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BL VIAGGI
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YELLOWSTONE E IL GRAND CANYON Durata del viaggio: 10 giorni.
Trasporti: Aereo. Escursioni: Pullman Grand - tour. Soggiorno: Hotel Categoria Superiore. Trattamento: All - inclusive.
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Partenza da Castellammare di Stabia
Partenza da Castellammare di Stabia. Imbarco aereo a Roma per il Wyoming. Roma Il nostro aereo ci aspetta all’aereoporto di Fiumicino…
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Salite a bordo. Si decolla
Salite a bordo! Si decolla! Speriamo che il vostro viaggio sia confortevole ! Stiamo sorvolando l’estremità del continente europeo … Domani mattina saremo a Yellowstone Park
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Sarà meglio prendere la cartina il Wyoming è davvero grande !!
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BREVE STORIA DEL PARCO DI YELLOWSTONE
Lo Yellowstone National Park, istituito nel 1872 dal National Park Service, si trova nell'estremo settore nord-occidentale del Wyoming e sconfina in piccola parte negli stati del Montana e dell'Idaho. Occupa un'ampia zona delle Montagne Rocciose per un'estensione di ettari. Lo Yellowstone presenta una serie di altipiani, dalle cime innevate, con altitudini che vanno dai 450 ai 2500 metri, dominati dal monte Washburn, che supera i 3000 metri. Il fiume Yellowstone taglia il Parco da nord a sud-est, lungo il suo percorso nella parte nord-orientale del Parco, compie un salto di 91 metri, formando la cascata Lower, per immettersi poi nel Gran Canyon. Qui la roccia, modificata dall'erosione fluviale, mette a nudo faglie di un forte colore giallo che danno appunto il nome al Parco (Yellowstone significa "pietra gialla”) In seguito attraversa il lago omonimo, uno dei più grandi bacini montani del mondo. L'ampio corso d'acqua ha coste frastagliate, profondi golfi ed è circondato da una fitta vegetazione, mentre le alture sovrastanti il lago sono paludose e prive di vegetazione. L’attrattiva maggiore del Parco è costituita dai geyser
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Uno dei motivi di grande interesse di questo parco è costituito dalla presenza in tutta la zona di un gran numero di geyser, di sorgenti fangose, solforose e di fumarole: si tratta di uno dei complessi più grandiosi, se non il maggiore. 600 mila anni fa un'eruzione vulcanica ricoprì di lava la maggior parte dell'area compresa attualmente dal Parco, in cui il magma è ancora presente a grandi profondità. Il territorio poggia su uno strato di roccia vulcanica proveniente da una colata spessa oltre 600 metri. I gayger hanno generalmente due tipi di forme: a fontana e a cono. Quelli a fontana eruttano da pozze d'acqua di vario diametro che si sollevano nel momento del fenomeno per riabbassarsi alla sua conclusione. Quello a cono possono essere più o meno grandi a seconda dell'epoca di formazione, dato che il cono stesso è il risultato delle scorie depositate dall'acqua intorno all'apertura di fuoriuscita.
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UNA NATURA D INSUPERATA BELLEZZA
LA FLORA Tutta l'area è ricca di foreste, boschi e praterie con una vegetazione particolarmente lussureggiante; gli alberi di alto fusto sono molto fitti e si spingono anche a quote molto elevate. Il sottobosco è ricco di muschi, bacche, piante commestibili e funghi. Molto rigogliose le praterie subalpine, con fioriture estive notevoli. Contrariamente al versante rivolto verso il Pacifico, quello rivolto verso l'Atlantico è meno verdeggiante, più roccioso, ma presenta squarci naturali altrettanto interessanti; i nevai sono più estesi, i boschi di abeti rossi si alternano a prati subalpini e a macchie di alberelli a basso fusto di ogni tipo. LA FAUNA Il parco ospita 60 specie di mammiferi; 148 di uccelli nidificanti; 12 di pesci (più 5 specie esotiche introdotte); 6 rettili, 1 sola delle quali velenosa, il crotalo verde; 4 di anfibi; circa di insetti, tra cui 128 di farfalle. Sono 2 le specie considerate a rischio di estinzione ( lupo e gru americana) e 3 quelle minacciate (grizzly, aquila di mare testa bianca, lince canadese). Vi sono sette specie di ungulati : bisonte, cervo mulo, cervo wapiti, alce, antilocapra, pecora bighorn, cervo virginiano; due di orsi: grizzly e orso nero americano; tre di felini: puma, lince rossa, lince canadese; 300 castori e 115 lupi, divisi in 11 branchi.
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IL LUPO, BUONO O CATTIVO? Progenitore di tutte le aree protette, da allora Yellowstone è stato una sorta di laboratorio dove si è forgiata l'idea stessa di tutela ambientale Prendiamo il caso dei lupi. Oggi nel parco ce ne sono 115. C'è voluto un profondo cambiamento culturale per riabilitare il ruolo dei predatori naturali in un ecosistema
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CHE FINE HA FATTO L'ORSO YOGHI?
