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PubblicatoNoelia Antonella Modificato 11 anni fa
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Storicismi Le teorie del restauro sono effetto della nascente coscienza storica che attraversa l’Europa e che va sotto il nome di Storicismo (ultimo decenni del XVIII - XIX secolo). Si afferma: l’unicità di ogni momento della storia (la storia non è reversibile), ogni momento si confronta con il passato, diviene necessario mantenerne “memoria” in quanto questa permette di comprendere il presente. Nasce il restauro: se non è possibile il ritorno al passato (restituzione), se il presente è “figlio” del passato, è necessario salvaguardare la memoria, che fare?
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Storicismi Ha inizio la teorizzazione del restauro come ricerca di strategie progettuali al fine di contemperare le due esigenze che presentano palesi contrasti. Il settore più interessato è quello dell’architettura in quanto sono gli edifici ed è la sedimentazione storica che caratterizza la città ad essere la prima testimonianza e memoria del passato: documento di civiltà. L’architettura è il documento che tutti possono leggere.
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percorsi progettuali diversificati,
Storicismi Se è unitaria la posizione rispetto al tempo (non è reversibile ed è fattiva testimonianza per “progettare” il presente), lo storicismo si differenzia rispetto alle diverse filosofie cui fa capo. Da queste emergono teorie del restauro che seguono percorsi progettuali diversificati, pur nel comune obiettivo di mantenere viva la memoria storica.
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Storicismi e Teorie del Restauro
E’ solo questa consapevolezza teoretica a innescare una teorizzazione del restauro? NO Se filosoficamente ne è il fondamento, culturalmente esistono altri aspetti convergenti che promuovono il restauro: ad es. motivazioni storiche, economiche, politiche e culturali, non meno di quelle espresse da weltanschauung e da Kunstwollen.
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Storicismi (1) Idealismo Storicismi (2) Neokantismo
(3) Giusnaturalismo preceduti dall’Illuminismo (Lumi della ragione: Empirismo e Razionalismo, Kant) che rifiuta la tradizione (no alla storia), gli Storicismi sono il risultato del superamento dello “gnoseologismo” proprio dell’Illuminismo e l’opposizione all’oblio della storia
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Storicismi Idealismo : superamento dello Gnoseologismo
Pensiero = Essere dialettica monismo storicismo Sulla scorta dell’Idealismo (monismo) ed in opposizione ad esso (ideologia) si sviluppano le altre correnti di pensiero del XIX secolo: Positivismo Importanza del dato “positivo” e dell’evoluzione / progresso Storia come testimonianza del progresso e dell’evoluzione Documentazione storica = dato positivo. Marxismo Dialettica materialista, importanza alla Storia, alla Cultura materiale (testimonianza in opposizione alla storia ufficiale)
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Storicismi (2) Neokantismo : Pensiero Essere Metodo storicista
In opposizione all’Idealismo si sostiene che il pensiero si posiziona rispetto all’essere (crisi della ragione come fonte di verità) Metodo storicista Scienze umane (Dilthey) Puro Visibilismo: Scuola di Vienna (Riegl, Dvorak) Empiriocriticismo
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Storicismi In clima illuminista, si oppone alla storia in nome della ragione e propone il Diritto secondo Natura (valore della vita, libertà, proprietà, ecc. Cfr Valori proposti dalla Rivoluzione Francese) (Illuminismo: (archetipo cfr: Logier: architettura = capanna) (3) Giusnaturalismo / \ Romanticismo : identità storica di una comunità (G:B: Romagnosi e C. Cattaneo). Si oppone al Giusnaturalismo sostenendo come fra i diritti naturali ci sia la memoria di ogni comunità in quanto fonte di sviluppo, progresso e civiltà
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Storicismi Con questo termine che fu adoperato per la prima volta da Novalis (Werke, III, p.173) si possono individuare tre indirizzi diversi e cioè : 1°(1) La dottrina che la realtà è storia (cioè svolgimento razionalità e necessità) e che ogni conoscenza è conoscenza storica, quale fu espressa da Hegel (cfr. Geschichte der Philosophie, I, intr.) e da Croce (Storia come pensiero e come azione, 1938, p.51). Questa dottrina non è che la tesi fondamentale dell’idealismo romantico: essa suppone la coincidenza di finito e infinito, del mondo e di Dio, e considera pertanto la storia come la stessa realizzazione di Dio. Essa si può chiamare Spirito Assoluto.
