. chiusura ELISIONE SILLABE FINALI LETTERE SLEGATE ca valI o SPECULARITÀ GRAFEMI GRAFIA DISCONTINUA riprese grafiche. ritocchi MANCATA CHIUSURA FORME TREMOLIO/RIGIDEZZA UNIONE DI PAROLE setivedo ERRORI ORTOGRAFICI SUDORAZIONE MANO SPASMI MUSCOLARI SINTOMI PLURIMl

26 SINTOMI PRIMARI DELLA DISORTOGRAFIA
Centro Studi ITARD SINTOMI PRIMARI DELLA DISORTOGRAFIA SOSTITUZIONE DI GRAFEMI -insonorizzazione consonanti sonore: b/p, d/t. g/c. v/f. s sonora/ sorda -sostituzione di grafemi simili: m/n, u/n, a/o, e/c -inversione coppie fonemi opposti: p/b, t/d. f/v, m/n. slz, I/r, c/k SEMPLIFICAZIONE DI GRAFIE star/sa. sta. ta CADUTA DI CONSONANTE Robeno/Robeto, volpe/vope OMISSIONE DI LETTERE INVERSIONE ORDINE GRAFEMI par/pra, con/nco, psi/pis MANCATO RADDOPPIO CONSONANTI MANCATA ACCENTAZIONE MANCATO APOSTROFO MANCATA ACCA ALTRI ERRORI cia/ca, ci/chi, sci/ci, clq

27 IL MIO MANDO MASCUSSO (Il mio mondo nascosto) IN AMMAM DAI UNA MANO (Mamma mi dai una mano). ASPETTA UN NINOTO (minuto) CHE NOTO (metto) LA CROSTATA IN FORNO. CHE IO SO CON FARE DELL COSSECHE MESSONO SA FARE . SOLTANDO IO SO FARE COSE PELLISSINE ME IO SONO UN GEMIO DELLA LEGO EVO ANCHE LE PISTE CON LA LEGO.  MATTEO A PAURA TEL BUGLIO E A LORA A PAURA ANCHE TELL UONO MERO

28 SINTOMI SECONDARI DEI DSA
Centro Studi ITARD SINTOMI SECONDARI DEI DSA DISTURBI A CARICO DI ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE ORIENTAMENTO SPAZIALE COORDINAZIONE MOTORIA E PSICOMOTORIA     SINTESI PERCETTIVE MEMORIA DI SEQUENZA LAVORO SINISTRA-DESTRA FONOLOGIA FLUIDITA’ VERBALE CALCOLO ORALE DISLATERALITA’ PRESENTE O PREGRESSA GRAFO-MOTRICITA’

29 SINTOMI DERIVATI DALLA DISLESSIA-DISGRAFIA
STANCABILITA’ - INSOFFERENZA LABILITA’ ATTENTIVA DISCOMPRENSIONE DEL TESTO TENDENZA ALLA PREDIZIONE/INVENZIONE FUGA DAL COMPITO RABBIA, IRRITABILITA’, DEPRESSIONE DISISTIMA SENSIBILITA’ EMOZIONALE TACITO LOCUS OF CONTROL Centro Studi ITARD

30 non riescono a velocizzare la scrittura
Centro Studi ITARD I bambini/ragazzi dislessici mostrano un’automatizzazione inefficace del processo di lettura: non riescono a velocizzare la scrittura non riescono ad accedere direttamente al significato nella lettura.

31 Centro Studi ITARD L’attenzione viene condotta dal bambino/ragazzo specificatamente sulla decodifica del testo: si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara.

32 Centro Studi ITARD Durante la lettura scarsa attivazione dei meccanismi cerebrali deputati alla lettura, una eccessiva attivazione di aree cerebrali deputate ad altre attività. alcune competenze sono compromesse solo nella loro funzionalità reciproca e non distintamente. ciò che è distolto è la correttezza e la rapidità con cui si legge, la comprensione del testo è variabile, generalmente buona o sufficiente.

