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PubblicatoAngioletto Palma Modificato 11 anni fa
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La comunicazione Il secolo XX è stato il secolo dei Media
Il Cinema è nato nel 1885 (fratelli Lumieré) Il primo spettacolo a pagamento si tenne il 28 dicembre a Parigi al Grand Café sul Boulevard des Capucines. Andarono in tour con il cinématographe nel 1896 visitando Londra e New York. Le immagini in movimento ebbero un'immediata e significativa influenza sulla cultura popolare con L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (L'arrivée d'un train en gare de la Ciotat) e La colazione del bimbo (Le Déjeuner de Bébé), e il primo esempio di commedia con la farsa L'innaffiatore innaffiato (L'arroseur arrosé). Paradossalmente, i due fratelli ritenevano il cinema "un'invenzione senza futuro", e decisero per questo motivo di vendere la loro invenzione a Georges Méliès, per cui il loro ruolo nella storia del cinema fu molto breve. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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2. Negli anni 20 è nata la Radio Il 6 Ottobre del 1924 nasce in Italia la prima trasmissione radiofonica. La voce è quella di Maria Luisa Boncompagni. E' un programma ancora scarno, composto di musica operistica, da camera e da concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa. Annuncio prima trasmissione (1924) L'Uri, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, viene fondata il 27 Agosto 1924 come accordo tra le maggiori compagnie del settore. Guglielmo Marconi Costruiamo una trasmissione televisiva…
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3. Negli anni ’50 nasce la tv Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Breve storia della RAI La Tv italiana nasce il 3/01/1954, con qualche anno di ritardo rispetto agli altri Paesi europei. I primi esperimenti risalgono al 1933, senza diffusione pubblica. Prima della tv le uniche due fonti d’informazione di massa erano radio e cinema. Nel 1954 quasi il 40% dei lavoratori è nel settore agricolo, più del 32% è nell’industria e più del 28% è nel terziario. Il reddito pro-capite nel 1950 era tornato ai livelli del Parla correntemente l’italiano solo 1/5 della popolazione (quasi il 13% è analfabeta). Costruiamo una trasmissione televisiva…
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A differenza degli Usa, dove la tv nasce subito nel circuito commerciale, per cui non si paga canone, in Europa diventa invece strumento culturale delle istituzioni pubbliche. Non essendoci alternativa di scelta, il potere dell’utente era minimo. La tv come "servizio pubblico" viene pensata non solo come occasione di "intrattenimento", ma anche come strumento di "educazione e informazione". Infatti si pensa ch’essa possa aiutare a combattere l’ignoranza derivante dal diffuso analfabetismo. In tal senso essa contribuisce a creare una lingua nazionale molto più di quanto sia in grado di fare la scuola. Negli altri Paesi europei invece la tv può già contare su un livello medio di scolarizzazione. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Nel ’57 si ha una prima svolta: viene introdotta la pubblicità con "Carosello", con questa caratteristica: lo spettacolo prevale sullo spot. In un anno vengono trasmessi 1312 spot (circa 4 al giorno), per una durata di 49 ore (in media 9 minuti al giorno). Dopo "Carosello" bambini e ragazzi vanno a letto. Nel ’58 per la prima volta si decide di organizzare un corso di avviamento professionale per studenti residenti in località prive di scuole. Nel ’60 nasce "Non è mai troppo tardi", per combattere l’analfabetismo. Nel ’61 nasce il secondo canale. La giornata tv dura quasi 11 ore. Dal ’54 al ’61 la quota di programmi dedicati allo spettacolo cala dal 51% al 21,8%, mentre quella culturale sale dal 21% al 48,8% (stabile quella informativa: 30%). Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Nel ’61 la trasmissione più seguita resta sempre il tg (70% degli utenti). Sul piano politico la gestione della Rai è democristiana; la cultura di tendenza è quella umanistica; lo slogan principale è: "I partiti hanno i giornali, il governo ha la Rai". Fino al 1960 nessun leader di partito ha mai parlato in tv. Gli sport più seguiti sono il calcio e il ciclismo. