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PubblicatoGiulio Bini Modificato 9 anni fa
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Andamento mercati finanziari e ripercussioni sul product design: Index Linked e Provv. Isvap n° 32 Daniela Cester Mario Baronci
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2 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 Regolamento ISVAP n°32 11/6/2009 ISVAP, sin dalla prima Circolare del 1998, ha introdotto norme per limitare i rischi in capo agli assicurati A seguito del recente default di grandi istituti bancari, anche con rating investiment grade, ha emanato il Regolamento 32, con l’obiettivo di: impedire che il rischio di insolvenza ricada sugli assicurati; imporre una maggiore trasparenza degli indici, che devono rappresentare titoli negoziati su mercati regolamentati attivi e liquidi; e una ulteriore limitazione sulle tipologie di indici utilizzabili. in caso di premorienza, prevedere una prestazione legata al premio versato dal Contraente. Tutela assicurati Ruolo attivo dell’impresa nell’ideazione e gestione delle index Anche capitalizzazioni
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3 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 Regolamento ISVAP n°32 11/6/2009 PRESTAZIONI E RISCATTO Gli indici (azionari, obbligazionari o legati all’inflazione), a cui le prestazioni ed i valori di riscatto possono essere collegati, devono soddisfare le seguenti condizioni: essere negoziati su mercati regolamentati liquidi e attivi; essere pubblici, utilizzati dalla comunità finanziaria e facilmente replicabili; essere caratterizzati da un’adeguata diversificazione in termini di numerosità e composizione delle azioni-obbligazioni sottostanti; essere calcolati con cadenza giornaliera da soggetti terzi (indici azionari e obbligazionari) in base a criteri oggettivi e predefiniti, periodicamente (indici legati all’inflazione) da organismi statistici pubblici; essere pubblicati giornalmente su quotidiani di diffusione nazionale Non piu’ ammissibili indicizzazioni a valori interni all’impresa obbligatoria Indicizzazion e obbligatoria
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4 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 Regolamento ISVAP n°32 11/6/2009 ATTIVI A COPERTURA DELLE RISERVE (1/2) Gli attivi dovranno replicare direttamente o indirettamente – secondo il principio del close matching – il pay off delle prestazioni di polizza. Quindi si potrà investire in attivi che compongo l’indice (o altro valore di riferimento) o in attivi di adeguata sicurezza e negoziabilità, che corrispondono il più possibile a quelli su cui si basa l’indice. REQUISITI: il titolo deve essere emesso o garantito da Stati appartenenti all’OCSE, ovvero da soggetti residenti in Stati appartenenti all’OCSEsottoposti a vigilanza prudenziale; Rating min A- durante TUTTA la durata contrattual e Negoziati su mercati regolamentati No clausole di subordinaz ione Titoli STRUTTURATI Titoli OBBLIGAZIONARI E DERIVATI No vigilanza prudenziale No se emessi da soggetti residenti in Paesi SEE con vigilanza prudenziale a fini di stabilita’ su base individuale e accordi di collaborazione per scambio informazioni con ISVAP
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5 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 Regolamento ISVAP n°32 11/6/2009 ATTIVI A COPERTURA DELLE RISERVE (2/2) DEROGHE 1: rischio di performance in carico dell’impresa: Ammissibili titoli non negoziati in mercati regolamentati, purché ci sia un patto di riacquisto (contratto di buy-back) che consenta di assicurare la liquidabilità del titolo prima della scadenza, senza ricorrere a mezzi propri. Copia degli accordi è conservata presso l’impresa. diretta DEROGHE 2: replica diretta degli impegni tramite acquisto delle quote rappresentanti gli indici/altri valori di riferimento: l’acquisto di ETF e’ una replicazione indiretta, quindi non e’ possibile derogare alle condizioni di ammissibilita’ di cui all’art 7 c 2/3/4 10% 20% LIMIDI DI ESPOSIZIONE: Per garantire una diversificazione degli investimenti, le imprese, escludendo gli attivi detenuti per replicare direttamente l’indice sottostante, non possono investire in attivi dello stesso emittente o gruppo, in misura superiore al 10% delle riserve tecniche relative a tali contratti; l’esposizione massima per gruppo non può superare il 20% (una deroga è prevista dall’organo amministrativo per limitati periodi di tempo, in considerazione dell’attività dell’impresa e del graduale sviluppo del portafoglio).
