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Di Gianluca Caneo E Andrea Timossi
La casa nei secoli. Di Gianluca Caneo E Andrea Timossi
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Contenuti: La casa presso la civiltà egizia.
La casa presso la civiltà greca. La casa presso la civiltà romana. La casa nel medioevo e tardo medioevo La casa nel rinascimento. La casa nel La casa nel La casa nel epoca neoclassica. La casa nel La casa moderna. La casa chiusura.
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LA CASA E L’ARREDAMENTO PRESSO LA CIVILTA' EGIZIA:
La casa tipo del funzionario era caratterizzata da un piano terra destinato alle attività commerciali, il primo piano al ricevimento degli ospiti, il secondo alle stanze da letto ed agli alloggi per le donne dell' harem.
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LA CASA E L'ARREDAMENTO PRESSO LA CIVILTA' GRECA
Il cuore della città è costituito dall' Acropoli cinta di mura, in cui sorgono vari templi, i recinti sacri e le sorgenti dedicate alla divinità locale. Sulle pendici dell' Acropoli e alla base di essa si estende, disordinatamente, la città, che è priva di una forma propria e regolare.
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Alla città greca manca il palazzo, espressione tipica di governi dispotici e monarchici. Le case dei poveri e dei ricchi sorgono lungo delle strette vie, fianco a fianco, e se non fosse per le dimensioni e soprattutto per gli ambienti interni e per l'arredamento, sarebbe quasi impossibile distinguerle.
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La casa romana La domus, era la tipica casa signorile di città. Essa era strutturata generalmente su un piano e si estendeva in largo occupando talvolta un' intero quartiere. A volte alcune domus avevano piccole fontane o statue al centro del giardino, e possedevano un peristilium adibito a piccolo orto attorno al quale si sviluppavano stanze private. L‘ insula è il tipico esempio di casa popolare. Questi edifici nascono nell'Urbe con la necessità di costruire tanto in poco spazio, visti gli alti costi delle terre. Le insulae sfruttavano, come gli attuali condomini, lo spazio in altezza raggiungendo anche i sei piani, permettendo quindi di ospitare molte famiglie. Al piano terra si trovavano in appositi spazi i negozi chiamati in generale tabernae: come i "bar"
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La casa nel medioevo Nel vedere gli splendidi castelli di pietra, le alte case cittadine a travi di legno o le graziose casette con tetto di paglia eretti nel Medioevo potremmo pensare che vivere in un'abitazione medievale doveva essere piacevole . Ma gli edifici medievali giunti fino a noi grazie alla loro grande qualità di costruzione erano una minoranza destinata ai ricchi. In genere, le abitazioni dei villani duravano solo una trentina d'anni . La maggior parte delle case erano infatti umide, piene di spifferi, fumose e buie. Il vento sibilava attraverso porte e imposte, topi e ratti girovagavano sulle travi del soffitto. Il fumo del focolare allontanava in parte le mosce dalla stalla ma facevano bruciare anche gli occhi e la gola . Persino i mobili erano scomodi: duri sgabelli di legno, pagliericci che pungevano e coperte di ruvida lana .
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LA CASA NEL TARDO MEDIOEVO
Dopo il 1300, le città diventano numerose: nei punti d'incrocio di vie di traffico, in zone elevate da cui è facile dominare una pianura, in prossimità di fonti di risorse particolari ( miniere , saline ) sorgono borghi sempre circondati da mura con relative porte. All'interno delle mura gli spazi sono limitati, ed è sempre necessario sviluppare gli edifici in altezza. In particolare le case dei mercanti prendono sia unità abitative, sia depositi, sia una bottega per lo smercio; in quelle degli artigiani si trovavano anche i locali destinati alle lavorazioni.
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Per questioni d'ordine pratico legate alla attività commerciali, la struttura delle città medioevali non muta sensibilmente nel tempo e in pratica si conserva fino a tutto il '400 . Le case occupano sempre la stessa area: vengono ingrandite ricorrendo alla sopraelevazione, e talvolta muta anche l'uso dei locali. La tipologia delle abitazioni è diversa secondo le regioni: la nostra illustrazione si riferisce a una casa con deposito e bottega dell'area centroeuropea . Tetti molto eminenti erano resi necessari dalle intense nevicate, e l'impiego dei piani alti per il deposito delle merci. Nell'area mediterranea invece i magazzini sono di solito a pianterreno .