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Negli anni ’70 vi è il boom delle emittenti private: da 68 nel ’76 a 600 nell’81. Il loro palinsesto arriva alle 24 ore su 24. A causa di questa forte concorrenza la Rai subisce una radicale trasformazione: introduce il colore nel ’77, nell’81 le ore di trasmissione superano le 19; aumenta notevolmente la pubblicità, il settore culturale scende al 27%, superato da quello dello spettacolo: 37%, mentre l’informazione sale al 35%; acquisisce dagli Usa quasi tutti i film; cerca personaggi di sicuro richiamo per l’intrattenimento... Nell’84 realizza il televideo. Nel 1980 un’emittente privata della Rizzoli fa il primo tentativo di attacco al monopolio informativo della Rai a livello nazionale. Il tg è diretto da Costanzo. Tuttavia le emittenti private riescono a diffondersi a livello nazionale grazie allo sport. Nel 1980 Canale 5 può trasmettere il Mundialito in diretta in Lombardia e in differita nelle altre regioni. Alcune stazioni della Fininvest vengono oscurate perché trasmettono il tg al di fuori dei loro confini, ma il governo Craxi glielo permette, seppure tramite cassette pre-registrate. A Milano nasce l’Auditel (Rai + private) per il rilevamento dell’ascolto e per la definizione dei tariffari pubblicitari. Nell’87 il 90% della programmazione Fininvest è dedicato allo spettacolo, ma nel ’94 i palinsesti Rai - Finvest diventano sostanzialmente analoghi. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Si passa dal monopolio RAI al duopolio RAI-FININVEST Durante il governo BERLUSCONI si può dire che si sia arrivati al Monopolio BErlusconiano. Purtroppo al TV in Italia non è limpida e non è il massimo dell’educazione, dell’intrattenimento e dell’informazione… Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Tipologie di televisione La televisione viene diffusa agli utenti attraverso reti per telecomunicazioni che possono utilizzare metodi di trasmissione diversi in diversi tratti della rete. In base al metodo di trasmissione utilizzato nel tratto di rete che raggiunge l'utente, la televisione si distingue in televisione terrestre se il metodo trasmissione è un insieme di onde radio emesse da trasmettitori posti sulla superficie terrestre, in televisione satellitare se il metodo di trasmissione è un insieme di onde radio emesse da trasmettitori posti su satelliti artificiali geostazionari, in televisione via cavo se il metodo di trasmissione utilizza un cavo per telecomunicazioni. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Tipologie di televisione In base al tipo di rappresentazione, analogica o digitale, utilizzata per l'informazione elettronica rappresentante l'informazione televisiva, la televisione si distingue invece in televisione analogica se la rappresentazione è analogica, in televisione digitale se la rappresentazione è digitale. In particolare nella televisione digitale ogni componente informativa (immagini, suono, servizi interattivi) è rappresentata in forma digitale. Nella televisione analogica solo la componente visiva, le immagini, è sempre rappresentata in forma analogica, le altre componenti, come ad esempio il suono, possono essere anche in forma digitale. In Italia l'unica componente informativa della televisione analogica attualmente rappresentata in forma digitale è il teletext. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Tipologie di televisione Dalla combinazione di tali distinzioni si ha la televisione analogica terrestre, la televisione digitale terrestre, la televisione analogica satellitare, la televisione digitale satellitare, la televisione analogica via cavo e televisione digitale via cavo. La televisione è nata come analogica ma il futuro è certamente nella tecnologia digitale. