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ECO SCHOOL SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO DI BALVANO PZ ANNO SCOLASTICO 2006/2007 CLASSI 1^-2^-3^A PROGETTO MELA VERDE Come diventare un eco-cittadino consapevole.

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1 ECO SCHOOL SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO DI BALVANO PZ ANNO SCOLASTICO 2006/2007 CLASSI 1^-2^-3^A PROGETTO MELA VERDE Come diventare un eco-cittadino consapevole

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3 CONTESTO AMBIENTALE CONTESTO AMBIENTALE Quadro di riferimento e motivazioni Il progetto nasce dalla necessità di coniugare in maniera più efficace le attività didattiche con le esigenze del territorio e per creare una vera coscienza ecologica; Negli anni precedenti la scuola ha effettuato percorsi di ricerca_azione per la raccolta differenziata dei rifiuti e per il recupero della storia e delle tradizioni locali la nostra Mission è dunque continuare a : condividere, sperimentare, creare legami, offrire un metodo utile per l’applicazione delle politiche ambientali alla gestione quotidiana della scuola. La nostra motivazione è di cogliere una nuova opportunità: far si che le tematiche ambientali del programma scolastico influenzino lo stile di vita degli studenti e l’impatto della scuola sull’ambiente ; ridurre i consumi e gli sprechi ovvero i costi di gestione d'istituto; Utilizzare un metodo utile a sviluppare negli studenti l'assunzione di ruoli di responsabilità; favorire le relazioni di appartenenza degli studenti nei confronti del proprio territorio; accedere ad una rete fonte di idee per progetti e attività e di attivare gemellaggi nazionali e internazionali; LA NOSTRA SCUOLA

4 SCOPO DEL PROGETTO Offrire agli studenti un contesto per sviluppare cittadinanza attiva e partecipazione, accettando la complessità dell’intreccio di dimensioni – sociale, economica, politica e ambientale Nel contesto attuale le “Scuole per lo Sviluppo Sostenibile” sono scuole che hanno scelto l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile come elemento centrale della loro ‘missione’ e del loro Piano Educativo d’Istituto. Nel contesto futuro per la nostra scuola lo sviluppo sostenibile sarà visto come il principio fondamentale da tenere presente quando si pianifica la vita quotidiana della scuola e i suoi cambiamenti e sviluppi a lungo termine.

5 QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO Capitolo 28 AGENDA 21 INIZIATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI A SUPPORTO DI AGENDA 21 AMBITI DEL PROGRAMMA Basi per l’azione Dal momento che gran parte dei problemi e delle soluzioni cui si rivolge Agenda 21 hanno origine in attività locali, la partecipazione e la cooperazione delle amministrazioni locali rappresenta un fattore determinante per il raggiungimento dei suoi obiettivi. Le amministrazioni locali gestiscono i settori economico, sociale ed ambientale, sovrintendono ai processi di pianificazione, elaborano le politiche e fissano le regole in materia ambientale a livello locale, e collaborano nell’attuazione delle politiche ambientali nazionali e regionali. Rappresentando il livello di governo più vicino ai cittadini, svolgono un ruolo fondamentale nel sensibilizzare, mobilitare e rispondere alla cittadinanza per promuovere lo sviluppo sostenibile.

6 Dalla “Dichiarazione di Ahemabad” Conferenza Internazionale “Educazione per un futuro Sostenibile” (gennaio 2005) “Se i popoli della Terra vogliono godere di un’alta qualità della vita, dobbiamo rapidamente muoverci verso un futuro sostenibile…...Crediamo fermamente che la chiave per lo Sviluppo sostenibile sia mettere in grado tutti gli esseri umani di godere di giustizia sociale e di uguali diritti,e che questa chiave può essere a sua volta attivata dall’educazione orientata all’azione. L’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESD)……deve svilupparsi nei villaggi e nelle città, nelle scuole e nelle università, negli uffici e nelle officine delle aziende, negli uffici dei ministeri e delle pubbliche amministrazioni. Tutti dobbiamo impegnarci a vivere e lavorare in modo da tutelare l’ambiente, accrescere la giustizia sociale e promuovere il benessere economico per le generazioni attuali e per quelle future. Dobbiamo imparare come risolvere i conflitti, come creare una società caritatevole, ed a vivere in pace. L’Educazione allo Sviluppo Sostenibile deve iniziare dall’esaminare i nostri stili di vita, per modellare ed accrescere la sostenibilità delle nostre comunità. Noi ci impegniamo a mettere in comune le nostre diverse esperienze e le nostre conoscenze per migliorare la “visione” della sostenibilità, al contempo mettendola sempre più in pratica” “Io credo nel progresso, non credo nello sviluppo” Pier Paolo Pasolini

