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PubblicatoDante Trevisan Modificato 11 anni fa
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VI MODULO I SEMESTRE A.A. 2006-2007
CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco VI MODULO I SEMESTRE A.A N.B. Le fotocopie non sostituiscono il testo delle lezioni
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Argomenti trattati: I processi dei regimi democratici Il processo elettorale e di formazione del governo Il processo politico-amministrativo I modelli di democrazia
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Il processo elettorale e di formazione dei governi
Formazione del governo ? Elezioni
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Decisività delle elezioni
Il processo elettorale e di formazione dei governi Decisività delle elezioni alta bassa formazione automatica formazione mediata del governo del governo Governo separato Governo parlamentare o bicefalo bipartitico (UK, Grecia, Spagna e Portogallo) Governo parlamentare multipartitico con partito egemone (Svezia) Tutti gli altri casi Teoria delle coalizioni
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La teoria delle minime coalizioni vincenti afferma che si formerà una coalizione di governo che:
ha il voto favorevole della maggioranza assoluta dei parlamentari (cioè è vincente) ma questa maggioranza è più piccola possibile – cioè è “risicata” – per massimizzare i benefici dei componenti della colziioone di governo (cioè è minima) E’vera questa previsione? Cosa ci dice l’evidenza empirica?
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Dati di Laver e Schofield
196 governi in 12 regimi parlamentari europei dal 1945 al 1987 senza un partito con la maggioranza assoluta: Minime colaizioni vincenti % Coalizioni sovradimensionate % Governi di minoranza % Totale %
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Dati di Lijphart Governi in 32 regimi parlamentari dal 1945 al 1996 con e senza un partito con la maggioranza assoluta con senza Minime coalizioni vincenti 61.8% % Coalizioni sovradimensionate 21.0% % Governi di minoranza % % Totale % %
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Dati di Strom 356 governi in 15 regimi parlamentari (incluso il premierato israeliano) dal 1945 al 1987 Base parlamentare media: < 50% (governi di minoranza) 3 paesi 51-60% 8 paesi 60%< paesi
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Il processo politico-amministrativo
Tematizzazione e messa in agenda di un problema (politici, gruppi di interesse e movimenti) Strutturazione delle soluzioni alternative al problema (burocrati, esperti, gruppi di interesse) Decisione (politici, gruppi di interesse) Implementazione (burocrati, gruppi di interesse) Valutazione (esperti, burocrati, politici, esperti)
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MODELLI DI DEMOCRAZIA Maggioritaria Westminster Competitiva
Consensuale Consociativa Sistema elettorale Maggioritario Proprozionale Sistema dei partiti Bipartitico Multipartitico Rapporti tra parlamento e governo Centralità dell’esecutivo Centralità del parlamento Composizione del governo Maggioranza risicata Ampie coalizioni Forma di stato Unitaria e centralizzata Federale e decentrata Sistema di rappresentanza degli interessi Pluralista Corporativa Costituzione rigida Flessibile Rigida Principio regolatore Competizione tra opzioni alternative Concentrazione dei centri decisionali Accordo tra opzioni alternative Dispersione dei centri decisionali Contesto Cultura politica omogenea Cultura politica frammentata e conflittuale
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Indicazioni per la relazione sulla lettura dei giornali
Scegliete un evento tra quelli che ritenete sicuramente politici relativi all’Italia (possibilmente coordinatevi in modo da non scegliere tutti lo stesso evento!). Attraverso le schede fatte nei due mesi di corso e la rilettura dei giornali (notizie, commenti, ecc.) che avete archiviato ricostruitene l’EVOLUZIONE, cioè passate dall’idea di EVENTO a quello di PROCESSO che si è svolto nei due mesi di corso.
