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CAMPANIA.

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Presentazione sul tema: "CAMPANIA."— Transcript della presentazione:

1 CAMPANIA

2 SIMBOLO Il gonfalone è di colore azzurro mare e reca al centro lo stemma ed in basso la scritta in oro "REGIONE CAMPANIA". Il gonfalone si completa con il nastro tricolore (verde, bianco e rosso) annodato al di sotto del puntale. La Regione Campania ha assunto come proprio stemma quello della Repubblica marinara di Amalfi, ai suoi albori. Esso è costituito da una banda rossa in campo bianco.

3 POSIZIONE GEOGRAFICA NORD NORD EST OVEST EST OVEST SUD SUD

4 TERRITORIO COLLINA 51% La parte più interna della regione è occupata dall’ Appennino Campano e Lucano. Lungo la costa si innalzano,poi, rilievi di origine vulcanica, i Campi Flegrei, che sprigionano vapori sulfurei, e il Vesuvio. MONTAGNA 34% PIANURA 15%

5 Lungo la costa si trovano aree pianeggianti molto fertili, percorse dai fiumi Sele e Volturno .
Le coste sono basse e sabbiose, in corrispondenza delle pianure, alte e rocciose, dove i rilievi si spingono verso il mar Tirreno. Di fronte al meraviglioso Golfo di Napoli ci sono le splendide isole dell’ Arcipelago Campano.

6 IL CLIMA La Campania gode di un clima mite in inverno; caldo, ma ventilato in estate: CLIMA MEDITERRANEO

7 ECONOMIA L ‘ AGRICOLTURA è redditizia, in pianura, lungo le coste e nella zona vesuviana, fertile per la sua origine . I prodotti principali sono ortaggi , soprattutto pomodori, alberi da frutta come pesche, ciliegie, pesche, famosa la produzione della mela annurca. Caratteristico è l’ allevamento di bufale dal cui latte si ricava la rinomata mozzarella.

8 CAPOLUOGO NAPOLI NAPOLI

9 LE PROVINCE NAPOLI AVELLINO BENEVENTO CASERTA SALERNO

10 ARTE E CULTURA MASCHIO ANGIOINO PIAZZA DEL PLEBISCITO PALAZZO REALE
CERTOSA DI SAN MARTINO CASTEL DELL’OVO

11 GALLERIA PRINCIPE UMBERTO
GALLERIA DEL MUSEO TEATRO SAN CARLO REGGIA DI CAPODIMONTE

12 Un'immagine di Pizzofalcone (il Monte Echia) da via Santa Lucia
TRA STORIA… Il primo avamposto della città, fondato da un gruppo di navigatori Rodiesi nell'800 a.C. e poi ampliato e abitato da coloni greci di Cuma, corrispondeva alla zona compresa tra l’isoletta di Megaride (dove oggi sorge il Castel dell’ Ovo) e la collina di Monte Echia ( Pizzofalcone ). Questo primo nucleo abitativo fu chiamato Parthenope , in onore della sirena , vinta da Ulisse, il cui corpo, secondo il mito, sarebbe stato trascinato dalle onde fino alle spiagge dell'isolotto di Megaride. Un'immagine di Pizzofalcone (il Monte Echia) da via Santa Lucia

13 I Greci di Cuma poterono ripopolare il vecchio borgo, che assunse il nome di Palepolis (città vecchia), mentre a pochi chilometri di distanza, verso est, veniva fondata Neapolis (città nuova), un nuovo e più grande centro, fortificato e dotato di un ampio porto.

14 …LEGGENDA Tanto, tempo fa viveva a Napoli uno straordinario poeta che dalla gente veniva considerato anche un po' mago. Si chiamava Publio Virgilio Marone  e aveva la fama di conoscere i segreti della natura. Fece moltissime cose per migliorare e proteggere la città e una di queste fu quella di nascondere un certo uovo all'interno di una caraffa di vetro piena d'acqua , protetta da una gabbia di ferro e appesa a sua volta ad una trave fatta di legno di quercia dentro ad una stanza segreta del castello Marino. Finchè l'uovo fosse rimasto intatto, a Napoli non sarebbe successo niente di brutto.

15 SIBILLA CUMANA Sibilla Cumana viveva  in una caverna conosciuta come l’ ANTRO DELLA SIBILLA, situata nei pressi del Lago d’Averno La leggenda dice che il Dio Apollo dopo averla vista se ne innamorò perdutamente,  per conquistarla le propose di esaudire qualunque desiderio lei avesse.  Lei prese un pugno di sabbia e chiese al Dio Apollo di poter vivere tanti giorni quanti erano i granelli di sabbia nella sua mano, ma   dimenticò di domandare ad Apollo di viverli in eterna giovinezza. Sibilla invecchiò fino ad arrivare alle dimensioni di una larva,  Apollo decise così di metterla in una gabbietta,  ma il tempo continuò a passare e di Sibilla  non rimase che la voce.  Nonostante ciò  le  sue profezie continuarono per secoli, i suoi presagi furono raccolti in svariati libri.

16 USI E COSTUMI La maschera locale è il famosissimo Pulcinella, che impersona il genio, l'estro, la furbizia e l'ingegnosità dei napoletani ; il nome sarebbe legato a Puccio d'Aniello, un contadino di Acerra che nel seicento, tramite rappresentazioni teatrali, portò in auge l'antica maschera. Napoli è città di magia e superstizione. Per i suoi vicoli si dice che si aggirino 'o munaciello (spiritello dispettoso) e 'a bella 'mbriana (spirito benigno). Famosissima è l'antica Smorfia Napoletana con la quale è possibile ricavare dei numeri da giocare al lotto attraverso l'interpretazione dei sogni.

17 GASTRONOMIA Napoli è capitale di gastronomia: la pizza  nacque in onore della Regina Margherita di Savoia utilizzando i colori bianco, rosso e verde che ricordavano il tricolore.

18 TRADIZIONI SACRE Il presepe napoletano è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del settecento L'arte presepiale napoletana si è mantenuta tutt'oggi inalterata per secoli. Famosa a Napoli, è la via dei presepi,san Gregorio Armeno San Gennaro, patrono di Napoli, è il protagonista di una singolare manifestazione di santità e religiosità. . Periodicamente, il 19 settembre e a maggio, il suo sangue, raccolto in un ‘ ampolla subito dopo il suo martirio , si scioglie, durante un rito solenne presso il Duomo di Napoli.

19 MUSICA E TEATRO Napoli ha una grande tradizione di teatro con Scarpetta, De Filippo, Viviani... e naturalmente il principe della risata Antonio De Curtis, in arte Totò. Famosissima in tutto il mondo è la canzone napoletana, che nata sulla fine dell'ottocento sullo schema della canzone da salotto, ha reso immortali i temi de 'O surdato ‘nnammurato , 'O sole mio.

20 TARANTELLA

21 LAVORO SVOLTO DAGLI ALUNNI DELLA V D SCUOLA PRIMARIA E. MONTALE
LAVORO REALIZZATO DAGLI ALUNNI DELLA VD E. MONTALE LAVORO SVOLTO DAGLI ALUNNI DELLA V D SCUOLA PRIMARIA E. MONTALE


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