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Iniqua Inefficace e Ingiusta Le tre i della manovra.

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Presentazione sul tema: "Iniqua Inefficace e Ingiusta Le tre i della manovra."— Transcript della presentazione:

1 Iniqua Inefficace e Ingiusta Le tre i della manovra

2 I NUMERI DELLA MANOVRA L´emergenza finanziaria e la necessità di approvare rapidamente una manovra di stabilizzazione dei conti pubblici da oggi fino al 2014 non può condurre a sottovalutare gli errori fatti dal governo nella gestione della politica economica degli ultimi mesi. A regime gli aumenti delle tasse contano per il 60% dellaggiustamento e sono regressivi. Questo potrebbe accentuare gli effetti recessivi della manovra riducendone limpatto sui conti pubblici. Legittimo interrogarsi sulla fattibilità politica di questi inasprimenti fiscali che andranno a colpire soprattutto i ceti più deboli. SÌ ALLA COESIONE NAZIONALE, NO AGLI ERRORI CONTABILI E ALLA MACELLERIA SOCIALE

3 CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA RIDUZIONE AGEVOLAZIONI SU CASA, IMPRESE E FAMIGLIE TAGLIO DI 4 MLD DI BONUS FISCALI NEL 2013 E 20 MLD NEL 2014 La manovra stabilisce labbattimento lineare del 20 per cento dei regimi di agevolazione fiscale vigenti in Italia, e elencati in una tabella allegata al testo della manovra. Il 20 per cento di 161 miliardi di costi derivanti dai regimi di agevolazione contenuti nella tabella equivale ad un abbattimento lineare di 32 miliardi di euro. Emerge un grossolano errore contabile nel testo il quale, se applicato così come scritto, produrrebbe ben più dei 20 miliardi di obiettivo. 103 miliardi sono relativi alle agevolazioni alle persone fisiche: famiglia (carichi familiari, figli, sanità, istruzione, ecc.), lavoro dipendente, pensioni. E´ una totale assurdità pensare di decurtarle in via automatica del 20 per cento, chiedere cioè alle famiglie, al lavoro e alle pensioni un contributo di 20 (venti!) miliardi, che passerebbero per un drammatico aumento della tassazione personale sui redditi. La quale già oggi è per più del 90 per cento a carico dei soli redditi da lavoro dipendente e da pensione. Questo non è rigore, è macelleria sociale! Non ci può essere duratura coesione nazionale se i comportamenti non sono leali e se le scelte di chi ha in mano le redini dell´attività di governo sono così abborracciate, ottuse e miopi. Il taglio lineare potrà essere evitato solo se saranno adottati provvedimenti tali da ridurre la spesa sociale e assistenziale di 4 miliardi per il 2013 e 20 miliardi dal 2014. La spesa complessiva per l'assistenza in Italia è pari a circa 65 miliardi di euro, detratta la spesa per le pensioni sociali, le integrazioni al minimo e le pensioni di invalidità, residuando circa 45 miliardi di euro. Alla luce della clausola di salvaguardia appare difficile poter ridurre tali spese in modo sufficiente per ottenere i risparmi previsti, peraltro in presenza di dinamiche demografiche che faranno lievitare la spesa per la non autosufficienza. Un taglio di tale entità alla spesa per l'assistenza, non risulta credibile ed è plausibile che scatterà inevitabilmente l'applicazione della clausola di salvaguardia.

4 TAGLIO AI MINISTERI INVECE DI RILANCIARE LA CRESCITA, CON LARTICOLO 10 IL GOVERNO TAGLIA LE DOTAZIONI DEL MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO, IL PIÙ COLPITO DALLA MANOVRA. SALDO NETTO DA FINANZIAREINDEBITAMENTO NETTO MINISTERI 201220132014201220132014 ECONOMIA E FINANZE711,7735,21.390,1409,2735,21.390,1 SVILUPPO ECONOMICO95,31.880,21.963,447,61.880,21.963,4 LAVORO E POLITICHE SOCIALI22,222,942,714,322,942,7 GIUSTIZIA54,566,7124,441,866,7124,4 AFFARI ESTERI42,649,091,329,749,091,3 ISTRUZIONE, UNIVERSITA' RICERCA30,033,762,925,933,762,9 INTERNO113,0141,6263,896,7141,6263,8 AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE25,730,857,513,130,857,5 INFRASTRUTTURE E TRASPORTI46,055,4103,226,455,4103,2 DIFESA299,6413,5769,1249,4413,5769,1 POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI33,140,574,622,140,574,6 BENI ATTIVITA' CULTURALI12,514,927,811,714,927,8 SALUTE13,715,729,312,115,729,3 TOTALE1.5003.5005.0001.0003.5005.000