33 Comportamenti nell’apprendimento
Centro Studi ITARD Comportamenti nell’apprendimento Spesso il bambino con dislessia non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza . Può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali. Può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa. In alcuni casi sono presenti difficoltà: in alcune abilità motorie, nel calcolo, nella capacità di attenzione e di concentrazione.

34 Comportamenti nell’apprendimento
Centro Studi ITARD Comportamenti nell’apprendimento Il bambino ha difficoltà: a copiare dalla lavagna a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente Talvolta perde la fiducia in se stesso e può presentare: alterazioni del comportamento, ansia da prestazione, depressione, scarsa autostima.

35 Comportamenti nell’apprendimento
Centro Studi ITARD Comportamenti nell’apprendimento Il bambino dislessico apprende rapidamente attraverso l’osservazione e soprattutto attraversi gli aiuti visuali. Riguardo la lateralizzazione, può avere difficoltà con i compiti che implicano abilità motorie. Ha difficoltà nella sintesi e nella copiatura e a riconoscere la destra dalla sinistra. In matematica riesce a contare solo sulle dita e gli risulta veramente difficile apprendere concetti di algebra o di calcolo.

36 SITUAZIONI CRITICHE LETTURA AD ALTA VOCE COPIATURA ALLA LAVAGNA
Centro Studi ITARD SITUAZIONI CRITICHE LETTURA AD ALTA VOCE COPIATURA ALLA LAVAGNA SCRITTURA DA DETTATURA RICHIESTA DI ESATTEZZA FORMALE TRADUZIONI CALCOLO ORALE TABELLINE

37 LA STRUTTURA DELLA PERSONALITA’
Centro Studi ITARD LA STRUTTURA DELLA PERSONALITA’ BIO-PSICO-OPERANTE DIMENSIONE BIOLOGICO-CORPOREA DIMENSIONE PSICOLOGICA DIMENSIONE OPERATIVA

38 LA DIAGNOSI FUNZIONALE
Centro Studi ITARD DIAGNOSI ……………………………………… DIAGNOSI FUNZIONALE AREA MOTORIA AREA PERCETTIVA AREA EMOTIVA AREA AFFETTIVA AREA INTELLETTIVA AREA LINGUISTICA AREA SOCIALE LETTURA SCRITTURA CALCOLO ADATTAMENTO SCOLASTICO PROGETTO EDUCATIVO……………………………………… CONSIDERAZIONI CLINICHE………………………………………

39 Quale fisiologia? Come si legge? DISTURBO E FISIOLOGIA
Centro Studi ITARD Centro Studi ITARD Quale fisiologia? Come si legge?

40 La letto-scrittura richiede
Centro Studi ITARD La letto-scrittura richiede orientamento visuo-motorio fisso, da sinistra a destra e dall'alto in basso percezione orientata delle lettere, nella giusta direzione, es.d-b, p-b comprensione del significato di parole e strutture più ampie corrispondenza suono-significato interdipendenza tra analisi e sintesi.

41 Requisiti organici e psichici
F U N Z I O E C G T V A Requisiti organici e psichici Centro Studi ITARD AMBITI DI REQUISITI Funzione neurologica Funzione sensoriale Funzione psicomotoria Funzione intellettiva Funzione emotivo - affettiva Funzione linguistica

42 vista, discriminazione visiva, sintesi visiva
Centro Studi ITARD Funzione neurologica Minimali neurologici vista, discriminazione visiva, sintesi visiva udito, discriminazione uditiva, sintesi udtiva integrazione sensoriale sufficiente span visivo percezione sinistra-destra percezione analitica percezione di successioni nello spazio Funzione sensoriale

43 Funzione intellettiva
Funzione psicomotoria Centro Studi ITARD stabilizzazione lateralità organizzazione spazio-temporale simbolizzazione logica comprensione successioni temporali, ritmi memoria memoria d'ordine memoria di ritmi tenuta attentiva Funzione intellettiva

44 Funzione emotivo - affettiva
Centro Studi ITARD motivazione interesse Funzione emotivo - affettiva controllo fonologico sufficiente sviluppo linguistico associazione grafema - fonema Funzione linguistica

45 Funzione cognitiva – funzione regolatrice
regola i processi cognitivi attraverso il… …POLO S.A.F. SUCCESSIONE AUTOMATISMI FLUIDITA’

46 SUCCESSIONE Funzione cognitiva originaria, di natura neuro-fisiologica, consistente nella capacità di ordinare in sequenza temporale e spaziale azioni, elementi, comunicazioni, pensiero, ecc. La successione costituisce la funzione regolatrice fondamentale del comportamento umano. In caso di disturbo può determinare disabilità di vario genere.

