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PubblicatoGuido Rossetti Modificato 11 anni fa
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CAMPAGNA ACQUISTI SOSTENIBILI Insieme per produrre meno rifiuti Verona, 03 ottobre 2003 Provincia di Verona Settore Ecologia
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L Agenda 21 Locale LAGENDA - Rio di Janeiro 1992: individua i problemi associati allambiente e allo sviluppo del pianeta e ci ricorda i nostri impegni per il futuro 21 LOCALE - fissa gli obiettivi da raggiungere per fare dello "sviluppo sostenibile" una realtà per il ventunesimo secolo in contesti locali 22.12.2000 : La Provincia di Verona ha aderito ad Agenda 21 Locale con la sottoscrizione della Carta di Aalborg e della Carta di Ferrara. 22.02.2001: Con la deliberazione della Giunta Provinciale n. 09/33 di approvazione del Progetto Agenda 21 Locale, ha confermato la propria volontà politico istituzionale di realizzare lo sviluppo sostenibile del proprio territorio e di promuovere tutte le iniziative orientate ai medesimi fini, valorizzando le scelte settoriali già adottate e le nuove scelte di lungo periodo.
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L idea di sviluppo sostenibile Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che risponda alle necessità delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. In altri termini di conciliare sviluppo economico, tutela dellambiente ed equità sociale. Lacquisto/consumo sostenibile può essere inteso come lacquisto/consumo di servizi e/o prodotti che rispondano ai bisogni di base, senza comportare un elevato utilizzo di risorse naturali in modo tale da non compromettere i bisogni delle generazioni future.
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Agenda 21 come processo di innovazione della governance Le Agende 21 Locali non sono soltanto strumenti partecipati per equilibrare ambiente e sviluppo, ma hanno soddisfatto un bisogno di innovazione e di cambiamento dellorganizzazione di governo attraverso il passaggio da un sistema fondato sul comando –controllo ad azioni azioni volontarie e partecipate. Effetti: Un diverso approccio (intersettoriale e interdisciplinare) allanalisi dei problemi e alla definizione di politiche Sussidiarità delle politiche locali (autonomia nelle decisioni gestionali locali ) Partecipazione nelle politiche locali (coinvolgimento attivo dei vari attori locali nei processi decisionali) Un nuovo modo di costruire la programmazione della P.A. attraverso metodi e strumenti informativi, formativi, responsabilizzati
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I tavoli tematici In base alle richieste degli stakeholders Il Settore Ecologia ha deciso di attivare 5 tavoli tematici: Risorse idriche: Piano di recupero delle risorgive Gestione rifiuti: GLI ECO-ACQUISTI E LA SPESA CONSAPEVOLE Educazione e formazione Trasporti e viabilità: mobilità sostenibile Consumi ed efficienza energetica
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Gli Approcci strategici effettuati Promuovere la diffusione dei Sistemi di Gestione Ambientale (EMAS – ISO 14000) Green public procurement (acquisti verdi nella P.A.) Deliberazione della giunta provinciale n. 183 del 12/09/2003 Raccolta differenziata interna 90% Il Settore Ecologia acquista carta riciclata nella misura del 100% Incentivare gli accordi volontari
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I tre protocolli Protocollo di intesa con lAssociazione Industriali di Verona per diffondere S.G.A e ISO – EMAS (sottoscritto in data 11.11.02) Accordo con Associazione Agricoltori per raccolta differenziata porta a porta (sottoscritto in data 28.11.02) Accordo con Confcommercio Verona e le Aziende della distribuzione al dettaglio per la Campagna acquisti sostenibili (sottoscritto in data 01.08.03)
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Il protocollo di intesa per la Campagna acquisti sostenibili Per Campagna acquisti sostenibili sintende il progetto di studio ed adozione di una serie di azioni atte a ridurre la quantità di rifiuti prodotti, nellambito dellattività commerciale delle Aziende e la sensibilizzazione della cittadinanza in relazione a questi temi. Il protocollo è stato sottoscritto il 1 agosto 2003 tra la Confcommercio Verona e le Aziende della distribuzione al dettaglio associate alla Confcommercio: Rossetto Group, la Grande Mela, Commerciale Brendolan
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Obiettivi del protocollo dintesa promuovere la consapevolezza ecologica dei consumatori nella scelta dei prodotti; Diffondere la sensibilità per lambiente nel commercio e incoraggiando i commercianti ad intraprendere iniziative al riguardo; potenziare lofferta di prodotti ecologici nel commercio; incentivare i produttori a prendere in considerazione i criteri ecologici nellofferta dei prodotti, anticipando eventuali tendenze di mercato.