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Storicismi 2°(1) Una variante della precedente dottrina, che vede nella storia la rivelazione di Dio nel senso di considerare ogni momento della storia stessa in diretto rapporto con Dio e permeato dei valori trascendentali da Lui inclusi nella storia. E’ stato questo il punto di vista sostenuto da E. Troeltsch e F. Meinecke. Si può chiamare questa dottrina S. fideistico perché la rivelazione di Dio nella storia avviene per essa sostanzialmente attraverso la fede.
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Storicismi 3°(2) La dottrina che vede nelle unità di cui la storia costituisce la successione (Epoche o Civiltà) organismo globali i cui elementi, necessariamente connessi, possono vivere solo nell’insieme; ed affermare pertanto la relatività dei valori (che sono appunto alcuni di tali elementi) all’unità storica cui appartengono e la morte inevitabile di essi con la morte di questa. E’ questo il punto di vista di Spengler e di altri e si può chiamare S. relativistico. Esiste anche, almeno come termine polemico, una nozione volgare di questo S.: secondo la quale la storia sarebbe un movimento incessante che travolge tutto, anche la verità e i valori, subito dopo l’attimo del loro fiorire. La dottrina che più si avvicina a questa è quella difesa da G. Simmel; secondo il quale la vita è un fluire incessante che risolve concilia ogni cosa entro di sé: “Il bene e il male che facciamo e che riceviamo, il bello che ci allieta e il brutto che fuggiamo, le serie compiute come quelle rimaste interrotte nella nostra vita, tutte queste cose, per quanto possano di fatto reciprocamente contrastare rientrano, come elementi della vita, come scene di un destino, nella connessione dell’esperienza vissuta che si continua senza posa e senza interruzione: in una vita, cioè, il cui senso, appunto come vita, sovrasta a tutte le opposizioni che i suoi contenuti possono presentare secondo altri criteri” (Hauptprobleme der Pfilosophie, 1910, Iv; traduz. ital., p.201). Lo stesso Simmel però ammetteva qualcosa che è più che la vita cioè la forma della stessa vita che emerge da essa e in essa ritorna (Lebensanschauung, 1918, pp.22-23).
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Storicismi 4°(2) L’indirizzo della filosofia tedesca che, negli ultimi decenni dell’800 e nei primi del nostro secolo, ha dibattuto il problema critico della storia. L’assurgere delle discipline, nel corso del XIX secolo, al rango di scienze faceva nascere nei loro confronti un problema analogo a quello che Kant si era proposto nei confronti delle scienze naturali: il problema della possibilità della scienza storica, cioè della sua validità. Questo problema viene dibattuto in Germania a partire dagli scritti di Dilthey e specialmente dalla Einleittung in die Geisteswissenschaften (1883) nella quale Dilthey aveva cercato di stabilire la differenza tra le discipline storiografiche e le scienze naturali e aveva additato lo strumento principale delle discipline storiche in una <psicologia analitica e descrittiva> che come suo strumento fondamentale l’esperienza vissuta. Windelband e Rickhert contribuirono a loro volta a delimitare concettualmente il dominio proprio delle discipline storiografiche tra le scienze nomotetiche o generalizzanti , che sono quelle naturali delle scienze idiografiche o individualizzanti che sono quelle storiche. I problemi della spiegazione e della comprensione della realtà storica venivano pure dibattuti in questi indirizzi non solo da Dilthey, Windelband e Rickhert ma anche da Simmel, Troeltsch e Meinecke; ma ebbero il loro contributo più sostanziale da Max Weber che affrontò soprattutto il problema della spiegazione storica e della causalità della storia. L’eredità di questo indirizzo di studi, che ha iniziato l’elaborazione della metodologia storica, è stata raccolta dai moderni metodologi della storia.
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