Nell'area dello Yellowstone vivono entrambe le specie americane: orso nero e orso grizzly. Sin dai primi anni di vita del parco sono stati una delle principali attrazioni, soprattutto perché avevano rapidamente imparato a cercare il cibo nelle discariche degli alberghi o addirittura ad avvicinarsi ai turisti per sollecitarlo. Ciò offriva l'occasione di emozionanti incontri ravvicinati. Nel 1916 ci fu però il primo caso di attacco mortale ad un turista e tra il 1931 e il 1969 il conto registrò una media di 48 aggressioni l'anno. La risposta agli inizi fu molto empirica: gli orsi protagonisti di simili episodi erano "cattivi" e venivano eliminati fisicamente. Solo agli inizi degli anni '70 si cominciò a delineare un nuovo approccio, più attento alle ragioni dell'ecologia e preoccupato delle conseguenze che quelle "cattive abitudini" avrebbero avuto sulla popolazione complessiva degli orsi dello Yellowstone. Il primo passo fu la chiusura delle discariche a cielo aperto, la realizzazione di contenitori per rifiuti " a prova d'orso", e il trasferimento in aree remote degli animali che apparivano più dipendenti da quella facile forma di approvvigionamento.
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Questo è il Lago Yellowstone, uno dei più ampi bacini di tutto il mondo (360km/2) con profondi golfi, coste frastagliate e paesaggi che creano scenari d’incantevole bellezza
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Questo fiume taglia il parco da Nord a Sud Est e compie un salto di 91 metri formando le Cascate Lower, per immettersi poi nel Gran Canyon. In questo tratto del corso del fiume,la roccia segnata dall’erosione,mostra filoni di un’intenso colore giallo che danno il nome al parco:Yellowstone (pietra gialla).
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Salutiamo Yellowstone
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….e dirigiamoci verso il Gran Canyon
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Geografia Il Grand Canyon è un'immensa gola creata dal fiume Colorado nell'Arizona settentrionale. Lungo 446 chilometri circa, profondo fino a metri e con una larghezza variabile dai 500 metri ai 29 chilometri, viene considerato una delle sette meraviglie naturali del mondo. Per la maggior parte è incluso nel Gran Canyon National Park uno dei primi parchi nazionali degli Stati Uniti. Il sollevamento dell'edificio della montagna, causò l'elevazione a centinaia di metri dei sedimenti, creando la zona degli Altipiani del Colorado. L'elevazione della regione provocò anche un aumento delle precipitazioni atmosferiche in tutto il bacino idrografico del fiume Colorado, ma non abbastanza per salvare l'area del Grand Canyon dal diventare semi-arida. Infatti le frane ed altri smottamenti causarono poi uno sprofondamento del letto stesso e la conseguente deviazione del corso del fiume, che aumentarono la profondità e la larghezza dei canyon, nonché l'aridità dell'ambiente. Pressoché tutta l'acqua che cade al di sopra del margine settentrionale dell'Altopiano (che percepisce più precipitazioni piovose e nevose) convoglia all'interno del Grand Canyon; al contrario, al di sotto del margine meridionale, l'acqua defluisce in un'altra direzione, seguendo l'inclinazione generale. Il risultato è un'erosione a nord del fiume molto più marcata, con un Canyon e i suoi Canyon affluenti caratterizzati da larghezze più repentine a nord del fiume.
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Le pareti del Gran Canyon ci permettono di ripercorrere la storia di milioni di anni. Le rocce alla base del Canyon hanno 2000 milioni di anni; a quel tempo costituivano il fondo di un antico oceano. Nel corso di centinaia di milioni di anni si depositarono in successione strati di arenaria, scisto e roccia calcarea di differenti colorazioni. Circa 60 milioni di anni fa, poco dopo l'era dei dinosauri, lungo il letto roccioso, scorrevano due fiumi che esercitando la loro azione erosiva sulle rocce, scavarono le acque impetuose dei due fiumi con la loro aumentata potenza, proseguirono in modo ancora più incisivo la loro opera e la fenditura si fece via via più profonda.
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Il Canyon é talmente profondo da comprendere diverse fasce climatiche
Il Canyon é talmente profondo da comprendere diverse fasce climatiche. In altitudine la neve é presente per tutto l'inverno; la zona più fredda é detta North Rim e qui le precipitazioni nevose raggiungono in media i 3 metri di altezza. Sul fondo del Canyon invece il fiume attraversa un torrido paesaggio desertico. Il Canyon ha un aspetto brullo, ma in realtà le differenze di clima consentono la crescita di numerose specie arboree e la sopravvivenza di svariati tipi di animali. Si possono contare altre 1000 diverse piante da fiori e almeno 300 specie di uccelli. Presso la sommità della gola si incontrano abeti e pioppi; sul fondo, dove le temperature sono molto più alte, le piante più comuni sono le cactacee. Lungo le pareti del Canyon, dove il clima é più fresco, vivono volpi grigie; lucertole, moffette e scorpioni preferiscono invece la macchia desertica sul fondo
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Il Colorado (detto anche Colorado dell'Ovest o del Pacifico) è un fiume (2.900 km) che attraversa USA e Messico ed è navigabile per due terzi del suo percorso.Il fiume nasce nello Utah, in seguido alla confluenza dei fiumi Grand River e Green River, che nascono, rispettivamente, nel Colorao e Wyoming; sfocia nel golfo di California, dopo aver formato una serie di canyon che interessano l'altopiano del Colorado. Il più grande è il Grand Canyon, lungo 380 km, con pareti che raggiungono i m di altezza. Il delta del Colorado, un tempo popolato da 400 diverse specie animali, dai giaguari ai castori ai più piccoli delfini delle terra, e fonte di sostegno per le popolazioni locali grazie alla pesca, è adesso un deserto di sabbia e conchiglie: nemmeno una goccia del glorioso fiume che col suo possente corso disegnò il Grand Canyon raggiunge oggi il mare. È stato letteralmente prosciugato dalla sete di città come Tucson, in Arizona, sfruttato per alimentare le fontane di Las Vegas, deviato per irrigare campi da golf e zone agricole.
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Il nostro viaggio è finito. Adesso possiamo ritornare
nella nostra bella Italia …
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