5 TAGLIO AI MINISTERI CON LARTICOLO 40, COMMA 1-BIS DELLA MANOVRA SCATTERÀ UNA ULTERIORE RIDUZIONE LINEARE DI 2,5 MILIARDI DI EURO DELLE DOTAZIONI FINANZIARIE ISCRITTE NEL BILANCIO DELLO STATO NELLAMBITO DELLE SPESE RIMODULABILI DELLE MISSIONI DI SPESA DI CIASCUN MINISTERO CHE COPRIRÀ IL MANCATO GETTITO DERIVANTE DELLA PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE. MINISTERO 2011 RIDUZIONI MINISTERO ECONOMIA E FINANZE579,1 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO1.012,0 MINISTERO DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI42,5 MINISTERO DELLA GIUSTIZIA55,0 MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI39,3 MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA165,5 MINISTERO DELL'INTERNO107,2 MINISTERO AMBIENTE TUTELA DEL TERRITORIO E MARE 25,1 MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI78,0 MINISTERO DELLA DIFESA235,1 MINISTERO POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI 36,9 MINISTERO BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI11,3 MINISTERO DELLA SALUTE13,0 TOTALE2.400,0

6 TAGLIO AGLI ENTI LOCALI 2011201220132014 78/2010 REGIONI S.O.4.0004.500 MANOVRA 8001.600 TOTALE 5.3006.100 78/2010 AUTONOMIE SPECIALI5001.000 MANOVRA 1.0002.000 TOTALE 2.0003.000 78/2010 PROVINCE300500 MANOVRA 400800 TOTALE 9001300 78/2010 COMUNI >5.000 AB.1.5002.500 MANOVRA 1.0002.000 TOTALE 3.5004.500 78/2010 TOTALE6.3008.500 MANOVRA 3.2006.400 TOTALE 6.300 8.500 11.70014.900 LA MANOVRA STABILIZZA I TAGLI DISPOSTI DAL DL 78/2010 E NE AGGIUNGE DI ULTERIORI: 3,2 MLD PER IL 2013 E 6,4 MLD DAL 2014 COSÌ SUDDIVISI: REGIONI S.O. 800 ML. PER IL 2013 E 1,6 MLD DAL 2014, PER LE REGIONI S.S. 1 MLD PER IL 2013 E 2 MLD DAL 2014, PER LE PROVINCE 400 ML PER IL 2013 E 800 ML DAL 2014, PER I COMUNI > 5.000 AB. 1 MLD PER IL 2013 E 2 MLD DAL 2014.

7 ENTI LOCALI (Altre disposizioni) Patto di stabilità: Modifiche ai parametri di virtuosità (inseriti riferimenti a convergenza e a dismissioni di partecipazioni societarie). Successivamente alla determinazione dei LEP tra i parametri di virtuosità saranno inseriti anche i livelli dei servizi offerti. Esercizio associato funzioni: accelerazione della tempistica per lesercizio associato delle funzioni fondamentali da parte dei comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti. Fondo di riequilibrio: per compensare la soppressione della riduzione del fondo di riequilibrio presente nel DL approvato in CdM si riducono le risorse destinate ai rimborsi e alle compensazioni relative alle imposte per 700 milioni nel 2013 e 1,4 miliardi dal 2014. Altre disposizioni di carattere ordinamentale finalizzate ad accrescere l'efficacia della disciplina del patto di stabilità interno riguardano: le assunzioni di personale da parte degli enti locali (comma 9, che modifica il comma 7 dell'articolo 76 del dl 112/2008); disposizioni di carattere antielusivo inerenti la disciplina del patto di stabilità interno (commi 10-12, che introducono i commi 111-bis e 111- ter dell'articolo 1 della legge 220/2010); obbligo, da parte dei comuni, di scioglimento delle società in perdita (comma 13, che modifica il comma 32 dell'articolo 14 del decreto legge 78/2010); obbligo di adeguamento, da parte delle regioni, della propria normativa a seguito di sentenze della Corte costituzionale. Modalità applicative delle riduzioni di trasferimenti agli enti locali nell'ambito nuovo regime di 'federalismo fiscale municipale' dettato dal D.lgs 23/2011. Accertamenti di somme relativi a Roma capitale: si precisa che tutte le entrate del comune di Roma di competenza dell'anno 2008 e dei successivi anni sono attribuite alla gestione corrente di Roma Capitale, e vi comprende espressamente quelle riferibili ad atti e fatti antecedenti all'anno 2008, purché accertate successivamente al 31 dicembre 2007.

