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NEW MEDIA EDUCATION ovvero Educazione ai nuovi media o Nuova educazione ai media?
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Una nuova generazione all’orizzionte
Google generation Millenials Generazione Y Nativi digitali
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Una nuova generazione all’orizzionte
Una generazione nata dopo il ‘93 che cresce in un mondo dominato dalla rete Che utilizza quotidianamente le tecnologie (tv, computer, I-pod, cellulare etc) con un’esposizione media di circa 7 ore al giorno) Che sulla base di questo utilizzo sviluppa nuove competenze, nuove modalità cognitive, nuovi modelli relazionali
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Sempre connessi Continuamente “connessi” al resto del mondo
Continuamente “dipendenti” dalla connessione
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Un cambiamento di paradigma…
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… che genera spaesamento
Gap generazionale genitori figli
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Quali conseguenze? Nicholas Carr THE ATLANTIS Giu-lug 2008
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Le ricerche: una fase iniziale
Maryanne Wolf: Internet e le sue conseguenze sulla facoltà di leggere e di pensare Gary Small: come l’utilizzo del computer sta cambiando il nostro cervello Maggie Jackson “Distracted” (l’erosione dell’attenzione e l’impatto delle nuove tecnologie)
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2006: l’anno della svolta
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Eticommunity www.dschola.it/tv sperimentazione biennale 2007-2009
10 corsi in 5 istituti superiori Indagine sui comportamenti Sensibilizzazione all’utilizzo consapevole Stimolo alla creazione di contenuti in rete
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Dal televisivo al post-televisivo
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Nuovi rischi
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Educazione ai media nell’epoca della TV
Comunicazione one to many
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Comunicazione many to many
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= & ≠
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Azioni semplici/conseguenze esponenziali
Accesso illimitato alle fonti Download (scarico) Cut & paste (taglia e incolla) Upload (carico) Sharing (condivisione)
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Educazione ai media post-televisiva
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Nuove possibilità e nuovi rischi
SPAZIO PUBBLICO E SPAZIO PRIVATO I nativi digitali vivono in rete costruendo continuamente relazioni sociali e percorsi di identità dai commenti su chat ai materiali scambiati tramite blog, vlog e social network, essi costruiscono la loro identità interagendo con gli altri utenti, “pubblicando” i loro pensieri, i loro desideri e le loro esperienze, informazioni su di sé e sulle persone che li circondano. Questi materiali costituiscono progressivamente un dossier digitale (collezione di informazioni) e dei tatuaggi digitali (foto, video,commenti nei blog etc) che crescono e rimangono in rete in modo permanente. Rendendo pubblici
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Azioni Sensibilizzazione sulla differenza tra spazio pubblico e spazio privato Sicurezza nell’accesso di siti Consapevelozza dei termini d’uso, regole delle commuity, aspetti legali dei social network Sensibilizzazione verso fenomeni di bullismo telematico
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Nuove possibilità e nuovi rischi
CREATIVITA’, PIRATERIA, PROPRIETA’ INTELLETTUALE I nativi digitali vivono in un mondo digitale che facilita il consumo, la creazione e condivisione di oggetti comunicativi. La navigazione, l’utilizzo e la trasformazione dei contenuti in rete costituisce una pratica diffusa alla base dei processi espressivi e comunicativi. La duplicazione e manipolazione dei contenuti digitali in rete pone la questione della consapevolezza del diritto di proprietà intellettuale e del copyright Tale consapevolezza va pensata in relazione alla diffusione di una cultura della condivisione e dell’utilizzo libero e gratuito. Rendendo pubblici
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Azioni Sensibilizzazione sul copyright e diritto d’autore e sulla pirateria Stimolo alla creazione di contenuti originali e di qualità attraverso l’utilizzo di modalità etiche Creative commons e open source Siti di condivisione di musiche e immagini Rendendo pubblici
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Nuove possibilità e nuovi rischi
IPERINFORMAZIONE, QUALITA’ DELL’INFORMAZIONE E APPRENDIMENTO I nativi digitali scoprono e apprendono gran parte delle informazioni navigando in rete, applicando un modello di trasmissione del sapere improntato al peer to peer. Il web 2.0. e l’affermarsi dell’User Gererated Content ha abbattuto la barriera tra produttori e consumatori di informazione (wikipedia). L’estesa possibilità di accesso alle informazioni ha come contrappeso il rischio di un indebolimento dei criteri selettivi, di organizzazione gerarchica, delle capacità di valutazione critica e di approfondimento delle fonti, nonché l’indebolimento della capacità di creazione originale di conoscenza. Rendendo pubblici
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Azioni Conoscenza degli strumenti di ricerca in rete
Capacità di analisi critica delle fonti in rete Comparazioni tra fonti differenti, ricerche multimediali “originali” (che esplicitino il “cut and paste”) Condivisione delle ricerche (dove pubblicare, con che tools, come rendersi visibili in rete)
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Queste azioni presuppongono una scuola adeguata al cambiamento
Corrispondente ad una società che cambia
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L’urgenza di un cambiamento
“Da Socrate a Google” “Un giorno di scuola nel 2020”
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media education: un nuovo orizzonte?
Premesso che L’esposizione prolungata quotidiana alle tecnologie condiziona profondamente chi le utilizza. I nativi digitali stanno sviluppando nuove competenze cognitive che implicano nuovi modelli di apprendimento La scuola continua ad essere largamente improntata al modello gutenberg con il rischio di un evidente gap tra il sistema educativo e i suoi utenti nativi digitali I new media devono necessariamente entrare nel mondo della scuola COME? Rendendo pubblici
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media education: un nuovo orizzonte?
La media education, più che costituire una disciplina a sè stante, può contribuire alla creazione di: MODALITA’di apprendimento innovative più vicine alle pratiche di apprendimento dei ragazzi. Supportare e integrare le discipline curricolari fornendo nuovi strumenti per arricchire i percorsi didattici. Rendendo pubblici
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