47 AUTOMATISMI Nella biologia del cervello e della mente sono schemi d’azione che si attivano come sequenze, o intrecci, successioni di atti, organizzati e coordinati dal cervello, attraverso la sua funzione psichica generale, qual è la mente.

48 FLUIDITA’ Nel comportamento umano è il garante della qualità esecutiva (efficacia ed efficienza) e degli automatismi. Si esprime nell’andamento costante, nella giusta velocità, nell’assenza di interruzioni, inciampi o regressioni, nella scarsità degli errori, nell’agevole autocorrezione, nel sufficiente autocontrollo, nella costanza dell’attenzione, ecc

49 la lettura è predittiva
DISTURBO E FISIOLOGIA Centro Studi ITARD Centro Studi ITARD Il processo di acquisizione della lettura non esiste un doppio canale tra lettura fonologica e lessicale la lettura è predittiva

50 Una fondamentale distinzione…
Centro Studi ITARD Una fondamentale distinzione… …..tra lettura come decifrazione e lettura come comprensione. A – La decifrazione dei segni (decifrazione segnica) è la percezione ed il riconoscimento dei grafemi e la loro associazione ai suoni corrispondenti. B – La comprensione è l’elaborazione cognitiva degli indizi percettivi in una realizzazione significativa del testo, sulla base di processi di anticipazione o di predizione.

51 LE AZIONI COGNITIVO-LETTORIE
L’azione del leggere consiste in un alternarsi di fissazioni e di salti in avanti e, talvolta, di regressioni.

52 Lettore abile o non abile?
Centro Studi ITARD Lettore abile o non abile? CAMPO DI FISSAZIONE ampiezza, tempo e linearità da sinistra a destra

53 processi anticipatori o predittivi
Lettore abile ricezione visiva non sull’intero campo sezione di 2 o 3 grafemi tratti pilota processi anticipatori o predittivi sul senso delle parole.

54 Sequenza delle fissazioni oculari
Centro Studi ITARD Un lettore abile: procede ordinatamente da sinistra a destra e con tempi omogenei di fissazione. Un lettore non abile: procede disordinatamente da una fissazione all’altra e con tempi più lunghi, ritorna spesso indietro,senza riuscire a decifrare adeguatamente il testo. La fissazione determina la qualità del processo percettivo e cognitivo essenziale per la lettura.

55 momento visivo momento cognitivo salto in avanti tra due fissazioni
Salti in avanti o saccades o salti saccadici …..sono gli spostamenti verso destra che l’occhio e la mente compiono tra due fissazioni (campo saccadico) e sono regolati da diversi fattori di natura visiva e cognitiva. momento visivo momento cognitivo salto in avanti tra due fissazioni abilità predittiva Centro Studi ITARD

56 Le regressioni Centro Studi ITARD …. si determinano all’interno della stessa riga o verso la riga precedente: regressioni intenzionali: il lettore si vuole sincerare di quanto percepito o letto; regressioni inintenzionali: abitudini o automatismi che contrastano il procedere in avanti e che inducono a ripetere parti di parole o parole, ovvero ad inciampi o interruzioni.

57 Passaggi della strategia lettoria…
Centro Studi ITARD Passaggi della strategia lettoria… A – L’occhio getta uno sguardo, più o meno rapido, sulla linea della scrittura, durante il quale isola percettivamente non tutti i segni, per poi associarli sommativamente, bensì solo alcuni. B - Sulla scorta dei segni così percepiti, il lettore lancia ipotesi, formula congetture, su ciò che ritiene ci sia scritto, pertanto procede per via deduttiva, a salti ipotetici, lungo il testo. C – Proseguendo nella linea della scrittura verso destra, il lettore raccoglie visivamente altri grafemi o indizi di significato, i quali gli consentono di confermare o meno la giustezza di ciò che ha appena letto/ipotizzato, e quindi di lanciare altre predizioni sul testo che segue, e così legge.

