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PubblicatoOsvaldo Valentini Modificato 10 anni fa
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La direttiva 2004/101/CE
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La direttiva 2004/101/CE disciplina il collegamento tra il sistema comunitario dei permessi e i meccanismi flessibili basati sui progetti introdotti dal protocollo di Kyoto. La finalità della direttiva è quella di consentire che i crediti da JI e CDM siano resi equivalenti alle quote di emissioni circolanti nel sistema comunitario: ciò assicura l'impiego di tali crediti nel sistema comunitario dando stimolo agli investimenti in sviluppo sostenibile e trasferimento di Know How e di tecnologie avanzate che rispettino l'ambiente.
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La direttiva 2004/101/CE Aspetti relativi al processo di conversione e suo funzionamento: Soggetti abilitati alla conversione: Soggetti abilitati alla conversione: La conversione è compito degli stati membri: i gestori degli impianti inseriti nei rispettivi piani nazionali dovranno richiedere all'autorità competente la conversione delle CER o ERU generati dai progetti ai quali essi hanno partecipato, oppure che hanno acquistato sul mercato. La conversione avviene tramite il rilascio e l'immediata restituzione di quote da parte delle autorità competenti degli stati membri: le quote ottenute in cambio (EUA) si sommeranno a quelle attribuite ai gestori dei piani nazionali ed allenteranno quindi il vincolo alle emissioni per i singoli impianti.La conversione è compito degli stati membri: i gestori degli impianti inseriti nei rispettivi piani nazionali dovranno richiedere all'autorità competente la conversione delle CER o ERU generati dai progetti ai quali essi hanno partecipato, oppure che hanno acquistato sul mercato. La conversione avviene tramite il rilascio e l'immediata restituzione di quote da parte delle autorità competenti degli stati membri: le quote ottenute in cambio (EUA) si sommeranno a quelle attribuite ai gestori dei piani nazionali ed allenteranno quindi il vincolo alle emissioni per i singoli impianti. Anche le imprese appartenenti ai settori non soggetti ad una limitazione delle proprie emissioni sono incentivate a realizzare progetti di tipo JI e CDM, in quanto potranno vendere crediti di emissione realizzati direttamente ai soggetti regolamentati dalla direttiva, oltre che sul mercato internazionale dei crediti di emissione.Anche le imprese appartenenti ai settori non soggetti ad una limitazione delle proprie emissioni sono incentivate a realizzare progetti di tipo JI e CDM, in quanto potranno vendere crediti di emissione realizzati direttamente ai soggetti regolamentati dalla direttiva, oltre che sul mercato internazionale dei crediti di emissione. Limiti alla conversione: Limiti alla conversione: la possibilità di commutare CER e ERU in EUA è tuttavia sottoposta ad alcune limitazioni sia qualitative che quantitative che concernono la tipologia di progetti realizzati ed il numero massimo di quote convertibili.la possibilità di commutare CER e ERU in EUA è tuttavia sottoposta ad alcune limitazioni sia qualitative che quantitative che concernono la tipologia di progetti realizzati ed il numero massimo di quote convertibili.
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La direttiva 2004/101/CE Riassumendo i vantaggi di JI e CDM: Riassumendo i vantaggi di JI e CDM: Di tipo economico per le imprese assoggettate alla direttiva ET: ridurre le emissioni all'estero è meno costoso degli interventi nazionali, dal momento che minori sono i costi marginali di abbattimento e quindi maggiori i margini di intervento.Di tipo economico per le imprese assoggettate alla direttiva ET: ridurre le emissioni all'estero è meno costoso degli interventi nazionali, dal momento che minori sono i costi marginali di abbattimento e quindi maggiori i margini di intervento. Incentivando l'impiego dei meccanismi flessibili e l'investimento in paesi in via di sviluppo si contribuisce allo sviluppo sostenibile globale e si promuove il trasferimento di tecnologia pulita e di Know how dai paesi membri dell'Unione verso paesi in via di sviluppo e in transizione.Incentivando l'impiego dei meccanismi flessibili e l'investimento in paesi in via di sviluppo si contribuisce allo sviluppo sostenibile globale e si promuove il trasferimento di tecnologia pulita e di Know how dai paesi membri dell'Unione verso paesi in via di sviluppo e in transizione.
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