7 OBIETTIVI Essere cittadini attivi, critici e creativi; Essere capaci di superare problemi e conflitti attraverso la cooperazione; combinare conoscenze teoriche con innovazioni e idee concrete. Porre nell’approccio all’insegnamento e all’apprendimento come centro il soggetto che apprende fornire contesti in cui gli studenti possano sviluppare le proprie idee, i propri valori e le proprie visioni del mondo. considerare gli studenti come soggetti attivi nella costruzione del proprio sapere essere capaci di gestire il disaccordo e la complessità insegnare le materie fondamentali in maniera innovativa Offrire ricadute concrete per la vita quotidiana degli studenti e della comunità locale. aumentare la stima che gli studenti hanno della propria capacità di intervento. L’insegnamento è basato in tutte le discipline sulla ricerca delle relazioni, influenze multiple e interazioni. Gli studenti vanno in cerca delle relazioni tra il passato, il presente il futuro, così da avere una comprensione anche storica dell’argomento affrontato. Gli studenti lavorano alla pianificazione come una modalità per ridurre i rischi futuri e accettare le incertezze. Gli studenti prima di cercare una soluzione lavorano alla costruzione della comprensione del problema, raccogliendo i diversi interessi e i diversi punti di vista. Gli studenti hanno l’opportunità di apprezzare e di confrontarsi con le diversità – biologiche, sociale e culturali – e di vederle come ‘opportunità’ che ampliano le opzioni per il cambiamento. Gli studenti sono incoraggiati ad ascoltare le proprie emozioni e a usarle come strumento per raggiungere una comprensione più profonda di problemi e situazioni. Gli studenti e gli insegnanti accettano l’incertezza come parte della loro vita quotidiana e si preparano a ‘aspettarsi l’inaspettato e a farci i conti’, essendo consapevoli dell’importanza del principio di precauzione. Lo sviluppo sostenibile non è qualcosa di prefissato ma un percorso di ricerca per modificare la nostra vita di tutti i giorni, e quella della nostra comunità, nelle direzioni che potranno portare benessere alla maggior parte della gente, ora e in futuro, e minimizzare al tempo stesso il nostro impatto negativo sull’ambiente. Area docente Area alunno

8 CONTENUTI applicazione dei 7 step del programma Eco-Schools Step 1 – L’Eco-Comitato (Eco-Committeé) Step 2 – L’indagine ambientale (Environmental Review) Step 3 – Il Piano d’Azione (Action Plan) Step 4 – "Monitoraggio e valutazione" (Monitoring and Evaluation) Step 5 – "Integrazione curriculare"(Curriculum Work) Step 6 – "Informare e coinvolgere"(Informing and Involving) Step 7 – "Eco-Codice" (Eco-Code)

9 CONTENUTI CONTENUTI L I B R O OP E R A T I V O P R O B L E M A A M B I E N T A L E ARIA ACQUA SUOLO ENERGIA RIFIUTI INTERDIPENDENZA IMPATTO - EQUILIBRIO COMPATIBILITÀ - SOSTENIBILITÀ PROBLEMA AMBIENTALE COMPORTAMENTO RISORSA DIVERSITÀ APPROCCIO SISTEMICO SISTEMA - COMPLESSITÀ PROTEZIONE DELLA NATURA E CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ EDUCAZIONE, FORMAZIONE, INFORMAZIONE AMBIENTALE