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Tipologie di televisione: pubblica e privata Negli Stati Uniti si afferma un modello completamente libero affidato all'iniziativa privata e finanziato dalla pubblicità. Nel Regno Unito un modello monopolistico affidato allo Stato e gestito come servizio pubblico. Nel caso di televisione affidata allo Stato si parla di televisione pubblica, mentre nel caso di televisione affidata all'iniziativa privata si parla di televisione privata o televisione commerciale. Quando parte ufficialmente la televisione in Italia, nel 1954, è, come nel resto d'Europa, una televisione pubblica gestita dallo Stato in regime di monopolio. Nonostante le numerose richieste eseguite nel corso degli anni da liberi cittadini intenzionati a gestire una propria emittente televisiva, il Parlamento si dimostra non faverevole e anche la Corte Costituzionale, interpellata a proposito, si pronuncia a sfavore. Solo dopo accese battaglie giudiziarie, nel 1974 viene permessa la televisione privata. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Tipologie di televisione generalista e televisione tematica La televisione generalista è la televisione che offre i contenuti più vari, dal film al documentari, dall'evento sportivo al talk show, dal telegiornale alla rubrica culturale. La televisione tematica invece è la televisione che offre contenuti ristretti ad un particolare ambito di interesse, ad esempio l'informazione, lo sport, i documentari, la musica, il cinema. La televisione è nata come televisione generalista. Con il proliferare di emittenti televisive in concorrenza tra loro nasce l'idea di restringere l'offerta di contenuti di un'emittente televisiva ad un particolare ambito come modo da assicurarsi un proprio spazio nel panorama televisivo. Costruiamo una trasmissione televisiva …
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Tipologie di televisione la pay tv La pay TV è la televisione a pagamento. Normalmente l'editore dell'emittente televisiva si finanzia attraverso la pubblicità e l'utente televisivo fruisce dei vari programmi televisivi gratuitamente. La pay TV nasce per fornire programmi televisivi di pregio e possibilmente non interrotti dalla pubblicità, programmi per cui l'utente è disposto a pagare, come film e telefilm in prima visione televisiva o eventi sportivi di particolare importanza. Pay TV è anche chiamata l'emittente televisiva a pagamento o la piattaforma televisiva a pagamento. Raramente oggi però sono offerte singole emittenti televisive a pagamento, la tendenza è quella di offrire una piattaforma televisiva, cioè un'offerta il più possibile ricca e variegata in modo da attrarre il più possibile l'acquirente.è la televisione a pagamento. Normalmente l'editore dell'emittente televisiva si finanzia attraverso la pubblicità e l'utente televisivo fruisce dei vari programmi televisivi gratuitamente. La pay TV nasce per fornire programmi televisivi di pregio e possibilmente non interrotti dalla pubblicità, programmi per cui l'utente è disposto a pagare, come film e telefilm in prima visione televisiva o eventi sportivi di particolare importanza. Pay TV è anche chiamata l'emittente televisiva a pagamento o la piattaforma televisiva a pagamento. Raramente oggi però sono offerte singole emittenti televisive a pagamento, la tendenza è quella di offrire una piattaforma televisiva, cioè un'offerta il più possibile ricca e variegata in modo da attrarre il più possibile l'acquirente. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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Tipologie di televisione: TV on demand Nella televisione tradizionale è l'editore dell'emittente televisiva che sceglie quali programmi fornire agli utenti e a quale ora. Una volta effettuata tale scelta, stabilito cioè il palinsesto, tutti gli utenti fruiscono dei medesimi programmi al medesimo orario. Nella TV on demand è invece l'utente che sceglie il programma televisivo da visionare (da un archivio più o meno capiente messo a disposizione dell'editore) e l'orario di visione. La TV on demand è una novità degli ultimi anni, resa possibile dagli ingenti sviluppi avvenuti in campo tecnologico nei settori dell'elettronica e dell'informatica. In pratica rivoluziona il modo di fruire i programmi televisivi. Per le possibilità offerte molti ritengono che in un non lontano futuro la TV on demand sostituirà completamente la televisione tradizionale. Per ora in Italia ad offrire la TV on demand sono TV di Fastweb e Alice Home TV. Costruiamo una trasmissione televisiva…
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