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Modulo B (dal 31/10 al 29/11) dott. Silvia Metzeltin (2 CFU, 8 lezioni)   Contenuto: approccio monografico a temi di attualità (informazione giornalistica)

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4 Modulo B (dal 31/10 al 29/11) dott. Silvia Metzeltin (2 CFU, 8 lezioni) Contenuto: approccio monografico a temi di attualità (informazione giornalistica) e di conoscenza (divulgazione) in ambito scientifico. Materiali di studio: 2 libri di testo che verranno contestualizzati e approfonditi a lezione; 1 dispensa che verrà commentata a lezione.

5 Testi proposti per il modulo A:
1) A. PINCHERA, Ci salveremo dal riscaldamento globale? (Laterza, 2004) 2) S. WINCHESTER, Krakatoa (Longanesi 2003)

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7 Testi proposti per il modulo B:
1) S. SINGH, L'ultimo teorema di Fermat (Rizzoli, 1999) 2) J.GILLIES, R.CAILLAU, Com'é nato il WEB (Baldini e Castoldi, 2002)

8 Come si svolge l’esame:
L’esame consisterà in una prova orale. Lo studente dovrà presentare a sua scelta due testi: uno fra quelli proposti per il modulo A e uno fra quelli proposti per il modulo B, e dimostrare di averne compreso tanto i contenuti scientifici quanto il modello di comunicazione; dovrà inoltre dimostrare di aver acquisito le nozioni fondamentali esposte nelle dispense e nel materiale che saranno disponibili sul sito didattico.

9 Per richiedere ulteriori informazioni (in particolare da parte di studenti non frequentanti):
- sul modulo A: - sui moduli B e C e sulle modalità dell’esame:

10 Prima della comunicazione scientifica….
va valutato il livello di sviluppo ed autonomia disciplinare va considerata la differenza tra comunicazione e divulgazione vanno identificati gli autori ed i destinatari

11 Alcuni aspetti della comunicazione scientifica
Come si diffondono le conoscenze scientifico-tecniche Livelli di credibilità / autorevolezza della comunicazione Divulgazione e ‘spettacolarizzazione’ della scienza Mediazione tra la fonte e il destinatario Strumenti e mezzi della comunicazione scientifica Valutazione delle diverse immagini della scienza / tecnica Spiegazione dei metodi / procedure della conoscenza

12 Prime forme di comunicazione tecnico-scientifica
Comunicazione orale è comune nell’apprendistato tecnico Comunicazione manoscritta ha scarsa diffusione determina l’uso del linguaggio visivo Le origini della comunicazione scientifica si possono individuare in alcune tipologie precedenti all’introduzione della stampa, quali la comunicazione orale in ambito tecnico, utilizzata al fine di favorire l’apprendistato con l’ausilio di eventuali disegni o schizzi, e la comunicazione tramite codici e manoscritti, che tuttavia non consente un’ampia diffusione delle conoscenze, anche se introduce, al pari delle prime forme di disegno tecnico, l’uso del linguaggio visivo.

13 Un esempio significativo di questa integrazione tra disegno e testo manoscritto in età classica, si trova nella celebre raffigurazione della 'eolipila', strumento ideato dal matematico greco Erone di Alessandria nel I secolo d.C., che mette in evidenza la trasformazione dell'energia termica in energia meccanica. Lo strumento sfrutta la pressione derivante dal riscaldamento dell’acqua. Alla sfera metallica, in due punti opposti di uno stesso asse sono applicati due tubicini ad angolo retto, orientati in verso opposto. Quando la pressione fuoriesce dai tubicini la sfera comincia a ruotare per reazione attorno all'asse orizzontale cui è fissata. Il disegno è tratto da un manoscritto greco copiato da Vegezio nel IV secolo d.C. Raffigurazione della 'eolipila', strumento ideato dal matematico greco Erone di Alessandria (I secolo d.C.) che mette in evidenza la forza motrice del vapore d’acqua. Il disegno è tratto da un manoscritto greco copiato da Vegezio.

14 Dopo l’introduzione della stampa
La comunicazione manoscritta viene ancora utilizzata in quanto: può avere circolazione riservata o clandestina permette un maggiore controllo dei destinatari Dopo l’introduzione della stampa la comunicazione manoscritta viene ancora utilizzata in quanto: può avere una circolazione riservata o clandestina permette un maggiore controllo dei destinatari

15 Ad esempio, ancora negli anni Settanta del Settecento, si affidava a manoscritti con circolazione ‘riservata’ e controllata, l’esposizione di alcune teorie cosmologiche e geologiche che si temeva potessero incorrere nei divieti della censura: è il caso della Risposta Allegorica di Voniangi Riduano [anagramma dello scienziato e geologo Giovanni Arduino] … a Giovanni Giacomo Ferber … sopra la genesi della presente faccia della Terra” Risposta allegorica Esempio di comunicazione manoscritta ‘riservata’ : La Risposta Allegorica di Voniangi Riduano [anagramma di Giovanni Arduino] … a Giovanni Giacomo Ferber … sopra la genesi della presente faccia della Terra” (manoscritto incompleto; databile negli anni Settanta del Settecento)

16 Leonardo da Vinci Il manoscritto è utilizzato unicamente a scopo personale, come strumento di lavoro (appunti, schizzi, bozze di progetti, disegni, riflessioni…) non c’è l’intenzione di comunicare ai suoi contemporanei attraverso questo strumento l’impatto comunicativo sarà invece notevole, con la rivalutazione e la scoperta dei manoscritti di Leonardo a partire dall’Ottocento Nella prima Età moderna, tuttavia, il manoscritto in ambito scientifico e tecnico viene normalmente utilizzato come strumento di lavoro per raccogliere appunti, schizzi, bozze di progetti, disegni, riflessioni… E’ il caso dei celebri manoscritti di Leonardo da Vinci, dove emerge chiaramente la natura strettamente personale di questo materiale cartaceo, nonché l’intenzione dell’autore di non volerne condividere i contenuti con i propri contemporanei. Ben diverso sarà invece l’impatto comunicativo che tali manoscritti avranno dopo la scoperta ottocentesca di nuovo materiale e la rivalutazione di quanto già noto, soprattutto nella cultura del Novecento, pronta a recepire le idee leonardiane come geniali anticipazioni di conquiste scientifiche e tecnologiche.

17 Ecco, ad esempio, alcuni studi embriologici ed anatomici tratti dal Codice Windsor di Leonardo da Vinci Esempi di studi embriologici e anatomici tratti dai manoscritti di Leonardo da Vinci (Codice Windsor)

18 Ed ecco i celebri schizzi sul volo degli uccelli, affiancati ad uno studio sulla morfologia di una foglia, tratti dauna pagina del “Codice sul volo degli uccelli”. Disegni sul volo degli uccelli e sulla morfologia di una foglia, tratti dai manoscritti di Leonardo da Vinci (Codice sul volo degli uccelli)


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