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LE LEGGI RAZZIALI
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DALLE LEGGI RAZZIALI AI CAMPI DI CONCENTRAMENTO la politica anti ebraica in Italia
Nel 1938 il regime fascista emanò numerosi provvedimenti e decreti, con i quali i cittadini italiani di razza ebraica vennero privati di tutti i diritti civili,furono più di trentamila gli ebrei colpiti dalle leggi razziali. La politica razziale contro gli ebrei fù decisa da mussolini per compiacere a hitler .
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Secondo Adolf Hitler Secondo Adolf Hitler, lo scopo principale della Germania doveva essere quello di proteggere la purezza della razza ariana e di migliorarla; Hitler credeva che i principali nemici dello sviluppo della razza ariana fossero gli ebrei, e a tale scopo, promosse numerose leggi “razziali”, che degradavano gli ebrei a cittadini di seconda classe.
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Le conseguenze La campagna diffamatoria contro gli ebrei fu iniziata dal fascismo alcuni anni prima dell'emanazione delle leggi razziali . Fin dal infatti cominciarono ad apparire sulla stampa di regime vignette satiriche che prendevano di mira gli ebrei. Presto si passo alle vie di fatto : gli studenti, i docenti e i presidi di razza ebraica furono espulsi dalle scuole italiane; agli ebrei fu impedito di esercitare un'attività economica, di possedere delle terre, di fare matrimoni misti, di prestare servizio militare, di spostarsi e di fare viaggi. Libri e film ebraici furono tolti dalla circolazione
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A partire dal 1942 venne attuato dal nazismo il progetto di sterminio della razza Ebraica
Nel 1938 gli ebrei furono dapprima raccolti in campi di concentramento, poi diventati campi di sterminio. In quegli anni gli italiani si comportarono in maniera molto diversificata nei confronti dei loro connazionali di origine ebraica: in molti casi li aiutarono a sopravvivere e, al momento del bisogno, li nascosero e portarono in salvo; in altri casi, soprattutto nelle città più piccole, ne approfittarono per ricavare dei vantaggi economici e li denunciarono alle autorità.
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Chi era perseguitato Erano perseguitati : zingari, serbi, polacchi, oppositori della resistenza di tutte le nazionalità, tedeschi oppositori del nazismo, omosessuali, testimoni di Geova, delinquenti abituali, o persone definite "anti sociali", come, ad esempio, mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti. La maggior parte delle persone soppresse passarono per i campi di sterminio, che erano campi di concentramento con attrezzature speciali progettate per uccidere in forma sistematica
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La politica dello sterminio
Nel 1933 venne aperto il campo di dachau e intorno al 1934 ne seguirono centinaia in breve tempo. Nei campi di concentramento i prigionieri venivano uccisi in vari modi, all'inizio gli mettevano nelle camere a gas ma questa azione terminò nell'aprile del per poter usare i prigionieri come forza lavoro nel' industria di guerra, infatti alcuni prigionieri erano assegnati ai lavori in fabbrica, costruivano armi da guerra per i tedeschi.
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La liberazione Con la liberazione nel il mondo poté scoprire cosa realmente era accaduto; lo sterminio sistematico di interi popoli.
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