58 IPOTESI SUL SIGNIFICATO LETTURA DI COMPRENSIONE
successione LETTURA DECIFRATIVA La funzionalità del POLO SAF nel lettore abile mira, nel contesto della specificità della lettura strumentale, ad attivare schemi in sequenza ed in regime di automatismi e di fluidità. PERCEZIONE IPOTESI SUL SIGNIFICATO VERIFICA SUL TESTO LETTURA DI COMPRENSIONE fluidità automatismi

59 PROVE DELLA LETTURA PREDITTIVA
La letto-scrittura è un’azione globale-predittiva dell’intera parola, o dell’enunciato che, nel lettore più abile, congiunge dinamicamente l’azione di decodifica (lettura) o di codifica (scrittura), espressione del pensiero e simultaneamente il movimento da sinistra a destra. PROVE DELLA LETTURA PREDITTIVA  ·   VELOCITA’ ·   LAPSUS ·   ERRORI MORFOLOGICI ·   INVENZIONI ·   CECITA’ AI REFUSI ·  PERDITA DELLA COMPRENSIONE IN LETTURA ANALITICA O LENTA

60 La funzionalità del POLO SAF nel lettore abile
Il POLO SAF interviene in maniera simultanea e interattiva con: -  la successione: sequenza pertinente nelle diverse aree funzionali; -  gli automatismi: schemi d’azione della lettura e della scrittura; -  la fluidità: garante della qualità esecutiva (efficacia ed efficienza) e degli automatismi.

61 Disfunzionalità della successione
La disfunzionalità del POLO SAF nei DSA Disfunzionalità della successione In tutti i casi di DSA, in osservanza della specificità della sindrome, si rileva il disturbo della funzione della successione espresso in gran parte delle prestazioni che la coinvolgono.

62 Disfunzionalità degli automatismi
La disfunzionalità del POLO SAF nei DSA Disfunzionalità degli automatismi La lettura, riconosciuta come processo automatico di identificazione di parole (idem la scrittura), è un processo che nel dislessico si determina in modo incompleto o con difficoltà.

63 Disfunzionalità della fluidità IL CIRCUITO DISLESSICO
La disfunzionalità del POLO SAF nei DSA Disfunzionalità della fluidità Le disfunzioni dell’automatizzazione della lettura e scrittura coinvolgono anche il loro regime di giusta velocità, cioè di fluidità. La mancata fluidità d’azione non permette ai comportamenti sottesi alla letto-scrittura di iscriversi nelle sedi neuro-biologiche come patterns o schemi d’azione. IL CIRCUITO DISLESSICO

64 Leggere prima di leggere COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA
Centro Studi ITARD Leggere prima di leggere il campo cognitivo COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA DAI TRE AI CINQUE ANNI “I bambini hanno la cattiva abitudine di non chiedere il permesso per imparare” (Emilia Ferreiro)

65 COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA DAI TRE AI CINQUE ANNI
Centro Studi ITARD COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA DAI TRE AI CINQUE ANNI Differenziazione tra disegno e scrittura Quattro livelli 1. LIVELLO PRESILLABICO 2. LIVELLO SILLABICO 3. LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO 4. LIVELLO ALFABETICO

66 primo stadio del cammino cognitivo
Centro Studi ITARD 1. LIVELLO PRESILLABICO primo stadio del cammino cognitivo FATA... TELEVISORE.....SERENA RE…… ... TAVOLO…… ....RE…… ... ACCA…ESSE….A… .……..RE………qui c’è scritto fata.....te…levisione

67 Scrittura presillabica (preconvenzionale)
Centro Studi ITARD Scrittura presillabica (preconvenzionale) Non c’è corrispondenza fra segni tracciati e i suoni delle parole da scrivere, mentre è presente una relazione tra la parola scritta e le caratteristiche del referente.

