Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoRino Ferrero Modificato 11 anni fa
1
1 Università degli Studi di Cassino Facoltà di Lettere e Filosofia Master di II livello MEDIATORE per lORIENTAMENTO Anno accademico 2002/2003 – Antonio Cartelli Tecniche di valutazione - Progetti di orientamento Valutazione dellattività di orientamento
2
2 Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per lORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Si illustrano, di seguito, a grandi linee alcuni programmi di orientamento di ampio respiro, condotti su studenti dai 6 ai 17 anni, riconducibili al modello illustrato in precedenza. Modello anglosassone a cura del NFER (National Foundation of Educational Research) avente per obiettivi generali: - migliorare i servizi di orientamento a partire dai 13 anni; - definire lofferta educativa di orientamento (giovani tra 14 e 17 anni); - tracciare un profilo delle abilità in relazione alle professioni e definire le attività più utili a svilupparle; - esplorare la risposta degli studenti ed il loro atteggiamento verso altri interventi; - identificare le tracce di un miglioramento dellefficacia del servizio. Modello globale del Missouri basato su un modello di sviluppo, arricchimento e valutazione che si proponeva di offrire assistenza ai distretti scolastici in vista di una maggiore consapevolezza degli studenti riguardo agli sbocchi professionali. Consiste di una componente strutturale ed una programmatica e si articola in 4 parti: curriculum di orientamento, pianificazione individuale, servizi di risposta e contributi di sistema.
3
3 Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per lORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Modello pratico di educazione e orientamento (statunitense) rivolto agli insegnanti e riguardante la fascia evolutiva compresa tra i 12 ed i 17 anni. Gli obiettivi di apprendimento considerati riguardano educazione, maturazione e orientamento e sono diretti a: 1. capire il rapporto tra educazione, orientamento, lavoro e professione, 2. pianificare corsi ed attività per gli studenti e per lo sviluppo individuale e sociale. Il modello parte dal significato di lavoro come fatica produttiva e obiettivo naturale dei giovani. La professione viene considerata dai punti di vista: istituzionale, individuale e oggettivo, individuale e soggettivo. Le attività formative di orientamento per la scelta della professione sono differenziate per fasce di età: a) dai 12 ai 14 anni, b) dai 15 ai 18 anni. Gli elementi chiave delleducazione e dellorientamento sono: 1. educazione professionale2. orientamento professionale 3. informazione sulle professioni4. esperienze di lavoro E presente un metodo di valutazione che tende a verificare dettagliatamente le attività, i vantaggi ed i limiti del programma (si realizza mediante un rapporto annuale del coordinatore ed un monitoraggio sistematico).
4
4 Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per lORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ORIENTAMENTO Lefficacia di un intervento di orientamento dipende dalla reale capacità di produrre effetti sul piano educativo, con lacquisizione o lo sviluppo di capacità di scelta da parte degli studenti. 1. Fattori per la valutazione dellattività di orientamento 1. Fattori per la valutazione dellattività di orientamento I fattori più significativi per la valutazione del programma vengono individuati in: - programma di orientamento (formulazione di criteri di giudizio relativi ai vari aspetti del programma, allinterazione col curriculum scolastico, alla qualità- quantità dei contributi ecc.) - persone addette al programma di orientamento (attraverso la descrizione dei ruoli e dei compiti di tutti coloro che sono coinvolti nel programma: ambiente, famiglia, scuola-docenti, esperti, équipe psico-pedagogica e la successiva valutazione dei loro contributi) - risultati (ripartiti in diversi archi temporali: breve, medio e lungo periodo, devono verificare in che misura il programma di orientamento ha fatto conseguire agli studenti gli obiettivi prefissati e riguardanti le competenze necessarie a sviluppare e utilizzare un programma personale di orientamento per la futura scelta professionale).
5
5 Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per lORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) 2. Valutazione longitudinale di un programma di orientamento Ogni attività di orientamento implica una dimensione temporale di sviluppo che riguarda la persona, la società, le professioni e le prospettive di realizzazione. Ne consegue che ogni accertamento della validità di un programma di orientamento si svolge su arco temporale medio lungo al fine di determinare se le caratteristiche personali siano realmente e stabilmente associate con la riuscita in compiti scolastici e/o professionali. Ogni ricerca di questo tipo si dice longitudinale o follow-up e mira ad analizzare il rapporto tra le diverse variabili in funzione del tempo. Tipologie di verifiche longitudinali: sono varie (test, questionario, intervista, osservazione sistematica ecc.) e mirano a raccogliere informazioni sul processo decisionale maturato dagli studenti. Possono essere maggiormente orientate al passato o al futuro e possono condurre allelaborazione di modelli predittivi in grado di spiegare e anticipare processi e cambiamenti. Metodologie quantitative: sono utilizzate per stabilire eventuali corrispondenze tra le caratteristiche di un individuo ed il possibile successo che egli avrà nelle sue scelte. Tra i fattori cruciali sono stati individuati: a. caratteristiche personali di tipo cognitivo e non (personalità), b. caratteristiche curricolari della tipologia di scuola e/o formazione, c. tipologie di professioni.
6
6 Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per lORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Un progetto di orientamento al termine della secondaria superiore (sincronico-finale) Lintervento è stato articolato in: a. incontri preliminari collettivi nelle scuole (aperti a studenti e docenti), b. somministrazione di test psicologici agli studenti, c. conse- gna dei resoconti sui risultati dei test nellambito di colloqui individuali. Reazioni degli studenti alla presentazione dei risultati ai test: tendono ad accettare il resoconto psicologico nella misura in cui sostanzialmente rinforza un sentimento di sé positivo, mentre tendono a rifiutarlo se suscita ansia o ferisce il sentimento di sé (non viene detto nulla sulla personalità o sono presenti risultati negativi ai test cognitivi). Lanalisi di follow-up (a nove anni di distanza), mirata alla misura del successo ottenuto ed effettuata suddividendo gli studenti in tre fasce (in base ai risultati di tipo cognitivo) ha mostrato che: a. non cè correlazione con il voto di maturità, b. cè bassa correlazione con il successo accademico, c. il numero degli esami sostenuti nei primi due anni di università è a favore dei più dotati.
7
7 Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per lORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Bibliografia di riferimento L. Boncori, G. Boncori, Lorientamento - Metodi, tecniche, test, Carocci, Roma, 2001 G. Domenici, Manuale dellorientamento e della didattica modulare, Laterza, Bari, 2001
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.