8 PENSIONI Il Governo sul tema delle pensioni, è stato costretto ad alcune modifiche in Parlamento che risultano insufficienti rispetto a quelle sarebbero state necessarie. L'esecutivo è intervenuto sulla fascia di reddito significativamente più bassa: colpire gli assegni pensionistici a partire da cinque volte il minimo, significa coinvolgere una fascia media di lavoratori che hanno già sofferto la perdita del loro potere di acquisto a causa della debole indicizzazione delle pensioni rispetto all'andamento del costo reale della vita. Inoltre, l'anticipo al 2013 dell'aggancio del pensionamento alla cosiddetta aspettativa di vita, sarà collegato anche a chi ha già maturato i 40 anni di contributi: questi lavoratori sommeranno all'inaccettabile ritardo di 12 mesi, già precedentemente voluto dal governo, altri 3 mesi di attesa. Sono necessari interventi che salvaguardano le pensioni che non raggiungono la soglia di otto volte il minimo.

9 TICKET E SANITÀ La Manovra prevede riduzioni della spesa sanitaria per 2,5 miliardi nel 2013 e per 5,4 miliardi nel 2014. I cittadini non esenti dovranno pagare un ticket di 10 euro su ogni ricetta per prestazioni di specialistica ambulatoriale e uno di 25 euro per il pronto soccorso. Il ticket si aggiunge a quello sulla prestazione, rendendo così spesso più costoso per il paziente ricorrere alle strutture pubbliche anziché rivolgersi direttamente ai centri privati. Il PD ha presentato una proposta di legge firmata da Franceschini e Bersani per sopprimere i ticket e chiederà che sia calendarizzata al piú presto.

10 PRIVATIZZAZIONI La Manovra prevede che entro il 31 dicembre 2013, il Ministro delleconomia e finanze, previo parere del Comitato di consulenza globale e di garanzia per le privatizzazioni, approvi, su conforme deliberazione del Consiglio del Ministri, uno o più programmi di dismissione di partecipazioni azionarie dello Stato e di enti pubblici non territoriali che sono immediatamente trasmessi al Parlamento. Le modalità di alienazione sono stabilite con uno o più decreti del Ministro delleconomia e finanze, nel rispetto del principio di trasparenza e di non discriminazione. Il Ministro riferisce sullo stato di attuazione delle procedure di dismissione in esame entro il 30 giugno di ogni anno. Dietro questa procedura si nasconde l'insidia di privatizzazioni che rischiano di svendere aziende pubbliche che sono il fiore all'occhiello del Paese con una procedura opaca e discrezionale.

11 COSTI DELLA POLITICA LA MANOVRA FA MOLTO POCO Livellamento remunerativo Italia-Europa: Il trattamento economico dei titolari di cariche elettive ed incarichi di vertice non può superare la media degli analoghi trattamenti economici percepiti annualmente negli Stati dellArea Euro. La norma però decorrere dalla prossima legislatura e la media, oltre ad essere ponderata sul PIL, è relativa solo ai sei principali Stati dellArea Euro. Election day: A decorrere dal 2012 tutte le consultazioni elettorali ad eccezione del referendum si svolgono in ununica data nellarco dellanno: se fosse stato fatto questanno sarebbero stati risparmiati 300 milioni. Finanziamento dei partiti politici: A decorrere del primo rinnovo di Senato, Camera, del P.E. e dei consigli regionali, sono ridotti del 10 % i rimborsi ai Partiti. La riduzione complessiva in combinato disposto con alter norme è del 30%. Stretta su Auto blu, Aerei blu

12 COSTI DELLA POLITICA LE PROPOSTE DEL PD Riduzione del numero dei parlamentari: 400 deputati e 200 senatori. Vitalizi: rivedere entro la legislatura i vitalizi dei parlamentari riportandoli al sistema previdenziale in vigore per tutti gli altri cittadini iscritti allInps. Riduzione della spesa collegata agli immobili (affitti) per garantire maggiore trasparenza e risparmiare sui servizi offerti.