68 secondo stadio del cammino cognitivo
Centro Studi ITARD 2. LIVELLO SILLABICO secondo stadio del cammino cognitivo CA ..SA ……….TE LEVISIONE FA TI NA FA TI NA FATAA ..SA ……….LEFA.N….TE ……….LA.CA.SA

69 Scrittura sillabica Centro Studi ITARD C’è corrispondenza fra quantità delle sillabe della parola detta e quantità di segni che bisogna scrivere .

70 3. LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO terzo stadio del cammino cognitivo
Centro Studi ITARD 3. LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO terzo stadio del cammino cognitivo ..TA V .O .L.O ..…….MA E STRE .A E ..LE FA... T. E.. E ..C A ..S TA... V O O …….RE……………….C..A..S..A

71 Scrittura sillabico-alfabetica
Centro Studi ITARD E’ rappresentato un numero di suoni superiore a quello delle sillabe,ma non ancora tutti i suoni che compongono le parole

72 quarto stadio del cammino cognitivo
Centro Studi ITARD 4. LIVELLO ALFABETICO quarto stadio del cammino cognitivo ……………F..A.T..I.N.A…. ……F..A..T.A…..

73 Scrittura alfabetica Centro Studi ITARD In questa fase i bambini capiscono che la quantità di lettere della parola scritta deve corrispondere alla quantità di suoni della parola detta

74 Grafema:la più piccola unità di scrittura (la lettera)
Centro Studi ITARD La segmentazione capacità umana di percepire visivamente, e ad un tempo di decodificare, l’insieme e la sua componente elementare, ad esempio la parola e qualche grafema. Grafema:la più piccola unità di scrittura (la lettera)

75 SCRITTURA SILLABICA-ALFABETICA SCRITTURA PRESILLABICA
successione La funzionalità del POLO SAF mira, nel contesto della specificità della scrittura, ad attivare schemi in sequenza ed in regime di automatismi e di fluidità. SCRITTURA ALFABETICA SCRITTURA SILLABICA-ALFABETICA SCRITTURA SILLABICA SCRITTURA PRESILLABICA fluidità automatismi

76 La fisiologia della grafo-motricità
Il bambino conquista la competenza grafo-motoria attraverso un percorso ,che parte dai grafismi fino ad arrivare al disegno geometrico. Lo sviluppo delle competenze grafo-motorie segue nello specifico le seguenti linee evolutive. Inizialmente il bambino è in grado di tracciare segni su una superficie con qualsiasi mezzo appuntito, ovvero è in grado di punteggiare per il mero piacere motorio e percettivo. Successivamente è capace di prolungare in modo informe la punteggiatura, eseguendo una sorta di traccia informale.

77 La fisiologia della grafo-motricità
I tratti informi precedenti al disegno ed alla scrittura sono gli scarabocchi, che sono in costante evoluzione secondo almeno tre fasi: a)      mero scarabocchio, ghirigori, tracce a tendenza ripetitiva e circolare privi di alcun significato (fino ai 2,6 anni circa); b)      scarabocchio con significato conferito a posteriori e mutevole nel tempo, privo di intenzionalità simbolica (dai 2,6 ai 4/5 anni circa); c)      scarabocchio con intenzionalità simbolica-rappresentativa, significato preventivo, come rappresentazione grafica di un realtà figurata secondo visioni e simbologie personali.

78 La fisiologia della grafo-motricità
Per quanto riguarda l’evoluzione delle linee il bambino è in grado di eseguire in questa sequenza: a)      la linea verticale, un tratto dall'alto verso il basso per effetto del movimento verticale del polso omologo allo scivolamento secondo il peso; b)      la linea obliqua, un tratto progressivamente controllato verso l'alto e l'orizzontale; c)      la linea orizzontale, un tratto controllato in orizzontale con senso da sinistra a destra per i destri e da destra a sinistra per i mancini; d)      la linea aperta, un tratto informale non chiuso; e)      la linea chiusa, un tratto che tende a chiudere un campo (a tre anni circa), in corrispondenza con le precoci nozioni topologiche di aperto-chiuso e dentro-fuori; f)        il cerchio, la chiusura di forme tendenzialmente circolari; g)      l’incrocio di linee, la tendenza ad incrociare linee, a creare relazioni topologiche nello spazio.

