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Leditoria in tasca: dati, classifiche, riflessioni 2004 Milano, Bibliografica, 2004 di Giuliano Vigini.

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1 Leditoria in tasca: dati, classifiche, riflessioni 2004 Milano, Bibliografica, 2004 di Giuliano Vigini

2 Presentazione eseguita da: Maini Nicolò e Pintus Andrea

3 Editori nel nostro paese Da un punto di vista strettamente quantitativo, leditoria libraria italiana appare un universo sempre più articolato e composito, che si arricchisce di anno in anno di un gran numero di sigle editoriali. Negli ultimi anni si è notato un incremento di nuove case editrici: 1998-2002 967 case editrici 2002-2003 626 case editrici

4 Editori italiani per area geografica Si nota una lieve distanza tra Nord e Centro, mentre nel Sud la percentuale risulta dimezzata rispetto alle altre due aree. Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte assorbono il 65,3% della produzione nazionale. % % %

5 Il mercato dei libri resta un campo della produzione aperto a numerose possibilità. Editori italiani suddivisi per regioni Nel grafico si nota che le due regioni predominanti nel campo editoriale sono Lombardia e Lazio. Da sole raggiungono il 30% degli editori sul territorio nazionale.

6 La produzione La produzione italiana del 2003 ha toccato la soglia di 60.000 titoli, equivalente a più di 160 libri al giorno, cifra che potrebbe sembrare alta ma che in realtà corrisponde alla media di molti altri paesi. Nella produzione occupa un posto importante la letteratura in genere (127.021 titoli), e tra le varie discipline è cospicuo il parco titoli dei libri religiosi (45.601). Con dei numeri di produzione così alti, può capitare che una grande quantità di libri possano finire, in poco tempo, dalla pubblicazione al macero. Lofferta libraria che incontra un mercato significativo non supera il 10% del totale annuo della produzione. Ciò significa che molte delle nuove pubblicazioni non trovano un mercato reale e non riescono ad agganciare quello potenziale che resta un miraggio.

7 Il mercato Nel 2003 la vendita dei romanzi italiani ha raggiunto le 2.000 copie. Nonostante il valore sia di poco inferiore rispetto alla produzione straniera, si è notato negli ultimi anni un netto recupero che fa ben sperare. Dopo parecchi anni, 5 scrittori (tra cui Camilleri e Faletti) sono riusciti a raggiungere la soglia delle 100.000 copie vendute. Grande successo di mercato hanno avuto anche, oltre al romanzo, i libri di saggistica (Vespa, Gruber) e lassai fortunato filone comico-satirico (Totti, Oreglio). Nonostante la curva di mercato risulti discontinua, esso viaggia a due velocità. La prima è il filone che comprende il best-seller, scoop, eventi e notizie di stringente attualità. Laltra è quelleditoria, di catalogo e non, che cerca di sopravvivere Un mercato in forte ascesa è diventato ormai quello via internet, un canale interessante e remunerativo.

8 Le librerie Se il numero delle librerie commercialmente significative è rimasto fondamentalmente stabile (1.827), al loro interno si è accelerato il processo di rinnovamento che vede la libreria come struttura di informazione, vendita e servizio per il pubblico. Questo è avvenuto nelle librerie di catena (es. Mondadori, Feltrinelli) come nelle librerie indipendenti, che hanno dovuto rinnovare le loro strutture interne per competere con lespansione delle varie catene librarie,sia creando nuovi canali di distribuzione,sia con laffermarsi di nuove modalità di vendita,come ad esempio libri integrati ad altri prodotti,venduti in negozi diversi dalla libreria.

9 Librerie italiane per area geografica % % % Le librerie del Nord sono quasi il 50% del totale

10 La lettura Secondo i dati ISTAT gli italiani che non hanno letto un libro nellultimo anno sono: Secondo la statistica,la percentuale maggiore di coloro che non hanno letto un libro nellultimo anno sono gli uomini (60%),mentre le donne che hanno dato risposta negativa sono il 49,3%. Colpisce il crollo generalizzato della letteratura di libri per ragazzi

11 Luso abituale di media (per fasce detà) Media Fasce detà 14-1819-2425-30Totale TV93.491.588.590.7 Cellulare93.492.586.990.4 Radio73.572.968.371.1 Libri54.450.243.448.4 Quotidiani31.743.849.744.0 Internet32.443.338.638.7 Periodici13.213.317.215.2 TV Sat.17.111.414.514.1 Si nota che i libri si collocano al quarto posto dopo TV, cellulare e radio. La lettura dei libri risulta in percentuale quasi la metà rispetto alluso del cellulare.

12 Conclusioni Sul finire degli anni Novanta leditoria ha subito una sorprendente accelerazione grazie anche allintegrazione tra editoria tradizionale ed editoria elettronica e multimediale. Questo ha permesso la nascita nuovi progetti di collaborazione con altri settori (TV, cinema). Si è però pensato troppo presto che la multimedialità potesse sostituire il libro cartaceo ed i risultati ottenuti hanno messo in evidenze il fatto che i cambiamenti in atto sono veloci e non possono essere inquadrati in previsioni. La possibilità di leggere è un valore in sé perché offre uno spazio fondamentale di libertà: la libertà di accedere allinvenzione, alla fantasia e al pensiero degli altri. Senza provvedimenti organici non si possono produrre risultati significativi. Secondo Vigini bisognerebbe arrivare, anche attraverso una legge quadro, ad estendere lo spazio della lettura in tutte le fasce di età e del territorio


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