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DSA Dalla diagnosi alla personalizzazione
Dott.ssa Roberta Donini Dott.ssa Federica Brembati Studio Abilmente – Cassano d’Adda
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Essere docenti fra… Alunni Famiglia Specialisti Sigle
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DSA BES PDP 170 104 DS PERCENTILI ………………………………
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DSA : dubbi come minaccia
Non sarà mai autonomo! Lo è o lo fa? Mi prende in giro I suoi compagni sono più bravi
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Domande come guida Un alunno che ha diagnosi di DSA ha sicuramente capacità cognitive adeguate se non superiori?
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Esiste un elenco prefissato di strumenti compensativi e misure dispensative che sia funzionale ad ogni alunno?
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Leggere un esercizio ad un alunno dislessico è sempre sufficiente ad arginare le sue difficoltà?
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L’insegnante di matematica è chiamato ad inserire nel PDP indicazioni specifiche relative alla sua materia solo per gli alunni discalculici?
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E’ necessario fornire fotocopie ingrandite di una verifica su foglio più grande per facilitarne la lettura e comprensione?
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Fornire più tempo per lo svolgimento di una verifica è sempre consigliabile?
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Si devono fornire sempre schemi e mappe concettuali per permettere la comprensione dell’argomento?
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E’ sempre necessaria una riduzione del programma?
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E’ necessario distinguere tra difficoltà scolastiche e disturbi dell’apprendimento
Se è molto probabile che un bambino con disturbi dell’apprendimento abbia anche difficoltà scolastiche non è necessariamente vero il contrario
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Disturbo specifico di apprendimento
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Situazione di disturbo o disagio emotivo
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Il disturbo specifico di apprendimento
L’uso del termine disturbo specifico dell’apprendimento si riferisce a difficoltà specifiche di: lettura- dislessia scrittura - disgrafia e disortografia calcolo - discalculia
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d S a “No S no party” No S - generalizzazione delle difficoltà
I rischi di dimenticare la S come specifico No S - generalizzazione delle difficoltà No S non possibilità di normalizzazione No S non possibilità di cambiamento
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DSA : un incontro con …. Ragazzini che hanno avuto storie molto diverse che influiscono su come vivono le loro difficoltà, sul loro rapporto con la scuola e con gli insegnanti in genere Ragazzini con DSA appena diagnosticati Ragazzini con DSA ben riabilitati e ben compensati che ci portano spesso a dimenticare la loro difficoltà Ragazzini con DSA diagnosticati e dimenticati Ragazzini con DSA mai diagnosticati
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“Bisogna dire e ripetere ai genitori dei bambini dislessici che la genetica non è una condanna per l’eternità; che il cervello è un organo plastico, perennemente in costruzione, dove l’esperienza detta legge tanto quanto il gene; che le anomalie delle migrazioni neuronali, quando esistono, colpiscono solo piccolissime regioni della corteccia; che il cervello del bambino comprende milioni di circuiti ridondanti che possono compensarsi tra loro; e che, infine, la nostra capacità di intervento non è nulla: ogni nuovo apprendimento modifica l’espressione dei nostri geni e trasforma i nostri circuiti neuronali” (Dehaene, 2009, p. 296).
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La diagnosi : punto di partenza o di arrivo?
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Sicuramente ……. …. non punto.
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Differenze individuali A oGNi ragazzo Stesse Indicazioni?
Diagnosi come : Differenze individuali O A oGNi ragazzo Stesse Indicazioni?
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Posso estendere l’invito a tutta la classe?
Il grande segreto: TUTTI per UNO UNO per OGNUNO
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Il disturbo specifico di apprendimento
L’uso del termine disturbo specifico dell’apprendimento si riferisce a difficoltà specifiche di: lettura- dislessia scrittura - disgrafia e disortografia calcolo - discalculia
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Cosa non è: NON è una difficoltà di comprensione
NON è un problema neurologico NON è un deficit intellettivo NON è un ritardo di apprendimento NON è un atteggiamento NON è scarso impegno NON è provocazione
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Il ruolo della scuola Osservare per poter segnalare una difficoltà
Intervenire per poter favorire un sereno e proficuo inserimento Compensare le difficoltà Promuovere le competenze Consentire la nascita di un progetto di vita coerente e consapevole
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Scrivere “bene” la diagnosi : il compito degli specialisti
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Tanti termini: confusione solo apparente che veicola il PDP e la riabilitazione
Livello cognitivo Lettura Scrittura Comprensione del testo Calcolo Problem solving Abilità linguistiche Aspetti emotivi
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Livello cognitivo La prova intellettiva (WISC-IV)
Media: 100 deviazione standard (distanza dalla media): 15 QIT (misura generale di abilità): deriva dalla combinazione dei punteggi ottenuti ai subtest verbali e di performance; CV (Comprensione verbale RP (ragionamento percettivo ML (memoria di lavoro) VE (velocità di elaborazione) QIT deve essere superiore a 75
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Ricadute scolastiche Basso CV: difficoltà nell’esposizione, nel creare dei discorsi a partire da parole chiave, difficoltà nell’accesso lessicale… Basso RP: difficoltà nell’utilizzo dello spazio, difficoltà nell’incolonnamento, difficoltà in geometria, difficoltà in educazione tecnica…
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Valutazione della lettura
Prova di Lettura di brano Prove di Lettura M.T. (Cornoldi C., Colpo G) Prove avanzate scuola superiore (Cornoldi) Prove Lettura fondazione S.Lucia ( Judica- De Luca) Prova di lettura di liste di parole e non parole (liste 2 e 3) Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (Sartori G., Job R., Tressoldi P.E.)
