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Il “segreto” del vendere e del comprare

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Presentazione sul tema: "Il “segreto” del vendere e del comprare"— Transcript della presentazione:

1 Il “segreto” del vendere e del comprare
OPEN SOURCE MANAGEMENT CORSO VENDITE Il “segreto” del vendere e del comprare

2 Ci troviamo in un periodo storico che ci pone di fronte grandi sfide
A) Sovrabbondanza di aziende simili con prodotti e servizi simili: necessità di differenziarsi o di essere “la prima azienda che…” B) Crescono le nicchie ad alto valore aggiunto o il low cost, quello nel mezzo si contrae. C) Nasce l’economia intangibile

3 Dirigere la trattativa
È l’abilità di far andare le cose come uno vorrebbe. Per questo devi saper dare inizio all’azione, poi gestirla e in fine completarla Così hai avuto controllo Quindi devi sapere cosa fare in ogni momento

4 Responsabilità L’abilità e la volontà di considerarci la causa.
Ma ogni persona può reagire in due modi diversi di fronte alla responsabilità. Di fronte ad un problema possiamo scegliere la nostra risposta : Responsabile o non Responsabile ? Causa o Effetto ? Assumersi la RESPONSABILITA’ delle proprie azioni e delle relative conseguenze è la principale dimostrazione di CORAGGIO. Tale presa di posizione potrebbe essere facilitata dal fatto di aver ottenuto l’effetto desiderato, ma la presenza di RESPONSABILITA’ viene dimostrata dal fatto di mantenere lo stesso modo di agire anche di fronte al risultato opposto o indesiderato.

5 Causa - Effetto Per risolvere un problema o per controllare una situazione che non va come vorremmo dobbiamo vederci come la causa di tale situazione. Se non lo facciamo, la situazione controllerà noi.

6 Scala della Responsabilità
EFFETTO TOTALE La persona è principalmente convinta che le sue sfortune o le sue disgrazie siano causate dagli altri o dall’ambiente. RESPONSABILE DELLE PROPRIE AZIONI Si considera “causa” solo per quelle cose che fa lei, ma non si vuole prendere assolutamente responsabilità per ciò che fanno gli altri. Non riuscirà a materializzare i suoi sogni. RESPONSABILE Si considera causa di come agisce lui e anche di come agiscono o sono gli altri.

7 Primo dato relativo alla Leadership
La sfera in cui un individuo ha Leadership, è determinata dalla sfera di influenza all’interno della quale lui si considera completamente CAUSA.

8 Pensare da Causa Quando riceviamo un problema o una difficoltà, possiamo pensare da effetto o pensare da causa. Un pensiero da effetto ha “gli altri”, “le circostanze” come soggetto dell’azione Un pensiero causativo mette “ME STESSO” come soggetto dell’azione

9 CAUSATIVITA’ GENERA CAUSATIVITA’
SE IO MI CONSIDERO CAUSA DI UN PROBLEMA CON UNA PERSONA, PRIMA O POI ANCHE LEI SVILUPPERA’ UN ATTEGGIAMENTO CAUSATIVO. SE IO MI CONSIDERO EFFETTO, ANCHE LEI SI CONSIDERA EFFETTO.

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11 PENSARE DA CAUSA QUANDO RICEVIAMO UN PROBLEMA O ABBIAMO UNA DIFFICOLTA’, POSSIAMO PENSARE DA EFFETTO O PENSARE DA CAUSA. UN PENSIERO DA EFFETTO HA “GLI ALTRI”, “UN ALTRO” O “LE CIRCOSTANZE” COME SOGGETTO. UN PENSIERO DA CAUSA METTE “ME ” COME SOGGETTO. SE DI FRONTE AD UN PROBLEMA PENSIAMO DA EFFETTO, AGIREMO DA EFFETTO

12 I seguenti pensieri sono da CAUSA o da EFFETTO
IL CLIENTE MI HA CONCESSO POCO TEMPO L’AZIENDA CONCORRENTE HA FATTO UN PREZZO PIU’ BASSO (il cliente) MI HA FATTO PARLARE CON UN’ALTRA PERSONA (il cliente) NON ERA INTERESSATO A QUELLO CHE DICEVO IL MERCATO E’ IN CRISI L’AZIENDA NON MI FORNISCE QUANTO MI SERVE PERCHE’ IO ABBIA SUCCESSO

