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PubblicatoAurelio Grassi Modificato 11 anni fa
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L’Associazione Culturale Acquaticità e Medicina Naturale “AcquaMeNa”
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EDUCATRICI d’ INFANZIA
Corso per EDUCATRICI d’ INFANZIA PUERICULTURA Dott. Massimo Pietrangeli Neonatologo - Pediatra Perfezionato in Scienze Motorie Istruttore Pediatric Basic Life Support
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DIVEZZAMENTO Per DIVEZZAMENTO o SVEZZAMENTO si intende il passaggio da una alimentazione esclusiva con latte ad una alimentazione semisolida. Mediamente avviene tra il 4° e il 5° mese ma, come detto, se il B allatta al seno e la produzione di L.M. è sufficiente, non vi deve essere nessuna fretta ad effettuare il divezzamento stesso.
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FASE INTERMEDIA Circa 15 giorni prima dell’ inizio del vero e proprio divezzamento, specie se il B è allattato con L.A., si può iniziare ad offrire della frutta omogeneizzata, dello yogurth o del biscotto granulato E’ utile inoltre fare in modo che il B possa familiarizzare col cucchiaio prima dell’ inizio del divezzamento, per avere meno problemi in seguito con esso
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LE REGOLE D’ORO : 1. NON AVERE FRETTA !!!
E’ buona norma “collaudare” un cibo nuovo introdotto per almeno una settimana, prima di introdurne un altro : se introduciamo o più cibi nuovi in troppo breve tempo e si verifica qualche “inconveniente”, abbiamo più difficoltà nel ricercare e identificare l’ alimento eventualmente responsabile di ciò
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2. ATTENTI ALLE ALLERGIE Nel caso vi sia una FAMILIARITA’ PER ALLERGIE ( uno o entrambi i genitori, fratelli o nonni allergici ) occorre adottare qualche precauzione in più anche per il divezzamento di quel bimbo PESCE, UOVO e POMODORO, che normalmente si introducono al 7° mese, nel caso di allergie già manifeste o anche solo di Familiarità, saranno introdotti più tardivamente, intorno ai 12 mesi
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3. SAPER OSSERVARE … Diversi “segni” e sintomi possono fornirci utili indicazioni sulla bontà dell’ andamento del divezzamento e possibili INTOLLERANZE : RIFIUTO DI ALCUNI CIBI RIGURGITI / VOMITI DIARREE / STIPSI RITARDI O ARRESTI DI CRESCITA ARROSSAMENTO PERIANALE DERMATITI / ORTICARIE RAFFREDDORI “PERENNI”
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CEREALI e simili I Cereali più comuni usati nell’alimentazione del B in Italia sono, nell’ ordine : GRANO RISO MAIS AVENA SEGALE ORZO dai quali è possibile ricavare FARINE, FIOCCHI, SEMOLINI, BISCOTTI, PASTINE
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FARINE Contengono prevalentemente AMIDO, una discreta quantità di PROTEINE e pochissimi LIPIDI, con un VALORE CALORICO di ca. 350 Kcal / 100 g. Quelle usate per l’infanzia sono in genere miscele di vari cereali spesso con aggiunta di Leguminose ( SOJA ) o TAPIOCA e altri vegetali, sì da aumentarne il tasso proteico, spesso con aggiunta di Ca, P, Fe e Vitamine.
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AMINOACIDI ESSENZIALI
ISOLEUCINA LEUCINA FENILALANINA LISINA METIONINA TREONINA TRIPTOFANO VALINA Nel B anche l’ ISTIDINA Nel Prematuro anche la CISTINA e la TAURINA
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SAPERE e SAPER FARE (anche dopo il Divezzamento)
Conoscere quali cibi poter utilizzare Conoscere le Regole Igieniche Conoscere le modalità di preparazione Conoscere le modalità di somministrazione Conoscere le modalità di conservazione
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