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Storia A Introduzione agli studi storici
Enrica Salvatori 2-La verità storica
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La “verità” storica L’oggetto della storia Non esiste più
Si costruisce Non è riproducibile in laboratorio 17 aprile 2017
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La “verità” storica Da quando inizia il presente?
per l’individuo La percezione del passato ha limiti ambigui e mobili per la comunità per la nazione per la società (occidentale) 17 aprile 2017
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Qualunque oggetto storico è un palinsesto
La “verità” storica Ogni ricostruzione storica è, di per sé, soggettiva e ogni storico deve essere consapevole che ciò che fa non è altro che suggerire un possibile percorso della ricostruzione della realtà: quella che a suo parere e sulla base della sua interpretazione delle fonti è stata la vicenda storica. Lo storico elabora, quindi, memorie prodotte da altri e le riorganizza, secondo i suoi schemi e i suoi parametri interpretativi, in una nuova sistematizzazione, in una nuova memoria. Qualunque oggetto storico è un palinsesto di scritture diverse ereditate da tempi lontani fra loro 17 aprile 2017
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La “verità” storica Storia e finzione
Il romanzo storico (film) Note editoriali Trama ambientata nel passato Ricostruzione degli ambienti, delle istituzioni, dei comportamenti Indicazioni cronologiche dirette Personaggi inventati o trame inventate in un contesto credibile ASSENZA dei marchi di storicità Il testo storico Note editoriali Racconto di eventi passati Ricostruzione degli ambienti, delle istituzioni, dei comportamenti Indicazioni cronologiche dirette Ricostruzione di personaggi ed eventi realmente vissuti Marchi di storicità La ricerca storica non ha bisogno della favola, ma la può utilizzare a scopo didattico Il romanzo storico presuppone il sapere storico: la favola ha bisogno della storia La ricerca storica rimanda sempre a qualcosa di esterno Il romanzo storico, una volta scritto, è autosufficiente Il testo storico non è mai autosufficiente 17 aprile 2017
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La “verità” storica I marchi di storicità
Note esplicative Note integrative Indici, sommari Appendici documentarie Cartine, tavole 17 aprile 2017
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La “verità” storica Scrivere la storia e riscrivere la storia
Scrivere la storia non è un esercizio esclusivo degli storici ma una pratica condivisa da una pluralità di altri soggetti: scrittori, commediografi, registi cinematografici, giornalisti. Tutti questi soggetti si sentono in grado di raccontare gli eventi storici, nel loro succedersi nel tempo e nella loro collocazione nello spazio. Riscrivere la storia appartiene invece esclusivamente al campo disciplinare degli storici, presentandosi come una operazione inscindibilmente legata alla fase della ricerca. Giovanni De Luna “TuttoLibri- La Stampa” n°1380 Divulgazione ? Ricerca Fig.: Gad Lerner, giornalista divulgatore di storia 17 aprile 2017
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La “verità” storica La Storia tra ricerca e divulgazione
L'attività dello storico/narratore spesso esce dai limiti tradizionali della comunità scientifica. Problemi: divulgazione non sempre aggiornata e corretta mercato editoriale:vasto: scuola, letture, fiction Internet: divulgazione teoricamente globale In questa arena si combatte una lotta la cui posta in gioco è l'efficacia nel trasmettere il sapere storico. 17 aprile 2017
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La “verità” storica Storia narrazione e uso pubblico della storia
Nel medium di massa la riscrittura della storia tende oggi a inseguire priorità totalmente estrinseche rispetto alla ricerca, segnate da un lato dall'ossequio allo spirito del tempo, dall'altro dalla subalternità al mondo della politica. RISCHI REVISIONISMO NEGAZIONISMO INTERVENTO SUI LIBRI DI TESTO 17 aprile 2017
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La “verità” storica Storia-ricerca diversa dalla storia-narrazione?
Non si può staccare la storia-ricerca dalla storia-narrazione. Il lavoro dello storico resta quello di stabilire, attraverso l'analisi dei documenti, quale sia la storia vera, o più verosimile, e di raccontarla attraverso un resoconto fedele ristabilendo una forte tensione tra il momento della narrazione e quello della ricerca empirica. In teoria allo storico spetterebbe anche il compito di divulgare i risultati delle proprie ricerche. In realtà vi è quasi sempre bisogno dell’opera di un divolgatore, il quale deve tuttavia essere sempre consapevole delle problematiche della ricerca storica e aggiornato sugli studi che riguardano “la storia” che intende divulgare. 17 aprile 2017
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La “verità” storica Un costante inseguimento
Se la percezione del passato ha limiti ambigui e mobili Se l’oggetto della storia non esiste più e non è riproducibile in laboratorio Se lo storico si limita a suggerire un possibile percorso della ricostruzione della realtà Come si può supporre di raccontare una storia “vera”? Esiste una storia “vera”? L'ambito in cui si muove lo storico/narratore non é quello del relativismo assoluto e la sua soggettività incontra un limite, un vincolo epistemologico saldamente ancorato a quella "ricerca della verità" che è il compito fondamentale per chiunque faccia ricerca. 17 aprile 2017
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La “verità” storica I compiti dello storico
Inseguimento costante della “verità” (onestà intellettuale) Interprestazione delle fonti Stabilire i fatti e renderli intelleggibili Periodizzazione La periodizzazione è cruciale perché da senso al passato 17 aprile 2017
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La “verità” storica La periodizzazione
Il discrimine:è dato dal mutamento (stato: descrizione; mutamento: narrazione) - Definiamo il presente in base al riconoscimento, passato è ciò in cui non ci si riconosce più. - Cogliamo la concentrazione dei mutamenti, la frattura, il discimine fra passato e presente relativamente a ciò che ci interessa (ambito), in base alle esigenze del presente (soggettività) La modificazione è data dalle crisi, dalle trasformazioni e dai crolli che segnano lo sviluppo contemporaneo di nuove istanze 17 aprile 2017
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