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Impegno della Provincia di Verona studierà e metterà a disposizione delle Aziende della distribuzione al dettaglio che aderiranno alliniziativa, un marchio ambientale per tutti i punti vendita che rispondano a precisi requisiti ambientali ed ecologici, nella gestione delle merci e nellofferta di articoli a bassa produzione di rifiuti che permetta alle aziende aderenti di distinguersi per limpegno verso lambiente; organizzerà un convegno per promuovere liniziativa; avvierà un serie di campagne informative rivolte ai cittadini per promuovere la Campagna acquisti sostenibili ed il relativo marchio ambientale
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Impegno della Provincia di Verona Semplificazione relativa alla gestione degli imballaggi e al recupero dei rifiuti di imballaggio La Provincia è impegna a verificare la possibilità di semplificare e ridurre gli adempimenti relativi alla gestione degli imballaggi provenienti dalla piccola e grande distribuzione effettuata in conto proprio dallo stesso distributore.
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Impegno della Confcommercio Verona La Confcommercio Verona si impegna a: - diffondere presso i propri associati la Campagna acquisti sostenibili - a promuoverne ladesione.
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LImpegno delle Aziende della distribuzione al dettaglio Le Aziende della distribuzione al dettaglio - nellambito del proprio campo di attività e della propria natura commerciale - si impegnano ad aderire ad una serie di azioni al fine di : sensibilizzare i fornitori affinché riducano quantità e volume di imballaggi e utilizzino imballaggi secondari riutilizzabili pubblicare e diffondere materiale informativo, volto alla sensibilizzazione della Campagna acquisti sostenibili; ottimizzare lutilizzo di imballaggi allinterno del proprio sistema aziendale puntando a sistemi di riutilizzo costante degli stessi e lindividuazione di iniziative volte a contenere gli imballi delle merci direttamente disponibili al consumatore; introdurre sistemi alternativi di confezionamento e/o distribuzione delle merci.
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Azioni di ottimizzazione 1. Azioni di raccolta differenziata 2. Azioni di riutilizzo imballaggi secondari e terziari 3. Azioni di riduzione rifiuti 4. Azioni di caratterizzazione dei propri prodotti a marchio con logiche di green marketing 5. Azioni per lutilizzo di prodotti riciclati nelle attività degli uffici 6. Azioni per lutilizzo di prodotti riciclati nella comunicazione 7. Azioni di informazione e comunicazione ambientale 8. Certificazione ISO14000/Emas
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Azioni per gli acquisti sostenibili 1. (azione obbligatoria per i punti vendita superiori a 400 m²). Presenza sugli scaffali di ciascun settore merceologico (liquidi alimentari,surgelati, alimentari, detergenza domestica, cura della persona), per tutta la durata della campagna informativa, di almeno 2 prodotti che abbiano una delle seguenti caratteristiche tecniche: a. Ricariche con prodotto concentrato b. Ricariche con imballaggio leggero (sacchetto ricarica) c. Ricariche con volume superiore alla confezione originale d. Prodotti formato famiglia e. Prodotti compostabili o idrosolubili f. Prodotti senza blister o astuccio di cartone oppure con film estensibile a fascia che svolga la funzione di multipack g. Prodotti sfusi (senza imballaggio primario) h. Prodotti con marchio ecolabel
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Azioni per gli acquisti sostenibili 2. Invio alle ditte produttrici dei beni commercializzati di una lettera informativa (su modello fornito dalla Provincia), in cui sarà descritto il progetto, richiesto un modulo informativo sulle politiche di riduzione dei rifiuti da imballaggio dalle ditte stesse, ed il permesso di pubblicare le informazioni acquisite. 3. Presenza di materiale informativo per stimolare la riduzione della produzione dei rifiuti, bacheche, angolo news o altro. 4.Presenza di stopper informativi presso i banchi di ogni settore merceologico che avvertano i cittadini di scegliere prodotti ecocompatibili. 5.Vendita di pile ricaricabili e caricabatteria. 6.Introduzione di sacchetti in carta, e/o scatole di cartone, e/o borse riutilizzabili in stoffa o altro materiale biodegradabile in aggiunta a quelli di plastica. 7.Vendita di bevande con vuoto a rendere. 8.Vendita di bevande o prodotti detergenti tramite erogatore (dispenser).
