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PubblicatoGiustina Gatto Modificato 10 anni fa
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Ho un sogno per mio figlio Sette passi per educare Roberto Gilardi Franco Portinari LA MERIDIANA – Molfetta 2012
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Argomenti del percorso Il riconoscimento, la cura e lattenzione come fonte di nutrimento e autostima La capacità di stimolare, mantenere curiosità, sviluppare interesse nei figli La funzione di supporto, sostegno e svezzamento nella età della crescita La possibilità di trasferire nei figli conoscenze, competenze e solidità personale Lessere daiuto, di supporto, fonte di consiglio nei momenti di difficoltà della vita del figlio Il trasferimento e la maturazione di valori per orientarsi e fare scelte nella vita La funzione di contenimento, limite, gestione di regole e conflitti nella famiglia e nel contesto sociale
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Riconoscimento, cura, attenzione Primo passo
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Se tu dai lacqua ed annaffi le piante tutti i giorni, non permetti alle radici di svilupparsi e radicarsi, in modo da andare a cercare lacqua nella terra Bere può far vivere e può far annegare
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Ogni mio bisogno deve essere soddisfatto immediatamente? La fatica dellattesa, la fatica della frustrazione con tutto quanto di positivo comprende, sembra non essere più prevista
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RESILIENZA Capacità di resistere agli avvenimenti esterni senza farsene sopraffare, trasformandoli in una possibilità di apprendimento e crescita
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La Coca cola è un desiderio, la sete è un bisogno Cerchiamo di comprendere quale bisogno si trovi dietro ad ogni desiderio/richiesta dei nostri figli
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BISOGNI FONDAMENTALI Fisiologici ( mangiare, dormire, respirare..) Sicurezza (sentirsi accuditi, non minacciati..) Appartenenza, amicizia, amore Riconoscimento e stima Autorealizzazione
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Oggi, in ogni contesto, si fa di tutto per mettere esasperatamente al centro la persona facendo in modo che il mondo le ruoti attorno. Tutto deve essere reso facilmente raggiungibile
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Se però accontentiamo, o addirittura preveniamo ogni desiderio di nostro figlio, chiediamoci: lo stiamo facendo per lui o per noi? Preferiamo che un figlio ci stimi, ci riconosca, apprezzi il nostro essere genitori a 14 anni o a 30, 40, 50 anni?
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Non sono i figli a dover nutrire i genitori Se un genitore considera il proprio figlio come la fonte di nutrimento della sua componente affettiva, quando mai potrà ricoprire il ruolo di educatore?
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IL RICONOSCIMENTO E GRATUITO è una condizione di base che non è mossa da aspettative o da finalità più o meno esplicite
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Se la nostra attenzione e riconoscimento nei confronti del figlio si esprime solo in cose materiali, in doni e regali, quali potranno essere le conseguenze?
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Quali le forme di riconoscimento gratuito? Un saluto, un sorriso, un abbraccio, una espressione che riconosca: Ciò che la persona sa e sa fare Ciò che una persona è per carattere, attitudini, valori Ciò che una persona rappresenta per noi Il semplice fatto di essere una persona, un essere umano
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Non è possibile dare per scontati amore e stima. Un bambino ha bisogno di essere rassicurato di quellamore più di una volta
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Riconoscimento è: Prendere in braccio il figlio da neonato quando piange Fare un budino per la merenda con gli amici, senza comprarlo già fatto Fare un album di foto, un diario con le situazioni divertenti dei primi anni Dedicare del tempo ai propri figli, soprattutto nei primi anni Conoscere i gusti, le attitudini, le preferenze, gli interessi dei propri figli Fare una carezza solo con il pensiero, quando letà non lo consente più fisicamente
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Il riconoscimento è una forma di fertilizzante: con poco la pianta avvizzisce, con troppo si brucia Lamore di un bambino piccolo è biologico. Troppo spesso lamore di un adulto è OGM
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