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PubblicatoFiorella Gargiulo Modificato 10 anni fa
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Richiesta di Delibera avvio Istruttoria per VIOLAZIONE Art
Richiesta di Delibera avvio Istruttoria per VIOLAZIONE Art. 82 del Trattato CE nei confronti di Google News Italia
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LE PARTI FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali )
Google Italy S.r.l. Società italiana appartenente al gruppo Google
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Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG)
Chi è? Fondata nel 1950, rappresenta le aziende editrici di giornali quotidiani e periodici e le agenzie nazionali di stampa. Scopi previsti dallo Statuto: tutela della libertà di informazione; tutela della economicità delle aziende editrici quale condizione essenziale per l'esercizio della libertà di informazione; lo sviluppo della diffusione dei mezzi di comunicazione come strumenti di informazione e veicoli di pubblicità; la difesa dei diritti e degli interessi morali e materiali delle imprese associate. Cosa fa? Rappresenta le Associate presso le istituzioni politiche e amministrative e, in ambito internazionale, rappresenta gli editori italiani presso la WAN, l’ENPA, la FIPP e la FAEP.
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Google Italy S.r.l. Chi è? Società italiana appartenente al gruppo “Google” facente capo a GOOGLE INC., società di diritto statunitense; Caratteristiche Gruppo Google: Opera a livello mondiale; è il più diffuso motore di ricerca di internet; offre una varietà di servizi ed applicazioni web utilizzabili gratuitamente dagli utenti (ad esempio Google News, Google Maps e Gmail); Google trae la maggior parte dei propri ricavi dalle attività di raccolta e di intermediazione pubblicitaria on-line
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SERVIZIO GOOGLE NEWS ITALIA.
FATTI DENUNCIATI IL 24 luglio 2009, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato(ACGM) ha ricevuto una segnalazione da parte di FIEG avente ad oggetto il: SERVIZIO GOOGLE NEWS ITALIA. FIEG denuncia: Google determina la presenza ed il posizionamento degli articoli determinando la visibilità di alcuni annunci rispetto ad altri, potendo favorire un soggetto a scapito di un altro. che Google News utilizza criteri coperti da segreto industriale, per aggregare i contenuti giornalistici di più di editori; Per mancanza di trasparenza nella pubblicazione, Google procura danni agli editori che competono con lui nel mercato della raccolta pubblicitaria on-line. Sfrutta i contenuti professionali prodotti dagli editori con costi ingenti, indicizzandoli e visualizzandone parte sulle sue pagine, veicolando pubblicità su tali pagine grazie proprio a quei contenuti e traendone ricavi.
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Cos’è Google News? E’ il servizio di aggregazione e indicizzazione di notizie realizzato da Google attraverso l’utilizzo di strumenti informatici automatizzati. Il servizio fornisce agli utenti una rassegna stampa continuamente aggiornata selezionando le notizie pubblicate su 250 siti di lingua italiana (quotidiani, periodici ed agenzie di stampa) ed estrapolandone titoli e sommari. I titoli ed i sommari degli articoli(accompagnati dall’indicazione della fonte e da una indicazione temporale relativa alla pubblicazione della notizia), sono pubblicati nel portale Google News Italia e, tramite collegamenti ipertestuali (link), gli utenti possono accedere direttamente alle pagine interne dei siti degli editori che hanno prodotto il contenuto informativo in questione. I contenuti di Google News compaiono di norma anche nella prima pagina di risposta alle ricerche (queries) effettuate dagli utenti tramite il motore di ricerca di Google e sono utilizzati anche in altri siti internet di Google, come le home page “iGoogle” che la società consente ai propri utenti di creare ed utilizzare per l’accesso all’insieme dei propri servizi.
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Oggetto della segnalazione da parte della FIEG sono
quindi la fornitura di servizi di aggregazione di news e di ricerca on-line. Questi servizi sono Offerti a titolo gratuito, dagli editori; Fonte di Mantenimento: La raccolta pubblicitaria on-line; L’intermediazione nella compravendita di spazi pubblicitari on-line
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Mercato della raccolta pubblicitaria on-line
Consiste nella vendita di spazi pubblicitari su siti internet Caratteristiche: Estesa capacità di raggiungere target di audience Possibilità di avere un sistema di reporting idoneo a misurare con precisione e continuità l’efficacia dell’inserzione. Consente una modifica immediata dell’annuncio stesso Può combinare: ubicazione geografica, ora, giorno, aree di interesse NB: son elementi distintivi rispetto le forme di pubblicità raccolta sui media tradizionali (Tv, Giornali, ecc..).