13 IMPOSTA DI BOLLO SUI DOSSIER TITOLI La manovra aumenta l'imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai depositi di titoli inviati dagli intermediari finanziari. Il nuovo superbollo colpisce in maniera progressiva i depositi titoli sopra i 50.000. Per importi inferiori a 50.000 limposta annuale rimarrà di 34,20; per importi tra 50.000 e 150.000 limposta annuale salirà a 70 dal 2011 e 230 dal 2013; per importi tra 150.000 e 500.000 limposta annuale salirà a 240 dal 2011 e 780 dal 2013; per importi superiori a 500.000 limposta annuale salirà a 680 dal 2011 e 1.100 dal 2013. Limposta sui depositi titoli è proporzionata ai patrimoni. Si presenta dunque come una vera e propria patrimoniale. Ci si può interrogare sul significato di questa operazione in un momento in cui si dovrebbe incoraggiare gli italiani a comprare titoli di Stato.

14 DOVE SONO LE 16 AZIONI PER LO SVILUPPO? Il Ministro Tremonti nel presentare la manovra al Senato ha parlato di 16 azioni per lo sviluppo contenute nella manovra. Francamente non le vediamo! La liberalizzazione degli ordini professionali è stata bloccata dagli avvocati- parlamentari e ministri della maggioranza. Con il provvedimento il Governo si impegna a presentare proposte di riforma in materia di liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche entro 8 mesi dalla conversione della manovra trascorsi i quali tali servizi si intenderanno liberalizzati, salvo quanto espressamente regolamentato con apposite norme. Queste disposizioni non riguarderanno le professioni per le quali è prescritto un esame di Stato abilitante allesercizio. LItalia ha bisogno di una nuova stagione di liberalizzazioni per la crescita e l'equità La maggioranza di Governo non solo non ha accolto le proposte del PD riguardanti le urgenti liberalizzazioni, con le quali si volevano ridurre i costi delle famiglie in molti campi (banche, assicurazioni, carburanti, farmaci, servizi professionali), ma con le modifiche approvate alla manovra ha ulteriormente appesantito la situazione economica dei cittadini.

15 ACCISE BENZINA: CONFERMATI GLI AUMENTI Gli aumenti delle aliquote delle accise disposte il 28 giugno 2011 «restano confermate a decorrere dal primo gennaio 2012». Sono indenni dallincremento dellaliquota daccisa gli esercenti lattività di autotrasporto. Laumento delle accise era stato disposto temporaneamente fino al 31 dicembre 2011 a copertura degli oneri finanziari derivanti dell'incremento del Fus e degli stanziamenti per la cultura previsti dal decreto legge 31 marzo 2011, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011 n. 75. La manovra ha reso permanente laumento dellaccisa portando il prezzo alla pompa di benzina e diesel al record storico. Con l'inflazione ai massimi dal 2008, questo intervento rappresenta un'ulteriore tassa sui consumatori che interviene a Pil quasi fermo e con disoccupazione e cassa integrazione in aumento.

16 CONCESSIONARI E IRAP DEDUCIBILITÀ DELLE QUOTE DI AMMORTAMENTO E AUMENTO IRAP PER I CONCESSIONARI. AMMORTAMENTI: QUOTA MASSIMA DI DEDUCIBILITÀ FISCALE 2 PER CENTO. La legge di conversione ha modificato i contenuti della versione originaria del decreto legge 98/2011 mitigando la stretta sugli ammortamenti finanziari dei beni gratuitamente devolvibili alla scadenza di una concessione. La quota massima di deducibilità fiscale del costo dei beni passa dall1% al 2%; ciò equivale a dire che la durata della concessione deve essere comunque pari o superiore ai 50 anni necessari per ammortizzare completamente il costo dei beni. La norma sembra destinata a produrre effetti finanziari pesantissimi sulle società di capitali e degli enti commerciali esercenti attività di imprese concessionarie che subiscono anche un aumento dellIrap da 3,9 a 4,2% (articolo 23 commi 5 e 6), ad eccezione delle società di costruzione e gestione di autostrade e trafori che però vedono limitata la deducibilità delle somme accantonate nel cosiddetto fondo di ripristino che scende dallattuale 5 all1 per cento (articolo 23 commi 10 e 11).

17 A cura dellUfficio legislativo Gruppo PD – Camera dei deputati


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