79 La scuola osserva i processi
COSA OSSERVARE?

80 ELEMENTI DA OSSERVARE scuola dell’infanzia
DIFFICOLTA’ MOTORIE (schemi crociati) INADEGUATO RICONOSCIMENTO DESTRA/SINISTRA DIFFICOLTÀ NEL LINGUAGGIO INADEGUATEZZA NEI GIOCHI FONOLOGICI DIFFICOLTÀ A MEMORIZZARE FILASTROCCHE DIFFICOLTÀ NELLA MANUALITÀ FINE GOFFAGGINE NEL VESTIRSI, ALLACCIARSI LE SCARPE,….

81 ELEMENTI DA OSSERVARE scuola primaria
DIFFICOLTA’ MOTORIE (schemi crociati) INADEGUATO RICONOSCIMENTO DESTRA/SINISTRA DIFFICOLTÀ A MEMORIZZARE SEQUENZE ( MESI, GIORNI, ORDINE ALFABETICO,…) DIFFICOLTÀ A COPIARE DALLA LAVAGNA UTILIZZO DIFFICOLTOSO DELLO SPAZIO-PAGINA LENTEZZA NELL’ACQUISIZIONE DEL CODICE ALFABETICO E DELLA CORRISPONDENZA GRAFEMA/FONEMA SCRITTURA SPECULARE DI GRAFEMI E NUMERI ERRORI FONOLOGICI NELLA FASE ALFABETICA DELLA SCRITTURA (INVERSIONI, SOSTITUZIONI, OMISSIONI, INTRUSIONI) DIFFICOLTÀ CON I DIGRAMMI E TRIGRAMMI SCARSA COMPETENZA METAFONOLOGICA DIFFICOLTÀ GRAFO-MOTORIE

82 ELEMENTI DA OSSERVARE scuola primaria
Lettura lenta con errori (salti di riga, ripetizione di riga, confusione tra grafemi p/b/d; a/e/o; u/n; m/n) Difficoltà di calcolo a mente entro il 10 Lentezza ed errori nella enumerazione all’indietro da 20 a 0 Difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una cifra Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche Difficoltà di attenzione

83 ELEMENTI DA OSSERVARE scuola secondaria di I grado
DIFFICOLTÀ A MEMORIZZARE SEQUENZE (FATTI STORICI, SEQUENZE NARRATIVE, VERBI, DATI NEI PROBLEMI…) DIFFICOLTÀ A COPIARE DALLA LAVAGNA UTILIZZO DIFFICOLTOSO DELLO SPAZIO-PAGINA LENTEZZA NELLA COSTRUZIONE DELLA FRASE, DEL PERIODO, DELLA SEQUENZA…ORALE E SCRITTA CONFUSIONE NELL’ORGANIZZAZIONE DELLA FRASE, DEL PERIODO, DELLA SEQUENZA…ORALE E SCRITTA SCRITTURA SPECULARE DI GRAFEMI E NUMERI ERRORI FONOLOGICI DELLA SCRITTURA (INVERSIONI, SOSTITUZIONI, OMISSIONI, INTRUSIONI) DIFFICOLTÀ CON I DIGRAMMI E TRIGRAMMI SCARSA COMPETENZA METAFONOLOGICA

84 Dall’identificazione alla diagnosi
diagnosi SPECIALISTA SCUOLA formazione FAMIGLIA osservazione sistematica monitoraggio processo apprendimento screening

85 Cosa può fare l‘insegnante
Centro Studi ITARD Cosa può fare l‘insegnante accogliere realmente la “diversità”, studiarla, comunicare serenamente con il bambino e dimostrargli comprensione parlare alla classe e non nascondere il problema (un modo suggerito può essere quello di chiedere ad ogni bambino della classe di esporre ai compagni una loro difficoltà) spiegare alla classe il perché del diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni ai dislessici utilizzare le risorse dei compagni di classe assegnando ad esempio un Tutor al bambino dislessico