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La relazione dovrà essere articolata in cinque parti:
1. brevissima introduzione sintetica che inquadri l’argomento trattato (di cosa si tratta? quando avviene? a cosa si collega?) (è la parte meno importante) 2. cronologia ragionata degli eventi (tabella con date e notizie, individuazione di fasi, snodi importanti, decisioni rilevanti, eventi molto significativi) 3. analisi del contesto istituzionale in cui è avvenuto il processo (quali arene istituzionali sono state coinvolte? c’è stata sovrapposizione tra diverse arene? oppure il processo è avvenuto in arene extraistituzionali?) analisi delle funzioni sistemiche coinvolte (articolazione, aggregazione, ecc.) delle attività implicate (pressione, competizione tra partiti, ecc.) analisi degli attori coinvolti (sono stati coinvolti partiti? quali? gruppi di interesse? quali? autorità pubbliche? quali? altri?)
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interpretazione del processo dedicando attenzione
alla presenza di conflitti (quali erano le domande degli attori? quale era la “posta in gioco?” quali erano le diverse posizioni degli attori?) alle sfide che gli attori hanno dovuto affrontare (vincoli internazionali, emergenze, problemi di legittimazione) alle strategie degli attori (quali risorse hanno attivato? hanno stretto alleanze? hanno cercato di indebolire l’avversario? quale? come? ) alle eventuali emissioni, decisioni, ecc. 5. illustrazione di eventuali collegamenti con eventi/processi accaduti nel sistema politico italiano
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N.B. 1. Ricordarsi SEMPRE l’obiettivo della relazione: applicare in modo rigoroso gli strumenti analitici e concettuali appresi durante il corso alla analisi di un processo politico concreto. NON esporre le vostre idee politiche. NON fare previsioni. NON dare giudizi personali su quanto è accaduto. 2. Si tratta di indicazioni che debbono facilitare il lavoro non renderlo più difficile. Quindi seguite la traccia con flessibilità e intelligenza. Se ritenete opportuno modificarla (aggiungendo o togliendo degli elementi fatelo tranquillamente).
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Griglia di lettura dei saggi raccolti in “Politica in Italia
Griglia di lettura dei saggi raccolti in “Politica in Italia. Edizione 2003” 1. Sintesi e cronologia essenziale degli eventi o del processo al centro del saggio. Di cosa si occupa il saggio? Cosa è successo? Quali sono i fatti più importanti? Quali sono gli snodi decisivi della vicenda? 2. Rilevanza dell’argomento trattato. Perché secondo l’autore si tratta di un evento importante, a cui vale la pena dedicare attenzione? Inserisce forse una discontinuità con il passato? In passato si è già verificato? Oppure ci permette di individuare una specificità del caso italiano? Un evento simile si è verificato anche in altre nazioni?
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3. Il problema da spiegare (la variabile dipendente)
3. Il problema da spiegare (la variabile dipendente). Nel suo saggio l’autore quale aspetto dell’evento cerca di spiegare? Cosa cerca di capire l’autore? Quale problema si pone? 4. La spiegazione (le variabili indipendenti). L’autore del saggio come spiega la variabile dipendente? Quali variabili indipendenti utilizza per interpretare il fenomeno esaminato? Qual è la tesi sostenuta dell’autore del saggio? L’autore stabilisce una relazione tra il fenomeno analizzato ed altri aspetti del sistema politico italiano?
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5. La struttura dell’argomentazione
5. La struttura dell’argomentazione. Come giustifica la sua tesi l’autore? Cita dati o fatti? Quali? Ci sono sue opinioni personali o prevalgono i dati oggettivi? 6. Valutazione del saggio. L’interpretazione del fenomeno esaminato è convincente? Vi rimangono dei dubbi? Quali? Il saggio fornisce anche delle prescrizioni, delle indicazioni? Vi convincono? C’è congruenza tra l’interpretazione dei fatti e le prescrizioni fornite? 7. Il saggio e la politica in Italia. In generale, quali aspetti del sistema politico italiano mette in evidenza il saggio? Cosa abbiamo imparato, oltre agli eventi analizzati, sul caso italiano dalla lettura del saggio? Quali problemi generali del sistema politico italiano mette in evidenza il saggio?
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