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Determinazione del Prezzo:
Due meccanismi principali: Click per costo (CPC): gli inserzionisti pagano l’editore solo quando l’utente “clicca” sull’annuncio (Annunci di testo); Costo per impressione (CPM): l’inserzionista paga il publisher quando un determinato numero di annunci viene visualizzato dagli utenti.(Annunci grafici); NB: Nessuno dei media tradizionali consente un collegamento così preciso tra i contatti realizzati e il Costo dell’annuncio. Nb: il valore della Pubblicità stimato dalla Commissione è di circa 8 miliardi di € (stime prese da studi IAB)
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Forme di pubblicità on line:
Distinti in base: @ alla loro NATURA: Annunci di Ricerca: appaiono accanto ai risultati delle “query” di ricerca inserite nel motore di ricerca dagli utenti; sono scelti sulla base di Parole chiave inserite dagli Utenti. Annunci di Non ricerca: possono essere visualizzati in qualsiasi pagina Web, o annunci contestuali selezionati secondo il contenuto della pagina Classificazione di annunci: annunci raggruppati all’interno di Web specifici e classificati secondo il prodotto o servizio offerto (es: case in vendita). @ al FORMATO: testi, grafici, multimedia;
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Strumenti di pubblicazione annunci
Le inserzioni on-line possono essere pubblicate: 1.sulle pagine web contenenti i risultati forniti da un motore di Ricerca(detto canale Search) 2.sulle pagine dei siti che contengono contenuti editoriali(detto canale content) 1. L’Inserzione pubblicitaria consiste in un “messaggio testuale” che contiene un collegamento Ipertestuale ad una pagina Web. (viene quindi visualizzata in mezzo ai risultati di ricerca effettuata dall’utente) La compravendita di questi spazi pubblicitari avviene attraverso piattaforme pubblicitarie automatizzate predisposte dai più importanti provider di motori di ricerca. 2. Gli spazi pubblicitari sono utilizzati per inserzioni testuali, di natura grafica o audio-visuale, di norma pertinenti al contenuto della pagina web sulla quale compaiono.
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Mercato dell’intermediazione nella raccolta pubblicitaria on-line
Permette una Riduzione dei costi di transazione grazie all’utilizzo di avanzati ed innovativi strumenti tecnologici; consente di mettere in contatto un gran numero di inserzionisti e di editori (anche piccoli) a costi contenuti sfruttando processi in gran parte automatizzati. Compravendita* di spazi pubblicitari costituiscono un mercato rilevante distinto dalla vendita diretta Inventario Premium Vendita diretta = maggior guadagno (Editori che vendono il proprio “miglior” Spazio pubblicitario nella maggior parte delle possibilità tramite questo canale Inventario ResiduoVendita con intermediario = minor Retribuzione (Spazio pubblicitario con una posizione meno accentuata nel Web.) * La Commissione europea ha evidenziato che un editore può decidere come vendere il suo inventario, basandosi sulla Massimizzazione del Profitto. Per questo sono stati creati due inventari.
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Forme di Intermediazione
Organizzazione di Network pubblicitari: è un insieme di siti internet messo a disposizione degli inserzionisti i propri spazi pubblicitari in maniera coordinata e mediata dal gestore del network. I ricavi ottenuti dagli inserzionisti sono divisi tra il gestore del network pubblicitario ed i siti di contenuti o di ricerca appartenenti allo stesso. Advertising Exchanges: Editori ed inserzionisti interagiscono direttamente tra loro per la compravendita di spazi pubblicitari. Media Agencies: agenzie che comprano spazio internet aggregato dagli editori (ma anche dagli advertising network e attraverso advertising exchanges) e lo rivendono ai propri clienti.
