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PubblicatoDafne Rossetti Modificato 9 anni fa
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UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÁ DI LETTERE E FILOSOFIA, SCIENZE POLITICHE, GIURISPRUDENZA, INGEGNERIA, ECONOMIA CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÁ IN COMUNICAZIONE, INNOVAZIONE, MULTIMEDIALITÁ “FOTOGRAFIA AL FEMMINILE” Claude Cahun, Annie Leibovitz, Cindy Sherman Relatore: Chiar.mo Prof. Leonardo Terzo. Correlatore: Chiar.mo Prof. Barbara Berri. Tesi di laurea di: Toti Merita. Matricola Anno accademico 2013/2014
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Claude Cahun, Annie Leibovitz, Cindy Sherman
3 Donne di epoche diverse, che grazie alla loro arte sono state in grado di entrare a fare parte della grande storia della fotografia. Pregiudizi, difficoltà, critiche, ecc. Questi sono solo alcuni degli ostacoli che hanno dovuto affrontare prima di emergere
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Chi sono? Sono una testimonianza documentaria dell’evoluzione del costume e della cultura europea e americana Claude Cahun Fotografa, scrittrice, attrice. Annie Leibovitz Fotografa. Cindy Sherman Fotografa e regista.
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Per conoscerle meglio Claude cahun:
Testimone della prima fase di questa evoluzione. Nacque il 25 Ottobre del 1894 in Francia (Nantes). Fu artista dai molti talenti, fotografa, attrirce, scrittrice ma tuttavia restò piuttosto in ombra per il fatto di essere donna. Fotografa surrealista negli anni '20 e '30, ha cominciato a essere studiata a fondo all'inizio degli anni '90. Oggi le sue fotografie fanno parte delle maggiori collezioni museali.
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Lucie Schwob, questo era il suo vero nome, che cambiò in:
Claude Cahun Durante l’occupazione nazista della Francia fu attiva nella propaganda della resistenza, ma anche prima e dopo, per tutta la sua vita fu sempre uno spirito combattivo che partecipò attivamente alle dispute delle varie correnti artistiche a partire dagli anni trenta. Le femministe moderne hanno talvolta criticato in lei una minore propensione alle battaglie femminili ma Cahun non voleva rivendicare qualcosa di solamente femminile, perché intendeva il lesbismo come condivisione della natura di entrambi i sessi.
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“Neutro è il solo genere che mi si addice sempre”.
“Maschile? Femminile?” dipende dai casi. L’omosessualità diventa provocazione Claude Cahun “Neutro è il solo genere che mi si addice sempre”.
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Ha fotografato cantanti, musicisti, band, attori, sportivi.
Annie Leibovitz: Fotografa statunitense classe 1949 dalla biografia omosessuale. È da sempre conosciuta per la sua indiscussa capacità di sorprendere in maniera semplice, diretta ed efficace. Ha fotografato cantanti, musicisti, band, attori, sportivi. Oggi la più ricercata e celebre ritrattista americana in attività.
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La celebrità del suo lavoro risulta estroversa
Possiede uno stile caratterizzato dal suo lavoro per l'attenta regia delle immagini e la stretta collaborazione con i modelli. La celebrità del suo lavoro risulta estroversa si proietta nella celebrità delle persone fotografate. Annie Leibovitz. Nudo di Demi More.
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Il suo lavoro possiede uno scopo prettamente giornalistico e documentario ma il suo stile e il suo modo di comunicare attraverso la fotografia la rendono paragonabile a Nadar. Questo per la capacità di far emergere nei suoi ritratti la vera personalità dei soggetti fotografati. Allo stesso modo le sue fotografie sembrano interpretare o addirittura contribuire a costruire l’identità dei soggetti, rivelando e/o aggiungendo qualcosa a ciò che di loro sappiamo già.
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i tre avevano capito subito che era un’immagine profonda.
Nel dicembre 1980, ad Annie Leibovitz fu assegnato di fotografare John Lennon e Yoko Ono. i tre avevano capito subito che era un’immagine profonda. John e Yoko confessarono ad Annie: “Hai catturato esattamente il nostro rapporto”. Annie Leibovitz, 1980 foto di John Lennon e Yoko one. Poche ore dopo John fu assassinato. L’opera diventa una delle piu’ importanti realizzate da Annie. E‘ una foto forte e sorprendente - come la loro adorazione l’uno per l'altra.
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Nasce nel New Jersey nel 1954.
Cindy Sherman: Nasce nel New Jersey nel 1954. incarna il ruolo dell'artista fotografa concettuale Ciò che maggiormente le interessa è risultare credibile, migrare concettualmente nel ruolo dell'americane media, in una donna "normale" che lei fissa e costruisce in un'ipotetica sceneggiatura cinematografica. fotografa solo se stessa, sempre e solo il suo corpo rivisitato da indumenti, luoghi, accessori, posture direttamente prelevati dall'iconografia cinematografica degli anni Cinquanta e Sessanta e dall'immaginario visivo delle riviste di moda.
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Le sue fotografie si inseriscono in una tendenza che possiamo chiamare neo-pittorialismo.
Si fotografa travestendosi, truccandosi, camuffandosi, con parrucche e ogni cosa, diventa bella e brutta, comica e seria, aggiornando un atteggiamento che ha origine nel dandismo. Raccoglie su di sé tutti i fenomeni e i possibili suggerimenti che il mondo contemporaneo offre a tutti, ma che lei più di tutti sa mostrare e dimostrare allo stesso tempo inutili e indispensabili.
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veste i panni di donne riprese nella loro quotidianità
vestite di abiti eleganti o di leggere sottovesti in grado di testimoniare la provenienza sociale, la condizione privata e il sentimento di un attimo rubato a una vita irrisolta e complessa. Cindy Sherman La rappresentazione di queste donne, che viaggiano concettualmente fra il cliché e la successiva rivelazione fotografica, sono fragili, confuse, abbandonate, pensierose o timidamente seducenti.
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Queste 3 donne, in ordine cronologico testimoniano la liberazione dei criteri estetici, che comporta la svalutazione dei confini dei generi e la commistione della fotografia coi vari mezzi e le varie arti. Grazie per l’attenzione!
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