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PubblicatoFilberto Bernardi Modificato 10 anni fa
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per raggiungere uno scopo
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Conoscenza delle motivazioni teoriche che ispirano i singoli metodi Conoscenza delle opportunità offerte dai singoli metodi Conoscenza delle diverse fasi dello sviluppo percettivo e mentale dellallievo
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adottare il metodo più congruo rispetto alle effettive capacità apprenditive degli alunni in rapporto alle possibilità offerte dal metodo
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risolvere un tutto mediante i suoi elementi comporre diversi elementi in un tutto si procede dal particolare alluniversale ricavare da un antecedente un conseguente individuazione del problema formulazione ipotesi deduzione e previsione riproduzione sperimentale dei fenomeni controllo ipotesi (confermata-smentita)
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si quindi no quella limitata alla prassi, senza una teoria e considerata Scienza derivata dalla Pedagogia quella problematica e critica; legittimata sul piano epistemologico e sul fronte prassico; antidogmatica nei confronti del processo di insegn./apprendim.
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teorizzare e sperimentare strategie capaci di conciliare/integrare le istanze provenienti dal versante culturacentrico e dal versante alunnocentrico Il merito di questa didattica consiste nel mettere in guardia linsegnante quando si trova di fronte a possibili ipertrofie e/o culti didattici, tendenti a porsi come metodiche normative assolute, valide per tutte le contrade scolastiche.
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legittima metodi definiti a priori enfatizza i bisogni e gli interessi dellalunno DIDATTICA ASSIOMATICA (culturale) DIDATTICA ATTIVA (alunnocentrica)
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la fondazione scientifica non spetta ad essa, ma alla Filosofia delleducazione in quanto questultima è titolare delle opzioni teoretiche sui traguardi culturali e assiologici (valoriali) della formazione scolastica. La didattica senza una teoria diventa terreno di facile manipolazione ideologica non dispone di una formalizzazione scientifica perché si materializza a scuola come arte (il docente possiede il talento didattico fin dalla nascita)
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Le strategie dellinsegnamento/apprendimento chiedono la COMPRESENZA Trasmissione/acquisizione degli alfabeti di base; mira al controllo delle condotte linguistiche, metascientifiche, ecc. ed alla padronanza degli strumenti di base del conoscere e del capire offre allallievo la possibilità di indagare e, quindi, di attivare processi metacognitivi consente la costruzione- trasfigurazione-reinvenzione personale dei materiali cognitivi
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perché una Didattica problematica e critica evita opzioni unilaterali a favore di una teoria e sceglie linterconnessione/compresenza delle teorie cognitive più accreditate
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perché una Didattica problematica e critica suggerisce strategie individualizzate e collettive Le prime capaci di valorizzare le diversità cognitive (tempi, ritmi, logiche, linguaggi); Le seconde capaci di favorire lapproccio culturale per problemi a cui linsegnante dà lavvio mediante la stimolazione cognitiva di partenza per poi lasciare agli allievi la chiarificazione, limpostazione, la risoluzione delloggetto della propria ricerca.
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perché una Didattica problematica e critica pone il CURRICOLO (nemico di qualsiasi metodo normativo) al CENTRO DEL MODELLO DIDATTICO per godere di dignità curricolare deve vedere coesistere il Programma e la Programmazione Questo percorso
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