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PubblicatoNilda Costa Modificato 11 anni fa
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Identificazione di politiche, modelli e strumenti per lo sviluppo delle competenze dei Titolari di Microimprese in E. Romagna, Lombardia, Veneto () (gruppo di controllo) Sintesi risultati Area Politiche e Offerte per la Formazione Continua
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Identikit imprenditori e imprese Imprenditori con soci familiari (59%) di imprese nate prima del 2005 (93,3%), collocate prevalentemente in area EXTRA-urbana (52,7%), svolgono prevalentemente attività in c/proprio (47,7%) Attività prevalentemente di carattere industriale (piccola industria, 30,6%) e artigianale (61,1%) Le attività vengono esercitate prevalentemente sui mercati locali (47,3%), rispetto ai mercati regionali (10,3%) e ridotta la presenza sul mercato nazionale (8%); bassa rilevanza riveste invece il mercato internazionale (3,7%) Il 78,3% dei titolari dichiara di non aver stretto rapporti di collaborazione con altre imprese Alta lappartenenza ai circuiti associativi che raggiunge il 70,3%, dove la maggioranza delle imprese (55%) utilizzano i loro servizi
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Il profilo dellimprenditore familiare Imprenditore Familiare Perseguimento delle tradizioni familiari: lattività di famiglia detiene elementi di rassicurazione nellaffrontare la realtà lavorativa Sudditanza ad unattività già avviata: consapevolezza di unalternativa privilegiata rispetto alla realtà lavorativa circostante Questa tipologia è influenzata in parte dal valore culturale di riferimento. Il familiare non ha deciso di fare limprenditore, piuttosto ha scelto di non interrompere il lavoro di generazioni precedenti tenendo in vita lattività.
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Cambiamenti significativi nel ruolo imprenditoriale dal 2008 ad oggi Aumentata incertezza sui tempi di pagamento da parte dei clienti (73,7%) Il peso crescente degli aspetti di gestione amministrativa (66,7%) La crescente difficoltà ad essere competitivi rispetto a chi offre prestazioni in nero (57,3%) La necessità di specializzare le produzioni per essere competitivi (55%) Maggiore difficoltà di accesso al credito (44,3%)
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Necessità per far fronte ai cambiamenti Migliorare la gestione e il controllo economico-finanziario dellimpresa (62,3%) Trovare nuove idee e strumenti per comprendere meglio ciò che vuole il cliente (53,3%) Avere maggiori informazioni su nuovi prodotti/servizi (51%) Scambiare esperienze e informazioni con relazioni più forti tra imprese/imprenditori (60,2%)
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Livelli di soddisfazione e necessità imprenditoriali Gli imprenditori intervistati sono in prevalenza soddisfatti per aver scelto unattività autonoma, anziché un lavoro dipendente, nonostante le prospettive aziendali poco confortanti (in termini di risultato di fatturato) I titolari di Microimprese dichiarano che per svolgere la propria attività hanno bisogno, sia di aggiornare che di acquisire nuove competenze/conoscenze
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Strumenti per la rilevazione dei fabbisogni I titolari di Microimprese ricorrono prevalentemente a sistemi di Autovalutazione dei propri fabbisogni, spesso coniugato con il confronto con i familiari coinvolti nellimpresa, ma anche attraverso il confronto di esperienze con altri imprenditori/colleghi
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Barriere di accesso alla formazione I titolari di Microimprese mettono in evidenza i problemi di accesso alla formazione prevalentemente legati ai seguenti aspetti: Difficoltà di accesso ai fondi pubblici per la formazione Costi elevati della formazione Difficoltà di adattare lofferta formativa ai tempi e alle esigenze di lavoro della piccola impresa
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Laggiornamento dei Titolari Quanto tempo dedicato allapprendimento? Il 28,3% dei titolari di Microimprese dedicano almeno 1 ora al giorno per il loro aggiornamento professionale; che può arrivare anche alle 3-4 ore nel 20% dei casi Con quali modalità? La maggioranza dei titolari di Microimprese utilizza riviste di settore per il proprio aggiornamento professionale (83,8%), il WEB (80,5%), il confronto con altre imprese/imprenditori dello stesso settore (65,8%), ma anche attraverso il ricorso a consulenti esterni (62,8%) Quali temi per laggiornamento? La prevalenza dei titolari di Microimprese si aggiorna attraverso il ricorso a temi tecnico/specialistici relativi al proprio settore (83,8%); secondariamente, anche se significativi, gli aggironamenti su temi manageriali/gestionali (46,3%) e di adeguamento normativo (40,4%)
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La formazione svolta dai Titolari Quali modalità formative? I titolari di Microimprese hanno fatto formazione nel 2010 principalmente attraverso le seguenti iniziative: Fiere / Mostre industriali/commerciali 51,7%, Scambi di esperienza e confronti (organizzati) con altre imprese/imprenditori dello stesso settore 39% Minore il ricorso a iniziative legate a Seminari, conferenze, workshop 38,7%, Corsi in aula 36%, Consulenze individuali (coaching, counselling) 34,7%, e in particolare iCorsi di formazione a Distanza (FaD) 8,7% Quali risorse? La formazione effettuata viene finanziata prevalentemente dallimpresa e/o con risorse proprie del titolare (59%); il ricorso a risorse pubbliche appare residuale (8,4%) La formazione dei dipendenti I dipendenti formati nel corso dellanno 2010 sono il 50,7%, decisa prevalentemente dallimpresa (86,1%), spesso concordata con i dipendenti (71,5%); significativo limpulso anche del circuito associativo 58,3% nella decisione
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Interventi a sostegno della formazione dei Titolari di Microimprese A seguito dellattuale crisi economica, lo Stato, le Istituzioni, gli Enti Locali dovrebbero sostenere la formazione dei Titolari di Microimprese che rischiano di perdere competitività attraverso: Un sussidio economico per il sostegno del reddito (tipo Cassa Integrazione) (69%) Un sussidio economico legato alla partecipazione a iniziative di formazione (68%) Una consulenza utile a verificare o stato di salute della propria impresa (Check-up) per riorientare le attività di business (58%)
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Strumenti a sostegno della formazione dei Titolari di Microimprese I Titolari di Microimprese individuano nei seguenti strumenti il loro grado di utilità a sostegno della formazione imprenditoriale: Ricorrere ad agevolazioni fiscali/crediti di imposta (molto utile per il 65%) Sono riconosciute, secondo procedure specifiche, le spese sostenute per la partecipazione ad iniziative formative, al fine della deducibilità fiscale. La partecipazione alla formazione, in tal caso, avviene secondo tempi e modalità autonomamente scelti dal titolare Disporre di risorse e del supporto per partecipare ad attività di formazione condivisa con altre aziende del settore/territorio con esigenze/bisogni comuni (anche al fine di attivare un network tra imprese) (molto utile per il 25,3%) Il titolare e/o i dipendenti dellimpresa partecipano ad iniziative di formazione, in parte finanziate da risorse pubbliche, con altre imprese con le quali condividono analoghi problemi e/o necessità di crescita, anche con lobiettivo di creare reti dimpresa utili a gestire attività comuni (forniture di tecnologie, servizi, etc.).
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