13 Sviluppo della Conoscenza
Notiamo qualcosa di non ottimale nell’ambiente 2. Ci consideriamo la causa di tale situazione 3. Iniziamo a sviluppare dei sistemi per affrontarla 4. Se i sistemi adottati non funzionano, continuiamo a considerarci la causa della situazione non ottimale 5. Operando così svilupperemo o reperiremo la conoscenza giusta per risolvere il problema

14 Il Venditore Effetto Il venditore effetto vende solo quando è facile vendere. Come tale è sensibile alle fluttuazioni del mercato, al prezzo, alla richiesta del prodotto, all’umore del cliente. Non si rende conto che pensando in questo modo, sta solo dando alle cose che lui incolpa il potere di influenzargli negativamente la vita e di tarpare le sue aspirazioni

15 Il Venditore Causa Ritiene che i problemi del cliente dipendano da lui
Non giustifica le sue prestazioni scadenti addossando al cliente, alla crisi, al prezzo o all’azienda le sue prestazioni non ottimali

16 ALCUNE IDEE CHE DOBBIAMO CAMBIARE
Sono i clienti che devono cambiare  E’ il prodotto che fa la differenza Il venditore che vende il frigorifero agli eschimesi è il miglior venditore Un ottimo tecnico di prodotto è un ottimo venditore E altre ancora…

17 Meta Se non abbiamo una meta chiara, E’ la vita che controlla noi
Non siamo noi a controllare la vita

18 Definizione di Vendita
INFLUENZARE L’ATTEGGIAMENTO CHE IL CLIENTE HA VERSO L’ACQUISTO

19 …..Cioè Trasformare un Desiderio in una Esigenza

20 VEDO MI EMOZIONO DESIDERO DIVENTO RAZIONALE

21 L’EMOZIONE DURA POCO IL TUO LAVORO E’ QUELLO DI TENERLA ACCESA
IL TUO LAVORO E’ FAR RIVIVERE AL CLIENTE IL MOMENTO IN CUI HA PENSATO CHE POTEVA AVERE QUANTO DESIDERATO IL PENSARE DI NON POTER AVERE QUALCOSA E LA PIU’ GRANDE BARRIERA

22 Ogni cliente ha un esigenza a livello dormiente e non sempre vuole comprare
L’esigenza viene accesa da qualcuno che dimostra vero interesse per lui come persona Ognuno di noi deve fare qualcosa di straordinario soprattutto nei rapporti con gli altri.

23 Esigenza & Acquisto ESIGENZA PROPOSTA Costa troppo
Esigenze non trovate PROPOSTA Proposta in eccesso Ci devo pensare 23 23

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25 LA PIRAMIDE ROVESCIATA Approccio Indagine Stimolazione Risoluzione
Sforzo Approccio Indagine Stimolazione Presentazione soluzione Risoluzione obiezioni Chiusura LA PIRAMIDE ROVESCIATA

26 Cosa compra il cliente Nella vendita di servizi il cliente compra 5 cose secondo un ordine ben preciso: IL VENDITORE L’AZIENDA IL PRODOTTO/SERVIZIO IL PREZZO QUANDO FARLO

27 Comunicazione La comunicazione non verbale costituisce l’80% della nostra comunicazione. Noi comunichiamo molto di più le nostre emozioni, le nostre convinzioni le nostre idee e le nostre sensazioni piuttosto che le nostre parole.

28 Come migliorare i rapporti interpersonali
Occorre mettere in relazione tre elementi inscindibili Empatia – affinità - feeling Valutazione corretta-realtà Comunicazione

29 La sintonia nella vendita
Vendere è come ascoltare una stazione radio, se sbagli frequenza non senti quello che vorresti sentire. Le persone rispondono sulla loro frequenza, sei tu che ti devi sintonizzare. Non aspettarti che gli altri si comportino come ti comporti tu.