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La casa nel 1500 Varcato l'ingresso e percorso un breve vestibolo (atrio, androne), si accede al cortile, raccolto e luminoso, tutto recintato da un ampio portico ad archi su cui si affacciano le finestre dei piani superiori. Le facciate che danno sul cortile sono architettonicamente curate come la facciata esterna. Il pianterreno è destinato ai locali di servizio che, come la portineria, il corpo di guardia, non hanno bisogno di grandi finestre. Spesso comprende un piano ammezzato, destinato a locali di disimpegno o ad abitazione per la servitù. Il primo piano è il più importante, riservato ai locali di rappresentanza, usato in occasione di ricevimenti, feste, solennità varie. La comunicazione tra i vari ambienti è quasi sempre assicurata da portici e gallerie di disimpegno. Le sale sono alte e ampie. Il secondo piano è occupato da locali in cui abitano normalmente i componenti della famiglia. Le camere da letto sono in genere piccole, mal distribuite, senza disimpegno.
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La parte superiore delle pareti è decorata i con stucchi bianchi o dorati: la centrale è affrescata con scene di paesaggio, festoni di frutta e foglie, scene campestri o allegoriche, oppure è ricoperta di stoffe preziose (damaschi, broccati) decorata con arazzi, quadri, ecc. Lo zoccolo è, generalmente, di legno intagliato e intarsiato. Il riscaldamento è assicurato dai camini, sempre più numerosi, eleganti e vari per forme e decorazioni, e da vari tipi di bracieri portatili. In genere, in Italia, il camino è a bocca piccola, senza sporgenze e senza cappa in vista. Anche se le latrine esistono, nei palazzi le condizioni igieniche non migliorano molto rispetto a quelle del Medioevo. Il legno preferito per i mobili è il noce, ma sono anche usati l'abete, il cipresso, il castagno. Il letto è alto, circondato da predelle o cassoni che poggiano sul pavimento o su una pedana. La lettiera ha un fondo di tavole o una rete di funi su cui poggia il materasso: talvolta poggia a terra, qualche volta su quattro piedi lavorati. Acquista le spalliere, più alta e decorata la superiore. Si usa porre sotto il letto una cassa munita di rotelle "letto a carriola" che vien tirata fuori di giorno per sedere.
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La casa nel 1600 E' il 1600 e il linguaggio barocco contraddistingue gli interventi architettonici prodotti nelle città italiane, siano essi edifici, piazze o elementi di arredo urbano. Interi ambiti spaziali urbani assumono caratteri scenografici o si alimentano dell'“effetto sorpresa”, tanto caro al barocco, che realizza un nuovo rapporto tra gli edifici e gli spazi urbani antistanti. In sostanza i contesti urbani, come le piazze, vengono ora visti come quinte teatrali e le stesse facciate degli edifici, sono elaborate in senso scenografico. I palazzi sono spesso circondati da sontuosi giardini con statue e fontane.
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La casa nel 1700 Il Barocco, svuotato dei suoi veri contenuti, cede il passo ad un gusto più frivolo, raffinato e disinvolto sia in arte che in architettura. La critica tardo-settecentesca fu poco propensa a giudicare il rococò in modo positivo, anzi, vide in questo stile una ulteriore degenerazione delle forme derivanti dal barocco. Oggi si è concordi nel ritenere che il Rococò segnò una tappa fondamentale per l'evoluzione delle arti a seguire. Con la fine del 1700 e l'inizio del 1800 in Italia e Francia, si ritornerà a forme più sobrie e alla formazione del gusto neoclassico, come reazione contro le forme del recente passato.
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La casa nell’ epoca neoclassica
La cultura neoclassica nasce dopo la I metà del 1700 e si sviluppa nei primi decenni del 1800 in corrispondenza di un vero e proprio movimento culturale, collegato alle istanze portate avanti dal pensiero illuminista. Il Neoclassicismo nacque quindi, proponendo un recupero dei modelli fatti di compostezza e armonia delle antichità classiche in contrapposizione alle forme barocche di cui si rifiutarono gli eccessi e i contenuti e ci si ispirerà ai modelli antichi cui verranno attribuiti caratteri etico-ideologici. Ovviamente le abitazioni si adattano alle esigenze del periodo.
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La casa nel 1800 Nel 1800 la separazione tra abitazione e luogo di lavoro viene sancita definitivamente con la creazione di quartieri operai. La tipologia a schiera è basata sul principio di aggregazione della stessa unità abitativa, allineata lungo il prospetto stradale e fornita di giardino privato sul retro.
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La casa moderna Nella cultura moderna la casa è concepita come luogo dove la persona vive abitualmente. Nelle tipologie abitative standardizzate,proprie delle società industriali avanzate sono state introdotte innovazioni tecnologiche ed elettroniche tese a migliorare il confort abitativo, la sicurezza e a ridurre i consumi energetici. Tutte queste invenzioni moderne aiutano a ottimizzare la qualità della vita.
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Ricerca svolta dagli alunni: GIANLUCA CANEO E ANDREA TIMOSSI 1K anno scolastico 2006/07 PER LA COLLABORAZIONE E LA SUPERVISIONE SI RINGRAZIA LA PROFESSORESSA MARIA MADDALENA BRUZZONE.
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