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PubblicatoPatrizio Sala Modificato 10 anni fa
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Grilli Altoparlanti di Milano
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L'effetto dell'incenerimento è quello di trasformare la componente non riciclabile e già tossica del rifiuto urbano o industriale in sostanze più tossiche, correntemente indicate come microinquinanti, i quali hanno la proprietà di essere immediatamente e inevitabilmente rilasciati nell'ambiente, e qui di risalire la catena alimentare accumulandosi progressivamente e incessantemente nell'uomo.
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71.300.000 Numero di automobili annue necessarie per coprire tutta la produzione di diossina annua di un inceneritore * * Fonte: Medicina Democratica, 3 Aprile 2003 Parametri utilizzati: per linceneritore : impianto di incenerimento di CDR della potenzialità di 400 t/g, con una emissione di fumi con un tenore di ossigeno su gas secco dell11 % nelle condizioni "normali" pari a 8.000 mc per tonnellata di CDR combusto, ed un funzionamento annuo dellimpianto di 8.000 ore; i limiti alle emissioni utilizzati sono quelli previsti dal DM 503/97; per le automobili: automobile a benzina, immatricolata dopo il 1997 – catalizzata 94/12/CEE, ciclo urbano (ovvero quello con maggiore emissione a parità di chilometri effettuati, totale ciclo caldo e freddo, cilindrata inferiore a 1,4 litri, percorrenza annua media pari a 10.000 km.
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38.500 20.874 Numero di automobili annue necessarie per coprire tutta la produzione annua di un inceneritore rispettivamente di polveri e ossidi dazoto * Fonte: Medicina Democratica, 3 Aprile 2003 Parametri utilizzati: per linceneritore : impianto di incenerimento di CDR della potenzialità di 400 t/g, con una emissione di fumi con un tenore di ossigeno su gas secco dell11 % nelle condizioni "normali" pari a 8.000 mc per tonnellata di CDR combusto, ed un funzionamento annuo dellimpianto di 8.000 ore; i limiti alle emissioni utilizzati sono quelli previsti dal DM 503/97; per le automobili: automobile a benzina, immatricolata dopo il 1997 – catalizzata 94/12/CEE, ciclo urbano (ovvero quello con maggiore emissione a parità di chilometri effettuati, totale ciclo caldo e freddo, cilindrata inferiore a 1,4 litri, percorrenza annua media pari a 10.000 km.
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2 % Quantità di diossina che si deposita nellambiente circostante linceneritore. Il resto viene trasportato anche a grandi distanze.* * Fonte: Greenpeace Italia, Giugno 2002 Diossine e metalli nel latte vaccino in prossimità di impianti di incenerimento.
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Oltre 200 Numero di composti emessi da un inceneritore della cui composizione chimica ancora oggi non abbiamo una completa conoscenza * * Fonte: Greenpeace Italia, Giugno 2002 Diossine e metalli nel latte vaccino in prossimità di impianti di incenerimento.
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Oltre 200 La pericolosità di questi composti è inoltre legata al fatto che, una volta depositati a terra, resistono per lungo tempo nellambiente come composti di partenza o come sottoprodotti, molte volte più pericolosi dei composti iniziali.* * Fonte: Greenpeace Italia, Giugno 2002 Diossine e metalli nel latte vaccino in prossimità di impianti di incenerimento.
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Oltre 200 La presenza di diossine e metalli nellambiente circostante un inceneritore determina, a sua volta, la contaminazione di prodotti agricoli, come il latte di mucca, il pollame e le uova e può portare questi inquinanti ad essere assunti, lungo la catena alimentare, anche dalluomo. * Fonte: Greenpeace Italia, Giugno 2002 Diossine e metalli nel latte vaccino in prossimità di impianti di incenerimento.
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100 g Quantità di latte sufficiente ad un adulto di 70kg per raggiungere il livello giornaliero massimo di diossina tollerabile (OMS) MA… * Fonte: Greenpeace Italia, Giugno 2002 Diossine e metalli nel latte vaccino in prossimità di impianti di incenerimento. Esempio zona comasca
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40 g Quantità di latte sufficiente ad un bambino di 20kg per raggiungere il livello giornaliero massimo di diossina tollerabile (OMS) * Fonte: Greenpeace Italia, Giugno 2002 Diossine e metalli nel latte vaccino in prossimità di impianti di incenerimento. Esempio zona comasca
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+ 44% +51% (rispetto alla media nazionale) Rispettivamente: malformazioni allintestino e malformazioni ai reni nei bambini nati in prossimità dellInceneritore * Fonte: Inserm, Institut européen des génomutations, Afssaps," studio realizzato nella regione Rhone Alpes, Gennaio 2003 "Risques de malformations congénitales autour des incinérateurs d'ordures ménagères»
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+ 20% +29% (rispetto alla media nazionale) Rispettivamente: anomalie cromosomiche e malformazioni alla bocca nei bambini nati in prossimità dellInceneritore * Fonte: Inserm, Institut européen des génomutations, Afssaps," studio realizzato nella regione Rhone Alpes, Gennaio 2003 "Risques de malformations congénitales autour des incinérateurs d'ordures ménagères»
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Il particolato micro e nanometrico emesso è in grado di penentrare nellorganismo date le ridotte dimensioni e, almeno in parte, non viene affatto eliminato Fonte: Dr. Montanari, Dr.ssa Gatti 2006, Nanodiagnostics e Laboratorio di Biomateriali, Università di Modena e Reggio Emilia « Nanopatologie: cause ambientali e possibilità di indagine
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Il particolato micro e nanometrico oltre a non essere biodegradabile non è biocompatibile: è cioè per definizione capace di innescare una malattia Fonte: Dr. Montanari, Dr.ssa Gatti 2006, Nanodiagnostics e Laboratorio di Biomateriali, Università di Modena e Reggio Emilia « Nanopatologie: cause ambientali e possibilità di indagine
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Un incremento nella concentrazione atmosferica di PM 2,5 (particolato fine) comporta un incremento parallelo della mortalità cardiogena. Non altrettanto accade per le PM 10, purtroppo le uniche controllate per legge Fonte: Dr. Montanari, Dr.ssa Gatti 2006, Nanodiagnostics e Laboratorio di Biomateriali, Università di Modena e Reggio Emilia « Nanopatologie: cause ambientali e possibilità di indagine
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+ 16% +12% Rispettivamente: aumento di tumori tra adulti e bambini negli ultimi 15 anni e… * Fonte: Greenpeace
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Leccesso di rischio per tumore polmonare diminuisce allaumentare della distanza dallinceneritore test Fonte: Dipartimento di Patologia e Medicina Sperimentale e Clinica dellUniversità di Udine, Istituto di Medicina del lavoro, Università di Trieste, Dipartimento statistico, Università di Firenze, Isituto di anatomia patologica, Registro Tumori della Provincia di Trieste. Studio caso-controllo su inquinamento atmosferico e tumore polmonare a Trieste
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Eccesso di mortalità per linfomi non Hodgkin nei residenti in aree in cui era attivo un inceneritore di rifiuti solidi urbani Fonte: Biggeri, Catelan, Dipartimento di statistica G.Parenti, Firenze. Mortalità per linfomi non Hodgkin nei comuni della Regione Toscana dove sono stati attivati inceneritori di rifiuti solidi urbani nel periodo 70-89
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Quindi difendiamo ciò che è nostro e che è nostro dovere difendere!
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