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Lettura di brano: Prove standardizzate per ogni classe
Prova iniziale e finale Consente di valutare il livello di interferenza con le attività della vita quotidiana Indici Sillabe al secondo: Rapidità: -2 d.s. Correttezza: CPR, PS, RA, RII
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Lettura di parole Valuta la compromissione della procedura di lettura attraverso la via lessicale (difficoltà nel riconoscimento globale della parole utilizzando il significato) Rapidità: -2 d.s. Correttezza:<5° (percentile ovvero 5 bambini su 100 hanno una prestazione peggiore)
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Lettura di non parole Valuta la compromissione della procedura di lettura attraverso la via sublessicale (difficoltà nel leggere le parole sconosciute per esempio i termini di lessico specifico) Rapidità: -2 d.s. Correttezza:<5°
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Ricaduta scolastica Lentezza nei compiti che richiedono la lettura
Difficoltà nella comprensione Necessità di maggior tempo per svolgere gli stessi compiti dei compagni e maggiore affaticabilità Tempi lunghi nello studio e minor efficacia
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Disortografia Si parla di disortografia quando un bambino o un adulto commette un numero di errori significativamente più alto di quello che ci potremmo aspettare visto il suo livello di istruzione e la sua età, e quando questi errori non dipendono da una situazione di svantaggio socio culturale, da un handicap o da un disagio emotivo (Biancardi e Milano, 1999).
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Valutazione della scrittura
Dettato ortografico e prove di produzione spontanea (narrazione, descrizione) Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica (Tressoldi P.E., Cornoldi C.) Dettato di parole e non parole (liste 6 e 7) Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (Sartori G., Job R., Tressoldi P.E.)
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Parametri Correttezza Analisi qualitativa della tipologia di errori
Gli errori si distinguono in: 1) Errori fonologici Scambio grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, p-q, a-e) omissioni o aggiunte di lettere o sillabe inversioni (il-li) grafema inesatto (sc, sch, ghi) 2) Errori non fonologici Separazioni illegali (in-sieme) Fusioni illegali (“lacqua”, “nonèvero”) Scambio grafema omofono (“quore”, quaderno, squola) Omissione o aggiunta di h 3) Altri errori Accenti Doppie
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Ricaduta scolastica Difficoltà nella comprensione di quanto scritto sia per gli insegnanti sia per il ragazzo Lentezza nell’esecuzione Difficoltà nel prendere appunti Difficoltà in matematica (comprensione del numero, incolonnamento, geometria)
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Difficoltà di comprensione
Nei bambini con disturbo specifico della comprensione del testo sono state riscontrate le seguenti caratteristiche: l’assenza di limiti intellettivi generali e di problemi di decodifica la presenza cospicua di difficoltà a comprendere il testo. Una possibile causa di tale deficit può essere la capienza limitata della memoria a breve termine: si può facilmente immaginare che un bambino che arriva alla fine della frase senza ricordarne l’inizio abbia grosse difficoltà a coglierne il significato. Una caratteristica importante dei soggetti con difficoltà di comprensione è quella di perdere spesso il controllo di quello che stanno leggendo: leggono meccanicamente e solo alla fine si accorgono di non aver capito quasi nulla di ciò che hanno letto. Il loro monitoraggio sulla comprensione è così scarso e sporadico che, difficilmente, sono in grado di cogliere delle anomalie all’interno del testo.
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Discalculia Questo disturbo implica una specifica compromissione delle abilità aritmetiche che non è solamente spiegabile in base ad un ritardo mentale globale o ad un’istruzione scolastica inadeguata. Il deficit riguarda la padronanza delle capacità di calcolo fondamentali, come addizioni, sottrazioni, moltiplicazione e divisione, piuttosto che delle capacità di calcolo matematico più astratto coinvolte nell’algebra, nella trigonometria o nella geometria
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Valutazione Batteria per la discalculia evolutiva (BDE Biancardi, Nicoletti) AC-MT Test di valutazione delle abilità di calcolo e problem solving (Cornoldi, Cazzola) Prova Avanzate Scuola Superiore Mt
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BDE QNC:<70 QN valuta: QC valuta:
componente lessicale (nome del numero: lettura di numeri) componente semantica (comprensione quantità del numero: prova di inserzioni e triplette) componente grammaticale (valore posizionale delle cifre: scrittura del numero) QC valuta: la componente di automatizzazione del calcolo (tabelline, moltiplicazioni, addizioni e sottrazioni temporizzate e calcolo scritto)
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AC-MT abilità nel calcolo scritto e orale,
capacità di comprensione e produzione dei numeri, abilità di ragionamento aritmetico, velocità di calcolo, capacità nel problem solving.
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Ricaduta scolastica Lentezza nell’esecuzione del calcolo scritto e mentale Lentezza nel conteggio all’indietro Difficoltà nella transcodifica Difficoltà nel recupero di fatti numerici Difficoltà nell’acquisizione delle tabelline Difficoltà nel recupero delle procedure Difficoltà nella risoluzione dei problemi
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La diagnosi va oltre i numeri
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Strumenti compensativi e dispensativi
A pioggia – tutto per tutti o considerando le esigenze “climatiche” – a ciascuno i suoi?
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Grammatica…
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Presentare esercizi sotto forma di tabella semplifica il lavoro degli studenti
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