10 TEMPI 1.Tabella di pianificazione, cioè il tipo di attività, la data di inizio e la data di fine. faseativitàiniziofine Step 1L’Eco-Comitato (Eco- Committee) ottobre-novembre 2006 Giugno2007 Step 2L’indagine ambientale (Environmental Review) novembre2006 dicembre2006 Step 3Il Piano d’Azione (Action Plan) novembre2006dicembre2006 Step 4"Monitoraggio e valutazione" (Monitoring and Evaluation) maggio2007giugno2007 Step 5Integrazione curriculare"(Curriculu m Work) ottobre- novembre2006 a giugno2007 Step 6"Informare e coinvolgere"(Informi ng and Involving) novembre2006giugno2007 Step 7"Eco-Codice" (Eco- Code) aprile2007giugno2007

11 MEZZI, METODI, MODALITA’ DI LAVORO La relazione educativa sviluppata dal tema di lavoro prevede la partecipazione attiva da parte dei soggetti coinvolti (ragazzi, insegnanti, adulti) in una dimensione di collaborazione e secondo le modalità della ricerca insieme e della ricerca-azione. E’ stato valorizzato un approccio di tipo globale all’ambiente, che ha posto l’attenzione anche alla dimensione percettivo-sensoriale, favorendo l’utilizzo del territorio come laboratorio didattico in cui trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione di problemi. Le attività prescelte hanno tenuto conto dell’importanza di interagire con lo studente per sollecitarlo concretamente ad esprimersi, coinvolgersi, documentarsi, prendere posizione e agire per l’ambiente. METODI mappe concettauli, brainstorming, apprendimento per scoperta guidata, apprendimento per imitazione, autoapprendimento,realizzazione di ipermedia. In particolare la caratteristica innovativa del progetto è da ricercarsi nei percorsi “outdoor” che hanno come finalità la raccolta di tutti gli stimoli formativi che nel territorio e nella comunità locale si possono rintracciare, l’uso delle nuove tecnologie come modalità di comunicazione e documentazione, filmati, cortometraggi. MODALITÀ DI LAVORO Attività laboratororiali un laboratorio di ricerca-laboratorio artistico -artigianale Per cercare di infondere nei ragazzi il concetto di riciclo e di riuso del materiale è stato attivato un laboratorio di manipolazione con la realizzazione di lavoretti creativi con le bottiglie di plastica, cartoni, vetro, fili elettrici, lattine ecc.

12 PRODOTTI FINALI Risultati attesi( in riferimento all ’articolazione progettuale secondo gli obiettivi e la natura delle attività). insediamento dell’eco-comitato eco-bacheca Eco-quaderno indagine ambientale Compilazione scheda-questionario per l’Indagine di educazione ambientale estesa a scuola ed al territorio; elaborazione di una mappa concettuale ed implementazione dei dati per la realizzazione i un ipermedia; contatto con enti e aziende preposte alla raccolta differenziata per il reperimento di materiale; nomina di ruoli ed assegnazione di compiti agli alunni elaborazione dei dati e realizzazione di una brochure divulgativa sulla raccolta differenziata; organizzazione uscite per le giornate ecologiche; raccolta porta a porta terminata i ragazzi hanno svuotato i sacchetti nei contenitori della raccolta differenziata. Analisi dei risultati e condivisione con il Sindaco del Paese Montaggio-video e DVD cortometraggio

13 MONITORAGGIO VALUTAZIONE INDICATORI SIQUAB-(SISTEMA INDICATORI DI QUALITA’ REGIONE BASILICATA-) AREA 4 Il Sistema di Indicatori di Qualità sull’educazione ambientale ed alla sostenibilità per la Basilicata (SIQUAB) trae ispirazione sia dal Sistema di Indicatori definito dalla Regione Toscana all’interno del Progetto Interregionale “Una proposta di indicatori di qualità per i sistemi Regionali di educazione ambientale”, sia dal Sistema di Indicatori di Qualità elaborato dalla Regione Liguria (SIQUAL).

14 INTERVENTI ESTERNI ESPERTI DEL WWF-PANDA CLUB- CEA COOPERATIVA NOVATERRA LAGO-PANTANO DI PIGNOLA IRRE BASILICATA-(COLLEGAMENTO PROGETTO RIBES)- OSSERVATORIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA REDUS REGIONE BASILICATA –DIPARTIMENTO AMBIENTE REDUS RETE REGIONALE PER L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ FEE-ITALIA COMUNE DI BALVANO ATO RIFIUTI


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