30 ASCOLTO + INTERESSE DA SOLI NON BASTANO
SERVONO ANCHE LA VALUTAZIONE CORRETTA E LA COMUNICAZIONE USANDOLI INSIEME AVREMO LA COMPRENSIONE

31 Devi ascoltare tutto Non devi pensare mentre ascolti Se hai già la risposta mentre ascolti non stai ascoltando NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI CIO’ CHE GLI DIRAI NON SARA’ ADEGUATO

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33 ANCHE LUI PUO’ AVER RAGIONE
Permetti al tuo cliente di essere un po’ venditore e vedrai che lui ti concederà di esserlo successivamente. Non è una sfida su chi ha ragione o chi ha torto, ma su cosa vogliamo ottenere. Non fermarti alle apparenze, potrebbero trarti in inganno.

34 ESERCIZIO Allenatore comunica un HOBBY
Lo studente comunica tutto ciò che pensa riguardo all’HOBBY. Allenatore comunica come si sente Lo studente tramite una serie di semplici domande deve capire perché l’allenatore pratica quell’HOBBY, perché gli piace, che emozioni prova. Allenatore comunica come si sente.

35 Approccio Il risultato finale della fase di approccio è:
UN CLIENTE CHE HA “COMPRATO” IL VENDITORE, E’ APERTO ED E’ DISPOSTO A PARLARTI DEI SUOI PROBLEMI

36 Indagine L’obiettivo della fase di indagine è
a) Piena comprensione delle necessità o problemi che il cliente sente di dover risolvere b)Un cliente che si è reso conto di avere delle problematiche o un’esigenza. Se non identifichiamo le necessità o le rovine del cliente prima di fare la nostra offerta o parlare del nostro prodotto, faremo un’offerta sbagliata che demotiverà il cliente.

37 L’AUTOSILOS e LA VELOCITA’
La vendita è come un autosilos, estrai tutte le macchine dal garage del tuo cliente così che, dopo aver creato spazio, potrai permettergli di inserire le tue negli spazi vuoti. Ricorda che hai un tempo limitato di intervento, passato il quale lui rimetterà a posto le sue auto. In molti casi non sarai l’unico parcheggiatore che incontra

38 Problema visibile sentito dal cliente EMOZIONI NON E' POSSIBILE
LA SCOPERTA E' DIFFICILE FIGURATI SE SPERANZA

39 Per fare una buona Indagine
Per fare una buona indagine bisogna: 1)Aver superato l’approccio 2)Essere disposti ad “invadere la privacy del cliente” 3)Fare “Domande Aperte” che facciano parlare il cliente 4)Se il cliente ci chiede dati sulla nostra azienda o nostro prodotto prima che questa fase sia completata, dobbiamo dare qualche dato e fare subito un’altra domanda.

40 ESERCIZIO 1. Scrivete i problemi del cliente che i vostri prodotti/servizi risolvono. 2. Scrivete domande da fare al cliente nella fase di indagine che facciano emergere tali problemi.

41 Stimolazione L’obiettivo della fase di stimolazione è:
Il cliente vi chiede una soluzione riguardo al suo problema. Lo fa in modo deciso e convinto. Non in modo sociale o formale.

42 Presentazione Soluzione
Il prodotto o la soluzione al problema del cliente deve essere presentato nell’esatto modo o per risolvere l’esatto problema che il cliente vorrebbe risolvere. Il venditore in questa fase deve essere convinto, deciso, sprigionare emozioni positive e DARE PER SCONTATO CHE IL CLIENTE FACCIA L’ORDINE

43 Presentazione Soluzione
In questa fase il venditore cambia atteggiamento. Da “attendista” passa ad essere un vero e proprio venditore che punta a fare l’ordine.

44 OBIEZIONI Qualsiasi obiezione da parte del cliente, dipende da una carenza di convinzione da parte del venditore! Voi comprereste il vostro prodotto a quel prezzo? Se voi non lo comprereste, difficilmente riuscirete a farlo acquistare al cliente.

45 Superamento delle Obiezioni
Se il cliente, fa troppe obiezioni o fa obiezioni false, vuol dire che non abbiamo centrato il problema del cliente. Dobbiamo tornare in indagine ed in seguito rifare la stimolazione.

46 DAGLI UNA VIA DI FUGA Se vedi che le cose non stanno andando per il meglio puoi provare a lasciargli comunque una via di fuga, che lo tranquillizzerà. ( es. “ Se le cose non dovessero andare come stiamo dicendo, ci saluteremo senza problemi….)

47 META Come vedete adesso le mete che avete scritto ? Si possono realizzare ?

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