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6 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 Regolamento ISVAP n°32 11/6/2009 RISCHIO DEMOGRAFICO Il contratto deve essere caratterizzato da un impegno effettivo da parte dell’impresa a liquidare prestazioni i cui valori siano dipendenti da valutazioni di tipo demografico; pertanto la copertura assicurativa in caso di decesso deve tener conto dell’ammontare del premio versato. MARGINE DI SOLVIBILITA’ Il “rischio di controparte” è sempre a carico dell’impresa, quindi il margine di solvibilità da costituire è pari al 4% delle riserve tecniche. all1% ECCEZIONI: Il margine di solvibilita’ e’ pari all1% nel caso: A: L’impresa replica direttamente gli impegni assunti mediante l’acquisto di quote rappresentanti l’indice azionario o altro valore di riferimento e, a condizione che adotti modelli di replicazione (i.e. misurazione e gestione) idonei a ridurre al minimo il “rischio di base”; o SOLO <= 3% B:l’impresa assume SOLO il rischio di controparte e l’esposizione per singolo emittente/gruppo <= 3% riserve tecniche index linked (al netto di A)
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7 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 Regolamento ISVAP n°32 11/6/2009 MODIFICHE REGOLAMENTARI Rischio credito e liquidita’ nel calcolo delle riserve (Modifiche art.54 del Regolamento Isvap n.21). Rischio credito e liquidita’ nel calcolo delle riserve: A tal fine il tasso di interesse da utilizzare nelle valutazioni deve essere ridotto per tener conto di un margine prudenziale che rappresenti la compensazione per il rischio di credito e di liquidità degli attivi a copertura rispetto ad un analogo attivo privo di rischio. VALORI DI RISCATTO (Modifiche art.12 circolare Isvap n.551/D). INFORMATIVA sui VALORI DI RISCATTO: Relativamente ai contratti index linked emessi successivamente all’entrata in vigore del Regolamento Isvap n. 32 dell’11 giugno 2009 in materia di contratti index linked le imprese pubblicano giornalmente, almeno su un quotidiano a diffusione nazionale e sul proprio sito internet, i valori di riscatto espressi in funzione di un capitale assicurato nozionale di 100 euro. I valori sono aggiornati con cadenze coerenti con la valorizzazione prevista in polizza e comunque almeno settimanalmente
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8 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 Regolamento ISVAP n°32 11/6/2009 ENTRATA IN VIGORE Il presente regolamento entra in vigore il 1° novembre 2009 Le disposizioni sui limiti di concentrazione entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2010 e comunque dalla prima nuova emissione.
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9 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA La crisi del mondo Index Dopo il fallimento di Lehman e i problemi delle Banche Islandesi entrano in crisi i rapporti fra i quattro attori: Assicurazioni, Società Prodotto, Rete e Cliente. Le cause che hanno portato ad una drastica riduzione delle produzione sono molteplici: Elevate escursioni di prezzo fra acquisto e prime valutazioni: caricamenti e spread fra mercato primario e secondario Vexata quaestio: la garanzia “implicita” sul premio Illiquidità del mercato (quantità e scambi: no buy back) Illiquidità del mercato (premio di liquidità – prezzi) Complessità dei Payout e degli indici sottostanti
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10 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA I Payoff: quando troppo e’ troppo Altiplano Himalaya Everest Cliquet Napoleon Rainbow Swing Tarn … con le varianti “double”, “reverse”…
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11 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA I payoff: la retorica
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12 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Cds a 5 anni Banche Americane
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13 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Cds a 5 anni Banche Italiane
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14 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Cds a 5 anni di Banche Europee
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15 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Il payoff classico: Zero Coupon + derivato Dallo schema “certezza + rischio finanziario” Portafoglio bilanciato Diversificazione Temi altrimenti non facilmente investibili Innovazione: Long/Short prima di Ucits III Core – Satellite (ora PHP – PSP) Allo schema “rischio sul capitale + 0”
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16 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Isvap: la soluzione A) Semplicità, trasparenza, chiarezza, comprensibilità, replicabilità… B) All’Assicurazione i Prezzi all’Assicurato i Valori
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17 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Il futuro: la confezione della polizza A)Componente obbligazionaria Bond “della casa” Titolo Governativo (meglio se “strippato”) Accordi di buy back a spread predefinito B) View di mercato Partecipazione all’upside di indici noti C) Quantità di mercato Il livello dei tassi e della volatilità
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18 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Tasso swap a 5 anni in Euro
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19 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Volatilità implicita dell’ EuroStoxx
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20 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Impatto tassi e volatilità Tassi alti e vol bassaTassi bassi e vol alta
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21 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA I “nuovi” payoff 10 % 20 %100 % 50 % 100 %Cedola sicura Alto capital gain Prob Rendimento
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22 Incontro Attuari Incaricati Vita, Milano, 22 Giugno 2009 GRUPPO BANCA SELLA – Sella Gestioni Sgr SpA Conclusioni: trade-off per il cliente Maggior tutela sul premio versato Payoff semplici Le crisi di mercato non impattano sulla performance pattuita Tuttavia I rischi non piu’ trasferiti al cliente hanno un costo (rating risk, tracking error, rischio controparte, opzioni americane…) Tale costo verra’ verosimilmente riflesso nelle condizioni di polizza La complessità trasferita dal payoff alla documentazione
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