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Per ricevere il marchio ambientale I punti vendita superiori a 400 m² saranno tenuti ad attuare 2 azioni scelte allinterno della lista azioni di ottimizzazione e un minimo di 3 azioni (di cui 2 a scelta e 1 obbligatoria) della lista azioni per gli acquisti sostenibili I punti vendita fino a 400 m² saranno tenuti ad attuare 2 azioni scelte allinterno della lista azioni per gli acquisti sostenibili Le Direzioni di Centro Commerciale saranno tenute ad attuare 2 azioni scelte allinterno della lista azioni di ottimizzazione
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Per mantenere il marchio ambientale Le Aziende della distribuzione al dettaglio e le Direzioni di Centro Commerciale dovranno, per ogni anno successivo alla firma del presente protocollo dintesa, migliorare gli obiettivi delle azioni di ottimizzazione intraprese lanno precedente o, nel caso questi obiettivi abbiano già raggiunto un risultato ottimale, mettere in atto unulteriore azione di ottimizzazione. Le aziende dovranno altresì aggiungere unazione compresa nella lista azioni per gli acquisti sostenibili. Le azioni di entrambe le liste potranno essere ampliate nel corso degli anni successivi per rendere più agevole la partecipazione ad un numero maggiore di Aziende.
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Il Progetto Campagna acquisti sostenibili 1. fase: Pianificazione e concertazione degli attori socio- economici Il Settore Ecologia e le Associazioni di categoria e della Grande Distribuzione si sono riuniti in cinque incontri per definire gli interventi da attuare nei vari negozi. Tale fase si è conclusa con la stipula del protocollo di intesa per la Campagna acquisti sostenibili. 2.fase: Campagna informativa I cittadini verranno informati sulliniziativa in atto, ricevendo materiale informativo. Recandosi negli esercizi commerciali i consumatori potranno trovare e scegliere i prodotti eco- compatibili e mettere in pratica comportamenti virtuosi. Ulteriori adesioni Incentivazione alle adesioni ai piccoli negozi locali
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Contesto normativo europeo VI° Programma Comunitario di Azione a favore dellAmbiente (2002-2012) I Principi: chi inquina paga, principio di precauzione, principio di riduzione dellinquinamento alla fonte. Il programma punta a garantire una migliore efficienza e gestione delle risorse e dei rifiuti ai fini del passaggio a modelli di produzione e consumo più sostenibili. Per realizzare ciò è necessario: a) promuovere modelli di consumo e di produzione sostenibili; b) migliorare la collaborazione e il partenariato con le imprese e le organizzazioni, coinvolgere le parti sociali, i consumatori e le relative associazioni per migliorare la prestazione ambientale delle imprese a perseguire modelli di produzione sostenibili; c) garantire che i singoli consumatori, le imprese e gli enti pubblici nel loro ruolo di acquirenti dispongano di migliori informazioni sui processi e sui prodotti in termini di impatto ambientale per raggiungere modelli di consumo sostenibile
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Contesto normativo nazionale D.Lgs. 22/97 Ronchi dispone che la gestione dei rifiuti si conformi ai principi di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nellutilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti; ha come obiettivo la riduzione della produzione dei rifiuti, lincentivazione al loro recupero ed al riutilizzo e la riduzione dellutilizzo delle discariche; Lart. 4, comma 4 prevede che le autorità competenti promuovano e stipulino accordi di programma con i soggetti economici interessati al fine di favorire il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti con possibilità di stabilire agevolazioni in materia di adempimenti amministrativi
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Contesto normativo locale Il Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti urbani – adottato con delibera del Consiglio Provinciale n. 31 del 21/05/03 – individua, nellelaborato A Relazione generale, come primo obiettivo la riduzione della produzione dei rifiuti. La produzione dei rifiuti urbani deriva direttamente dal sistema economico e produttivo della società odierna ed è strettamente legato agli stili di vita personali. Al fine di sensibilizzare i consumatori sullimportanza di ridurre alla fonte i rifiuti, la Provincia utilizza i seguenti strumenti: predisposizione di corsi di formazione Sensibilizzazione degli alunni delle scuole attraverso concorsi annuali (3°edizione) Attuazione di tavoli di concertazione con le Associazioni di categoria degli operatori economici finalizzati alla stipula di accordi volontari al fine di mettere in atto strategie per il contenimento della produzione dei rifiuti
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considerazioni - Ulteriore concretizzazione del percorso AG21L – esempio di Piano dazione - Trasformare la sostenibilità ambientale in un valore economico/profitto - Utilizzare metodi di comunicazione nuovi e commerciali - Necessità di investire in comunicazione ambientale con interlocutori nuovi – esempio centri commerciali
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