86 Cosa può fare l‘insegnante
Centro Studi ITARD Cosa può fare l‘insegnante mettere in evidenza le altre capacità che possiede concedergli molta attenzione e infondergli fiducia non metterlo in imbarazzo davanti alla classe non confrontare i suoi risultati con quelli dei compagni se necessari usare sussidi e supporti didattici come cassette video audio, cd rom, computer collaborare attivamente con i colleghi comunicare sistematicamente con i genitori

87 Cosa può fare l‘insegnante
Centro Studi ITARD Cosa può fare l‘insegnante comunicare e interagire con i servizi asl o in generale con gli specialisti riguardo la scuola dell’infanzia, del primo anno e del primo biennio di scuola primaria: conoscere le tappe di acquisizioni della scrittura e della lettura e sapere condurre il lavoro abilitativo riguardo la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado: riconoscere le tipologie degli errori ortografici, saper fare un bilancio della lettura nella propria classe, fare un lavoro metacognitivo sulla lettura, lavorare sulle abilità di studio (la lezione metacognitiva) valutare tenendo conto dei punti di partenza.

88 Sintesi definitoria dei DSA
Centro Studi ITARD Sintesi definitoria dei DSA Il fenomeno dei disturbi specifici di apprendimento esprime una condizione di disfunzione nei circuiti neuronali che regolano i processi motori e linguistici e le loro convergenze nelle prestazioni mentali di leggere, scrivere, contare, ma anche orientarsi nello spazio e nel tempo, coordinare più azioni (sinestesie), lavorare con la memoria d’ordine (sequenze mnestiche), ordinare il linguaggio in entrata ed in uscita, ecc.

89 Sintesi definitoria dei DSA
I disturbi si connotano essenzialmente come forme qualitative non gravi. Si tratta di disturbi sintomatologici, nel senso qualitativo più che quantitativo, del disordine, più che del deficit, e sono recuperabili in definizioni quali: disprassia sequenziale, decognizione, deficit di coerenza centrale, cecità mentale, deficit di selezione delle informazioni, disorganizzazione neurologica.

90 Sintesi del trattamento
secondo il sistema CO.CLI.TE. La modalità di azione educativa dei soggetti con DSA, che si sviluppa secondo un orientamento che definiamo ecologico-dinamico, si connota per la focalità su due attributi: a- l’ecologia, come approccio all’interezza delle funzioni umane; b- la dinamicità, come tendenza alla rapidità dell’agire cognitivo.

91 Sintesi del trattamento
secondo il sistema CO.CLI.TE. Il trattamento si dispiega in prospettiva ecologica su 12 azioni che lavorano trasversalmente su 3 vettori abilitativi, i quali orientano l’azione educativa e costituiscono il Polo SAF : Successione Automatismi Fluidità

92 LE AZIONI COGNITIVO-DINAMICHE
Centro Studi ITARD LE AZIONI COGNITIVO-DINAMICHE AZIONE 1 L’AUTOANALISI AZIONE 2 LA MOTRICITA’ AZIONE 3 LA PERCEZIONE AZIONE 4 LA MEMORIA AZIONE 5 IL LINGUAGGIO AZIONE 6 LA GRAFO-MOTRICITA’ AZIONE 7 I BARRAGES AZIONE LA LETTO-SCRITTURA AZIONE LA COMPRENSIONE DEL TESTO AZIONE 10 IL CALCOLO

93 I DIECI ERRORI SU DISLESSIA E DISGRAFIA
MANIFESTO 1 : I DIECI ERRORI SU DISLESSIA E DISGRAFIA  Nelle opinioni correnti, si incontrano almeno dieci errori di identificazione del fenomeno e di sua valutazione, che diamo di seguito. Mancata associazione rapida del suono al corrispondente segno, poiché in questo caso si tratterebbe di un deficit di simbolizzazione. Mancata o disturbata discriminazione visiva le lettere, poiché in questo caso si tratterebbe di un deficit di discriminazione visiva. Scorretta pronuncia della lettura, poiché in questo caso si tratterebbe di un deficit linguistico (logopatia, afasia/disfasia). Mancata o scarsa comprensione della lettura e della scrittura, poiché in questo caso si tratterebbe o di ritardo mentale grave o di insufficiente educazione. Deficit percettivo come causa di dislessia e disgrafia, poiché in questo caso esse costituirebbero un sintomo secondario.

