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Le seterie di San Leucio
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IL BELVEDERE I giardini di San Leucio erano in stile italiano cioè con alberi da frutto su sette terrazzamenti. Il suo nome deriva dalla fantastica vista che si apre su Caserta. La frutta che vi si coltivava, una volta raccolta, andava per la maggior parte al re e il resto la poteva tenere il giardiniere.
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LA LAVORAZIONE DELLA SETA
1-trattura 2-torcitura 3-tintura 4-tessitura
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trattura Per la tessitura si usano i bozzoli dei bachi da seta che prima di essere trattati vengono posti nell’acqua bollente sia per uccidere l’insetto all’interno, sia per sciogliere la serina, che incolla il filo formando il bozzolo. La seta viene poi srotolata dal bozzolo facendo attenzione a non rompere il filo.
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torcitura Per la torcitura si utilizzano macchine alte più di 3 metri e sono azionate da una pompa idraulica (mossa dall’acqua). Serve per torcere i fili di seta.
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tintura La tintura consiste nel tingere la seta alzando i fili che vanno colorati. Qui sotto ci sono i fogli per la macchina jacquard
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La macchina jacquard La macchina jacquard, dal nome del suo inventore, velocizzò enormemente il lavoro di tessitura. È considerata l’antesignana del computer, perché utilizza il sistema binario. Si riproducevano i disegni da riportare poi sulla stoffa grazie all’utilizzo di un punzone, che imprimeva su dei cartoncini il motivo da riprodurre poi nel telaio.
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tessitura Nella tessitura i fili orizzontali si chiamano trama mentre quelli verticali ordito.
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LE STANZE NELLE SETERIE
Il re Ferdinando IV, che fece costruire le seterie di San Leucio, era considerato un po’ rozzo perché aveva vissuto per le strade della città sin da bambino, per questo capiva facilmente i bisogni della popolazione. Ad esempio voleva che tutti vestissero uguali compresi i nobili, e le donne che dovevano sposarsi non portavano la dote. Dopo la II Guerra Mondiale, le stanze delle seterie, ormai non più in funzione, sono state usate anche per le scuole medie e per il liceo.
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Il bagno della regina Al centro del bagno della regina c’è una enorme vasca scaldata dal fuoco secondo il principio delle terme romane. Gli affreschi nel bagno sono simili a quelli di Pompei e viene utilizzata la tecnica dell’encauto, come usavano gli antichi Romani, perchè in quel periodo c’erano stati degli scavi a Pompei.
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La sala da pranzo La sala da pranzo ha vasi di porcellana e alcuni mobili sono ancora autentici
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La stanza da letto La stanza da letto aveva un letto con le coperte di seta. Sulle pareti, in alto, ci sono alcuni basso rilievi di alcune divinità. IL re aveva avuto 18 figli con sua moglie Carolina.
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La sala dell’inginocchiatoio
La sala dell’inginocchiatoio era usata dal re per pregare ed era rivolta verso una finestra che dava sull’interno di una chiesetta
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Lavoro svolto da: -Andrea N. -Leonardo -Robert -Arianna -Rossella
-Alice
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