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Dimensione Geografica dei Mercati
Raccolta pubblicitaria on-line Confini Nazionali o linguistici all’interno del SEE* Motivi: Spazio pubblicizzato diverso sulla base delle preferenze nazionali, lingue, specificità culturali. Sostegno Reti di Vendita locali Intermediazione Confini Comunitari, almeno a livello del SEE Motivi: Sviluppo tecnologico (arrivato ad una base transfrontaliera) Specificità lingua poco importante Obiettivo è di aumentare il n° editori inserzionisti * SEE: Associazione europea di libero scambio. Fondata il 3 maggio anni 60 come alternativa agli Stati Europei che non volevano o non potevano ancora entrare nell’Unione Europea. Sede: Ginevra.
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La rete di Google: Google Adsense*
Due categorie di clienti: Grandi case editrici, con contratti negoziali diretti; Piccoli editori, con l’iscrizione a contratto standard on line di Google; (>80% del suo network) Questa suddivisione che Google ha creato (come da lei affermato), non faciliterebbe la Discriminazione di Prezzo* tra le case editrici, dato che essa non è a conoscenza di canali distributivi utilizzati dalla maggior parte dei suoi editori con clausole standard. PS: la gran parte dei concorrenti di Google(reti e scambi di annunci) sono stati in grado di fornire precise indicazioni sulla quota dei clienti e sulla loro vendita diretta. * Citazione della decisione della Commissione relativa al caso M Google/doubelclick
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La Posizione Dominante di Google
Google è presente nei seguenti ambiti: MOTORE DI RICERCA: È il più affermato ed utilizzato dagli utenti, soprattutto in Europa. Si stima che in Italia circa il 90% delle ricerche degli utenti siano effettuate tramite appunto Google. FORNITURA DI SOFTWARE: la possibilità di utilizzare caselle di posta elettronica e di creare home page personalizzate, che rafforzano la posizione di tale società come punto di riferimento privilegiato per gli utenti di internet. MERCATO PUBBLICITA’ ON LINE come: editore (motore di ricerca Google.com) intermediario (rete pubblicitaria AdSense)
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Google ottiene la maggior parte dei propri ricavi dalla vendita di:
spazi pubblicitari sui propri siti internet, che includono le pagine generate dal proprio motore di ricerca e quelle di altri servizi ed applicazioni forniti, siti internet di editori terzi che partecipano al proprio network pubblicitario AdSense. Nel corso del 2008 Google ha realizzato oltre 21 miliardi di dollari dalla vendita di spazi pubblicitari on-line di cui: Il 66% di tali ricavi è imputabile ad inserzioni sui siti internet della stessa Google il 31% deriva dall’attività di intermediazione svolta dalla società e, dunque, per le inserzioni pubblicate sui siti internet degli editori terzi affiliati al network pubblicitario della società.
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Quote di Mercato di Google a livello SEE nei diversi Mercati on line
totale in € Google's Quote Mercato Pubblicità on line TOTALE [20-30%]* Annunci di ricerca [40-50%]* Annunci di non ricerca(escudendo & classifieds) [<5%]* Intermediari (ricerca e non, esculudento &classifieds)2 Ricerca intermediari [50-60%]* Non ricerca Intermediari (excluding & classifieds) [30-40%]* 1 Stima delle quote di mercato di Google nel SEE in diverse possibili mercati rilevanti. 2 segmenti di mercato di intermediazione sono state basate sul reddito lordo (cioè compresa la quota delle entrate che viene ridistribuito agli editori, chiamato anche il traffico costi di acquisizione)
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Quote di Mercato di Google nel mercato della Pubblicità online, nei vari Stati membri del SEE (2006)
Paesi Google1 online spese per la pubblicità in% Austria [15-30%]* Belgio [10-25%]* Bulgaria [20-30%]* Repubblica Ceca [<10%]* Danimarca Estonia Finlandia Francia [10-35%]* Germania 20-45%]* Grecia Ungaria Irlanda [30-50%]* Italia [15-25%]* Paesi Google online spese per la pubblicità in% Latvia [<10%]* Lituania [10-20%]* Lussemburgo [60-70%]* Olanda [25-55%]* Polonia Portogallo Romania [15-30%]* Slovacchia Solvenia Spagna [30-45%]* Svezia UK [30-50%]*
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Posizione di Intermediazione
La ricostruzione effettuata dalla Commissione europea nell’ambito del procedimento M.4731 – Google/DoubleClick: nel mercato dell’intermediazione nella compravendita di spazi pubblicitari on-line Google deteneva nel 2006 quote di mercato a livello europeo stimate tra il 42% e il 58%. ( L’evoluzione del mercato negli ultimi anni, e lo sviluppo sempre più ampio della gamma di servizi da questa forniti agli utenti, appare aver ulteriormente consolidato la quota di mercato della società); le notevoli dimensioni di Google rispetto ad altri intermediari assumono una particolare importanza nell’ambito del mercato in questione. Infatti: la capacità di competere di una piattaforma di intermediazione dipende in misura significativa dalle dimensione della propria rete di editori e della propria rete di inserzionisti.