94 I DIECI ERRORI SU DISLESSIA E DISGRAFIA
MANIFESTO 1 : I DIECI ERRORI SU DISLESSIA E DISGRAFIA  Nelle opinioni correnti, si incontrano almeno dieci errori di identificazione del fenomeno e di sua valutazione, che diamo di seguito. Deficit attentivo come causa di dislessia e disgrafia, poiché in questo caso esse costituirebbero un sintomo secondario. Deficit linguistico come causa di dislessia e disgrafia, poiché in questo caso esse costituirebbero un sintomo secondario. Che leggere e scrivere siano processi cognitivi diversi, l’uno analitico e l’altro sintetico. Che dislessia e disgrafia siano disturbi di natura diversa. Che dislessia e disgrafia possano essere causate da cattivo insegnamento.

95 QUANDO SI HA UN FIGLIO O ALLIEVO DISLESSICO/DISGRAFICO
MANIFESTO 2 : COSA NON FARE QUANDO SI HA UN FIGLIO O ALLIEVO DISLESSICO/DISGRAFICO Far leggere lentamente e con precisione. Far scrivere lentamente e con precisione. Correggerlo o fermarlo mentre scrive o legge. Esercitare la scrittura di lettere e di sillabe. Esercitare la lettura di lettere e sillabe. Dirgli che non discrimina/riconosce bene le lettere. Dirgli che non associa i suoni alle lettere. Dirgli che è svogliato o non intelligente.

96 QUANDO SI HA UN FIGLIO O ALLIEVO DISLESSICO/DISGRAFICO
MANIFESTO 2 : COSA NON FARE QUANDO SI HA UN FIGLIO O ALLIEVO DISLESSICO/DISGRAFICO Insistere a farlo leggere ad alta voce. Insistere a farlo copiare alla lavagna. Insistere a farlo scrivere sotto dettatura. Far scrivere “rotondo”. Far scrivere in stampato (maiuscolo o minuscolo). Far scrivere su tastiera. Far scrivere o leggere caratteri “grandi”. Leggere o scrivere al suo posto. Pensare che dislessia e disgrafia siano problemi diversi.

97 Autoconsapevolezza “ Io confondo la N e la M e anche la F e la V e anche la P e la B. non le confndo quando le vedo, le confonto quando le vevo scrivere in fila. Questo problema celo dalla prina e ancora non sono riuscito a superarlo e anche confonto la O con la U. se mi confnto scrivo una parolo, ma chi legge ne legge unaltra o legge una non-parolo” ( prod. scritta classe III° )         “Le lettere mi combinano scherzi . Sono birichine, smemorate perché non si ricordano dove devono stare. Mi sono nemiche perché mi fanno sbagliare” (dettato alla maestra)   “Non mi confondo il suono di alcune lettere ma poi le sbaglio a scrivere. Adesso ho preso il “toro per le corna” e l’ho immobilizzato. Il toro sono le lettere che mi danno noia (l, h v, f, n, m, d, t, p, b, a, o , u)” (intervento orale “Le difficoltà nella scrittura”)

98 SE IO FOSSI IL RE DELLA SCRITTURA ….
      Lascerei le ventuno lettere dell’alfabeto perché tutte servono e sono necessarie. Mi piacerebbe eliminare la V e usare solo la F, però non potrei più riconoscere la parola Foglia dalla parola Voglia. Userei, però una magia . Tutte le volte che io scrivo, le lettere si “autocorreggono” in modo da rappresentare la parola esatta, che corrisponde a quella che avevo pensato io. Le parole scritte dovrebbero conoscere il mio pensiero e andare d‘accordo con lui. Potrebbero lavorare secondo il principio del tele-trasporto. Quando io scrivo delle frasi con le parole con i suoni sbagliati, la P da un posto dovrebbe andare ad un altro posto dove magari ho messo la B .


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