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Posizione Raccolta pubblicitaria
la posizione di Google nella Raccolta pubbicitaria appare significativa, soprattutto con riferimento alla pubblicità di natura search. Secondo i dati forniti da Google, contenuti nella decisione più volte richiamata relativa al caso M.4731 – Google/DoubleClick, Google avrebbe infatti una quota di mercato (natura search) stimata tra il 38% e il 61% (dati relativi al 2006). Ps: La presenza di significative barriere all’entrata derivanti degli ingenti investimenti irrecuperabili necessari per sviluppare e promuovere un motore di ricerca alternativo a Google, risulta essere un INDICATORE DEL POTERE DI MERCATO dello Stesso. .
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IN CONCLUSIONE 1 GOOGLE: E’ di gran lunga il principale operatore nella fornitura di servizi di ricerca on-line, Appare detenere una posizione dominante nel mercato dell’intermediazione nella raccolta pubblicitaria on-line e nel mercato della raccolta pubblicitaria (search).
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ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE del Servizio Google News
Google News costituisce un importante portale di accesso ai contenuti dell’editoria on-line italiana, potendo in una certa misura indirizzare i flussi degli utenti verso determinati siti, e allo stesso tempo un elemento di traino dell’insieme di servizi offerti da Google ai propri utenti. Per l’editore l’inclusione nel portale Google News Italia può rappresentare un’occasione importante per agevolare la visibilità del sito e aumentarne la capacità di attrarre investimenti pubblicitari. Le MODALITA’ con cui Google procede all’utilizzo dei contenuti pubblicati sul sito dell’editore potrebbero essere tali da configurare un abuso di posizione dominante con effetti distorsivi della concorrenza nei mercati della raccolta e dell’intermediazione pubblicitaria on-line. In base a quanto segnalato da FIEG, Google visualizza il titolo e le prime righe degli articoli pubblicati dagli editori, in assenza di qualsiasi remunerazione diretta per l’utilizzo dei contenuti
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IN CONCLUSIONE 2 Pertanto, in considerazione dell’indiscussa leadership detenuta nella fornitura di servizi di ricerca on-line, Google priverebbe gli editori dell’effettiva possibilità di controllare quali dei propri contenuti riportare su Google News Italia subordinando tale possibilità ad una condizione estremamente penalizzante quale la fuoriuscita dal proprio motore di ricerca. IL comportamento di Google, è reso possibile dalla sua indiscussa predominanza nella fornitura di servizi di ricerca on-line, potrebbe risultare idoneo ad incidere indebitamente sulla concorrenza nel mercato della raccolta pubblicitaria on-line, con l’ulteriore effetto di consolidare la sua posizione nell’intermediazione pubblicitaria on-line.
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Il Comportamento descritto di Google appare quindi idoneo a:
CONCLUSIONE 3 Il Comportamento descritto di Google appare quindi idoneo a: pregiudicare il commercio intracomunitario cui deve esser interpretato tenendo conto dell’influenza diretta o indiretta, reale o potenziale, sui flussi commerciali tra gli Stati membri definita dalla Comunicazione della Commissione 2004/C 101/07 pregiudicare violazione dell’articolo 82 del Trattato CE. NE CONSEGUE CHE il prospettato abuso è suscettibile di determinare effetti su imprese operanti sull’intero territorio nazionale, nonché su imprese estere potenzialmente interessate ad operare nel mercato nazionale della raccolta pubblicitaria on-line
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